Un pensiero per i minatori cileni

Ormai penso che lo sappiate tutti quello che è successo e sta succedendo ai trentatre minatori cileni intrappolati a 700 metri sottoterra
Sono intrappolati nell'oro che non è loro.
Ora sono stati raggiunti dalle telecamere che scrutano ogni attimo della loro disperata vita sottoterra, in un buco buio.
Non so se v'è mai capitato di essere chiusi in uno stanzino buio, a me si, non fu per castigo ma per colpa mia, quand'ero piccola ero una discola e m'intrufolai in un ripostiglio che aveva la serratura difettosa
Mi ricordo la disperazione nel rendermi conto che pur essendoci, per gli altri non c'ero. Piangevo e sentivo il vuoto intorno a me, perchè quel pianto era solo il mio, non lo sentiva nessuno.
Fui assalita dai pensieri più brutti, non avrei visto più la luce del sole, il cielo, i miei cari...............................
Ecco, penso che loro, anche se adulti, anche con le telecamere su di loro, ci sono ma è come se non ci fossero, sperano di tornare a vedere il sole, il cielo, le stelle ed i loro cari, chissà fra quanto ed intanto stanno vivendo in un buco buio

Flilla, e' una situazione davvero angosciante, quando penso a loro mi assale una terribile

pena per loro e per le loro famiglie che li aspettano fuori nel deserto, e un senso di

soffocamento e di panico intenso.


Bisogna dire pero' che hanno un'incredibile forza, questo si percepisce vedendo alla tele i loro volti in bianco e nero, quasi fosse un telefilm o un vecchio documentario e non la bruttissima realta'.

Come ti capisco Lisa.

Qualche anno fa, di ritorno dalle vacanze a San Vincenzo (LI), siamo stati a visitare una miniera dismessa che si trova nelle vicinanze.

Percorrere su quel trenino i pochi metri del percorso riservato ai visitatori, per qualche attimo con le luci spente per far rendere conto le persone delle condizioni nelle quali queste persone si trovavano a lavorare e leggere le loro testimonianze, guardare quelle foto, e' stata veramente un'esperienza "soffocante" e profondamente angosciante.

ho letto anch'io ieri la storia dei questi minatori ,,e si presume ci vogliano 3 mesi per praticare un cunicolo parallelo percorribile,,,

temono per la depressione ,a parte il fatto che ci sono 32 gradi ,,,

ma non solo ,la società mineraria è sull'orlo della bancarotta tanto che sono stati congelati i suoi beni ,,,,

è una situazione molto critica ,sono arrivati dagli stati uniti delle squadre specializzate ,,,speriamo che possa andar tutto bene,,,

Come direbbero in tanti: è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve fare

Pochi giorni fa, l'8 agosto, la TV c'ha ricordato della disgrazia di Marcinelle, certo d'allora son passati tanti anni e tanto s'è fatto per la sicurezza dei minatori, ma non è mai abbastanza visto quello che succede ancora ed ogni volta ci sconvolge prendere coscienza sulla vita che fanno questi lavoratori e le loro famiglie.

Giustamente, come dice Lisa, ci chiediamo come facciano a trovare il coraggio quei giovani a scegliere di fare quel lavoro, da una parte c'è l'obbligo di farlo per guadagnare, dall'altro magari pensano che se il loro padre l'ha fatto per anni perchè loro non possono? Del resto lo vediamo quotidianamente quante morti si verificano sul lavoro, la miniera è di gran lunga più pericolosa...............ma si deve pur vivere

A me quello che mi fa soffrire di più è la morte PER il lavoro, a causa di qualcosa che permette di vivere onestamente

Spero che questa vicenda non si tramuti in show business sulla pelle dei poveri 33 minatori..............................vi ricordate di Alfredino Rampi? La sua morte in diretta? A distanza di tanti anni non riesco a pensarci senza sentirmi salire l'angoscia e le lacrime agli occhi

Me la ricordo Flilla, e' stata un'angoscia che non mi ha lasciato per molto tempo.

Poveretto, e poveri genitori.

Tornando al discorso sicurezza sul lavoro, scusate se mi permetto (e se non va bene cancellate pure), ma come si fa a pronunciare le parole che ha da poco pronunciato un ministro italiano:

"Non ci possiamo permettere una legge come la 626"


E' allucinante, e' come dire: Il profitto e' piu' importante della salute e della vita delle persone che lavorano.


Non ho davvero parole!

