| | LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA | |
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Autore | Messaggio |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Gio Mag 07, 2009 11:22 pm | |
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| | | cioccolataconpanna Oltre l'apparenza....
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Gio Mag 07, 2009 11:26 pm | |
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| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Ven Mag 08, 2009 8:33 am | |
| La magnolia
magnolia - fiore magnolia - frutto
Una grande scrittrice e conoscitrice del mondo vegetale, Vita Sackville-West, riferendosi alla Magnolia sosteneva che: "Il fiore è di per sé di una bellezza splendida. Il tessuto dei petali è una densa crema; non dovrebbero essere definiti bianchi, perché sono avorio, se mai potete immaginare l’avorio e il color crema combinati in una pasta densa, con tutta la morbidezza e la levigatezza della pelle umana giovane. Il suo profumo, che evoca il limone, è insostenibile".
La Magnolia, il cui nome deriva dal naturalista e scrittore Pierre Magnol, direttore del giardino botanico di Montpellier in Francia, è una pianta d’origine asiatica ed americana, che si diffuse in Europa grazie a sir Joseph Banks, che di ritorno da un viaggio in Cina effettuato nel 1739 portò un cespuglio con foglie caduche dai fiori bianchi, a fioritura tra marzo e aprile, pianta che apparteneva alla specie Magnolia denudata e che in Italia è giunta solo nel 1823.
Le specie più note sono la Magnolia grandiflora, a foglia persistente, albero di grandi dimensioni ma di lento sviluppo, e le specie arbustive a foglia caduca, la Magnolia stellata e la Magnolia soulangeana, che proprio adesso a marzo, al sopraggiungere della primavera, mostrano la fioritura precoce che abbellisce i piccoli giardini o i terrazzi.
Coltivare magnolie non è difficile, a patto che si scelga in modo appropriato il terreno e l’esposizione dove far crescere queste specie. Il tipo di terreno adatto alle esigenze della magnolia, infatti, è eccetto per alcuni casi particolari (come la specie Magnolia delavayi che predilige suolo calcareo) leggermente acido, soffice e misto a torba e capace di assorbire e conservare una buona dose d’umidità. La posizione migliore, invece, è quella in leggera ombra, in una parte del giardino protetta dal vento di tramontana, vicino per esempio ad un muro coperto da rampicanti, oppure con alle spalle una siepe fitta e alta, però anche una macchia di arbusti o una cortina di bambù possono svolgere la medesima funzione. Il linguaggio floreale, così apprezzato e diffuso nell’Ottocento, non poteva dimenticare questa pianta dandole delle espressioni gentili, che richiamano la freschezza della gioventù.
I significati più comuni attribuiti variano secondo la specie: "Amore acerbo" e "passione impaziente" per le piante che entrano in fioritura all'inizio della primavera, "candore" o "ricordo appassionato" per le magnolie a fiore bianco e a fogliame persistente che si schiudono nei mesi più caldi.
Per concludere non dimentichiamo che in Cina la magnolia è utilizzata frequentemente anche in cucina. Famose sono, infatti, le frittelle di petali di magnolia, che costituiscono un facile ed insolito dessert. I petali di Magnolia grandiflora, tolti da corolle appena sbocciate, vengono immersi in una pastella e fritti in olio di semi. Indi, ancora caldi e croccanti vengono cosparsi di zucchero a velo profumato con cannella e serviti con una tazza di tè verde. |
| | | cioccolataconpanna Oltre l'apparenza....
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Ven Mag 08, 2009 10:12 pm | |
| ...nel mio giardino ho una magnolia gigante...i fiori sono bianchi... Carla... | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Sab Mag 09, 2009 12:05 pm | |
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| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Sab Mag 09, 2009 8:58 pm | |
| SONO BELLISSIMI QUESTI POST SUI FIORI.......... BRAVE RAGAZZE.........CONTINUATE A POSTARE |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Dom Mag 10, 2009 12:28 am | |
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| | | cioccolataconpanna Oltre l'apparenza....
