INCUBO

Scrittore

........Mi destai di schianto

ne la notte nera.

E resupina mi trovai, nel rombo

del mio sangue, sola,

perduta in esso, come

per entro l'acque d'un ignoto fiume.

Fredda paura m'assalse,

bisogno folle d'evadere

da l'incubo notturno.

Ma non cessava il gran rombo

del nero fiume, fuggente

tracupe, attonite rive.

Lo componean le indistinte

voci di tutte le cose

già mie nel tempo, travolte

naugraghe disperate a la deriva.

Erano, nel fragor, lacere vele

di profondati sogni e nudi bronchi

di speranze cui cadder fronte e fiori,

e macerate foglie di dolcezze

per entro gorghi lividi natanti

di passioni senza scampo: tutto

che il gran fiume del tempo inesorato

via convoglia con sè verso l'estrema

foce. ed io andavo, sotto il fioco lume

del firmamento senza stelle, nero

rottame sperso, in mezzo ai decomposti

rottami de la mia già morta vita....

P.Moretta

INCUBO 194457

Mi destai da un sogno funesto,

Madida di sudore; sentivo il mio sangue pulsare all'unisono, con il mio impavido cuore.

La mente febbrile in cerca di un ancora per una giusta esclamazione - per

aggrapparmi ad un atto d'amore: il mio passato.

E vidi me stessa in un lontano ricordo di baldazzosa fanciulla -ma è solo un attimo.

Il mio cuore pulsa, il sudore si raffredda, le voci dell'Io mi chiamono - insidiose, avide

di bere l'acqua della vita.

Ed Io mi ritrovo a preghere la misericordia Divina......Marghe