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 120 mila anni di sonno: "Estremofili”

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3 partecipanti
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MessaggioTitolo: 120 mila anni di sonno: "Estremofili”   120 mila anni di sonno: "Estremofili” Icon_minitimeMar Giu 23, 2009 1:10 pm

Batteri risvegliati dalle profondità del ghiaccio artico:
“Estremofili”, li chiamano. Sono organismi che vivono in condizioni proibitive: dove fa maledettamente caldo, per esempio, oppure spaventosamente freddo. Dove, insomma, la vita sembrerebbe impossibile. Sembrerebbe, ma non è: perché lì ci sono loro, in condizioni estreme. Gli estremofili, appunto. E alcuni di loro sono stati resuscitati dopo 120 mila anni di sonno.
Dieci volte più piccole del famoso Escherichia coli, Herminiimonas glaciei vive in Groenlandia, dove si mantiene pasteggiando con nutrienti che trova mentre si sposta nelle vene del ghiaccio. Quando fa troppo freddo o non trova il cibo, va in stasi. Ma non muore, come hanno verificato Jennifer Loveland Curtze, della Pennsylvania State University, e i suoi collaboratori, che hanno pubblicato i propri risultati sul “International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology”.
Il batterio è stato prelevato a 3 chilometri di profondità nel ghiaccio della Groenlandia, dove era in stasi da 120 mila anni. Mantenuto dai ricercatori a 2 gradi sopra lo zero per sette mesi e poi a 5 gradi per quattro mesi e mezzo, Herminiimonas glaciei si è risvegliato più pimpante che mai e ha subito formato nuove colonie.
Studiare gli estremofili potrebbe sembrare di scarso interesse. Ma la prospettiva cambia se si considera che i posti in apparenza inospitali sono numerosi nel sistema solare al di fuori della Terra. Marte, per esempio. Oppure Europa, il satellite di Giove ricoperto da una crosta ghiacciata sotto la quale si nasconde un oceano profondo centinaia di chilometri. Scoprire che alcuni microrganismi si adattano a vivere in ambienti ostili, addirittura proibitivi, getta una luce molto diversa sulla possibilità che, nel cosmo, ci sia vita al di fuori del nostro pianeta. Certo, non sarà proprio E.T., ma per cominciare può bastare.
(Marco Cagnotti)
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MessaggioTitolo: Boating in Greenland   120 mila anni di sonno: "Estremofili” Icon_minitimeMar Giu 23, 2009 1:12 pm

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MessaggioTitolo: Lasciateci uccidere dieci balene! (PAZZESCO!!!!)   120 mila anni di sonno: "Estremofili” Icon_minitimeVen Giu 26, 2009 12:12 pm

Lasciateci uccidere dieci balene!La Danimarca, dopo un anno, torna all'attacco dell'IWC

FUNCHAL (Portogallo) - I paesi rappresentati sull'isola di Madeira - dove sono in corso i lavori della Commissione internazionale baleniera (IWC) - sono 85. Tra loro anche la Svizzera. Nodo centrale della discussione: la moratoria sulla caccia alle balene. Fino al 2010 questa moratoria dovrebbe tenere, ma... già in questi giorni non mancano le pressioni di Paesi quali il Giappone, l'Islanda, la Norvegia e la Danimarca che stanno svolgendo non poche pressioni per poter ottenere il permesso di una "caccia commerciale limitata" delle balene, in cambio di una riduzione di quella definita "scientifica" nell'Antartico.

Tokyo, come "concessione", ha posto sul tavolo delle trattative la propria disponibilità ad accettare la creazione di un santuario nell' Atlantico Sud, come chiedono i paesi dell'America Latina. Da notare che la flotta giapponese cattura per scopi 'scientifici' circa 100 balene ogni anno e che, in Giappone come in Islanda, la carne della balena viene presentata come parte della cultura nazionale e dell'alimentazione tradizionale.

Islanda e Norvegia sono invece i due soli Paesi a praticare ancora una limitata caccia commerciale alla balena. Rejkyavik, in questi giorni, ha annunciato un aumento unilaterale delle sue quote per quest'anno, e prevede di catturare 150 balenottere.

