| | Lunga vita ai perdenti | |
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Autore | Messaggio |
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lisa Oltre l'apparenza....
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Gio Ott 29, 2009 1:14 pm | |
| Anch'io come Marisa non ho paura di mostrare le mie debolezze e non ho paura di tacere dove gli altri tacciono ed accettano rassegnati regole che qualcuno ha deciso per loro.
non so ma ciò che vedo nella vita a volte mi stupisce molto e ciò che sento dire a volte lo fa ancor di più! Sento tante persone scontente,che si lamentano anche per banalità,che non conoscono (per fortuna!)problematiche reali con le quali lottare(vedi malattie,manncanza di appartamento,mancanza di lavoro)la loro è una nenia che a volte disturba non per il fatto in se ma disturba vedere questa rassegnazione,questo spirito emergere sempre a distanza da chi possa udire le loro lamentele e cercare anche di fare qualcosaa per alleviarle. A volte( ma magari è un mio limite non so)le urla del silenzio mi rendono un pò seccata perchè in parecchi casi vedi questo biaco opportunismo sgomitante farsi strada fra le persone comuni e questo mi irrita alquanto. Lo so che magari facendo osservazioni sensate con chi sarebbe preposto a darci una mano può risultare anche scomodo,so che bisogna esporsi e rischiare,chi magari la considerazione ,chi il posto di lavoro stesso,chi le amicizie che poi tali non sono se hanno bisogno di maschere per essere mandate avanti,ma so perfettamente quello che non voglio. Non voglio essere una "pecora Bianca"perchè in genere nel gregge sono tutte bianche,voglio essere "Una pecora nera"che ha la forza di dire ciò che pensa e che crede che chi ha davvero sensibilità e prova stima per me la continui a provare indipendentemente da ciò che faccio io. Credo che non ci sia da perdere o da vincere ma da agire o da stare fermi immobili e guardare la propria non vita scorrerere e questa cosa mi spaventa davvero. Che sia per spirito di sopravvivenza,di conservazione o per qualche altro motivo secondo me meglio una persona vera con le sua fragilità ed i suoi dubbi che una bella maschera che vive la vita come se fosse su un palcoscenico dorato senza rendersi conto che non c'è bisogno solo di eroi al mondo ma anche di ersone che applaudono il loro passaggio altrimenti anche gli eroi non verrebbero riconosciuti. Vivere la vita è un mestiere che si impara esperienza dopo esperienza e se per qualcuno i perdenti siamo noi:va bene così ,mi basta . perdere sentendosi vivi è magnifico vincere sopravvivendo ....non lo so... | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Gio Ott 29, 2009 1:42 pm | |
| BRAVA LISA |
| | | lisa Oltre l'apparenza....
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Gio Ott 29, 2009 1:44 pm | |
| [Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine] Marisa!!!!
[Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine] da [Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine] Lisa | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Gio Ott 29, 2009 10:06 pm | |
| innanzi tutto grazie a per aver ripreso questo argomento! d'altra parte ho riletto il mio commento...e mi vergogno un po' ma ero proprio in un periodo no credo che avessi un po' il cervello annebbiato!! Dunque a mente lucida o quasi (vista la febbre, che per ora sembra scomparsa ) vorrei dire che non esistono vincenti e perdenti. Tutto è relativo. Si vive... e qui sono d'accordo con voi, non si sopravvive. La sopravvivenza dura il tempo del dolore. E il dolore fa parte della vita. Poi si riprende a vivere, si torna a gioire, a ridere, perchè l'uomo è si un'animale aggregante, ma è anche profondamente egoista, e il proprio benessere alla fine è in capo alla lista. Sono d'accordo che certi eventi non possiamo che subirli, ma non per questo siamo perdenti. Non esistono uomini forti o deboli. Tutti abbiamo le nostre debolezze, c'è solo chi non ama mostrarle, io, come si è visto non ho di questi problemi!!! E non credo che le nostre debolezze facciano di noi dei perdenti, semmai ci rendono più sensibili verso gli altri. |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Ven Ott 30, 2009 4:19 am | |
| Non c'è offesa, cara rossana, solo diversità di pensiero, quella diversità che a volte fa piacere incontrare.
Sono daccordo che l'uomo è un'animale aggregante e per questo tendenzialmente e la stramaggioranza della popolazione vive in società e comunità, pure ci sono uomini che decidono, per scelta o per svariate motivazioni, di vivere in solitudine, ma dire che l'uomo non è in grado di sopravvivere autonomamente mi viene difficile da pensare, per il solo fatto che in caso di necessità o costrizione prevale in ognuno l'istinto innato spesso dormiente di sopravvivenza, anche se viene chiamato egoismo o quant'altro, ma sempre d'istinto di sopravvivenza si tratta.
L'essere forti, a pare mio, non vuol dire mettersi una maschera, nè nascondere la sofferenza o i sentimenti, vuol dire semplicemente reagire senza autodistruggersi , vuol dire proseguire il cammino senza lasciare negli anni che verranno terra bruciata dietro, ma non per questo, ripeto, necessariamente nascondere il proprio dolore.