Sapesta quanto mi fa piacere sapere che condividete con me i sentimenti verso quel ministro

Purtroppo per lui la sicurezza sul lavoro è un lusso che non possiamo più permetterci, queste sono state le sue parole ed invece di fischiarlo l'hanno pure applaudito
Mi sembra che il mondo stia tornando indietro di 200 anni, quando esisteva ancora lo schiavismo

Mi permetto di postare questo articolo in cui viene fuori anche il "lato B" dell'essere umano....


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Cile, bagarre tra mogli e amanti dei minatori per i sussidi statali

Sono ben più di 33 le donne che si sono presentate per richiedere i sussidi erogati dal governo alle famiglie degli operai intrappolati a 700 metri di profondità. In un caso erano quattro a contendersi lo stesso uomo



I parenti dei minatori cileni intrappolati durante un momento di preghiera (Reuters)


Santiago del Cile, 3 settembre 2010 - Fanno gola i sussidi promessi dal governo cileno ai familiari dei 33 minatori rimasti chiusi dentro la miniera cilena di San José. A Camp Hope, scrive oggi il giornale britannico Daily Telegraph, si sono presentate tantissime donne che sostengono di essere le legittime che compagne degli operai che devono essere tratti in salvo. E sono ovviamente molte più di 33.
Almeno cinque mogli sono state costrette a un faccia a faccia con amanti delle quali i mariti, intrappolati in una cava a oltre 700 metri di profondità dallo scorso 5 agosto, avevano ovviamente nascosto l’esistenza.
L’amore di uno dei minatori è stato rivendicato addirittura da quattro donne. L’uomo avrebbe una moglie 'ufficiale' con cui non vive ma da cui non ha mai divorziato, una convivente, la madre di un bambino nato da una relazione occasionale anni fa, e una donna che sostiene di essere la sua amante: tutte e quattro a Camp Hope per far valere i loro diritti.
Secondo il giornale britannico, i responsabili del governo stanno pensando ora di chiedere ai 33 minatori intrappolati di indicare i nominativi delle donne alle quali vogliono sia versato il denaro, per risolvere la spinosa questione.
"Ci sono state molte discussioni tra donne... - ha ammesso una delle operatrici della Croce rossa, Marta Flores - la controversia ha purtroppo origine da questioni di denaro. Alcuni minatori hanno figli da donne diverse e tutte si sono presentate a rivendicare la loro parte. Ho incontrato cinque famiglie in questa situazione ma sono sicura che sono di più".
Alcune donne sono arrivate a Camp Hope proprio per scoprire se i loro compagni avessero già moglie o figli dei quali non sapevano nulla. "Chi ama sinceramente il proprio uomo se ne va con calma, perchè non vuole creare alcun dolore aggiuntivo alla famiglie, ma altre hanno scatenato una battaglia", ha aggiunto l’operatrice.
La squadra di psicologici incaricata di salvaguardare la salute mentale dei minatori intrappolati sta cercando di impedire che gli operai siano informati di simili sviluppi. Uno dei minatori intrappolati, Yonni Barrios Rojas, si è rivelato cruciale per aiutare i compagni, grazie al suo addestramento al fatto che aveva ricevuto una formazione per il primo soccorso: anche lui è tra quelli che dovranno spiegare qualcosa alla propria consorte quando sarà riportato in superficie. Sua moglie, la 56enne Marta Salinas, ha scoperto che il marito aveva un'amante quando ha visto un’altra donna partecipare a una veglia per lui. La donna, Susana Valenzuela, ha detto di averlo incontrato al corso di addestramento cinque anni fa e che lui voleva separarsi dalla moglie per andare a vivere con lei.

Da Quotidiano.net

Ognuno di loro avrà la sua storia di vita, la stessa che l'ha accompagnati il giorno che sono andati al lavoro........................e che li sta aspettando fuori nella bagarre
Ovviamente i media avranno di che parlare e sparlare per i prossimi mesi

Ora c'è una nuova speranza per portarli alla luce prima del previsto:

E' arrivata la macchina del miracolo in Cile

In Cile continua la corsa contro il tempo per salvare i 33 minatori intrappolati a 700 metri di profondità. Ieri è arrivata all'accampamento Esperanza, così è stata ribattezzata la scavatrice T-130, quella che le famiglia dei minatori chiamano la macchina del "miracolo", che dovrà scavare un altro tunnel.
Oltre a essere un'alternativa alla macchina perforatrice Strata 950 - già all'opera da martedì - la T-130 potrebbe permettere di realizzare il recupero degli uomini in due mesi, ovvera la metà del tempo programmato.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=144791

