Paura

uno dei miei momenti scuri----
molti anni fa...
non avevo compiuto venti anni...
un giorno d'agosto... piovigginoso...
in campagna... sotto un albero di noce...


Paura
Troppa pace intorno a me
troppo poca dentro me.
Qualche noce tranquillo
la pioggia che penetra a mò di spillo,
il vuoto spaventoso
e la paura che mi assale:
paura di invecchiare
paura di continuare.

..paura di continuare a vivere per paura di invecchiare?

cioccolataconpanna ha scritto:

..paura di continuare a vivere per paura di invecchiare?

a vent'anni si ha stranamente paura di invecchiare
nei momenti bui...
ora sono molto più sereno sotto questo aspetto...
vivo cercando di prendere e godere dei momenti
che la vita mi dona...
e la vita ci dona sempre tanto...

damdam ha scritto:

uno dei miei momenti scuri----
molti anni fa...
non avevo compiuto venti anni...
un giorno d'agosto... piovigginoso...
in campagna... sotto un albero di noce...


Paura
Troppa pace intorno a me
troppo poca dentro me.
Qualche noce tranquillo
la pioggia che penetra a mò di spillo,
il vuoto spaventoso
e la paura che mi assale:
paura di invecchiare
paura di continuare.

...la mia paura maggiore non stà nell'invecchiare..ma nel comprendere che ciò mi porterà inevitabilmente alla morte...non è paura della morte,ma del lasciare qui le persone che amo senza avere la possibilità di consolarle per la mia perdita...

Ma tutti sotto quest'albero di noce, li hai avuti sti pensieri bui???
Ma non era meglio coglierle le noci???? e mangiarle, magari!!!

ok scherzo!

No, dam. Da giovane non ho mai avuto paura di vivere, non ho mai avuto paura d'invecchiare, nè di morire.
Questi pensieri hanno cominciato a sfiorarmi solo dopo la morte di mio padre.
Ora non mi abbandonano mai, e per questo vivo...vivo ogni attimo come se fosse l'ultimo.

...la mia paura maggiore non stà nell'invecchiare..ma nel comprendere che ciò mi porterà inevitabilmente alla morte...non è paura della morte,ma del lasciare qui le persone che amo senza avere la possibilità di consolarle per la mia perdita... [/quote]

le tue parole ciocky
mi fanno capire ...
anche se non ne ho mai dubitato...
la profondità interiore che possiedi...

la mia paura è di vedermi, come ora vedo una delle persone che mi ha voluto bene,senza possibilità di vivere ,nè possibilità di andare via,bloccata in un limbo di sofferenza,poi mi dico che forse anche quel passaggio lì è necessario perchè l'anima riconosca la transitorietà delle cose...

per ora vivo intensamente per non avere rimpianti e per cogliere tutto quello che la vita mi vuole offrire ...ho detto tanti no...per tanti motivi ora per me è l'ora di lasciarsi andare con tutta la gioia che posso

lonely62 ha scritto:

Ma tutti sotto quest'albero di noce, li hai avuti sti pensieri bui???
Ma non era meglio coglierle le noci???? e mangiarle, magari!!!

ok scherzo!

No, dam. Da giovane non ho mai avuto paura di vivere, non ho mai avuto paura d'invecchiare, nè di morire.
Questi pensieri hanno cominciato a sfiorarmi solo dopo la morte di mio padre.
Ora non mi abbandonano mai, e per questo vivo...vivo ogni attimo come se fosse l'ultimo.

lo so che è difficile claudia... le paure a volte prendono anche me...
per esempio io non sopporto assolutamente gli ospedali e quando devo
andarci per me o per gli altri divento nervoso... ma immagino sia
un'avversione al dolore e alla morte in generale..

La paura ha sempre accompagnato l'uomo sin dagli albori, se non avessimo paura non saremmo umani.

