la verità ad ogni costo?

Ho sempre pensato che una mezza verità
sia meglio di una verità intera.

Mi sono sempre nascosto dietro un dito
creandomi alibi a piacimento.

Ho sempre vissuto nel non vissuto.
Oggi è diverso.

Finalmente capisco che la verità
anche se fa male
anche se è scomoda
deve sempre uscire fuori.

Capisco solo ora che sono sempre andato
contro la mia vera indole.
Certo è poco diplomatico
anzi fa a cazzotti con l’ipocrisia
e il vuoto di ideali che esiste oggi.

Attenzione gli ideali ci sono in ognuno di noi
ma abbiamo paura di tirarli fuori
ce ne vergogniamo addirittura!

Assurdo!!!
Ho imparato a volermi bene
a mettermi in discussione
e a propormi senza paura
proprio in virtù di questa forza interiore
che mi permette di guardarmi allo specchio
con serenità ogni giorno.

La verità ad ogni costo, sempre.
......................................
Questa composizione scritta qualche anno fa
in un contesto e in una situazione particolare
la propongo volentieri
perchè la faccio mia anche oggi.
l'unico dubbio è sull'ultima frase....
la verità ad ogni costo, sempre.
si ha e si deve avere il coraggio di dire
sempre la verità o alcune volte
(in fin di bene, per convenienza o altro)
si può non andare fino in fondo?
incomincio a pensare che con l'essere assolutisti
ci si chiude la porta verso altri orizzonti e
praticamente si vive da soli e contro tutti
e non è quello che voglio.

La veritàad ogni costo... se si tratta di asumersi le proprie responsabilità e di lottare per qualcosa che riteniamo importante. Ma meglio una mezza verità se corriamo il rischio di ferire gli altri profondamente. E poi, chi ci garantisce che la nostra verità sia l'unico, irreprensibile, inconfutabile modo di interpretare la realtà?

..la verità mia non sempre è la verità altrui...dunque ok alla verità ma con un occhio di rispetto anche per chi ha una verità diversa dalla mia...

Non credo alla verità a tutti i costi. Molti si arrogano il diritto di "dire sempre la verità" anche a rischio di offendere gli altri. Ognuno ha la propria verità, non abbiamo il diritto di imporre la nostra.
Pongo un esempio concreto: scopri che un/a tuo/a amico/a viene tradito: glielo riveli? Chi ti dà il diritto di turbare la sua serenità e di infrangere i suoi equilibri?
La verità deve essere una responsabilità, non uno strumento di offesa

condivido in pieno quello che hai scritto dam
ho capito solo da qualche anno che è giusto così
e sono serena del percorso che ho fatto anche se doloroso
la verità sempre anche se dolorosa

Un amico vero è quello che ti sostiene nelle scelte che fai, ma non prende le scelte al posto tuo. ci sono persone che hanno la realtà davanti agli occhi, ma magari non vogliono vederla. E' una loro scelta.
Non puoi pretendere di giudicare per loro. Tu vedi lo scherno, la derisione, la gioia cattiva dietro un silenzio, oppure l'incapacità di assumersi le proprie responsabilità. Io vedo la necessità di DOVER tacere, di dover accettare in silenzio che qualcuno che ami sia ingannato... se questa persona decide così (a volte si sa e si fa finta di non sapere: che diritto abbiamo di mettere qualcuno nudo di fronte alla propria bergogna?) o se le circostanze lo determinano. Chi ci dà il diritto di rompere equilibri familiari che forse si reggono anche, e nonostante, certi eventi?
Sono stata tradita anch'io, so bene di cosa parli, l'ho provato sulla mia pelle. Ma è un percorso che ho dovuto compiere da sola, decidendo IO quando iniziarlo, quando cominciare a credere che fosse vero quello che non avevo la forza di accettare, cosa dire e cosa non dire agli altri delle cose che avevo scoperto.

