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Titolo: Re: donne ed uomini indimenticabili Mar Apr 28, 2009 10:28 pm
Deli mi permetto...
RIFLESSIONI FAMOSE DEL CHE
O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
E' sempre invincibile un popolo che abbia chiara coscienza delle proprie forze e in mano le armi per difendersi; restando uniti al governo, questa è la nostra lezione più grande da dare al mondo.
La rivoluzione non è altro che la liberatrice della capacità individuali dell'uomo.
Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo.
Contro l'Imperialismo sempre!!! L'imperialismo non può mutare è per sua natura aggressivo, anarchico, contraddittorio e perfino incoerente. Ma deve cercare nuove vie per trovare il modo di sopravvivere. Sta provando tutte le manovre, mentre cammina sull'orlo di una guerra mondiale, che segnerà la sua definitiva scomparsa.
Se ci aggrediranno, dovremo difenderci; se le bombe nemiche distruggeranno ciò che ci appartiene, certamente dopo la vittoria lo ricostruiremo!
Il proletario non ha sesso; E' l'insieme di tutti gli uomini e di tutte le donne che, in ogni posto di lavoro del Paese, lottano coerentemente per ottenere un fine comune.
Abbiamo imparato con la rivoluzione, che quando in Cile, Argentina, Cuba, Vietnam, in qualsiasi altro Paese del Mondo, vi è un uomo oppresso o ferito, in quel momento è intaccata la nostra dignità.
Bisogna essere duri senza dimenticare la tenerezza.
I giovani sono il materiale essenziale della nostra opera, e in essi riponiamo le nostre bandiere, perchè sono loro che un giorno riceveranno le nostre bandiere bucherellate.
Sono Cubano e sono anche Argentino. Sono patriota dell'America Latina, di qualsiasi paese dell'America Latina, nel modo più assoluto, e qualora fosse necessario sarei disposto a dare la mia vita per la liberazione di qualsiasi paese Latino-Americano, senza chiedere niente a nessuno, senza approfittare di nessuno.
Nessuna persona nell'intero mondo può sentirsi libera se c'è una sola persona in catene.
Non siamo i depositari della verità, nè di tutta la sapienza del mondo, e dobbiamo imparare giorno per giorno, e nel momento in cui smetteremo di apprendere, o crederemo di sapere tutto, o avremo perso la capacità di capire il popolo e la sua gioventù, quello è il momento in cui avremo smesso di essere dei rivoluzionari.
Vale milioni di volte di più la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell'uomo più ricco della terra
Se io muoio, non piangere per me: fai quello che facevo io e continuerò a vivere in te.
Non permetto che si semini la divisione, perché i fratelli che litigano - diceva Martìn Fierro - sono facile preda dei nemici". E l'impero conosce bene questa massima popolare, che il poeta ha semplicemente trascritto; l'impero sa che bisogna dividere per vincere.
La durezza di questi tempi non ci deve far perdere la tenerezza dei nostri cuori.
Non ci si deve limitare a interpretare la natura, occorre trasformarla; l'uomo cessa così di essere schiavo e strumento del mezzo e diventa architetto del proprio destino.
Sono in grado di sentire dentro di me le sofferenze di qualsiasi popolo americano, anzi, di qualsiasi popolo del mondo.
Ricordatevi, comunque, che la rivoluzione è la cosa più importante e che ognuno di noi, da solo, non vale niente. Soprattutto siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi qualsiasi ingiustizia commessa contro qualsiasi persona, in qualsiasi parte del mondo.
Potrebbe accadere che in alcuni di questi giorni ci sia dato lasciare il nostro ultimo respiro, su qualsiasi terra di questa nostra America, tanto nostra perché innaffiata col nostro sangue. Cosa contano i pericoli e i sacrifici di un uomo o di un popolo, quando è in gioco il destino dell'intera umanità?
Vi chiedo di essere essenzialmente umani, ma così umani da avvicinarvi al meglio di ciò che è umano, purificare il meglio dell'uomo attraverso il lavoro, lo studio, l'esercizio della solidarietà continua con il popolo e con tutti i popoli del mondo".
Mira sempre alla vittoria! (Hasta la victoria siempre!)
Le battaglie non si perdono, si vincono sempre.
Fino a quando il colore della pelle non sarà considerato come il colore degli occhi noi continueremo a lottare.
Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.
Ogni nostra azione è un grido di guerra contro l'imperialismo, è un appello vibrante all'unità dei popoli contro il grande nemico dei popoli: gli Stati Uniti d'America. In qualunque luogo ci sorprenda la morte, che sia la benvenuta, purché il nostro grido di guerra giunga a un orecchio ricettivo, e purché un'altra mano si tenda per impugnare le nostre armi e altri uomini si apprestino a intonare canti di morte con il crepitio delle mitragliatrici e nuove grida di guerra e di vittoria.
