Saper ascoltare

Admin

Dialogare, confrontarsi
mettersi in gioco sempre
sono peculiarità importanti.
Ma molto più importanti
in alcuni frangenti
è saper ascoltare.

Oggi siamo abituati invece
a buttar fuori le parole
(niente di male per carità
se poi ci fa star meglio)
ma sarebbe ancora meglio
se fossimo capaci di ascoltare
con la stessa intensità
e la stessa importanza.

La soddisfazione più grande
di una persona che parla
è sentire che le sue parole
sono veramente percepite
ed in questo ha
la sua fondamentale importanza

non essere interrotti,
non coprire le parole con altre
dare attenzione con gli occhi ed il corpo...

perchè se immagino
che a me faccia molto piacere
essere ascoltato devo imparare a capire
che faccia molto piacere anche agli altri...

vittoriaaaa!!

Ospite

mi sembra di averle citate in un post, ma adesso non ricordo dove

ma dal momento che ci si interroga sull'ascoltare

posto queste riflessioni anche qui....

(sono denominate dall'autrice regole, ma se il concetto di regola

può sembrare troppo rigido, possiamo anche solo rifletterci a mio avviso

e farne tesoro se alcune le consideriamo valide....)

1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.

2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.

3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.

4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio.
Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.

5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti,perché incongruenti con le proprie certezze.

6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione interpersonale.
Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.

7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sè.”

(Marianella Sclavi, da “Arte di Ascoltare e mondi possibili”)

Penna esperta

non coprire le parole con altre
dare attenzione con gli occhi ed il corpo...

molto spesso si comincia a parlare magari in ascensore
poi scopri che tu guardi e ascolti la persona che ti raconta un po di se
oggi un bambino era in ascensore con la sua mamma
impauriti entrambi io li guardo lo saluto ci si scambia 4 battute
la mamma mi racconta le sue difficoltà mi guarda negli occhi
quasi cercasse un aiuto poi mi chiede in che reparto io lavori
per potermi venire a salutare...nel tragitto che porta agli ambulatori le spiego
che io non lavoro li i suoi occhi si sono spenti non mi avrebbe più trovata
ma mi raconta lo stesso tutte le sue difficoltà io le posso solo dire
che è una pers forte e ce la farà una strtetta di mano e via
oggi in ospedale pensavo a questo quante volte si vedono o si incontrano persone
e non ci si mette ad ascoltarle
ma la cosa peggiore è che a volte non ascoltiamo bene noi stessi

per questo non riusciamo ad ascoltare gli altri

con fatica ma ci sono riuscita namo

Oltre l'apparenza....

SI, PENSO CHE NE ABBIAMO GIÀ PARLATO MA NEMMENO IO RICORDO DOVE....
LO STESSO LINO LO AVEVA APERTO, PARLANDO DELL'INTERROMPERE UN DIALOGO E NON ESSERE ASCOLTATI....
MA PENSO FOSSE STATO L'ANNO SCORSO....
MA CI SONO ANCHE MOLTI ALTRI POST, TRA L'ALTRO, CHE NON VENGONO "ASCOLTATI" E PASSANO OLTRE, FORSE S'INTENDE ANCHE PER QUELLO????
MANCANZA DI SPAZIO FORSE, O FORSE ANCHE PERCHé NON TUTTO C'INTERESSA, VERO ANCHE QUESTO....
IL DISCORSO BASILARE è CMQ SUL DIALOGARE E SAPER ASCOLTARE....
SPESSO CI SONO OCCASIONI CON PERSONE CHE NEMMENO CONOSCIAMO E NEMMENO PARLANO LA NOSTRA LINGUA, CHE VORREBBERO ANCHE COMUNICARE CON NOI, MA NOI SIAMO SEMPRE DI CORSA O NON RIUSCIAMO A LEGGERE SUI LORO VOLTI QUELL'ESPRESSIONE DISARMATA O FINGIAMO INDIFFERENZA....
SPESSO è COSÌ PERCHé CI FA COMODO FINCHé NON SONO FORSE LORO A CHIEDERCI QUALCOSA E SE LO FANNO O PENSIAMO MALE, PERCHé TEMIAMO CHE VOGLIONO CHIEDERCI SOLDI (SOLITI PREGIUDIZI????) OPPURE TEMIAMO DI ESSERE COINVOLTI IN QUALCOSA ED USCIRE FUORI DAI NOSTRI BINARI....

Admin

in questo caso mi riferisco a saper ascoltare
le persone che conosciamo...
a volte diventa difficile mettersi dall'altra parte
e capire profondamente il loro punto di vista...
ma come ho già espresso diventa fondamentale
sforzarsi di farlo se vogliamo a nostra volta
essere presi in consideazione..

vittoriaaaa!!

Oltre l'apparenza....

