Il rovescio della cultura

La cultura ha un suo rovescio
una parte negativa
che potrebbe danneggiarci.

E questo accade
quando ha il sopravvento la presunzione
e siamo poco propensi
ad accettare consigli
o punti di vista che riteniamo superflui.

la vera cultura è il sapersi districare
saper accettare e saper comprendere
anche le parole delle persone più umili
e delle persone che poco consideriamo.

E' un arricchimento unico...

e questo può avvenire in un'aula universitaria
a tavola con gli amici o i propri cari
ma anche parlando
con un vecchietto quando capita
o osservando l'evoluzione
di un'ape da un fiore ad un altro...

sirio_night ha scritto:

Ho sempre pensato (e anche riscontrato) che le persone

non si possono definire solo in base alla cultura che possiedono;

esistono (purtroppo) professori universitari che pur avendo cultura

non hanno alcuna capacità di comunicazione di dati/nozioni/sapere

e non solo proprio di amore e interesse per la materia di propria competenza....

e per contro ci sono persone meno preparate da un punto di vista culturale,

che sono capaci di comunicare amore per le cose e la vita....

Per cui non mi permetto MAI di giudicare qualcuno dai titoli di studio ....

ma dall'amore che hanno - dimostrano - comunicano

per ciò e qui cito l'etimologia da dharma

"che coltivano"....

Concordo pienamente con Sirio e quoto il suo post, perchè meglio di così non potevo esprimere il mio pensiero!
Aggiungo solo una parentesi personale, con l'età mi accorgo di essere sempre meno disponibile ad ascoltare chi non mi ascolta, ossia sono sempre pronta al dialogo, ma meno al monologo!

Preso da una enciclopedia:

Cultura, termine di origine latina che significa coltivare, l'uso fu esteso poi a tutte le attività e situazioni che richiedevano un'assidua cura, dalla "cura" verso gli dei, che tuttora chiamiamo culto, alla coltivazione degli esseri umani ovvero la loro educazione.

Da quest'ultima accezione deriva il valore di cultura nel suo senso moderno: il complesso di conoscenza (tradizioni e saperi) che ogni popolo considera fondamentali e degni di essere trasmessi alle generazioni successive.

Nella nostra civiltà occidentale il concetto di cultura è divenuto erroneamente sinonimo di "conoscenza di quanto depositato nei libri", vi è quindi la tendenza a considerare persone colte o addirittura uomini di cultura coloro che hanno letto tanti libri.

In società come la nostra oramai la cultura non si identifica esclusivamente con le tradizioni scritte, ma con le nuove tecnologie multimediali (ipertesti, immagini, suoni) per questo i grandi mezzi di comunicazioni sono responsabili della cultura di massa.

Cultura- Civiltà, termini che nella storia della filosofia e delle scienze umane, indicano la totalità o due diversi aspetti del complesso delle conoscenze, delle credenze,dei modi di comportamento, delle convenzioni e delle aspettative dell'uomo.
[b]


Concordo con te dam, anche se non sempre si è propensi e umili ad accettare le diversità altrui, ma non capisco il rovescio e la negatività della cultura a cui ti riferisci.
Di sicuro c'è una interpretazione di massa sul senso della cultura, distorta, sbagliata.

Citazione :

La cultura ha un suo rovescio
una parte negativa
che potrebbe danneggiarci.

E questo accade
quando ha il sopravvento la presunzione
e siamo poco propensi
ad accettare consigli
o punti di vista che riteniamo superflui.

la vera cultura è il sapersi districare
saper accettare e saper comprendere
anche le parole delle persone più umili
e delle persone che poco consideriamo

Mio caro damdam consentimi di dissentire.
La cultura non ha alcuna responsabilità sulla stupidità umana.
La cultura è purezza, è un tesoro immenso di cui ogni uomo ha diritto di goderne, per cui non ritengo che abbia una controindicazione.
Le persone arroganti sono solo degli insicuri che per paura di soccombere o di perdere quello pseudo potere conquistato cercano di mettere a disagio il prossimo con la loro saccenteria.

La cultura ti apre la mente e apre il cuore, la persona più colta è necessariamente anche umile perchè la cultura ti apre orizzonti e ti fa sentire uguale agli altri.
Questo, ovviamente, non è compreso da tutti ma la verità è che è la debolezza umana ad utilizzare la cultura contro un fratello meno fortunato.

Ammettere una responsabilità della cultura, significa limitare il diritto sacrosanto della conoscenza, ciò che tanti governanti auspicano per dominare il mondo come hanno fatto dal medioevo e continuano a fare anche nei giorni nostri.

bene Rossana prendo atto della tua risposta...
non essere d'accordo aiuta ancor di più a vedere
dentro noi...
ed io mi analizzo...


e trovo che in definitiva il tuo punto di vista sia legittimo...
a me piace molto giocare con le parole , darne un effetto,
un suono particolare e qualche volta il suono dato
non rende l'idea o addirittura la travisa...

permettimi di dire che sono pienamente d'accordo
quando dici.....

La cultura non ha alcuna responsabilità sulla stupidità umana.
La cultura è purezza, è un tesoro immenso di cui ogni uomo
ha diritto di goderne, per cui non ritengo che abbia una controindicazione.
La cultura ti apre la mente e apre il cuore, la persona più colta è necessariamente
anche umile perchè la cultura ti apre orizzonti e ti fa sentire uguale agli altri.
Questo, ovviamente, non è compreso da tutti ma la verità è che è la debolezza
umana ad utilizzare la cultura contro un fratello meno fortunato.

la responsabilità non è certo della cultura...
era un modo metaforico di dire....
(colpa mia che mi sono espresso male)
la responsabilità è sempre dell'uomo che
se ne serve male...
Le persone arroganti sono solo degli insicuri che per paura di soccombere
o di perdere quello pseudo potere conquistato cercano di mettere a disagio
il prossimo con la loro saccenteria.

quindi alla fine non siamo cosi in disaccordo.......

meglio così

Citazione :

La cultura ti apre la mente e apre il cuore, la persona più colta è necessariamente anche umile perchè la cultura ti apre orizzonti e ti fa sentire uguale agli altri.

Rossana ha toccato un nodo centrale sul quale siamo in sintonia.
Molte persone sfruttano la cultura per distinguersi, per elevarsi dalla massa, per far parte di un elite, mi riferisco ai classici snob intellettuali, che detengono il "verbo", e che fanno solo sfoggio di quello che sanno, senza diffonderlo.
Per me cultura è conoscenza, anche attraverso l'esperienza, ma soprattutto è scambio.
Solo attraverso lo scambio continuiamo ad arricchirci di sapere e di umanità.