:pappperrr:

armonia_completa ha scritto:

oggi ho paura di non riuscire ad essere forte....
è una di quelle giornate nate male dove ho il timore di lasciarmi condizionare dal mio io più fragile ed ascoltare quella voce ostile che m'invita ad assecondare una voce lontana, anche se per pochi attimi che non servono a nulla lo so se non per darmi una nuova certezza che sono più scema di prima oppure per sfidare il mio io e provare a me stessa che riesco a resistere a quell'arroganza e superbia che riesce a distruggermi moralmente e manipolarmi fino a farmi diventare lo zimbello del mio specchio????
oggi è una giornata dove la paura di non reggere il confronto con la mia fragilità è forte e dove chi mi conosce bene sa fin dove spingersi per stuzzicarmi e per invogliarmi ad aprire quella porta della curiositâ....
vorrei non avere quella costante bisogno di essere rassicurata ma inconsciamente lo so con certezza che qualcuno non aspetta altro che un cenno, ma perché mi chiedo, abbia porprio bisogno di essere calamitata verso chi per anni ha saccheggiato la mia anima????
è inutile che finga di continuare per la mia strada quando so per certa che mi accompagna parallelamente....
ne ho sempre la certezza malgrado le distanze e questo da un lato mi inquieta dall'altro non so perché mi rassicura e questa dannazione mi fa disperare perché ancora non riesco a spezzare quella catena invisibile che reclama sia di suo diritto....
ci sono paure che si svegliano quando siamo vulnerabili e soli dentro e bussano quasi percepissero il nostro disagio e guarda caso sono proprio pronti ad assecondare ogni tuo desiderio....
allora ti chiedi: ma quant'affidabilitâ vera hai tu dentro di te se riesci a sdoppiarti nei tuoi sogni fino a rendere le tue giornate un inferno e perseguitate dalle tue paure???? deli

Le debolezze fanno parte della nostra umanità. Senza di loro saremo...come dire, invincibili??? E non è nella natura umana.
Per arginare le nostre paure, la nostra fragilità, ci creiamo una specie di armatura, che mostriamo al mondo, per difenderci e per non farci male...ancora.
Ma la notte quell'armatura si apre e fa spazio al nostro vero io, che riporta alla luce i nostri desideri più nascosti, sbattendoci in faccia per l'ennesima volta chi siamo veramente...esseri umani, bisognosi d'affetto, di parole, di gesti d'amore. E dove andiamo a cercarlo quell'amore? Proprio in chi non ce lo sa dare...
Ma se usassimo un po' di senno anche nelle questioni di cuore, forse la nostra vita amorosa sarebbe un po' meno disastrata in fondo è stato accertato che le emozioni nascono dal cervello e non dal cuore...quindi io e te Deli, non abbiamo nemmeno questa scusante

ps claudiuccia mi sorge un piccolissimo dubbio personale ma che riguarda me non te: il MIO CERVELLO ESISTE???? UPS MI FISCHIANO PURE LE ORECCHIE ACCIDENTI!!!! VADO A CONTROLLARE LA POSTAAAA, NO NON VADO, VADO NO NON VADO, NOOOOOOOOOOOOOOOO

Per me esiste eccome,altrimenti non scriveresti tutte belle cose al forun :pici:

armonia_completa ha scritto:

ps claudiuccia mi sorge un piccolissimo dubbio personale ma che riguarda me non te: il MIO CERVELLO ESISTE???? UPS MI FISCHIANO PURE LE ORECCHIE ACCIDENTI!!!! VADO A CONTROLLARE LA POSTAAAA, NO NON VADO, VADO NO NON VADO, NOOOOOOOOOOOOOOOO

Neanche il mio esiste a volte Deli...

armonia_completa ha scritto:

ps claudiuccia mi sorge un piccolissimo dubbio personale ma che riguarda me non te: il MIO CERVELLO ESISTE???? UPS MI FISCHIANO PURE LE ORECCHIE ACCIDENTI!!!! VADO A CONTROLLARE LA POSTAAAA, NO NON VADO, VADO NO NON VADO, NOOOOOOOOOOOOOOOO

sembra inevitabile ,dover sempre essere in bilico in cui due parti di noi sono in perenne alternanza....l'inevitabile certezza della nostra fragilità,,di quell'ansia sottile che prende quando cerchiamo tracce d'amore

credo che davvero potessimo controllare le emozioni,e io è una vita che ci provo,non avremmo dubbi mai
c'è qualcosa che mi sfugge perchè possiamo fare tutti i ragionamenti che vogliamo ,ma sempre una parte irrazionale ed emotiva presenta il conto

ed è disarmante credimi mia cara dharma!!!!
e sinceramente non capisco nemmeno perché non riesco a focalizzare più il traguardo dell'armonia che mi ero prefissata: ora mi trovo in bilico nuovamente sulle sabbie mobili e mi sebra di sprofondare....

