Vocazione casalinga

amo il mio lavoro nonostante i guai che mi porta a volte vorrei un po' di riposo in più ma tutto sommato senza sarei persa credo...

Però se potessi in questo periodo mi piacerebbe avere un terzo figlio,anche adottato e prendermi tempo anche per gli altri due....non mi dspiacerebbe diventare casalinga per un po'...

Questo post sembra fatto apposta per me, keko

Per quanto mi riguarda non avevo la vocazione della casalinga e mi piaceva molto il mio lavoro.
Quando è nata mia figlia, ci ho provato a portate avanti la famiglia e il lavoro, ma nessuno mi ha dato una mano, nè da una parte nè dall'altra, ho dovuto fare tutto da sola e non sono riuscita a gestire entrambe le cose, mia figlia da piccolina stava sempre male e dopo un lungo periodo di aspettativa ho deciso di lasciare il lavoro e seguire mia figlia personalmente.
Il problema economico allora non c'era.
Devo dire che la rivoluzione, come donna, è stata totale, ma il "mestiere" di mamma non ha eguali.
E la soddisfazione è enorme.
Dopo l'assestamento mi sono reinventata letteralmente, e tutto quello di cui parli è vero!

Citazione :

curano la loro persona, si dedicano alle amiche, praticano sport, hanno hobby e tanto altro, senza per questo far mancare nulla alla famiglia.

Non mi manca nulla (mi accontento!) e cerco di non far mancare nulla alla famiglia...certo ci vuole una bella dose di adattabilità, e di autostima per non sentirsi dei falliti, e molti forse lo penseranno, ma io ribadisco affermando che mia figlia è il mio grande successo.
Ora posso dire che non invidio nulla alle donne in carriera...se non forse il loro stipendio... ma non si può avere tutto dalla vita!!!

lonely62 ha scritto:

Questo post sembra fatto apposta per me, keko

Per quanto mi riguarda non avevo la vocazione della casalinga e mi piaceva molto il mio lavoro.
Quando è nata mia figlia, ci ho provato a portate avanti la famiglia e il lavoro, ma nessuno mi ha dato una mano, nè da una parte nè dall'altra, ho dovuto fare tutto da sola e non sono riuscita a gestire entrambe le cose, mia figlia da piccolina stava sempre male e dopo un lungo periodo di aspettativa ho deciso di lasciare il lavoro e seguire mia figlia personalmente.
Il problema economico allora non c'era.
Devo dire che la rivoluzione, come donna, è stata totale, ma il "mestiere" di mamma non ha eguali.
E la soddisfazione è enorme.
Dopo l'assestamento mi sono reinventata letteralmente, e tutto quello di cui parli è vero!

Citazione :

curano la loro persona, si dedicano alle amiche, praticano sport, hanno hobby e tanto altro, senza per questo far mancare nulla alla famiglia.

Non mi manca nulla (mi accontento!) e cerco di non far mancare nulla alla famiglia...certo ci vuole una bella dose di adattabilità, e di autostima per non sentirsi dei falliti, e molti forse lo penseranno, ma io ribadisco affermando che mia figlia è il mio grande successo.
Ora posso dire che non invidio nulla alle donne in carriera...se non forse il loro stipendio... ma non si può avere tutto dalla vita!!!

DOPO LE PAROLE CHE HAI SCRITTO NON HAI PROPRIO DA INVIDIARE A NESSUNO NE SONO SICURA.
IL DENARO NON FA LA FELICITA',ANCHE I RICCHI PIANGONO....

sirio_night ha scritto:

devo dire sinceramente che, nonostante una laurea nel cassetto,

sento di avere proprio una vocazionalità alla casa....

ma non posso viverla come scelta definitiva

oggi non possiamo permettercelo

e in più talvolta non vengono comprese anche in famiglia queste scelte

ho sputato il rospo spero di non pagare le conseguenze

CREDO CHE AL GIORNO D'OGGI IN POCHI SONO CONTENTI DDEL LORO LAVORO,MA SENZA NON SI RIESCE IN ALCUNI CASA NEMMENO A SOPRAVVIVERE...
DOBBIAMO CERCARE DI PRENDERE IL MEGLIO DELLE DUE COSE....