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Dom Mag 10, 2009 5:19 pm | |
| LA CALLA
La calla è un fiore originario delle zone dell’Africa centro-meridionale che cresce spontaneo in varie regioni comprese fra Equatore e Capo di Buona Speranza, dove forma delicate piccole isole in cornici di paludi tropicali. È stata introdotta per la prima volta in Europa nel 1731.
Nel linguaggio dei fiori la calla significa bellezza e instabilità. In età vittoriana, epoca ispirata alla riservatezza e gelosa delle tradizioni, la “bibbia del linguaggio muto dei fiori” di Miss Corruthers elesse la calla come simbolo della raffinatezza e della nobiltà: il fiore divenne il regalo adatto a suggellare un’amicizia importante o una dichiarazione di stima. I giardinieri del secolo scorso la chiamavano “il fiore della linearità modernista”, poiché con il suo aspetto semplice e composto, incarnava un’idea sobria, diventando il fiore simbolo del periodo Liberty. E oggi, secondo le tendenze che valorizzano le linee pulite, discrete e misurate, la calla è considerata assolutamente trendy. Il galateo suggerisce che i bouquet con calle bianche siano riservati esclusivamente alle spose, ma permette che siano utilizzati in cerimonie quali battesimi, comunioni e cresime poiché il bianco ricorda la purezza, l’innocenza e il pudore ed esprime un sentimento puro e sincero.
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| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Dom Mag 10, 2009 8:56 pm | |
| NymphaeaNinfea-Nymphaeaceae
E' senz'altro la più famosa tra le piante acquatiche. Il genere è costituito da circa cinquanta piante acquatiche perenni rizomatose, con fiori molto ornamentali, spesso soavemente profumati, provenienti dall'Australia e dal sud Africa.
Le foglie rotonde, galleggianti, crescono dal fondo ancora arrotolate, si srotolano quando raggiungono la superficie dell'acqua e ricoprono ampie estensioni; sono verde intenso, tinte di rosso sulla pagina inferiore. I fiori sono molto grandi, spesso anche più di 10 cm di diametro, di svariati colori, galleggianti e molto profumati. Sbocciano di giorno e si chiudono di notte; durano pochi giorni, ma la pianta ne produce continuamente di nuovi da maggio a settembre.
Ninfea - Simbologia
I Greci attribuivano al fiore qualità anti-afrodisiache; nella mitologia greca è considerato il simbolo dell’amore non corrisposto, ma anche dell’amore platonico. Gli Egizi hanno scelto questo fiore per ornare, dipinto le pareti delle tombe dei faraoni. In Oriente, la ninfea simboleggia l’alba, l’arrivo del sole; alcune varietà si aprono quando sorge il sole e poi si richiudono al tramonto. Giglio d’acqua è il nome utilizzato per indicare la ninfea nei paesi anglosassoni; qui rappresenta la castità, la purezza, e la freddezza.
Una curiosità: Dal Museo Marmottan Monet di Parigi venti grandi tele di Monet in mostra al Palazzo Reale di Milano Dal 30 aprile al 27 settembre a Palazzo Reale di Milano sarà aperta al pubblico la mostra “Monet. Il tempo delle ninfee”.
Questa è una delle tele raffiguranti le ninfee....
per chi desidera maggiori informazioni.... indico questi due link:
http://guide.supereva.it/francia/interventi/2009/05/palazzo-reale-milano-mostra-le-ninfee-di-monet
http://www.mostramonet.it/
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| | | cioccolataconpanna Oltre l'apparenza....
| | | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Mer Mag 13, 2009 11:19 pm | |
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| | | armonia_completa Oltre l'apparenza....
| Titolo: il giglio Mer Mag 13, 2009 11:33 pm | |
| Giglio Con il suo piglio aristocratico e le forme sinuose il giglio vanta una notevole fama storica, araldica ed estetica, tanto che già gli antichi Greci lo chiamavano il “fiore dei fiori” per la sua fragranza inebriante, i suoi colori magnetici, le sue geometrie perfette. Il giglio è una pianta bulbosa di origine orientale che annovera diverse specie (gli ibridi asiatici sono i meno esigenti e i più facili da coltivare) e supera tranquillamente il metro d’altezza. Si sviluppa velocemente sia in terra piena che in vaso, preferisce i terreni ben drenati e lievemente acidi, ama tenere la testa al sole e la base all’ombra e necessita di una buona dose primaverile di concime organico. I bulbi vanno interrati a inizio autunno o fine inverno secondo le varietà, scegliendo una posizione non esposta al vento. Gli steli sono, infatti, molto delicati e fragili: meglio tutelarli con un sostegno. Durante il periodo di fioritura, dalla tarda primavera all’estate inoltrata il giglio richiede annaffiature abbondanti, da ridurre drasticamente in autunno. Attenzione, infine, all’aggressione degli insetti.
