La Via della Luce Nera

Buona sera a tutti.
Visto che dico in giro di essere uno scrittore, vorrei farvi leggere il primo capitolo di questa mia storia per avere un vostro parere.
Buona lettura.

…”Ombra: area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impedisce il passaggio della luce”…

Di spettri ed ombre

Il sole era tramontato da poco e le gelide tenebre notturne avevano lentamente avvolto nel loro freddo e plumbeo manto l’intera vallata.
La quiete e il silenzio della sera dominavano incontrastati montagne, boschi e pianure, imponendo quasi crudelmente fredde luci e spenti colori.
“Se non fossi uno spettro, avrei paura” sussurrò una misteriosa entità che proprio in quel momento stava cavalcando verso l’ignoto.
A cavallo del suo oscuro destriero dagli occhi vermigli, un cupo cavaliere, coperto dalla testa ai piedi da un lunghissimo mantello scuro, procedeva rapido lungo la pianura, desideroso di portare a termine la sua missione; una missione che avrebbe cambiato per sempre la storia e la vita del Regno delle Ombre.
“Dovrei essere quasi arrivato”disse atono,”Infatti, ecco il Castello Nero! Ce l’ho fatta!”esclamò soddisfatto.
Superati i grigi cancelli delle possenti mura, il fantasma si diresse velocemente verso l’ingresso del tetro maniero, dimora di uno dei più arcani e vetusti popoli mai esistiti su tutta la terra: gli Spettri.
“Sono Sir Page e devo assolutamente vedere il re” incalzò subito il viaggiatore, rivolgendosi ai soldati del palazzo,”Ho qui un documento di vitale importanza destinato a lui solo; non c’è un minuto da perdere, portatemi da lui”concluse serio, scendendo da cavallo.
Senza proferire alcuna parola, due guardie scortarono il messaggero all’interno del castello, attraversando vaste anticamere, salendo interminabili scalini e percorrendo intricati corridoi, illuminati soltanto da piccole fiammelle di un innaturale luce bianca, giungendo finalmente di fronte alla sala del trono.
Scostando un ampio velo di velluto viola, il trio varcò la soglia di un luogo immenso.
Divisa in tre ampie navate da due file di pesanti colonne corinzie, la stanza, ornata da tendaggi via via sempre più scuri ed irradiata dai pallidi raggi lunari, appariva tanto strana quanto meravigliosa non solo a causa delle sue maestose dimensioni, ma anche grazie al gioco chiaroscurale che culminava lentamente al di sopra del trono, posto all’interno di una maestosa abside esagonale (Buonincontri Docet XD).
Proprio là, in fondo alla sala, seduto a braccia incrociate sul suo seggio del potere, i tre spettri intravidero la sagoma del sovrano; il Re delle Ombre.
A differenza dei suoi sudditi, il monarca era un umano di circa 800 anni, sebbene, in quel suo corpo di carne ed ossa, non ne dimostrasse più di 17, ed era caratterizzato da un abbigliamento alquanto tetro ed insolito: oltre a coprire i propri occhi con una sottile benda scura, indossava abiti di un cupo color blu notte, partendo dalle maniche della felpa fino alla punta delle scarpe, rivestiti da una corta giacca nera e sovrastati da un piccolo copricapo bianco che schiacciava una folta massa di ricci capelli castani.
“Vostra maestà”, dissero i due soldati inginocchiandosi, “Sir Page chiede di parlare con voi”proseguirono, esortando il cavaliere ad inchinarsi a sua volta.
Nessuna risposta.
“Vostra altezza?”, chiese una sentinella, preoccupata.
Improvvisamente, i tre percepirono uno strano ronzio, un rumore lieve ed omogeneo che, poco a poco, si stava diffondendo in tutta la sala.
“RRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz…”
“Ma cosa fa?! Dorme?”, domandò sconvolto il messaggero con tono nervoso.
“Cough…Sire!”, esclamò una guardia cercando delicatamente di destare il sovrano non solo dal suo torpore, ma anche dalla figura barbina che stava facendo.
Di colpo il giovane, se così si poteva definire, scattò in piedi e, come se nulla fosse, disse:”Eccomi! Pronto, pronterrimo! Chi mi vuole?”
Numerose erano le leggende sul conto del Re delle Ombre, ma, di certo, non c’era bisogno di favole o racconti fantasiosi per capire che si trattava di una creatura fuori dal comune, rara e, al tempo stesso, bizzarra come il suo popolo che, al di là di tutto, non poteva lamentarsi del governo pacifico e solidale instaurato dal monarca
“Maestà!”cominciò senza esitare il messaggero,”Il mio nome è Sir Page e sono stato incaricato di consegnarvi al più presto questa lettera”disse, avvicinandosi e porgendogli il prezioso documento.
“Molte grazie!”, rispose il ragazzo aprendo delicatamente la busta e cominciando a leggere le sottili file di parole che gli si presentavano davanti:

