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 La notte della taranta

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MessaggioTitolo: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeVen Ago 27, 2010 7:05 pm

Ho una carissima amica che ogni anno non riesce a perdersela.
Dice che e' un'esperienza straordinaria, unica.

L'ho vista solo in tv per ora, ma mi incuriosisce parecchio questo intreccio fra leggenda, riti quasi tribali e musicalita' antiche e moderne.


Da La Stampa:

"La notte della taranta una geometria di suoni"
La fondamentale scansione ritmica della taranta è determinata dal tamburello pizzicato

INVIATO A LECCE

La leggenda, antichissima, narra di un ragno che morde le persone e le fa cadere in un'irrefrenabile smania di ballare. La realtà, recente, racconta di 80 mila persone arrivate a Melpignano, nella Grecìa salentina, lo scorso anno per la Notte della Taranta: altrettante sono attese domani per la tredicesima edizione, per cui sono stati anche approntati treni speciali.

Maestro concertatore sarà Ludovico Einaudi, intellettuale prestato alla musica, autore di composizioni minimaliste e rarefatte. Ma nel suo ultimo album, Nightbook, uscito nell'ottobre 2009, c'era già un brano vicino al folk del Salento: «Allora non pensavo alla taranta - spiega - l'invito è arrivato a marzo, quando ero a Londra per una serie di concerti. In Eros ci sono parti per tamburelli suonate da Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino». L'interesse di Einaudi per le musiche tradizionali è però più remoto, e risale a un viaggio in Mali di una decina d'anni fa, da cui nacque un disco con il virtuso di kora Ballaké Sissoko, pure ospite al concertone. Ancora prima, il suo maestro Luciano Berio si era ispirato ai canti popolari: ma il suo approccio rimaneva cerebrale, il tono elitario, di chi in fondo non esce dalla gabbia dorata dell'avanguardia. «Il mio caso è diverso, perché con la taranta si entra nella carne e nel sangue della tradizione - osserva Einaudi da una panchina della piazza di Calimera, dove sta finendo le prove -. Ho studiato le varie componenti di queste musiche e provato a rielaborarle: c'è una ritmica molto ricca, ma anche tanta melodia, influenze mediorientali dalla Grecia, dai Balcani, fino alla Turchia. Gli ospiti che ho scelto mettono in luce questi aspetti, i tamburi del Burundi ad esempio accentuano l'aspetto rituale, mentre Savina Yannatou svela le parentele col sirtaki». Una cantante greca che canta in griko, l'antico dialetto salentino? «Come maestro concertatore il mio compito è inventare connessioni e collegamenti. Così i Taraf De Haïdouks sottolineano la parte più virtuosistica e funambolica di questa musica, mentre dal Portogallo arriva il fado di Dulce Pontes, che si esibisce con due cantanti salentine: le voci di qui sono molto belle. Da un lato ho mantenuto intatti alcuni elementi fondamentali, anzi ho pure eliminato la batteria che non c'entra niente con la tradizione, ma poi mi piace guidare il pubblico verso sonorità nuove». Perciò a Melpignano ci saranno anche i Sud Sound System e il deejay turco Mercan Dede: «La pizzica - spiega Einaudi - è una forma antica di trance, che si articola in micro ripetizioni, proprio come la mia musica. E ha parecchie affinità con la techno e la dance elettronica». Un rave, insomma? «Sì, ci sono degli aspetti comuni. Nel Concertone è assente la dimensione rituale, della taranta resta solo la festa, la voglia di cantare e ballare insieme. Per me l'importante è che non diventi una specie di festival di Sanremo, dove la qualità musicale è bassissima anche se il seguito è enorme».

Fedele alla sua passione per le geometrie sonore, Einaudi ha concepito una specie di grande sinfonia: parte con un tema scritto per l'occasione, che ritorna - simile ma sempre diverso - prima dei nove blocchi di tre brani l'uno in cui si sviluppa il concerto. L'ispirazione è arrivata dalle masserie e dai palazzi nobili della zona: «Ci sono spazi interni, cortili, alberi di aranci, gelsomini, archi e passaggi, e ognuno degli ospiti rappresenta una finestra nel percorso di questo edificio sonoro». Non sarà una costruzione troppo astratta? «No, si tratta di ritrovare punti di riferimento nel passato, per capire chi siamo e dove andiamo».

Svanita la connotazione ideologica che animava il folk Anni 70, nella Puglia di Vendola l'interesse per la cultura popolare si concretizza in rassegne, convegni, libri, oltre che in un business turistico e una vivace attività dal vivo. E non c'è solo il Concertone, ma anche un festival itinerante appena concluso con gruppi storici come gli Argalìo, innovatori (ad esempio gli Insintesi), famiglie intere e cantori solitari tra cui Enza Pagliara e Uccio Aloisi. La taranta, insomma, è tornata di moda, e non solo a sinistra: anzi, su YouTube la più cliccata è quella di Checco Zalone, che passa in rassegna i ministri del governo Berlusconi.