Significato del fiore: Nonostante l’incredibile varietà cromatica, la tradizione associa il giglio e la sua simbologia al bianco. Nato da una goccia di latte caduta dal seno di Giunone, il giglio rappresenta la divinità: fiore mariano, emblema di perfetta purezza e candore ma anche segno di nobiltà d’animo e fierezza, è omaggio adattissimo non solo per le spose, ma anche per fare sentire ogni donna un po’ regina. | |
| | | Ospite Ospite
| | | | dharma Oltre l'apparenza....
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Gio Mag 14, 2009 10:05 am | |
| ....il fior di loto nei paesi orientali è simbolo dello sviloppo della coscienza.. la simbologia dice, che affonda le radici nel fango così come l'essere umano nasce ed è immerso nel mondo della materia,poi cresce verso l'alto con un lungo gambo ,nell'acqua ,che simboleggia le emozioni ,fino ad affiorare sulla superficie e ad aprire al coscienza all' universale. C'è un bellissimo esercizio di visualizzazione che si può fare e aiuta ad aprire la mente ede il cuore ci si immagina sul fondo dello stagno come seme del fior di loto ,inspirando profondamente facciamo schiudere il seme e iniziare la salita,tra l'acqua delle nostre emozioni ,osservandole ,senza soffermarci continuiamo a salire fino a trovare il sole ....a quel punto ci si schiude alla Vita con la fiducia del fiore che sboccia... | |
| | | armonia_completa Oltre l'apparenza....
| Titolo: IL PAPAVERO Gio Mag 14, 2009 3:24 pm | |
| (Fam. papaveraceae)
I primi Papaveri arrivarono in Italia agli arbori della civiltà dal Medio Oriente con i semi dei primi cereali e subito divennero una nota costante del paesaggio campestre.
Comune infestante dei campi, del frumento e dell'orzo, il papavero si rinviene con estrema facilità anche ai bordi delle strade, tra le macerie, nei campi incolti, lungo i fossati.
Il papavero è un fiore tanto bello quanto delicato: perde i suoi petali dopo un solo giorno e se lo cogliamo si avvizzisce subito.
Del centinaio di specie comprese nel genere Papaver, che ha baricentro, grosso modo nell'altopiano iranico, una decina si trovano nel nostro paese, ossia: PAPAVER RHOEAS L. o ROSOLACCIO : "Il papavaro per eccellenza" ha fusto eretto, peloso, ramoso, debole. PAPAVERO2.jpg (27207 byte)
I fiori formati da petali sovrapposti, solitari, grandi e molto appariscenti,
hanno un bellissimo colore rosso acceso.
E' dotato di caratteristiche vistose ed eleganti anche se di breve durata.
La pianta può raggiungere i 70 centimetri di altezza e fiorisce in primavera ed in estate.
Le foglie sono mono o bipennate, quelle inferiori peduncolate e suddivise.
Tutta la pianta è pubescente e ricca di lattice bianco.
PAPAVER DUBIUM: Variante del Rosolaccio di colore più chiaro.
PAPAVER ARGEMONE: è più piccolo e si trova soprattutto nell'Italia settentrionale.
I petali dei suoi fiori sono macchiati alla base e non si sovrappongono.
PAPAVER SOMNIFERUM o PAPAVERO DA OPPIO: ha fiori grandi, rosati con una macchia scura alla base
e può raggiungere anche un metro d’altezza. E' ampiamente coltivato ed è considerata una pianta ornamentale.
Esso prende il nome da Somnus il Dio del sonno.
PAPAVER DELLE SABBIE: vive lungo le coste e fiorisce da maggio a agosto; ha petali gialli.