le paure sono sensazioni transitorie che bussano quando meno te lo aspetti e forse quando pensi di aver raggiunto una certa stabilità ed allora ti mettono alla prova, sfidandoti con nuovi ostacoli che: o li ignori, o li affronti oppure semplicemente li eviti....
ma spesso li vogliamo affrontare e ci sprofondiamo dentro come se volessimo percepire bene il calvario della vostra fragilità e camminare sul nostro corpo quasi agonizzante tutti i brividi di quelle vibrazioni sia negative, distruttive, che di ansia che ci mettono addosso queste paure....
è come se volessimo viverli e potremmo benissimo renderci la vita più facile ma noi siamo personcine complicate, mi dico, che amiamo avventurarci nell'inconscio e nel subconscio per lasciarci manipolare dalle emozioni contrastanti che ruotano intorno a parole rifiorite improvvisamente che vogliono padroneggiare la nostra vita e prendere possesso della nostra identità....
e noi polli ci caschiamo, io per prima che pensavo di essere ormai immune a certi pericoli mi lascio ancora abbagliare da un suono lontano come fossi un serpente ipnotizzata da un flauto che magicamente mi abbaglia....
poi riprendo possesso del mio io, mi parlo da sola, mi sgrido mentre l'altro io piange e ruota su se stesso commiserando la sua stupidità infantile....
dall'altra parte l'altra mia voce: deli tranquilla, tutto ok, ora passa, è stato tutto un incubo, non può urtarti nè toccarti, sta calma, gestisci il tuo io ed alzati, ora guarda avanti e non voltarti indietro, non rispondere, tira dritto.... deli
ps.

...La paura esiste è tangile in ogni momente del giorno, basta guardare lo scorrere della nostra vita per accorgersi che la paura è parte di noi.

Chi nell'arco della gionata non prova anche solo un momento di paura? Giustificare l'evente o sentimento è segno di maturità di piena coscienza di se. Naturalmente si acquisisce con il passare degli anni. Non si accetta completamente ma ci si abitua come il cambiamento delle stagioni presenti in noi.

Anch'io ricordo la paura di invecchiare, ritrovarmi vecchia e "imbiancata" mi rendeva ansiosa di vivere la mia giovinezza, il tempo è inesorabile aggiusta tutto, nella giusta misura il nostro proporsi alle stagioni.

E' bello a distanza di anni raccontare con disinvoltura e coraggio questa nota stonata esorcizzando al tempo stesso l'evento.

margherita55 ha scritto:

...La paura esiste è tangile in ogni momente del giorno, basta guardare lo scorrere della nostra vita per accorgersi che la paura è parte di noi.

Chi nell'arco della gionata non prova anche solo un momento di paura? Giustificare l'evente o sentimento è segno di maturità di piena coscienza di se. Naturalmente si acquisisce con il passare degli anni. Non si accetta completamente ma ci si abitua come il cambiamento delle stagioni presenti in noi.

Anch'io ricordo la paura di invecchiare, ritrovarmi vecchia e "imbiancata" mi rendeva ansiosa di vivere la mia giovinezza, il tempo è inesorabile aggiusta tutto, nella giusta misura il nostro proporsi alle stagioni.

E' bello a distanza di anni raccontare con disinvoltura e coraggio questa nota stonata esorcizzando al tempo stesso l'evento.

Miii ma a che ora scrivi te?!?
poi non ti lamentare eh?..io sto nel pieno sonno a quell'ora!
scherzo dai...
Giustificare?
in che senso?
io la osservo semplicemente, cogliendo tutte le sfumature e tutto il suo percorso..a quali credenze si è aggrappata..il più delle volte, risalendo alle credenze, constato che sono false..come il loro frutto: la paura..
se poi non trovo questo percorso, può essere un segnale premonitore...prendo nota evado avanti nel mio Presente..che ciò tante cose belle da vivere

...giustificare è come capire l'evento (giustifichi perchè esiste)

“Dall’attaccamento sorge il dolore, dal dolore sorge la paura; per colui che è totalmente libero, non c’è attaccamento, non c’è dolore, non c’è paura”

BUDDHA

Solo i deboli e i perdenti hanno paura, quando uno subisce uno shock fortissimo la paura non sa neanche cosa sia e prova solo odio