Io interpreto in maniera diversa le parole di Dam: non leggo il desiderio di dire la verità anche a costo di ferire gli altri. Leggo la necessità di assumersi le proprie responsabilità, di non tirarsi indietro per quel che riguarda sé, ed è ciò che ho sempre fatto:prendere posizione, esporsi, anche quando la posizione è osteggiata. Ma non leggo il diritto di scegliere quale strada debbano compiere gli altri, anche le persone più care. Troppo spesso sono stata ferita da persone che si sono arrogate il diritto di dirmi la verità su di me e sulle mie cose, e mi chiedo quale coraggio ci sia nel calpestare una persona che già sta a terra. Una bugia può essere più decorosa e difficile della verità, a volte. Dipende dal fine con cui la diciamo

Condivido quello che dici, ma questo percorso,lungo e doloroso, verso la consapevolezza di sé deve maturare in ognuno di noi quando ciascuno si sente di affrontarlo, Non può essere imposto da una verità sbattuta in faccia da altri.Io la verità l'avevo davanti a me e non ero in grado di coglierla. Il cammino l'ho dovuto percorrere da sola, quando ho pensato di esser pronta. Solo così trovi la forza per andare fino in fondo

Concordo con filsa, al di là dei tradimenti o meno, la verità a tutti costi se riguarda altri NO, non si tratta di fare gli struzzi o essere codardi, ma di libera scelta.
se io voglio sapere, vedere, conoscere la verità me la vado a cercare, la mia vita la gestisco io, sbagliata o giusta che sia, non ho bisogno che altri mi vengano a dire verità che io non ho chiesto neanche se sono amici, ognuno gestisca la propria vita.
Ci sono tante mezze verità che male non fanno, per esempio supponiamo che io non venga assunta in una ditta in quanto sono araba, ma vengo congedata con una scusa qualsiasi, ora che tu, amico, mi venga a dire che non sono stata presa perchè sono araba,non mi fai del bene, nè mi apri gli occhi perchè già so cosa sia il razzismo, ora ricevere un no da una ditta con cui non si avrà mai più a che fare può essere deludente, ma sapere che quel NO è stato per discriminazioe, per razzismo, bè è un no che mi resta dentro, a che mi serve saperlo? a farmi rinunciare di cercar lavoro?
Si possono dire mezze verità sulla salute e malattie gravi non infettive,
mezze verità che aiutono, per così dire, un pò meglio chi ha la malattia e chi gli sta intorno.
Ci sono infinità di esempi, di situazioni.
Ci sono tante verità, tante bugie, e come ogni cosa opposta bisogna trovare il giusto equilibrio che è soggettivo, è individuale, è personale, non collettivo.
Mi trovo molto vicina al pensiero di filsa.

il discorso invade molti campi personali e non.
Non sono per la verità a tutti i costi, quando questa può far male, qunado può ferire seriamente e soprattutto quando è inutile.
Se la verità serve a ribaltare una situazione, a cambiare...ben venga. In questo caso è necessaria.
Altrimenti se non cambia niente e serve a creare solo dubbi e incertezze può benissimo rimanere nascosta dietro un dito, come dice dam, ma anche dietro una mano!!!
La sincerità è un gran pregio, ma a volte, in alcuni casi, è anche sinonimo di egoismo: spesso si è sinceri solo per liberarci la coscienza da un rimorso, da un peso che diventa insopportabile e quando lo abbiamo svelato di colpo ci sentiamo più leggeri e "onesti", senza sapere dei danni che abbiamo procurato a chi quella verità l'ha ascoltata, l'ha subita e che forse in cuor suo non avrebbe mai voluto sentirla.

Non sono per la verità a tutti i costi, quando questa può far male, qunado può ferire seriamente e soprattutto quando è inutile.
Se la verità serve a ribaltare una situazione, a cambiare...ben venga. In questo caso è necessaria.......

quando lo abbiamo svelato di colpo ci sentiamo più leggeri e "onesti", senza sapere dei danni che abbiamo procurato a chi quella verità l'ha ascoltata, l'ha subita e che forse in cuor suo non avrebbe mai voluto sentirla......

Prendo spunto dalle parole di Lonely per dire anche io che ha volte la ricerca della verità ad ogni costo per fini puramente personali,può produrre solo danno a volte irreparabile..dipende dall'importanza che quella verità ha in ogniuno di noi..

lonely62 ha scritto:

il discorso invade molti campi personali e non.
Non sono per la verità a tutti i costi, quando questa può far male, qunado può ferire seriamente e soprattutto quando è inutile.
Se la verità serve a ribaltare una situazione, a cambiare...ben venga. In questo caso è necessaria.
Altrimenti se non cambia niente e serve a creare solo dubbi e incertezze può benissimo rimanere nascosta dietro un dito, come dice dam, ma anche dietro una mano!!!
La sincerità è un gran pregio, ma a volte,
in alcuni casi, è anche sinonimo di egoismo:
spesso si è sinceri solo per liberarci
la coscienza da un rimorso, da un peso
che diventa insopportabile e quando
lo abbiamo svelato di colpo ci sentiamo
più leggeri e "onesti", senza sapere dei
danni che abbiamo procurato a chi quella
verità l'ha ascoltata, l'ha subita e
che forse in cuor suo non avrebbe
mai voluto sentirla.

