Un istituto di ricerca sulla compassione

Se ne sente un gran bisogno, purtroppo non e' in Italia (per ora...)

Da La Stampa:

Sotto l’impulso degli insegnamenti spirituali del Dalai Lama è stato creato recentemente presso l’Università di Stanford un istituto di ricerca interdisciplinare e di educazione sulla compassione e l’altruismo: “The Center for Compassion and Altruism Research and Education” (CCARE) che rappresenta la punta più avanzata in questo emergente campo di studi. Negli ultimi anni gli aspetti prosociali del comportamento umano sono divenuti oggetto di indagine scientifica al confine tra evoluzionismo, etologia, genetica, neuroscienze, psicologia, filosofia, economia, sociologia. L’empatia è l’esperienza alla base di tutte le forme attraverso le quali ci accostiamo a un altro. Empatia (letteralmente “sentire”) e compassione (soffrire insieme) costituiscono un circolo affettivo che si autoalimenta e si amplifica, rendendo sempre più ricco ed universale l’ambito di realtà a cui abbiamo accesso, includendo l’insieme degli esseri viventi, le piante, gli animali. E’ una estensione della coscienza, o per dirla con il Dalai Lama, una estensione della nostra mente.
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continua:

http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni/galassiamente/articolo/lstp/226832/

credo che la compassione ,,,inizi là dove smetto di vedere l'altro ,,come separato da me ,come sospetto o addirittura nemico,,,,

da sempre i saggi ci insegnano il senso d'unione che pervade tutti gli esseri ,nessuno è separato a meno che non voglia sentirsi tale e veda tutto altro da sè,,,,

eppure si è notato che quando ci sono le grandi tragedie ,forte divampa il fuoco dell'altruismo e della solidarietà,,,parenti stretti dell'empatia e della compassione,,,,

Io ho sempre pensato che l'empatia e la compassione o si hanno o non si hanno

[quote="cioccolataconpanna"]Empatia (letteralmente “sentire”) e compassione (soffrire insieme) [list][b]

Secondo questa definizione data da Monica credo di essere più empatica che compassionevole.
Si soffro molto quando qualcuno a cui voglio bene sta soffendo, ma il mio modo di sostenerlo non è compatirlo, ma aiutarlo a reagire...
forse perchè è quello che vorrei per me...