Illustrissimo Re delle Ombre, Anor.

In quanto membro dell’Ordo Magorum, riconosciuto con il titolo di Stregone Luce Nera, siete urgentemente chiamato a partecipare all’assemblea che si terrà fra tre giorni esatti nel Colosseo della città di Mahro per esaminare e discutere gli sconvolgenti eventi verificatisi nelle ultime settimane.
Senza ulteriori indugi le porgiamo i migliori auguri di buon viaggio .

I nostri omaggi.

Ordo Magorum

“Non si saranno stancati troppo a scrivere lettere così lunghe…”pensò Anor sarcastico, “… e allegre, soprattutto?!”proseguì, rileggendo velocemente il foglio che teneva tra le mani.
Al di là del fatto che la voglia di partire fosse molto poca e il desiderio di tornare a dormire fosse, invece, molto allettante, il sovrano aveva un dovere da compiere e non si sarebbe fermato di fronte a nulla.
Non lui. Non il signore degli spettri. Non il…
Interruppe di colpo quei suoi pensieri di elogio e spavalderia.
Se avesse continuato con quello sproloquio mentale si sarebbe, di sicuro, addormentato di nuovo e così decise di passare all’azione.
“Guardie!”ordinò secco.
“Comandate!”risposero all’unisono i due fieri soldati.
“Accompagnate Sir Page negli alloggi reali e chiamate un sovrintendente; devo partire subito.”disse serio il sovrano.
La preoccupazione si impadronì dei due spettri.
“M-ma…quando tornerete?”chiese uno dei due con una nota di timore.
“Boh… chi può dirlo?”rispose Anor, percependo l’ansia che cominciava a diffondersi nell’aria”Non abbiate paura, amici miei”continuò sorridendo ”In fondo un’ombra torna sempre dal proprio padrone, giusto?”

quando ho iniziato a leggere ,mi aspettavo un pò il solito racconto simil horror ,che tanto affacina di questi tempi ,,via che leggevo la scrittura si faceva più fluida con lampi di originalità davvero belli,,,

nonostante la mia veneranda età e questo genere un pò lontano da me ,l'ho apprezzato davvero,,,,

un ciao e da Dharma

Mille grazie

Stamattina non ho fatto in tempo a leggere il tuo racconto, lo faccio ora e non posso che concordare con Dharma, sei davvero bravo.

Hai solo 17 anni poi, doppi complimenti allora!!

P.S. Ho apprezzato anche la tua risposta nel topic sui compiti delle vacanze, magari i miei figli la pensassero' cosi'....

Grazie. Faccio quello che posso per sembrare uno che sa mettere insieme due parole

La fantasia non mi appartiene, fin da piccola, facevo un tema, ma era sempre povero d'idee

E ancora adesso quando scrivo qualcosa ( mi chiedo chi non lo fa?) deve essere perlomeno attinente alla realtà, uno spaccato di vita vissuta, anche se romanzata...

Quindi stimo molto chi con la fantasia ci lavora...i miei complimenti dunque Anor!

grazie