| | Il racconto | |
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Autore | Messaggio |
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| Titolo: Re: Il racconto Gio Giu 17, 2010 3:00 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere...................... |
| | | alterego_921 Penna esperta
| Titolo: Re: Il racconto Dom Giu 20, 2010 8:58 pm | |
| Artemisia sei proprio brava... ma devi scrivere solo 10 parole.... questa è la regola del gioco.... | |
| | | alterego_921 Penna esperta
| Titolo: Re: Il racconto Dom Giu 20, 2010 9:13 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... | |
| | | Ospite Ospite
| | | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il racconto Mer Lug 07, 2010 6:13 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi............. |
| | | flilla Scrittore eccelso!!!
| Titolo: Re: Il racconto Ven Lug 09, 2010 3:18 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente | |
| | | alterego_921 Penna esperta
| Titolo: Re: Il racconto Gio Ago 19, 2010 2:49 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ..... | |
| | | flilla Scrittore eccelso!!!
| Titolo: Re: Il racconto Gio Ago 19, 2010 3:57 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa................. | |
| | | alterego_921 Penna esperta
| Titolo: Re: Il racconto Ven Ago 20, 2010 2:19 am | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può.... free poker poker | |
| | | cioccolataconpanna Oltre l'apparenza....
| Titolo: Re: Il racconto Ven Ago 20, 2010 11:30 am | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un... | |
| | | flilla Scrittore eccelso!!!
| Titolo: Re: Il racconto Ven Ago 20, 2010 1:00 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro ma............... | |
| | | alterego_921 Penna esperta
| Titolo: Re: Il racconto Mar Ago 24, 2010 8:38 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il.......
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| | | flilla Scrittore eccelso!!!
| Titolo: Re: Il racconto Gio Ago 26, 2010 11:00 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....
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| | | alterego_921 Penna esperta
| Titolo: Re: Il racconto Mar Nov 09, 2010 7:14 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........
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| | | alterego_921 Penna esperta
| | | | flilla Scrittore eccelso!!!
| Titolo: Re: Il racconto Lun Nov 22, 2010 6:44 pm | |
| eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ma non hai fatto caso che ho lasciato al palo anche gli altri giochi? Mannaggia la peppa, avresti un pò di tempo da prestarmi, appena me n'avanza un pò te lo restituisco Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........ "Non è necessaria ma aiuta ad essere felici" lo ripeteva................. | |
| | | alterego_921 Penna esperta
| Titolo: Re: Il racconto Gio Nov 25, 2010 6:33 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........ "Non è necessaria ma aiuta ad essere felici" lo ripeteva a sè stessa più volte. Ora doveva urgentemente escogitare un ....... | |
| | | flilla Scrittore eccelso!!!
| Titolo: Re: Il racconto Dom Nov 28, 2010 5:04 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........ "Non è necessaria ma aiuta ad essere felici" lo ripeteva a sè stessa più volte. Ora doveva urgentemente escogitare un sistema che le permettesse di risolvere questo rebus per capire................
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| | | alterego_921 Penna esperta
| Titolo: Re: Il racconto Dom Nov 28, 2010 11:27 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........ "Non è necessaria ma aiuta ad essere felici" lo ripeteva a sè stessa più volte. Ora doveva urgentemente escogitare un sistema che le permettesse di risolvere questo rebus per capire dove trovare il tesoro. Guardò meglio la statua. I suoi .....
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| | | flilla Scrittore eccelso!!!
| Titolo: Re: Il racconto Lun Nov 29, 2010 6:21 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........ "Non è necessaria ma aiuta ad essere felici" lo ripeteva a sè stessa più volte. Ora doveva urgentemente escogitare un sistema che le permettesse di risolvere questo rebus per capire dove trovare il tesoro. Guardò meglio la statua. I suoi lineamenti le fecero ricordare qualcosa che già aveva visto a.............. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Il racconto Mer Dic 29, 2010 8:48 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........ "Non è necessaria ma aiuta ad essere felici" lo ripeteva a sè stessa più volte. Ora doveva urgentemente escogitare un sistema che le permettesse di risolvere questo rebus per capire dove trovare il tesoro. Guardò meglio la statua. I suoi lineamenti le fecero ricordare qualcosa che già aveva visto a Firenze quel giorno in cui andò con Mauro, la prima volta che.......................... |
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| Titolo: Re: Il racconto Mer Dic 29, 2010 9:21 pm | |
| ma che bello, non l'avevo mai notato questo gioco!!! ecco la mia Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........ "Non è necessaria ma aiuta ad essere felici" lo ripeteva a sè stessa più volte. Ora doveva urgentemente escogitare un sistema che le permettesse di risolvere questo rebus per capire dove trovare il tesoro. Guardò meglio la statua. I suoi lineamenti le fecero ricordare qualcosa che già aveva visto a Firenze quel giorno in cui andò con Mauro, la prima volta che [b]il suo amico aveva avuto libera uscita dal carcere |
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| Titolo: Re: Il racconto Mer Dic 29, 2010 9:22 pm | |
| come si fa il grassetto??? |
| | | flilla Scrittore eccelso!!!
| | | | flilla Scrittore eccelso!!!