HO SEMPRE FATTO LA CASALINGA DALL'ETÀ DI 18 ANNI, QUANDO MI SONO SPOSATA LA PRIMA VOLTA, NON SOLO PER SCELTA MA ANCHE PERCHé SIA IL MIO EX MARITO CHE IO, AVEVAMO ENTRAMBI L'IDEA CHE POTENDOCELO PERMETTERE, E POICHé LUI AVEVA VISSUTO UN'INFANZIA ORRIBILE FRA ASILO-NIDO E BOICOTTATO A BERGAMO DA UNA ZIA PER ESSERE CRESCIUTO CON UN CUGINO, BEH, NOI CREDEVAMO FERMAMENTE CHE IL RUOLO DELLA MAMMA FOSSE DI SEGUIRE LEI PERSONALMENTE LA CASA ED I FIGLI....
MIA MAMMA STESSA, CHE è STATA L'UNICA MAMMA CHE, AI TEMPI LAVORAVA UFFICIALMENTE E PURE SOLA E DIVORZIATA, PORTAVA NOI BIMBE CON SE E CMQ ERA SEMPRE PRESENTE AL NS RIENTRO DA SCUOLA....
SONO CRESCIUTA CON QUEST'IDEA DI SACRIFICARE PIUTTOSTO UN PAIO DI ANNI E RISPARMIARE, MA POI DI GESTIRE PERSONALMENTE IO I FIGLI ED HO SEMPRE AVUTO ACCANTO A ME PERSONE CHE LA PENSASSERO COME ME, PER MIA FORTUNA....
CMQ CHE MI LASCIASSERO LIBERA DI SCEGLIERE SE VOLER LAVORARE O MENO, ANCHE PERCHé NON AVENDO NESSUN TITOLO DI STUDIO ERO MOLTO LIMITATA E LO SONO ANCORA OGGI....
HO FATTO LAVORETTI COME LA MAMMA DIURNA: I BIMBI ME LI PORTAVANO A DOMICILIO OPPURE ANDAVO A PRENDELI ALL'ASILO O A SCUOLA....
GLI INVENTARI PER LA SUCCURSALE DELLA MIGROS PER TUTTO IL TICINO, PER CUI OGNI WE LAVORAVO E JUS STAVA CON SUO PADRE, MENTRE DURANTE LA SETT LO GESTIVO IO.... FINCHé NON HO FATTO IL SSECONDO FRONTALE CON LA MACCHINA!!!!
LA RAPPRESENTANTE DELLA FELICITAS PER SPOSE E MAMME, MI GESTIVO QUANDO JUS ERA ALL'ASILO, UN PAIO DI ORE AL GIORNO....
L'AIUTO DOMICILIARIO, SEMPRE UN PAIO DI ORE AL GIORNO, QUANDO JUS ERA ALL'ASILO E FINCHé, APPUNTO NON HO FATTO L'ULTIMO INCIDENTE, POI HO SMESSO DEFINITIVAMENTE DI LAVORARE....
A PARTE DI MERCATINI CON IL BRICOLAGE, MA è UNA PASSIONE QUESTA....
NON è COME QUANDO UNA PERSONA è OBBLIGATA A LAVORARE PER VIVERE, MA UN PÒ DI TEMPO CHE UNA PERSONA SI PRENDE PER COLMARLA E DEDICARLA AD ALTRI, CHE SIA DI VOLONTARIATO, OD ALTRO.... deli

Non ho mai avuto la vocazione di casalinga, dopo gli studi ho cominciato subito a lavorare, col tempo ho poi cominciato sia a lavorare che a studiare, quando mi sono ammalata ho continuato con l'andare in ufficio e a recarmi in facoltà (con meno frequenza, però), ma in modo più tranquillo, per un anno e mezzo e poco più.

Quando mi sono trasferita ho trovato quasi subito lavoro, ma dopo qualche mese ho deciso, parlandone anche con Marco che sarei rimasta a casa, magari con qualche sacrificio in più, ma con meno stanchezza da parte mia.

Ad oggi, la vocazione non c'è ancora, in compenso la stanchezza facile è sempre lì... ammetto che preferisco di gran lunga studiare (non frequento più l'Università, ma studio ancora seppur da sola) o leggere piuttosto che togliere la polvere & Co.

la casa per me è solo come un grande quadro da reinventare continuamente ,,,ma

nessuna vocazione casalinga,,,anche se per allevare mio figlio ho fatto la scelta di lavorare in casa fino a che non è stato grande ,,,poi ho iniziato prima con tre ore ,poi 4 e infine ora 6 ore di lavoro delirante

e dico la verità quando sulla carta d'identità invece di studente hanno messo casalinga ,,,,ho sentito un pugnale ,,,

ho bisogno di spazi solo miei ,,ma anche di condivisione nel lavoro ,,,sia quello del centro yoga ,,,non remunerato ....che quello ''vero''in mezzo al turbine

Ciao a tutti,

oggetto: vocazione casalinga

Le tue sono belle parole Keko, ma non le condivido appieno.
Essendo nata agli inizi degli anni '60, i cosiddetti anni rivoluzionari del cambiamento socio-politico; con la libertà sessuale e di costume, la donna è stata liberata dalle mure domestiche proiettandola nel mondo del lavoro, affrontando tutte le problematiche che nè sono derivate.
Oggi c'è un ritorno a "vecchia identità" la casalinga, ma è ben lontano questa prospettiva.
E' solo un mio pensiero.