La Danimarca, dal canto suo, ha gettato lo scompiglio ri-presentando - senza prevviso - la medesima proposta già bocciata l'anno scorso ovvero: prevedere la possibilità per la Groenlandia di uccidere annualmente 10 megattere, all'interno della categoria della "caccia di sussistenza per le popolazioni indigene". A detta delle ONG, la caccia di sussitenza, è una scusa bella e buona (vd link a fianco dal titolo: Vergogna!).

Ultimo dato sul quale riflettere: dalla metà degli anni '80, malgrado la moratoria, si ritiene siano state uccise circa 40.000 balene, per scopi commerciali o ''scientifici". Dal 1963 le megattere sono protette!
(ansa/m.c.)
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MessaggioTitolo: Whale song serenade   120 mila anni di sonno: "Estremofili” Icon_minitimeVen Giu 26, 2009 1:22 pm

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MessaggioTitolo: Re: 120 mila anni di sonno: "Estremofili”   120 mila anni di sonno: "Estremofili” Icon_minitimeDom Giu 28, 2009 12:54 pm

armonia_completa ha scritto:
Lasciateci uccidere dieci balene!La Danimarca, dopo un anno, torna all'attacco dell'IWC

FUNCHAL (Portogallo) - I paesi rappresentati sull'isola di Madeira - dove sono in corso i lavori della Commissione internazionale baleniera (IWC) - sono 85. Tra loro anche la Svizzera. Nodo centrale della discussione: la moratoria sulla caccia alle balene. Fino al 2010 questa moratoria dovrebbe tenere, ma... già in questi giorni non mancano le pressioni di Paesi quali il Giappone, l'Islanda, la Norvegia e la Danimarca che stanno svolgendo non poche pressioni per poter ottenere il permesso di una "caccia commerciale limitata" delle balene, in cambio di una riduzione di quella definita "scientifica" nell'Antartico.

Tokyo, come "concessione", ha posto sul tavolo delle trattative la propria disponibilità ad accettare la creazione di un santuario nell' Atlantico Sud, come chiedono i paesi dell'America Latina. Da notare che la flotta giapponese cattura per scopi 'scientifici' circa 100 balene ogni anno e che, in Giappone come in Islanda, la carne della balena viene presentata come parte della cultura nazionale e dell'alimentazione tradizionale.

Islanda e Norvegia sono invece i due soli Paesi a praticare ancora una limitata caccia commerciale alla balena. Rejkyavik, in questi giorni, ha annunciato un aumento unilaterale delle sue quote per quest'anno, e prevede di catturare 150 balenottere.

La Danimarca, dal canto suo, ha gettato lo scompiglio ri-presentando - senza prevviso - la medesima proposta già bocciata l'anno scorso ovvero: prevedere la possibilità per la Groenlandia di uccidere annualmente 10 megattere, all'interno della categoria della "caccia di sussistenza per le popolazioni indigene". A detta delle ONG, la caccia di sussitenza, è una scusa bella e buona (vd link a fianco dal titolo: Vergogna!).

Ultimo dato sul quale riflettere: dalla metà degli anni '80, malgrado la moratoria, si ritiene siano state uccise circa 40.000 balene, per scopi commerciali o ''scientifici". Dal 1963 le megattere sono protette!
(ansa/m.c.)
PERSONALMENTE NON HO MAI CAPITO IL PERCHE' DI QUESTI MASSACRI.NON E' CACCIA MA MASSACRARE E UCCIDERE(PER COSA??)ANIMALI CHE HANNO IL NOSTRO STESSO DIRITTO DI VIVERE SU QUESTA TERRA.PENSO PROPRIO SIA VERGOGNOSO CHE SI CONTINUI SU QUESTA LINEA. shoooock
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dharma
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MessaggioTitolo: Re: 120 mila anni di sonno: "Estremofili”   120 mila anni di sonno: "Estremofili” Icon_minitimeDom Giu 28, 2009 6:17 pm

se la vita non mi avesse affidato i compiti che e fossi sola credo che sarei con geen peace sulle barricate ,perchè la Vita è sacra indipendentemente dalla forma o dimensione
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MessaggioTitolo: eco pirati paul watson (Sea Shepard)   120 mila anni di sonno: "Estremofili” Icon_minitimeMer Ago 19, 2009 9:49 pm