| Titolo: Re: Il racconto Gio Dic 30, 2010 6:12 pm | |
| Quella mattina sentivo che non sarei dovuta uscire di casa, eppure non ho dato retta alle mie voci e mi sono incamminata verso il parcheggio dell'auto; ma incredibile a dirsi giro lo sguardo istintamente e intravedo a cento metri avanti un carro attrezzi che mi stava portando via l'auto! Comincio a chiedere se qualcuno avesse visto la scena svolgersi; un uomo sulla cinquantina si avvicina per parlarmi e mi guardò un po' titubante ma poi sorrise e appoggiandosi alla stampella mi racconto' che accidente era capitato alla mia macchina. Insomma non dovevo aver tirato il freno a mano e l'auto, seguendo il leggero declivio della strada, aveva intrapreso il marciapierde e .. cavoletti di bruxelles! che guaio!.. il postino che stava passando con lo scooter se la vede addosso!!! e naturalmente il passo successivo è l'arrivo dei vigili, perchè la mia auto aveva terminato la sua corsa dentro il negozio di fiori della signora Chiara, travolgendo mentre passava: ... un vaso di meravigliose peonie rosse , un'antica ceramica greca che finiva in mille pezzi!! La povera signora Chiara disperata non seppe dove correre per prima, soccorrere il postino o buttarsi a piangere sulla "terra versata" della sua preziosa giara! Optò per la seconda, anche perchè, la giara non conteneva informazioni su dov'era stata raccolta, ed essendo così rara era un vero peccato non riuscire a ricomporla! Invece il caso volle che sotto la giara si nascondeva una piccola iscrizione in greco che forse le sarebbe servita per rintracciare il primo proprietario e quindi arrivare a capire la sua provenienza.Però c'era un piccolo problema:la signora Chiara non sapeva il greco, così dovette armarsi di pazienza e di un ottimo dizionario di greco.Cosi dopo varie versioni trovò quello più comprensibile e finalmente riuscì a tradurre i segni. Rimase senza parole per la scoperta che aveva appena fatto. Scoprì che quei simboli formavano le istruzioni per una caccia al tesoro!!Ma come era possibile che un vaso cosi particolare fosse la fonte per trovare finalmente la stabilità che da tanto tempo mancava nella vita della signora Chiara? Si fece coraggio, fece la valigia, andò all'aereoporto e partì per Atene. Non aveva mai viaggiato in aereo e l'emozione era così tanta che le batteva forte il cuore. Dall'oblò vide giù la terraferma... ohhhh.... come era bello il mare visto da lassù! Quel crocchio di case dai tetti così bianchi... cosa saranno? Non vedeva l'ora di atterrare per potersi immergere in quel magico mondo pieno di misteri e avventure reali, immaginarie e scoprire nuovi luoghi fantastici che l'avrebbero di sicuro sorpresa. All'eroporto l'attendevano, (con sua grande meraviglia), persone che non aveva mai visto e che non conosceva. Come facevano a conoscerla? Ora ricordava... in aereo aveva sonnecchiato un pò e quelle persone... ma sì! le aveva già viste! Vestite con colori sgargianti la stavano salutando e le chiedevano dove voleva esserecondotta, visto che oramai dopo tutto quel parlare avevano raggiunto il luogo indicato sulla mappa. Provò a rileggere le istruzioni: le istruzioni erano più difficili del dovuto ma Chiara le rilesse due volte. Era nel posto giusto. Si avvicinò a quel monumento gigantesto, un vero capolavoro, e rimase a bocca aperta. Un gigante in pietra si ergeva davanti ai suoi occhi!!Non aveva mai visto una cosa cosi bella e ammirandola pensò alla favolosa scultura di Donatello: il David. Sicchè dato la favolosa somiglianza pensò che forse il mistero era racchiuso proprio lì: vi girò intorno cercando un punto in cui vi si potesse leggere delle scritte. Guardando bene si.....era scritto così: la ricchezza non è necessaria. Caspita...! pensò.... Ho fatto tutti questi chilomentri......qual' è allora il tesoro?Forse ho sbagliato scultura? O semplicemente non riesco a capire il significato della frase, forse devo chiedere aiuto a chi ne capisce più di me. Mi guardo attorno per trovare qualcosa che mi faccia luce... ormai è notte. Cerco un fiammifero per vedere in modo più chiaro le iscrizioni. Frugo nello zaino e in fondo trovo lo scatolino... sgratt... sgratt... e il fiammifero è acceso.Cerco di guardare meglio ma è giusto: c'è scritto proprio quello che ho letto. Delusa. Ma DELUSA perchè? Forse ogni lettera era l'inizio di un'altra, ma guardando meglio non scorsi nessun punto tra una lettera e l'altra, quindi non avevo visto giusto. Stavo per andarmene, veramente delusa, quando all'improvviso ebbi una sorta d'illuminazione, m'ero ricordata d'aver letto, non mi ricordo, in quale saggio, che spesso gli autori mettevano un'anagramma come titolo alle loro opere. Chiara provò e riprovò ad anagrammare ma niente. Ci penserò....... Ma non era mai stata una cima con gli anagrammi. Mentre era assorta nei suoi pensieri gli tornò alla mente che un proverbio greco poteva non avere lo stesso significato ma gli anni del liceo erano troppo lontani, la professoressa le diceva sempre ..."studia bene il greco, non si può mai dare per scontato che non ci serva in un domani, la vita è una continua scoperta del futuro" ma " che mi frega del futuro" - pensai - "ora devo risolvere il mistero di questa parola per riuscire a risolvere l'arcano.....". Nella sua mente ripeteva ... "la ricchezza non è necessaria. Mah!........ "Non è necessaria ma aiuta ad essere felici" lo ripeteva a sè stessa più volte. Ora doveva urgentemente escogitare un sistema che le permettesse di risolvere questo rebus per capire dove trovare il tesoro. Guardò meglio la statua. I suoi lineamenti le fecero ricordare qualcosa che già aveva visto a Firenze quel giorno in cui andò con Mauro, la prima volta che il suo amico aveva avuto libera uscita dal carcere e le aveva espresso il desidero di visitare gli Uffizi............
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