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.................E' solo un mio pensiero.



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....parole sante, ....BarBaRaaa



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Ho pensato sin dall'inizio che potesse essere un argomento molto delicato questo, e che avrebbe potuto urtare la suscettibilità di non poche donne...
Io ho solo raccontato la mia esperienza personale, e quello che mi ha dato come donna.
Quella che sono ora lo devo anche alle mie scelte, alcune forzate, altre volute e vi dirò... non mi lamento affatto.
Ovviamente ognuno ha le sue opinioni in merito, tutte rispettabilissime.
Per qualcuna è insoddisfacente spolverare, non per citare Barbara, ma era l'esempio pù evidente, per altre potrebbe esserlo fare un progetto in 24 ore su carta millimetrata, portarlo al capo, e rifarlo perchè secondo lui, sarebbe stato più reale con una larghezza di 2 quadratini in più...(ora non so se l'ho spiegato bene, ma è proprio quello che è successo a me, 15 anni fa, ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso...)
Sinceramente non ci vedo niente di degradante nel fare la casalinga, anche se anche a me quando l'hanno scritto sulla carta d'identità, era come se mi avessero dato una pugnalata ma ora ci rido come dharma... , forse prima un po' meno...
Sicuramente studiare tanto, molte di noi sono laureate, e non mettere a frutto (in termini di soldoni intendo) quello che hanno imparato, è un vero spreco...ma ripeto solo in termini economici perchè per il resto quello che hai imparato ti resta, e anzi, non lavorando, puoi ampliarlo, sfruttandoli in altri modi, forse meno pratici, ma senza dubbio non per questo meno soddisfacenti!!!!

Ciao a tutte le coraggiose

Io nella mia vita ho sempre lavorato, so bene cosa vuol dire occuparsi della famiglia, rinunciando a una piccola o grande parte dei miei sogni, ma è poca cosa, ne sono fiera.
Il tempo mi ha dato ragione.
Il rispetto che ho per le mamme che decidono di rinunciare a una parte dei loro sogni per dedicarsi alla famiglia è ammirevole e non contestabile.

Il mio modo di affrontare l'argomento era in senso ironico , sollecitato dalla parola"vocazione", la quale mi è sembrata un pochino esagerata, ma lungi da me offendere, è solo un modo di pensare e come tale è libero arbitrio e quindi contestabile, ma non offensivo.

Ripeto nel dire che la liberazione della donna è testimonianza di abusi subiti nelle mura domestiche, confido nel Signore affinchè regna la saggezza nelle nostre case, non credete!?

Io non ho mai parlato di insoddisfazione da parte mia nel fare la casalinga... la faccina che ride l'ho inclusa solo perché stavo parlando di me in senso autoironico.

Andando fuori topic e mi scuso, questa volta parlo di me: la scelta di diventare casalinga è nata col tempo... vedete, io non parlo mai nello specifico dei miei problemi giornalieri, ma la realtà è che nel '04 mi sono ammalata (avevo 29 anni e sono rientrata nelle statistiche, eh sì, ciò che è successo a me accade a 4 persone sotto i 35 anni in tutta Italia in un anno) e le mie giornate sono scandite dalle pastiglie da prendere, dolori vari in più (perché mai farsi mancare qualcosa?!?!) che vanno e che vengono e chi mi legge si sarà accorto che ultimamente mi sto logando in piena notte, il che vuol dire che la mia cara vecchia insonnia è ritornata, ma evito la pastiglia per dormire perché mi provoca attacchi d'ansia, quindi un altro giro dal medico non me lo toglierà nessuno.

Non immaginate nemmeno quanto io ammiri tutte le donne casalinghe, io non potrò mai fare nemmeno quanto una casalinga svolge in un'ora... per me pulire una camera equivale a perderci tutta la mattinata e alle volte manco finisco; lungi da me considerare degradante il lavoro della casalinga, anzi, io personalmente non riuscirei proprio a conciliare famiglia e casa.

Non sono la casalinga ideale, ma neanche insoddisfatta.

