Riflessioni Antropologiche

Ospite

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".

Così Dante, per bocca di Ulisse, nella divina commedia, sembra spronare il genero umano a superare i propri confini e a prendere coscienza della propria natura, perseguendo e ricercando la virtù ed il sapere.
Vorrei portare la vostra attenzione sulla natura umana inserita in un contesto di uomini.
L'antropologia ha come punto di ricerca l'uomo, in rapporto ad un tempo, alla sua storia ed alla sua interazione con i propri simili nel dare risposte circa la sua natura, il suo essere ed il proprio percepire.
Anche se alcuni atteggiamenti, dall'esterno possono apparire desueti, per chi li vive assumono un'importanza fondamentale, cruciale in certe fasi dell'esistenza.
Per esempio, vi siete mai innamorati di un portachiavi o di un oggetto qualsiasi di pessimo gusto, ricordo della vacanza più bella della vostra vita?
Agli occhi di molti un semplice monile, ma per chi, come un tesoro lo conserva, assume il sapore di momenti, emozioni e sorrisi o lacrime che nessuno potrà mai trasmettere a parole.
Tutto ciò che si immagina è reale, perchè diventa reale in quel contesto.
Di reale non resta che l'immaginazione......

Con tutte le virtù e la conoscenza ci sono percezzioni che non si possono trasmettere con la stessa forza con cui si sono percepite, lasciandole nell'immaginazione collettiva, ma reale per chi le ha vissute o le vive che oltrepassa il confine e prende coscienza della propria natura.

Oltre l'apparenza....

Vera la tua affermazione Silva,ma ancor di più quando parli di ricordi e sensazioni legate magari ad un oggetto oppure ad una semplice conchiglia o sasso raccolto sulla sabbia o sul greto di un fiume,niente può essere spiegato ed in nessun modo per fare arrivare intatta la percezione che abbiamo noi di una cosa che a molti potrebbe apparire banale.

Io sono parecchio solita sottolineare che molte cose dipendono dal nostro sentire e dal nostro modo di essere.

A volte e soprattutto nel contesto in cui oggi viviamo sembra di essere addirittura troppo sentimentali e poco alla moda se si parla di alcune o cose o se si cerca di far vedere e di trasmettere cose intendiamo noi quando soffermiamo la nostra attenzione su cose come queste.

Alcune cose conservano il loro fascino intatto proprio perchè non valicabile ciò che scaturiscono in ognuno di noi,è come se non riuscendo a trasmettere le sensazioni riferite a loro,loro avessero messo in atto un sistema di protezione verso l'esteno o verso coloro che anche cercando di guardare e non riuscendo a vedere con gli occhi dell'anima e del cuore non potessero capirne comunque l'essenza.

La magia del fascino di alcune sensazioni forse sta proprio li nel non essere completamente condivisibile.

Per quanto mi riguarda spero di non perdere mai la gioia del rivivere le emozioni più forti che provo che la maggior parte delle volte sono proprio legate ad oggetti di poco valore economico da di immenso valore spirituale per me.

Oltre l'apparenza....

parole che hanno sempre esercitato su di me un impatto particolare,,,,come se fossero rivolte a me personalmente,,

un esortazione a non rimanere affascinati dalla materia ,bellissima ma assolutamente effimera e a lanciare il cuore olre l'ostacolo Riflessioni Antropologiche 194457

il richiamo potente è,,,considerate la vostra semenza,,,che io intendo come il vero se' ,in tutti gli uomini

quell'eterno che ci pervade e che attraverso la virtù,la perseveranza l'autodicilpina, e la conoscenza ,,,la capacità di coprendere unendo la nostra coscienza con il sapere acquisito

ci permette di realizzare il nostro essre Uomini e Donne sulla terra,,,,

Riflessioni Antropologiche 83839

silva,,,,e naturalmente Riflessioni Antropologiche 83839

Dante,,,

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