L'odio come fattore di lotta, l'odio intransigente per il nemico, che spinge l'essere umano oltre i limiti naturali e lo trasforma in un'efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così; un popolo senza odio non può trionfare su un nemico brutale.
armonia_completa Oltre l'apparenza....
Titolo: BEATRIX POTTER Mer Lug 01, 2009 7:57 pm
Helen Beatrix Potter nasce a Londra nel quartiere di South Kensington, il 28 luglio 1866 da una famiglia molto ricca. Trascorre la sua infanzia accudita ed educata dalle governanti, senza avere molti contatti con gli altri bambini. Quando il fratello Bertram viene mandato a scuola, la piccola Beatrix rimane sola, circondata soltanto dai suoi adorati animali domestici: rane, salamandre, furetti, persino un pipistrello. I suoi preferiti, però, sono due conigli, Benjamin e Peter che comincia a ritrarre sin da piccola.
Ogni estate tutta la famiglia Potter si trasferisce nella regione dei Grandi Laghi, già famosa per essere stata, agli inizi del diciannovesimo secolo, la meta preferita dei poeti romantici come William Wordsworth e Samuel Coleridge. In quegli anni la giovane Potter fa la conoscenza di Canon Hardwicke Rawnsley, il vicario locale, il quale le insegna l'importanza di preservare la fauna locale e tenere lontano il turismo di massa, che proprio all'epoca cominciava a invadere la regione.
Nonostante i suoi interessi e le sue ambizioni, i genitori le impediscono di proseguire gli studi e di dedicare tempo ad interessi di stampo intellettuale. Secondo i rigidi precetti vittoriani infatti le donne dovevano occuparsi esclusivamente della casa. Così la giovane Potter, a partire dai 15 anni comincia a scrivere un diario, ma usando un proprio codice segreto, che verrà decodificato solo 20 anni dopo la sua morte.
Lo zio cerca di inserirla come studentessa presso i Giardini Botanici di Kew, ma la sua richiesta viene respinta perché donna. Siccome l'unico modo che ha per osservare la natura al microscopio è ritrarla, la Potter esegue tantissimi illustrazioni di funghi e licheni. Grazie ai suoi disegni comincia a guadagnarsi la fama di esperta micologa (studioso di funghi). Una raccolta con 270 acquarelli, in cui i funghi vengono disegnati con estrema minuzia, è presente alla Armitt Library di Ambleside. L'Accademia di scienze britannica (Royal Society) rifiuta di pubblicare le sue illustrazioni scientifiche, sempre perché donna. Unica vittoria di quegli anni sono le lezioni che riesce a tenere alla Scuola di Economia di Londra.
Nel 1901 decide di pubblicare a sue spese "La storia del coniglio Peter" (The Tale of Peter Rabbit), un libro illustrato per ragazzi. Una delle 250 copie raggiunge la scrivania di Norman Warne, capo della casa editrice Frederick Warne & Co., il quale decide di dare alle stampe il racconto. Dal giugno del 1902 fino alla fine dell'anno il libro vende 28.000 copie. Nel 1903 pubblica un nuovo racconto, "La storia dello scoiattolo Nutkin" (The Tale of Squirrel Nutkin) che ottiene altrettanto successo.
Dai proventi dei suoi libri Beatrix Potter riesce a raggiungere la tanto agognata indipendenza economica. Nel 1905 comincia a frequentare il suo editore Norman Warne, ma è costretta a farlo di nascosto per la forte opposizione da parte dei suoi genitori. Rompe definitivamente con la famiglia ma non riesce a sposare Norman, il quale si ammala di anemia fulminante e muore nel giro di poche settimane.
A 47 anni sposa il procuratore William Heelis, assieme al quale si trasferisce in una grande fattoria a Sawrey, nella regione dei Laghi, circondata da animali: cani, gatti e un porcospino chiamato "Mrs. Tiggy-Winkle". Nella fattoria comincia ad allevare le pecore. Dopo la morte dei genitori Beatrix Potter usa la sua eredità per comprare terreni nella regione e assieme al marito si trasferisce a Castle Cottage, dove morirà il 22 dicembre 1943. Nei suoi ultimi scritti, spaventata dalla furia distruttiva della Seconda Guerra Mondiale, sottolinea il pericolo di una modernità che può annientare la natura.
In tempi recenti, televisione e cinema hanno reso omaggio alla figura di Beatrix Potter. Il primo film ispirato alla sua produzione letteraria è "I racconti di Beatrix Potter" (The Tales of Beatrix Potter), uscito nel 1971.Undici anni dopo, la BBC produce un lungo documentario biografico, intitolato The Tale of Beatrix Potter. Nel 1992 la stessa BBC manda in onda una serie animata basata sulla storie della Potter, The World of Peter Rabbit and Friends. Nel 2006 escono sia il film "Mrs. Potter", con Renée Zellweger e Ewan McGregor, che un musical The Tale of Pigling Bland. Nello stesso anno la Penguin Books pubblica Beatrix Potter: A Life in Nature, bibliografia scritta da Linda Lear, in cui si sottolinea il talento scientifico dell'autrice inglese, sia come illustratrice di botanica che come micologa.