La mia vita è cambiata nel giro di pochi secondi, mi reputo fortunata, poteva andarmi molto peggio, ma certi giorni non è una consolazione pensare "c'è gente più sfortunata di me", eh sì, perché volente o nolente di fronte ad una malattia la maggior parte delle persone diventano un po' egoiste e in 12 settimane di ricovero ne ho viste parecchie purtroppo.

Ho un marito che o mi aiuta o fà lui quando è a casa durante il weekend, una mamma che mi telefona 2 volte al giorno e alla minima incrinazione di voce capisce se sono stanca o se non sto bene, il che vuol dire telefonate ulteriori, una gatta che mi adora e che io adoro come figlia, io che figli non li potrò mai avere; io che non posso più sciare, io che non posso andare più in montagna oltre tot metri, io che non posso più andare in bicicletta, io che non posso più suonare perché mi stanco, io che ho dovuto imparare a scrivere con la mano dx e talvolta rileggendo miei vecchi scritti piango a vedere come scrivevo in maniera elegante e alle volte con i dolori ai nervi anche solo lavare le ciotole di Sophie è una sofferenza e quando ho attacchi proprio duri, se non avessi le stampelle come supporto me ne starei a letto per giorni, è questo è solo un problema secondario.

Evito di farmi graffiare da Sophie e se capita faccio fatica a far rimarginare anche il graffio più piccolo, devo cercare di non cadere, se no un giro al pronto soccorso non me lo toglie nessuno, non posso mangiare spesso acune verdure (compresa la semplicissima insalata)...

In inverno sono a rischio per l'influenza, anche solo un semplice raffreddore diventa una catastrofe, in estate sono a rischio per il caldo.

Tutto questo mio dire, non perché voglio piangermi addosso, anzi ho dei giorni nei quali vorrei solo urlare e spaccare tutto, però mi spiace che un parlare di me come casalinga in senso autoironico sia stato un po' travisato come insoddisfazione.

Un grande abbraccio da parte mie

A volte non ci rendiamo conto del vissuto degli altri, finchè non ce lo sbattono in faccia! Ma d'altronde come potremmo? La frequentazione fisica qui non esiste, e si, legge senza capire che magari dietro un'affermazione c'è tanto dolore.

Io non mi sono offesa Barbara assolutamente e mi scuso se ho dato questa impressione.
Ho raccontato semplicemente la mia storia così come l'ho vissuta, dentro e fuori, e ho ritenuto la tua un'opinione rispettabilissima, ci mancherebbe! l'ho anche scritto.

Non faccio parte certo delle casalinghe contente a tutti i costi! E neache io sono la casalinga ideale, come Brie (di desperate housewives)
Anzi di momenti bui ce ne sono stati tanti, e di errori commessi anche per questo altrettanti!
Quello che volevo dire era solo che ogni situazione hai i suoi vantaggi e svantaggi, e una volta fatta una scelta, l'intelligenza sta nel viverla il meglio possibile.E io sono stata fortunata!

Se è stato un modo per farti uscire allo scoperto e tirar fuori tutta la tua sofferenza, beh è servito a qualcosa se non altro, a me per comprenderti di più e per conoscerti meglio, e a te per sfogare la tua rabbia!

Quello che dice Lisa è vero.
Ci trasmetti solarità, allegria, tanta generosità e quella dose di giusta leggerezza che è necessaria per affrontare con equilibrio i problemi che la vita ci pone. E a questo punto da te diventa anche un profondo insegnamento di vita.
Spesso siamo superficiali, parlo per me e non è un pluralia majestatis, ma un modo per nascondermi, e ci inc....mo se una banale influenza non ci permette di svolgere quello che di solito facciamo....credo che non m'inc....rò più così tanto al prossimo raffreddore...Anche se non sono quell'egoista che sembro e mi calo spesso nei panni degli altri e me ne porto dietro anche il dolore.

Mi associo a Lisa nell'aver avuto la fortuna di conoscerti...
Ma, solo una precisazione, credo di non avere costretto nessuno, a parlare della sua vita, so leggere bene tra le righe. Ma non sono un'indovina, e dietro ad un'affermazione, (che ancora non so quando e se ci sia stata, perchè Barbara non si è mai espressa in modo così personale, almeno che io ricordi), scusa Lisa ma non riesco ad immaginare tanta sofferenza.