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Speriamo bene................................e poi una volta tornati all'aria aperta potranno affrontare mogli, amanti, parenti ed affini

Penso che ora i media abbiano un gran da fare per occupare le pagine dei giornali e gli spazi dei TG, dopo le prime notizie andranno a spulciare in ogni angolo remoto della vita dei minatori e dei loro familiari, amici, compagni d'infanzia, insegnanti, qualsiasi cosa per l'intrattenimento...................barbaro!

bhe ,,questa è l'ennesima conferma che spesso quello che appare non è la realtà ,,,ma una realtà,,,

voi sapete che sono estremamente disincantata per quanto riguarda le relazioni umane ,,,

e in definitiva ,,tutto questo è profondamente umano ,,,

quello che non lo è o
almeno non dovrebbe esserlo è la speculazione che ne consegue

Certo che spostare l'attenzione sulla vita privata delle persone in questione fa parte del gioco del nostro tempo....lo spettegolezzo fa audience e nel contempo distrae l'opinione pubblica dal vero problema della sicurezza sul lavoro.....e ...non solo !!!!!!non è questo che vogliono i nostri governatori?

Con la speranza che questo "raggio di luce" arrivato in terra, sia di buon auspicio per una risoluzione veloce di questa incresciosa e triste vicenda....

http://video.corriere.it/cile-nata-figlia-un-minatore-intrappolato/e742c334-c0aa-11df-baf9-00144f02aabe

Gli scavi per raggiungerli stanno proseguendo con difficoltà

Ai minatori e’ giunto anche un invito a passare una settimana di vacanza in Grecia da parte dei lavoratori della compagnia mineraria greca Elmin. Sole e mare in compagnia di un familiare per dimenticare i terribili giorni passati sottoterra. Intanto il Piano B, con grande gioia dei parenti degli uomini intrappolati, è ripreso. La macchina T-130, che da giorni era ferma perché si era rotto il martello che rompeva la roccia, ha ricominciato a funzionare nello stesso posto dove era stata collocata. La Strata 950, il Piano A, sta per arrivare ai 300 metri di profondità.

14 settembre 2010 | 17:31

Le iniziative per favorire le speranze ci sono, speriamo......................

E continuano le (semi)buone notizie:

Trivella raggiunge i minatori sottoterra da 42 giorni

http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/17/news/cile-minatori_raggiunti-7177665/?ref=HREC1-7

E finalmente LA buona notizia.

Probabilmente i minatori saranno liberati molto prima di quanto si era previsto, non posso fare a meno di pensare a come potra' sentirsi l'ultimo a cui tocchera' rimanere per un periodo che gli sembrera' interminabile la' sotto da solo con le sue angosce.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201010articoli/59243girata.asp

E' da ieri che ne hanno cominciato a parlare, volevo tornare qui al 3d per riferirlo ma poi mi sono dimenticata
Sonop roprio contenta per loro e le loro famiglie, amici, conoscenti ed anche per noi
Spero soltanto che non facciano anche di questo caso la diretta minuto per minuto, con le telecamere che fissano i visi dei minatori per rubare ogni loro espressione, il solito sciacallaggio, lo accetto se lo fa il Cile perchè è la loro disgrazia nazionale e tutti si devono stringere attorno ai protagonisti (perdonatemi il vocabolo poco edificante), ma non vorrei che anche l'Italia approfittasse delle disgrazie altrui, come se non ne avessimo abbastanza.

ho visto la settimana scorsa un reportage sui progressi delle trivelle ,,,

e speriamo davvero che ci sia un lieto fine,,,

lasciando la dignità a chi è provato dalla vita..

finalmente terminata bene questa terribile avventura dei minatori,,,

davvero commoventi le immagini,,,33 vite salvate ,,,si può dire rinati a nuova vita,,,

Ho seguito questa avventura con parecchia apprensione...devo dire che mi sono commossa anch'io nel vedere questi uomini che nonostante tutto ciò che avevano passato riuscivano a fare coraggio a chi li aspettava fuori...Sono proprio nati due volte...

Come ha gia' ricordato Flilla pero', per una "avventura" che finisce bene, subito un'altra

sembra meno fortunata, in una miniera cinese questa volta.

Come sempre l'interesse economico al primo posto, il resto, compresa la vita delle persone,

vale ben poco.