Ultima modifica di armonia_completa il Mer Feb 10, 2010 3:17 am - modificato 1 volta.
armonia_completa Oltre l'apparenza....
Titolo: GREGORY LEMARCHAL Mer Lug 22, 2009 1:15 pm
BIOGRAFIA: Grégory Lemarchal è nato il 13 maggio 1983 a La Tronche in Isère (Francia). Egli è cresciuto quasi normalmente nonostante una malattia (fibrosi cistica, disturbi della funzione respiratoria) accertate in età precoce. Ma vi è un ulteriore vigore alla lotta contro la malattia da tutto l'arco della danza acrobatica. Nel 1995, è diventato Campione di Francia rock acrobatico. Ma non si ferma qui nel 1998 e partecipa alla questione sementi Stelle, senza successo, ma diventa una piccola stella, nella sua regione (Chambery) e la prima parte di artisti famosi. Nel 2004 si iscrive al casting di Star Academy 4 ed è stato selezionato dalla giuria. Ha vinto la vittoria nella finale, ma questo è solo il primo passo sulla strada che a pieno titolo artista.
Tutto inizia, come si deve ora andare a convincere, con canzoni proprie, un pubblico che potrà finalmente diventare suo. Questo viene fatto nel 2005 con l'album "I Be Me". Purtroppo, la malattia rattrappe Grégory Lemarchal, morto nel 30 aprile 2007 a seguito della sua mucovisidose. È stato 23 anni e lascia dietro una grande voce che purtroppo è stata un effimero successo. Grazie per il vostro coraggio lezione signor Gregorio. Un album postumo è stato rilasciato nel 2007: "The Voice of an Angel", che si vendono più di un milione di copie.
armonia_completa Oltre l'apparenza....
Titolo: SALVADOR DALI Gio Mag 10, 2012 2:19 am
[center] (BELLISSIMO MUSEO, CHE ABBIAMO VISITATO L'ANNO SCORSO.... VE LO CONSIGLIO VIVAMENTE....)
Salvador Dalí y Domènech, nasce a Figueres in Catalogna l'11 maggio 1904; figlio di un notaio trascorre l'infanzia tra Figueres e Cadaqués ed il paesaggio dell'Ampurdán si imprime nella memoria del futuro pittore diventando di fondamentale importanza per la sua evoluzione artistica e personale.
Dopo la scuola elementare, frequenta le superiori presso il collegio degli Hermanos Maristas e nell'Istituto di Figueres dove segue anche le lezioni del professore Juan Nuñez alla Scuola Comunale di Disegno.
Nel 1919 Dalì partecipa, per la prima volta, ad una mostra collettiva allestita presso la Sociedad de Conciertos di Figueres e fonda, con un gruppo di compagni di scuola, la rivista "Studium", su cui pubblica alcuni articoli su pittori classici, su Goya, El Greco ed altri grandi.
Dopo la morte della madre si trasferisce a Madrid alla Residencia de Estudiantes e frequenta la Scuola Speciale di Pittura, Scultura e Incisione (Accademia di San Fernando).
Dopo le prime esperienze artistiche percorse nell'area del Novecentismo, dell'impressionismo e del futurismo, comincia a dipingere tele cubiste.
Nel 1925 fa la sua prima mostra personale a Barcellona raccogliendo un grande successo di critica, ma viene espulso dalla Scuola Speciale per aver dichiarato incompetente la commissione esaminatrice.
Nei cinque anni successivi frequenta intensamente artisti e musei, passando attraverso tutte le forme pittoriche e assimilando da ognuna qualcosa.
Salvador Dalì ed il Surrealismo
Il Surrealismo, movimento artistico d'avanguardia fondato da André Breton in Francia nel periodo fra le due guerre, mirava a superare l'osservazione e la riproduzione realistica degli oggetti.
Gli aspetti fondamentali del movimento erano la rivalutazione delle percezioni dell'inconscio, rifiutando la logica e la civiltà a favore di una totale libertà di espressione.
A Parigi Salvador Dalí frequentò Picasso, Miró, Breton ed Éluard e, attratto dalle loro opere, aderì al surrealismo, di cui fornì un'interpretazione estremamente personale. La pittura surrealista di Dalí è una pittura illusionistica, fondata su un'intensa concentrazione di immagini legate ad ossessioni di castrazione, putrefazione, onanismo, coprofilìa ed impotenza.
Nel 1934, sconfessato da Breton, abbandonò il gruppo surrealista di Parigi, distaccandosene completamente nel 1939 trasferendosi negli Stati Uniti.
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