PAPAVER RHAETHICUM o PAPAVERO ALPINO: è diffuso nelle Alpi orientali nella sottospecie retica.
E' una piante perenne che presenta fiori gialli singoli con 4 petali setosi
che formano una corolla tonda. Lo stelo generalmente eretto presenta
una peluria ispida, può crescere fino a 15 centimetri.
Fiorisce fin oltre i 3000 metri nei mesi di luglio e agosto,
in particolare tra detriti e zone franose, per i quali funge da fissatore,
grazie al suo apparato radicale assai esteso.
ATTENZIONE è una pianta protetta!
Poco diffuse sono le specie da giardino, come i colorati
PAPAVERI D'ISLANDA (Papaver nudicaule, in realtà di origine Himalayana)
e i grandi PAPAVERI ORIENTALI
Il nome di questa pianta deriva dal latino "papaver", termine di origine popolare probabilmente proveniente da un vocabolo celtico "papa" (alimento per l’infanzia) che evidenzia la consuetudine di mescolare il succo di una specie di Papavero alle pappe destinate ai bambini, con lo scopo di prevenire le malattie infantili. Altri naturalisti ritengono che la medesima radice "papa" volesse invece significare "denso lattice", tanto in rapporto agli umori contenuti nelle piante, quanto in merito alle utilizzazioni medicinali certamente molto antiche. I petali di Rosolaccio, raccolti ed essiccati con cura, possiedono proprietà calmanti e lenitive nei casi di tossi stizzose, catarri e raffreddori. L'infuso si usa contro l'insonnia e nei soggetti nervosi. Ma bisogna utilizzarle con attenzione perchè ad alti dosaggi sono velenose. Le giovani piante vengono poi raccolte, anche in Romagna come erbaggio da lessare.
Le proprietà tossiche del papavero vanno imputate agli alcaloidi contenuti nella pianta, in particolare alla rhoedina.
In cosmesi l'infuso può essere utilizzato per decongestionare
le pelli arrossate e, in compresse, serve a combattere le rughe.
Nell'Europa centrale (e in Sudtirolo) i semi di Papavero, che non contengono alcaloidi, vengono tradizionalmente utilizzati per ricavarne un olio alimentare e come condimento per pane e DOLCI. Al tempo dei Romani, con miele, farina, olio e semi di Papavero si preparavano speciali focacce da consumarsi sulle tavole dei patrizi più raffinati come seconda portata. Nel genovese venivano confezionati piccoli confetti con i semi del Papavero.
Tombe egizie di 3000 anni fa hanno conservato alcune varietà di papavero, fiore che gli abitanti dell'antica Roma ritenevano alleviasse le pene d'amore, mentre per i greci era segno di fertilità.
Considerandone i semi portatori di salute e forza, gli atleti greci ne bevevano una pozione fatta con miele e vino.
Il Papavero è un fiore estremamente semplice, da sempre oggetto di leggende e credenze popolari.
La tradizione mitologica tramanda il papavero come il
fiore della consolazione, della semplicità e della fecondità tant'è che si narra che Demetra, la Dea dei campi e dei raccolti, abbia riacquistato la serenità in seguito al rapimento ed alla morte della figlia Persefone ,rapita da Ade il dio degli Inferi, soltanto bevendo infusi di papavero. PAPAVERO ROSA: Serenità. PAPAVERO ROSSO: Orgoglio. PAPAVERO SCREZIATO: Sorprese.
Nel Regno Unito, durante la prima guerra mondiale, ghirlande di papaveri venivano utilizzate per celebrare e ricordare i valorosi combattenti morti per la patria sul campo di battaglia.
Sembra che i Sumeri, cinquemila anni fa, ne conoscessero l'azione narcotica.
I greci antichi rappresentavano la morte e la notte coronate di papaveri.
Esculapio, mitico medico del mondo greco antico, pare che lo utilizzasse per curare i mali della mente.
Nella mitologia orientale Papavero nasce dalle palpebre del Budda, che se le recise per resistere al sonno.
Paracelso, medico del rinascimento, lo usava in forma di tintura di oppio.