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MessaggioTitolo: Re: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeVen Ago 27, 2010 7:29 pm

E' già da qualche anno che i giovani soprattutto hanno "riscoperto" l'antica tradizione della Taranta e della Pizzica.
Quest'anno, in particolare, visto che l'economia va come va, il Salento non ha subito oscillazioni per quanto riguarda la presenza dei turisti, anzi, sono aumentati in confronto agli altri anni, c'è da chiedersi perchè, visto che le spiagge non sono poi così capienti, anche il numero di alberghi è limitato, però c'è un mare da favola, gente accogliente che affitta camere per qualsiasi durata di tempo, anche soli 2 giorni, il costo è relativamente basso specie se suddiviso in più persone nel caso di appartamenti o villini e poi ci sono quelle meravigliose feste popolari nelle quali i balli di gruppo fanno da padroni a costo, pressochè, zero o tuttal'più si spende solo per mangiare qualcosa comprata alle bancarelle.
Fondamentalmente penso che la riscoperta di queste tradizioni sia da trovarsi nel bisogno che hanno tutti, giovani e non, a ritrovarsi insieme per divertirsi con poco, approfittando dei paesaggi di casa nostra tra persone che parlano la nostra lingua.
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MessaggioTitolo: Re: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeSab Ago 28, 2010 10:26 am

cncordo pienamente con flilla ,,,e

io ho ballato la pizzica ,un'estate di 3 anni fa durante una vacanza alchemica,,,

massacrante,,,,dopo un pò senza allenamento i muscoli delle gambe si induriscono e fanno male ,,ma vale la pena ,,la musica è coinvolgente ,e non c'è niente o quasi di più liberatorio di ballare insieme ,,,ma non in ambienti fragorosi e bui ,,,ma all'aria aperta ,noi la ballavamo scalzi ,,,,

si entra davvero in un'altra dimensione
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MessaggioTitolo: Re: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeSab Ago 28, 2010 5:13 pm

Dharma, ma cos'e' una vacanza alchemica?
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MessaggioTitolo: Re: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeSab Ago 28, 2010 6:54 pm

Bello questo ritorno alle danze datate che danno molto la sensazione di calore e di comunità!

Anch'io nei giorni scorsi mi sono ritrovata a ballare per strada intanto che un gruppo di canti tradizionali si esibiva in tarante e pizziche ed è stato davvero liberatorio oltre che a donare una bella sensazione di leggerezza e di allegria.
Il ritorno alle tradizioni che non dovrebbero mai scomparire a mio avviso perchè hanno ancora tanto da donare fa ben sperare!
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MessaggioTitolo: Re: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeSab Ago 28, 2010 7:14 pm

Elettra ha scritto:
Dharma, ma cos'e' una vacanza alchemica?

è un tipo di vacanza che ho fatto per 4 anni un cui l'intento è quello di operare una trasformazione alchemica dentro di noi ,trasformae il nostro piombo in oro ,attaveso pratiche di vario genere ,,lo yoga ,ma anche danze come quelle di gurgjif

o tribali o appunto la pizzica ,,,attraverso giochi di gruppo come la risata terapeutica

arti marziali e studi di vario genere per portarci alla scoperta dei nostri lati misteriosi,,,

un anno ho proposto la cerimonia del thè con una mia amica,,,,

ma allora veniva anche mio figlio ora ,è più difficile per me partecipare tutta la settimana
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MessaggioTitolo: Re: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeSab Ago 28, 2010 10:19 pm

si, penso che ognuno di noi se avesse l'opportunità di "guardarsi" dentro avrebbe delle belle sorprese, perchè, se ci pensiamo bene, tutta la nostra vita, dalla nascita in poi, viene quasi "dettata" dalle persone che hanno una certa influenza su di noi, prima i genitori in seguito fidanzati/e che in futuro saranno i nostri coniugi con i quali condivideremo il resto della vita, si spera imbarazzo..
Durante il periodo scolastico veniamo influenzati dai professori che prevedono, con la loro esperienza, le nostre attitudini......................poi ci sono i vari sondaggi sulle categorie di lavoratori che saranno le più richieste..............alla fine ci ritroviamo a fare qualcosa scelta per lo più dagli altri, naturalmente ci sono le eccezioni sto pensando..

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MessaggioTitolo: Re: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeDom Ago 29, 2010 8:37 am

Dharma, non ne avevo mai sentito parlare, dev'essere un'esperienza davvero intensa e

coinvolgente.
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MessaggioTitolo: Re: La notte della taranta   La notte della taranta Icon_minitimeDom Ago 29, 2010 10:17 am

Elettra ha scritto:
Dharma, non ne avevo mai sentito parlare, dev'essere un'esperienza davvero intensa e

coinvolgente.

il bello di questa vacanza ,è che possono partecipare anche i piccoli,l'idea è infatti che la vita è fatta di tutti ,ci sono famiglie o persone da sole ,durante la vacanza viene realizzato un gioiello che ognuno modella per sè ,con l'antico metodo della fusione a cera persa,quello che veniva utilizzato dagli antichi,,,,

qualche volta Stefano e Mariangels fanno anche dei we in vari centri in italia

sono state per me degli arricchimenti incredibili ,,,,naturalmente deve piacere la vita comunitaria e poco le comodità La notte della taranta 616292
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