AVEVO PENSATO CHE INTENDESSI QUESTO, MA NE HO TRATTO LO SPUNTO PER AMPLIARLO ANCHE SU ALTRI ORIZZONTI, AD ALTRI INTERESSANTI....
EFFETTIVAMENTE IMPARARE INIZIALMENTE AD ASCOLTARE GLI ALTRI E DAR LORO SPAZIO DENOTA SOPRATUTTO DAR LORO IMPORTANZA MA SOPRATUTTO RISPETTARLI SEMPRE E CMQ A DIFFERENZA CHE SIANO PERSONE CHE CONOSCIAMO PIÙ PROFONDAMENTE O MENO, deli

Ospite

C'è una comunicazione che va oltre quella verbale, ed è quella dei gesti o più ancora del comportamento, che, secondo me, è più significativa.
Siamo molto bravi a parlare, ma non sempre siamo coerenti con le nostre azioni. Ed a questo punto ritengo che sia più importante un gesto anzichè una parola.
Credo che una persona si qualifichi con i suoi atti e non dalle sue parole.
Tra l'altro le persone che parlano tanto, troppo, mi capita a lungo di non seguirle più.
Con la prepotenza invece, mi astengo, non combatto.
Il silenzio invece va interpretato, e questo mi rimane difficile.
Spesso immagino, ma più spesso mi capita di fraintendere.

Quindi sostanzialmente il dialogo democratico, trovo che sia la soluzione ottimale se accompagnato anche dagli atti. Ma affinchè questo avvenga al dialogo devono unirsi altre quattro componenti fondamentali, e cioè l'onestà, il rispetto, la coerenza e l'umiltà.

Oltre l'apparenza....

ALLE VOLTE BASTA POCO PER FAR CONTENTA UNA PERSONA, ED UNA PAROLA SOLIDALE è MOLTO PIÙ SIGNIFICATIVA CHE DELLE AZIONI FREDDE ED ASETTICHE, ESEGUITE COME UN PESO E NON CON UMANITA....
MOLTE VOLTE LO SCAMBIO DI PAROLE TI GRATIFICANO MOLTO DI PIÙ CHE IL CONTORNO, PERCHé TI TENGONO CALDO DENTRO E NON TI FANNO SENTIRE SOLO....

Scrittore

............................Saper ascoltare è la capacità di talune persone; un dono delle loro natività.
Ciò non esclude la possibilità di imparare questa vocazione una carta vincente nella vita.

Anche in quelle circostanze che ci sembrano comuni, senza una svolta decisiva; occhi diversi,...occhi che non sono i nostri, possono costituire un punto a nostro favore, una pecularietà del nostro carattere, una nota d'apprezzare nell'eventualità,......

La nostra società ci propone schemi di competitività mai raggiungibile e, l'ascolto è diventato sordità per i nostri uomi guida, bramosi solo(come lupi famelici)all'eco dello loro voce.

Ascoltare è come imparare a leggere. Saper ascoltare 238339

.......................................... Saper ascoltare 911680

Ospite

damdam ha scritto:: .........
La soddisfazione più grande
di una persona che parla
è sentire che le sue parole
sono veramente percepite
ed in questo ha
la sua fondamentale importanza

non essere interrotti,
non coprire le parole con altre
dare attenzione con gli occhi ed il corpo...
.........

Io adoro ascoltare chi mi parla......
E' un modo per capire meglio chi hai di fronte....
Guardo come si muove,
ascolto l'intensità della voce......
A volte sembro "estasiata"
qualunque sia il discorso.....

Purtorppo non posso dire che succede lo stesso quando parlo io....
Spesso e volentieri
i miei ascoltatori (chiunque siano)
mi "scavalcano",
non mi fanno finire la frase,
si mettono a parlare con qualcun altro,
fanno altre cose....

Io vorrei che il mio ascoltatore
mi guardasse in faccia,
intervenisse quando la frase è finita....
Ma così non è......

Questa cosa mi fa arrabbiare un sacco,
per cui smetto di parlare
nella speranza che mi dicano "cosa stavi dicendo? Continua pure..."
ma così non è....
per cui i miei discorsi sono quasi tutti senza fine....

Non capisco cosa faccio di sbagliato,
forse le mie parole "irritano"
o forse non sono considerata come vorrei....

E' anche per questo che mi piace scrivere qui...
Almeno le frasi le finisco..........
Saper ascoltare 241610

Ospite

"Purtorppo non posso dire che succede lo stesso quando parlo io....
Spesso e volentieri
i miei ascoltatori (chiunque siano)
mi "scavalcano",
non mi fanno finire la frase,
si mettono a parlare con qualcun altro,
fanno altre cose...."

Tatj, succede anche a me, in particolare con una mia amica che non mi fa mai finire le frasi e mi parla sopra....e' una cosa fastidiosissima, mi spiace anche farglielo notare perche' non vorrei farla rimanere male...