Guerra alle baleniere
Dal primo maggio, ogni venerdì alle 22 su Animal Placet (Sky canale 422), le
telecamere di Animal Planet vanno al seguito degli attivisti della Sea Shepherd
Conservation Socitey.
a cura di Joni Scarpolini
“E’ assurdo che ne ventunesimo secolo esista ancora la caccia alle balene.
Sea Shepherd non si fermerà fintanto che il massacro non avrà termine”
(Capitano Watson)
E’ uno dei co-fondatori di Greenpace ma, per spingersi ancora oltre nella
lotta all’eliminazione della caccia alle balene, dalla pesca di frodo, del
taglio delle pinne degli squali e per fermare la distruzione degli habitat e la
violazione delle leggi vigenti sugli oceani, il Capitano Paul Watson ha creato
nel 1977 la Sea Shepherd Conservation Society. Il gruppo di Watson, compost da
34 volontari internazionali, ogni inverno salpa dal porto di Melbourne, in
Australia, per scovare e fermare le navi giapponesi che cacciano le balene nel
nome della ricerca, cercando di fermarle con qualunque mezzo non violento.
Definiti attivisti, eroi o ecopirati, i membri dell’equipaggio internazionale
di Sea Shepherd rischiano regolarmente la propria vita per salvare le balene.
Le telecamere di Animal Placet hanno seguito i tre mesi di permanenza del
gruppo tra le acque ghiacciate dell’Antartico i limiti estremi del globo e sono
riuscite a catturare i momenti più intensi dell’Operazione Migaloo avvenuta tra
il 2007 e il 2008, una missione ancora una volta rischiosa che ha attratto l’
attenzione dei media. La serie (7 puntate da un’ora) richiama l’attenzione a
livello globale sulla questione ambientale della caccia alle balene nei
territori oceanici che ha causato notevoli attriti tra diverse nazioni. La
campagna di quest’anno è stata particolarmente ricca di avvenimenti e di
scontri.
Due degli incidenti più rilevanti hanno riguardato la cattura di due membri
del suo equipaggio - Benjamin Potts e Giles Lane - da parte di una nave
giapponese e il ferimento per arma da fuoco del capitano Paul Watson che,
secondo Sea Shepherd, sarebbe stato sparato da un membro dell’equipaggio
giapponese. I giapponesi hanno catturato quasi 500 balene in meno rispetto alla
loro quota stagionale e per questo la campagna di quest’anno può essere
ritenuta un grande successo.