Il papavero, insieme alla spiga, è il simbolo della dea Demetra, oltre che dei campi di grano, di cui la dea è protettrice. | |
| | | cioccolataconpanna Oltre l'apparenza....
| | | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Sab Mag 16, 2009 11:13 pm | |
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| | | damdam Admin
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Dom Mag 17, 2009 3:47 pm | |
| - cioccolataconpanna ha scritto:
- IL GELSOMINO
Sono state ritrovate tracce antichissime di gelsomino in Egitto; piccolissimi frammenti sono stati rilevati sulla mummia di un faraone nella necropoli di Deir-el-Bahri. In Europa giunse forse dalle Indie. In Toscana, nel 1500, un nobile ne piantò uno splendido esemplare nel proprio giardino, proibendo al proprio giardiniere di riprodurre quella pianta; la fidanzata del giardiniere, disobbedendo all’ordine del Signore, ne rubò un rametto, lo ripiantò; riuscì a riprodurre il gelsomino e iniziò a venderne talee; in questo modo sì arricchì e riuscì a sposare il fidanzato. Anche oggi in Toscana è tradizione per le spose aggiungere un rametto di gelsomino al bouquet, affinché porti fortuna al futuro marito. Il gelsomino giallo è simbolo di eleganza e grazia, quello bianco di amabilità. In Spagna è l’emblema della sensualità.
devi aspettare almeno una decina di giorni poi posterò il mio gelsomino in piena fioritura.... una decina di metri che vanno dal giardino e si innalza sul balcone del primo piano fino al balcone delpiano superiore... | |
| | | cioccolataconpanna Oltre l'apparenza....
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Dom Mag 17, 2009 3:55 pm | |
| ..il mio gelsomino è misto...metà fiori bianchi e metà gialli....è già fiorito da una settimana...e và dalla terra al secondo piano di casa mia...si arrampica sul muro e arriva nella finestra di camera mia...riesco a sentire il profumo dei fiori...cmq aspetto la foto del gelsomino... | |
| | | Ospite Ospite
| | | | Ospite Ospite
| Titolo: risposta Dom Mag 16, 2010 1:23 am | |
| FELCE E' una pianta antichissima, già esisteva sulla terra milioni di anni fa, simboleggia il mistero. |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Dom Mag 16, 2010 8:34 am | |
| Silva, ma sai che sulla felce sono stati fatti anche studi matematici? Sul modo in cui sono composte le foglie intendo. L'ho letto tempo fa in un libro di Sachs (che adoro), credo si intitolasse: "Zio tungsteno". E' quasi una sua autobiografia e racconta come gia' da piccolo si interessasse di matematica e chimica (ecco il tungsteno) e di scoprire i fenomeni della natura fino a diventare il grande neuropsichiatra (e non solo) che e' stato ed e' tuttora. Scusate l'OT. |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Dom Mag 16, 2010 3:24 pm | |
| - Elettra ha scritto:
- Silva, ma sai che sulla felce sono stati fatti anche studi matematici?
Sul modo in cui sono composte le foglie intendo. L'ho letto tempo fa in un libro di Sachs (che adoro), credo si intitolasse: "Zio tungsteno". E' quasi una sua autobiografia e racconta come gia' da piccolo si interessasse di matematica e chimica (ecco il tungsteno) e di scoprire i fenomeni della natura fino a diventare il grande neuropsichiatra (e non solo) che e' stato ed e' tuttora. Scusate l'OT. no non lo sapevo, è curioso questo fatto della felce con la matematica.....perchè non apri un nuovo post che ne parli? sarebbe interessante sinceramente m'incuriosisce questa affinità con la matematica.... |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA Lun Mag 17, 2010 7:55 am | |
| Certo, ho prestato il libro tempo fa, e non l'ho piu' avuto indietro (sigh), pero' provero' a cercare sul web (l'argomento non e' semplicissimo per me che genio in matematica non sono).
Grazie per avermi dato quest'idea Silva. |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: risposta Dom Lug 11, 2010 5:43 am | |
| Primula, denominata anche "primavera" perchè è il primo fiore della stagione. E' simbolo di gioventù, spensieratezza, primo amore... |
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| Titolo: Re: LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA | |
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| | | | LA ROSA...STORIA E SIMBOLOGIA | |
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