Con la mia precedente risposta non avevo l'intenzione nè di recriminare nè di offendere, e non penso di averlo fatto, se Barbara si è sfogata l'ha fatto perchè ne ha sentito la necessità, un po' anche per dire...ma che ne sapete voi di quello che passo io...e ha fatto bene!
Questo è un forum fatto da opinioni, idee, esperienze, e per quanto vogliamo esseri oggettivi, la nostra vita ne è parte integrante, e nasconderla non sempre è facile, e quello che ci frena è il giudizio o peggio ancora la pietà degli altri.
Personalmente non giudico nessuno, avrei tanto da giudicare me stessa prima, e se posso, aiuto quando percepisco il bisogno, e posso pensare che la vita sia ingiusta perchè dà ad alcuni e toglie ad altri, ma non l'ho fatta io, e posso solo accettarla, anche se sempre più spesso mi riesce difficile.


a Barbara con tutto il cuore

Ringrazio Lisa e Claudia per le loro toccanti parole, già piango facilmente leggendovi i lacrimoni di commozione sono scesi subito

Qui sto da sempre con piacere, ci sono stati momenti di scambi di opinioni diverse, ma sto bene e so che qui ci sono belle persone.

Assicuro che il mio più che uno sfogo è stata una confidenza aperta, certo una frase {"Per qualcuna è insoddisfacente spolverare, non per citare Barbara, ma era l'esempio pù evidente, [...]"} di Claudia mi ha colpita (non mi sono arrabbiata) e a seguito di questo ho preferito agire così... finora era venuto fuori il problema una volta (ormai è passato molto tempo) e ogni tanto in modo velato ne ho parlato in qualche post.

La notte mi ha aiutata a "confidarmi", ma è anche vero che ho pensato che fosse arrivato il momento, per me sempre così restìa ad aprire il mio cuore così per paura di disturbare ed io che voglio un mondo di bene alle persone che conosco e che mi sono vicine nel reale e non, ma con difficoltà a dire anche solo un "ti voglio bene" o fare complimenti, preferisco spesso essere di più una brava ascoltatrice e agire per azioni, però che sia a parole o a gesti ogni mio modo è sincero, la vita porta anche a situazioni di comodo per quieto vivere, secondo me e per fortuna nella mia vita poche volte mi sono trovata in situazioni di comodo... e l'insonnia: altro che pecore da contare , ho un metodo tutto mio per addormentarmi, ma in questi giorni per un motivo o per un altro non funziona...

Vero, Claudia, la vita alle volte toglie, ma come ha scritto anche Lisa, ho un marito che mi adora e che io contraccambio e non potrei volere di più (il mio ex convivente aveva un "repertorio" niente male), poi capitano i momenti no come a tutti, è normale, siamo umani e a tutti capita di inc...rsi solo per un raffreddore... non c'è niente di male in questo come alle volte non c'è niente di male nel pensare prima alla propria persona quando magari non si sta molto bene o quando si ha avuta una brutta giornata o ci si prospetta un'altrettanta brutta giornata.

So di essere un po' contorta nell'esporre i miei pensieri, ma spero che siano comprensibili, se così non fosse

ancora sia a Lisa che a Claudia , in questo grazie c'è tutta la mia stima e simpatia nei vostri confronti

lonely ha scritto ...,,,

,,,,,Questo è un forum fatto da opinioni, idee, esperienze,,,,,
r quanto vogliamo esseri oggettivi, la nostra vita ne è parte integrante,

io aggiungerei che è anche un forum che tiene acceso l'entusiasmo attraverso la sinergia che si crea tra di noi,,,,

in un anno abbiamo visto e attraversato tante fasi della vita ,di ognuno di noi ,,,,e tutti i giorni siamo qua,,a farci coraggio ,,,,o a sfogarci quando ne sentiamo la neccessità,,,,,

io trovo che così come l'impostazione che ha voluto dare dam ,,,ogni giorno di più andiamo oltre l'apparenza ,,,,,

è quanto siamo veri che fa la differenza ,,,voi conoscete di me cose che non conoscono nemmeno in famiglia ,,,perchè non basta star insieme per conoscerci...

ma serve guardar dentro di sè e tendere l'orecchio,,all'altro ,,,

ma è un processo lungo ,,,,non basta una vita....un

a tutte noi,,,come se ci potessimo stringere tutte insieme,,,
(mi scuso se ho escluso gli uomini del forum,,,,)

Non sei stata contorta affatto Barbara e mi scuso se come dici tu, ti ho colpita, non volevo farlo, era solo il primo esempio banale che mi è venuto, e preso dalla discussione.

Ma voglio unirmi a dharma...è quanto siamo veri che fa la differenza...
e il tuo abbraccio, dharma, mi ha commosso, semplicemente mi limito a stringervi...