E' obbligato ad andare avanti,se vorrà farlo, o potrà scegliere di mettere fine alla sua vita, ha comunque più di una alternativa su come affrontare la vita. L'uomo non potrà cambiare ciò che è stato in quanto uomo e non onnipotente, non divino, non sovrannaturale, ma può scegliere come e con quale spirito affrontare ciò che è. Può decidere e scegliere la strada da prendere nello scorrere inesorabile della vita stessa, può decidere se vivere con il dolore nel cuore (perchè quello resterà sempre) in modo forte e vincente riferendomi alla terra bruciata ( anche se può sembrare contraddittorio "vincente" dato che nella vita ha perso qualcosa); oppure decidere di sopravvivere, sempre con il dolore nel cuore,piegandosi allo scorrere della vita e lasciandosi distruggere da essa e da se stesso, per questo perdente, perchè perde due volte, la prima ciò che l'evento gli ha portato via, la seconda per il suo "non vivere" e per il deserto che alimenta dentro e fuori di sè.
La vita decide per noi, a volte è brutale, è crudele, ma siamo noi che decidiamo se vivere o sopravvivere. Infondo siamo sì tutti uguali, perchè tutti prima o poi si è perdenti E vincenti, la forza che ognuno ha dentro varia nel tempo e con essa il modo di reazione facendo sì che a volte siamo vincenti altre volte perdenti.... |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Ven Ott 30, 2009 10:11 pm | |
| 12 aprile 2009 - lonely62 ha scritto:
- A un certo punto della vita ti fermi a riflettere a quello che è stato di te e dei tuoi sogni, e spesso ti accorgi che alcuni sono stati completamente dimenticati, messi da parte, altri irrealizzati e forse uno è diventato realtà.
Volevo fare la cantante di un night club... Volevo fare carriera... Volevo ballare... Volevo correre la maratona di New York... Volevo amarti... questo forse si è realizzato, ma è durato talmente poco che non me ne sono accorta. Ti ho fatto fuggire...ho fallito ancora una volta. Sono una perdente! Lunga vita ai perdenti! 29 ottobre 2009 - lonely62 ha scritto:
- innanzi tutto grazie a per aver ripreso questo argomento!
d'altra parte ho riletto il mio commento...e mi vergogno un po' ma ero proprio in un periodo no credo che avessi un po' il cervello annebbiato!!
Dunque a mente lucida o quasi (vista la febbre, che per ora sembra scomparsa ) vorrei dire che non esistono vincenti e perdenti. Tutto è relativo. Si vive... e qui sono d'accordo con voi, non si sopravvive. La sopravvivenza dura il tempo del dolore. E il dolore fa parte della vita. Poi si riprende a vivere, si torna a gioire, a ridere, perchè l'uomo è si un'animale aggregante, ma è anche profondamente egoista, e il proprio benessere alla fine è in capo alla lista. Sono d'accordo che certi eventi non possiamo che subirli, ma non per questo siamo perdenti. Non esistono uomini forti o deboli. Tutti abbiamo le nostre debolezze, c'è solo chi non ama mostrarle, io, come si è visto non ho di questi problemi!!! E non credo che le nostre debolezze facciano di noi dei perdenti, semmai ci rendono più sensibili verso gli altri. Claudia penso che queste due citazioni a distanza di qualche mese, possano denotare come il dolore si supera e se ne esce "vincenti" o almeno con una maggiore capacità di capire e focalizzare dov'era la propria "perdenza" - (per usare un termine coniato ad hoc da Rossana) ed anche di analizzare con più lucidità gli eventi... ammettere le proprie debolezze e esserne consapevoli, con la certezza che non sono caratteristiche che denotano negatività ma solo sintomo di sensibilità.... Claudia che dire, pensi che ci sia stato un percorso che ti ha portato a queste diverse considerazioni? Per me c'è stato e permettimi di notarlo con |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Ven Ott 30, 2009 11:33 pm | |
| Non so se ci sia stato un percorso, se è così credo sia stato a livello inconscio, di certo non pianificato. Certamente per reazione ho cercato sostegno, appoggio, solidarietà, e dopo tanto vagare,mi sono fermata qui, perchè è qui che l'ho trovato. Una parte del dolore, qualunque esso sia, come dice acquadifiume, te lo porti sempre con te, ma sentirmi una perdente per un fallimento beh è troppo. Lo sarei stata se non avessi reagito, e mi fossi fatta affondare...ma sto barcone, qui o ad Antigua, è inaffondabileeeee |
| | | damdam Admin
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Ven Ott 30, 2009 11:43 pm | |
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| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti Sab Ott 31, 2009 12:24 am | |
| Devo ammettere che ci avresti guadagnato parecchio!!!! ma non si vive solo di vil denaro... e qualche soddisfazione te l'abbiamo data, e una parte del merito è solo tua per averci dato fiducia e aver creduto in noi! |
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| Titolo: Re: Lunga vita ai perdenti | |
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