Notizie da Wikipedia
La Sea Shepherd Conservation Society è un’organizzazione non-profit,
registrata negli Stati Uniti, e una fondazione (Stichting) registrata in
Olanda. I membri si autodefiniscono eco-pirati e navigano battendo bandiera
nera (Jolly Roger), che è anche il logo dell’associazione, sotto la quale
vengono intraprese le campagne che l’associazione dice sono basate sulla Carta
Internazionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Natura (1982) -
United Nations World Charter for Nature – ed altre leggi a tutela delle specie
e dell’ambiente marino.
L’organizzazione è stata fondata nel 1977 da Paul Watson, uno dei tre
fondatori di Greenpeace, dopo aver concluso che il testimoniare “con contegno”
(in inglese: bearing witness) ai disastri ambientali era una risposta
inadeguata se confrontata all’applicazione dell’attuale sistema internazionale
di leggi, regolamenti e trattati.
Contrariamente a Greenpeace, che ha scelto di evitare il danneggiamento delle
navi baleniere nell’oceano, la Sea Shepherd appoggia una intenzionale politica
di affondamento o sabotaggio delle navi che sono ritenute colpevoli di aver
violato le normative internazionali in merito alla caccia delle balene. Come
conseguenza, Greenpeace ha ufficialmente ripudiato qualunque legame con la Sea
Shepherd e ha riufiutato di aiutarli nei loro lavoro, dichiarando "... non
andremo ad aiutare persone che hanno dichiarato che useranno la violenza. Siamo
qui per salvare le balene, e non per mettere a richio la vita delle persone."
Una delle sedi della Sea Shepherd è a Washington (Friday Harbor) e un’altra a
Melbourne, Australia per le operazioni nell’Emisfero australe. Ha a
disposizione una flotta di tre navi, chiamata la "Neptune's Navy" (Marina di
Nettuno): La RV Farley Mowat, la MV Steve Irwin e la RV Sirenian, e qualche
altra piccola imbarcazione.
Sea Shepherd interviene con azioni dirette per la protezione della fauna
selvatica marina come le foche, i delfini e le balene. Queste hanno incluso le
proteste più convenzionali, oltre che, a volte, l’affondamento di pescherecci
impegnati in attività di pesca industriale mentre si trovavano ormeggiati in
porto, il sabotaggio di navi anch'esse ormeggiate, lo speronamento della nave
Sierra per la caccia alla balena nel porto di Lisbona, Portogallo, e la
cattura, con conseguente distruzione, di "reti da posta alla deriva" in pieno
oceano.
Le operazioni della Sea Shepherd includono attività di interdizione contro la
caccia alle balene nelle acque dell’Antartide, Santuario dei Cetacei dei Mari
Antartici, attività di pattugliamento delle Isole Galapagos e azioni contro i
cacciatore di foche Canadesi. La Sea Shepherd ha una organizzazione affiliate,
l’O.R.C.A. Force il cui presidente è Watson.
Sea Shepherd rivendica di aver affondato dieci baleniere dal 1979,
riferendosi a queste come navi "pirata". Gli attacchi rivendicati includono:
1979 – la baleniera Sierra speronata e affondata in Portogallo;
1980 – le baleniere Isba I e Isba II affondate a Vigo, Spagna;
1980 – le baleniere Susan e Theresa affondate in Sud Africa;
1981 – le baleniere Hvalur 6 e Hvalur 7 affondate in Islanda;
1992 – la baleniera Nybraena affondata in Norvegia;
1994 – la baleniera Senet affondata in Norvegia;
1998 – la baleniera Morild affondata in Norvegia.
Nel 2007, due navi operative della Sea Shepherd (la Farley Mowat e la Robert
Hunter) furono cancellate dai registri dei trasporti del Belize e della Gran
Bretagna. Verso la fine dello stesso anno, le navi ricevettero la bandiera
dello stato di Kahnawake Mohawk. Come scritto in un pezzo del The New Yorker
del novembre 2007, tuttavia, entrambe le navi navigano battendo bandiera
Olandese.
Diversi individui e associazioni sono contrari all'operato di Sea Shepherd
tra cui Greenpeace, l’Istituto per la Ricerca Oceanica giapponese e James F.
Jarboe, il responsabile della Sezione di Terrorismo Interno per la Divisione
Antiterrorismo dell’FBI . È stata criticata per aver distrutto illegalmente le
reti da posta alla deriva ed è stata accusata di pirateria e di proteste
pericolose. Tuttavia la Sea Shepherd può contare su un altrettanto cospicuo
numero di fedeli sostenitori tra cui alcuni attori come Richard Dean Anderson,
Pierce Brosnan, Martin Sheen, Sean Penn, William Shatner, Rutger Hauer ed anche
il Dalai Lama. Inoltre alcuni attivisti ambientali come Dave Foreman e Farley
Mowat e lo scrittore, orami scomparso Edward Abbey. Tra le imprese che hanno
sostenuto le attività dell’associazione possiamo citare la John Paul Mitchell
Systems.
Bibliografia:
Paul Watson, Earthforce! An Earth Warrior's Guide to Strategy (Los Angeles:
Chaco Press, 1993). ISBN 0-9616019-5-7
Paul Watson, Ocean Warrior: My Battle to End the Illegal Slaughter on the
High Seas (1994; Key Porter Books, 1996). ISBN 978-1550135992
Paul Watson, Seal Wars: Twenty-five Years in the Front Lines with the Harp
Seals (2002; Firefly Books, 2003). ISBN 978-1552977514
David B. Morris, Earth Warrior: Overboard with Paul Watson and the Sea
Shepherd Conservation Society (Golden, CO: Fulcrum Publishing, 1995). ISBN 1-
55591-203-6
Neptune's Manifesto: How a few good pirates can save the oceans. Whole Earth
Review, Fall 1998.
Rik Scarce, Eco-Warriors: Understanding the Radical Environmental Movement,
second revised ed. (1990; Left Coast Press, 2005), Ch. 6. ISBN 978-1598740288
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