se avessi letto queste parole diciamo otto anni fa...
sarei stato completamente in disaccordo...
la verità ad ogni costo sempre....
era il mio credo...
ma l'equilibrio si acquista e si evolve e la mia risposta
oggi è diversa...
oggi sono quasi d'accordo con te claudia...
quasi perchè sono d'accordo in pieno
sulla prima parte del discorso..
sono perplesso , cioè non del tutto convinto
quando dici ...
La sincerità è un gran pregio, ma a volte,
in alcuni casi, è anche sinonimo di egoismo:
spesso si è sinceri solo per liberarci
la coscienza da un rimorso, da un peso
che diventa insopportabile e quando
lo abbiamo svelato di colpo ci sentiamo
più leggeri e "onesti", senza sapere
dei danni che abbiamo procurato a chi
quella verità l'ha ascoltata, l'ha subita
e che forse in cuor suo non avrebbe
mai voluto sentirla.
non sò dirti perchè ma non sposo
completamente questa idea...

damdam ha scritto:

Ho sempre pensato che una mezza verità
sia meglio di una verità intera.

Mi sono sempre nascosto dietro un dito
creandomi alibi a piacimento.

Ho sempre vissuto nel non vissuto.
Oggi è diverso.

Finalmente capisco che la verità
anche se fa male
anche se è scomoda
deve sempre uscire fuori.

Capisco solo ora che sono sempre andato
contro la mia vera indole.
Certo è poco diplomatico
anzi fa a cazzotti con l’ipocrisia
e il vuoto di ideali che esiste oggi.

Attenzione gli ideali ci sono in ognuno di noi
ma abbiamo paura di tirarli fuori
ce ne vergogniamo addirittura!

Assurdo!!!
Ho imparato a volermi bene
a mettermi in discussione
e a propormi senza paura
proprio in virtù di questa forza interiore
che mi permette di guardarmi allo specchio
con serenità ogni giorno.

La verità ad ogni costo, sempre.
......................................
Questa composizione scritta qualche anno fa
in un contesto e in una situazione particolare
la propongo volentieri
perchè la faccio mia anche oggi.
l'unico dubbio è sull'ultima frase....
la verità ad ogni costo, sempre.
si ha e si deve avere il coraggio di dire
sempre la verità o alcune volte
(in fin di bene, per convenienza o altro)
si può non andare fino in fondo?
incomincio a pensare che con l'essere assolutisti
ci si chiude la porta verso altri orizzonti e
praticamente si vive da soli e contro tutti
e non è quello che voglio.

Io sto con pirandello: la verità sta dietro le mille maschere che indossiamo ogni giorno, e che ci permettono di divertirci come attori, recitando mille parti e mille ruoli... ma la sera prima di coricarsi, e la mattina prima di sciacquare il volto, non c'è dubbio:
il mascheramento va tolto. O tradiremmo noi stessi, e non saremmo abili registi della nostra vita.

La verità è come la storia: non sempre serve, ma non va mai dimenticata!

Quanto alla tua sicurezza nel guardarti nello specchio, mi sa un po' della presunzione che un po' tutti gli adulti anno: quella di conoscere un possibile equilibrio in cui l'io non ha più bisogno di entrare in conflitto con se stesso. Invece questa guerra interiore è necessaria.

Per essere nuvola,albero,fiore... per essere uno,nessuno, e centomila, bisogna prima essere stati capaci di NON riconoscersi nello specchio, bisogna cercare di capire chi si è per gli altri, di chi ha bisogno ciascuno... Molti, la maggior parte, non hanno bisogno della nostra vera essenza, ma di una sua maschera, di un derivato, un'avatara... Allora mentire è un gioco teatrale.

Quanto al man in the mirror jacksoniano, mi ricollego al mio eldorado: if you want to make the world a better place take a look at yourself and make a change!
Io insomma, a parte il fatto che odio guardarmi allo specchio per quella strega dell'anoressia, quando lo faccio mi guardo la luce degli occhi. E non sono mai soddisfatta di me stessa. Ma poi mi sorrido.

C'è sempre un giorno in più, c'è sempre un domani... Affrontarlo è come stringere una scheggia di specchio tra le mani, è come combattere per la verità del bene, la comica fine della tragedia...

martina