LA VESTE ROSA

Scrittore

............Ove andò quella veste rosata

che portavi leggera, sul tepore

de le tue nude spalle, come reca

l'ali sue la farfalla, quel mattino

che gli apparisti rorida al verone

de la casa sopita ancora e intorno

t'era la purità de l'alba e fico

a mirarti egli attonito rimase

come se visto avessero un prodiglio

i suoi occhi mortali e tutto il lume

del cielo accolto nel tuo chiaro viso?

Quante albe da quell'alba, e haimè! quant'ombra

da quella luce! Cercala! Potrai

forse trovarla in fondo a un vecchio armadio

de la tua casa solitaria, un poco

gualcita, illanguidita forse un poco

come nel tuo ricordo quel lontano

giorno di primavera. E troverai

forse fra le sue pieghe quel che tanti

anni cercasti inutilmente, perso

lungo obliate strade; il tuo profumo,

il tuo profilo ardente, ogiovinezza!

Ma forse meglio è che tu scordi,. Cala

inavvertita l'ombra del crepuscolo

dai cieli; tra le ciglia guarda ed accenna.

Fà che ti ritrovi

vestita d'aria, lieve soma, chiara

attesa sgombra d'ogni insania allora

che l'Amata dal lieve passo china

sentirai sopra te, rapita, e il riso

udrai de la sognata voce e intorno

vedrai la notte tingersi d'aurora. LA VESTE ROSA 289137

Scrittore

..........è come fare un viaggio nel passato, tornare indietro con la mente e con il cuore ripercorrendo i giorni della piena giovinezza; come fanciulla al cospetto della bellezza. Un gesto di genuina ammirazione"scoprirsi" le spalle, e leggeadra, con passo elegante come farfalla, in una danza allegorica per chi osserva, ammira!!!!

E' il calore della notte: ti trova immersa nel sublime attimo della primavera, appena iniziata...

Oltre l'apparenza....

MARGHERITA:
il tuo profumo,

il tuo profilo ardente, ogiovinezza!

Ma forse meglio è che tu scordi,.
IL PROFUMO DELLA GIOVINEZZA, IL PROFUMO, DEI RICORDI ACCESI, DI LONTANI RICORDI, UN SUSSULTO, CANTINE REMOTE, NOI FANCIULLI, LE CASE ED I LORO AROMI, INDIMENTICABILI COME SONO INDIMENTICABILI CERTI PROFUMI.....

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