"E' anche per questo che mi piace scrivere qui...
Almeno le frasi le finisco.......... "

loooove

Oltre l'apparenza....

Troppe volte si confonde il sentire con l'ascoltare forse il problema è questo o forse il problema sta nei tempi,nella voglia di consumare velocemente anche i dialoghi trasformandoli in monologhi.

Forse non si osserva abbastnza le parole riempiono solo spazi vuoti e diventa una gara assurda sul tempo che corre e le parole non detta .

Forse si è circondati da tante persone ma ci ascoltano in pochi molti non hanno tempo per fermarsi a condividere un istante di riflessione,una sensazione,uno sguardo non so.

Forse ci sono molte meno persone in grado di dedicarci tempo di quante noi erroneamente crediamo disponibili all'ascolto all'attesa,alla volgia di fermare una sensazione e di farne quasi parte.

Forse troppi credono di sapere già tutto,che non si cia nulla di nuovo da scoprire nell'ascoltare ciò che viene detto ed allora si sente così giusto per non lasciare in malo modo l'interlocutore appeso al filo della sua vita.

forse si sbaglia solo a scegliere la persona con cui dialogare,forse si è distratti perchè l'ascolto quello vero e profondo mette in risalto le debolezze del nostro essere che non vogliamo vedere e che facciamo di tutto per nascondere agli occhi di chi ci guarda.

Credo che nessuno sbagli ad avere voglia di essere vero ed a voler dividere con altre persone le proprie sensazioni e credo che forse l'errore stia dall'altra parte,nella superficilaità,nella troppa leggerezza.

Peccato doverlo capire solo quando ci si ritrova da soli e quando non c'è più nessuno disposto ad ascoltare chi in quel momento solo con una piccola parola o con un piccolo sguardo colmo di grandi sentimenti potrebbe riempire il vuoto che con superficilaità è stato creato.

Credo che ci sia ancora qualcuno incuriosito dalla vita e che abbia voglia di dividere le proprie emozioni con altri,credo solo che ci voglia pazienza e che tranquillamente senza fretta si capisca anche chi possa essere all'interno delle prorpie amicizie e delle proprie situazioni individuali qualcuno con questi requisiti.

Anche se sembra a volte il pianeta delle contraddizioni questo,qualche segnale giunge forte e chiaro anche da qui,basta solo osservare.

Penna esperta

damdam ha scritto:: Dialogare, confrontarsi
mettersi in gioco sempre
sono peculiarità importanti.
Ma molto più importanti
in alcuni frangenti
è saper ascoltare.

Oggi siamo abituati invece
a buttar fuori le parole
(niente di male per carità
se poi ci fa star meglio)
ma sarebbe ancora meglio
se fossimo capaci di ascoltare
con la stessa intensità
e la stessa importanza.

La soddisfazione più grande
di una persona che parla
è sentire che le sue parole
sono veramente percepite
ed in questo ha
la sua fondamentale importanza

non essere interrotti,
non coprire le parole con altre
dare attenzione con gli occhi ed il corpo...

perchè se immagino
che a me faccia molto piacere
essere ascoltato devo imparare a capire
che faccia molto piacere anche agli altri...

Mah... vedo in giro molta prevaricazione concettuale e verbale, che non è il dire la propria veduta e supportarla con delle prove di veridicità al fine di renderla accessibile ad altri, ma il blaterare arrogante e senza senso tipico di persone false e viscide che vomitano sproloqui, soprattutto telefonici.

L'arroccamento irrazionale e fazioso nelle proprie visuali di comodo non ha nulla di oggettivo e reale, perchè non ha riscontro nella verità dei fatti, da qui lo sterile monologo sordo e prevaricatore tanto di moda tra la gente gravata e stressata.

E' un po' come quando qualcuno è invitato ad una festa di compleanno e ci va vesitito da funerale, o il contrario. Saper ascoltare 543524

Admin

vedo le tue stesse cose in giro lucy...
e questo non fa altro che rafforzare
la mia idea di propormi o tendermi
a propormi come sopra...
sono molto attento a considerare
punti di vista altrui e sono molto attento
a quello che mi succede intorno..
ma reputo il mio modo di propormi
per ora inossidabile e giusto...
e non sarà certo vedere il contrario
che mi farà cambiare idea...
vittoriaaaa!!

Penna esperta

No certo, perchè le vedute possono essere infinite, ma la retta via è limpida e senza paludi mentali da custodire aggressivamente, per cui anch'io presto orecchio agli altri, proprio perchè la mia base interiore me lo permette, certo, se poi qualcuno vuole convincermi che la droga avvicina a Dio... allora gli dico che sta su una brutta strada, non importa se si offende.

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