A rischio sette comuni su dieci.

Ospite

Volevo sentire i vostri pareri su quello che sta succedendo nel nostro Paese.
Chi ha visto il video terribile della frana ieri in Calabria, in cui sembra quasi che un'intera montagna stia scendendo a valle, si e' sicuramente messo le mani nei capelli.
Io ancora una volta sono sconcerata dal fatto che ormai, sicuri dell'impunita' e in attesa del successivo certo condono edilizio, si costruisce ovunque, anche nei posti piu' pericolosi, tanto poi la si fa franca, e se ci scappa il morto, pazienza. Tutti a gridare che contro la forza della natura che cosa ci si puo' fare.... Eh no, non funziona cosi'.

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Oltre l'apparenza....

sembra facile rispondere a questo post ,,,invece no ,,ci sono moltissime variabili e componenti da prendere in considerazione...

responsabilità individuali ,,,ho visto l'anno scorso villette costruite sulla cima di una collinetta veder franare parte della stessa sotto il peso della casetta e dell'acqua piovuta,,,ho visto straripare il torrente invaso da tronchi e rifiuti sul greto ,,,

responsabilità della comunità

ho visto costruire facendo un 'unica colata di asfalto e cemento per migliaia di m2 per strutture ''ricreative''....

ho visto aggiungere costruzioni e vie senza logica

la mia risposta è ,,,riflettiamo e cominciamo noi stessi a ridurre le nostre esigenza ,,,il processo sarà lungo e temo doloroso,,,

Admin

Ho letto con attenzione e credo
che il problema andrebbe affrontato
da un punto di vista civico...
dovremmo affrontare quasi tutti
i problemi ambientali
con una cultura civica diversa..
cultura che dovrebbe partire dalle scuole
e da un senso civico che dovrebbe crescere
e maturare dentro di noi...
dobbiamo smetterla di misurare tutto a budget
e correre ognuno per conto proprio..
il tutto e subito è solo fumo negli occhi...
non esistono rimedi miracolosi
ma potrebbe esistere la volontà
di cambiare le abitudini, di creare
sinergie vere con lo scopo reale
di portare miglioramenti ...
discorso sociale quindi non politico
e quando dico sociale intendo dare molto
peso alla parola sociale che sia nell'interesse
reale della comunità...
eresie?utopie?... forse
ma dobbiamo muoverci in questa direzione
per far si che i nostri nipoti possano avere
benefici... si nipoti perchè dobbiamo entrare
nell'ottica che i benefici ci saranno dopo
decine di anni...

Ospite

Citazione :: "Insomma, secondo l'Associazione nazionale delle bonifiche, il bilancio delle calamità innaturali è stato finora pesante (in 50 anni sono state censite quasi 470 mila frane), ma, in assenza di interventi, il futuro sarà peggiore. Nei prossimi anni la crescita dei gas serra in atmosfera modificherà il ciclo idrico aumentando considerevolmente l'intensità delle piogge e moltiplicando le trombe d'aria: per questo bisogna preparare da subito un sistema di difesa valido. Non per le emergenze. Per la vita quotidiana che sarà segnata sempre più frequentemente da episodi un tempo considerati eccezionali."

volevo sottolineare il termine di calamità innaturali....

cioè il fatto che non dobbiamo additare la natura come generatrice

di eventi funesti, ma come l'uomo con le proprie mani,

le ha generate e continua a generarle....

Quel piano di risanamento forse non sarebbe stato necessario

quando le nostre campagne e motagne venivano temute e quindi

venivano costantemente ripuliti i canali di scolo

e la cementificazione impazzita non era all'orizzonte...

Certo oggi ci possiamo muovere con studi più approfonditi

di geo-idraulica..... ma se non ricordo male già questi studi

facevano parte del bagaglio di conoscenze del '500....

e in quel caso si poteva parlare solo di calamità naturali....

Discorso complesso, ma come sottolinea dharma,

implica una volontà e responsabilità personale oltreché collettiva.....

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