Quando un figlio

Ho sentito ieri sera queste parole, che riporto cosi' come le ricordo......

Mi trovo nella seconda fase per ora, piuttosto difficile, e prevedo che avro' problemi anche nella terza....


"Quando un figlio e' piccolo, lo devi precedere e spianargli la strada,

Quando e' adolescente devi camminare a fianco a lui e riportarlo sulla retta via, se necessario,

Quando poi e' adulto, lo devi lasciare andare, e camminare dietro di lui".


e mi piace anche ricordere questa poesia di Gibran:

" I figli di Gibran


E una donna che portava un bimbo al seno disse,
Parla con noi dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono vostri figli.
Essi sono i figli e le figlie della brama della Vita per la vita.
Essi vengono attraverso voi ma non per voi.
E benché essi siano con voi essi non appartengono a voi.
Voi potete dare loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri,
Poiché essi hanno i propri pensieri.
Voi potete custodire i loro corpi, ma non le loro anime,
Poiché le loro anime dimorano case di domani, che non potrete visitare, neppure in sogno.
Potrete essere come loro, ma non cercate di farli simili a voi,
Poiché la vita procede e non si ferma a ieri.
Voi siete gli archi di i vostri figli sono frecce vive scoccate lontano.
L'Arciere vede il bersaglio sulla strada dell'infinito, ed Egli con forza vi tende affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Piegatevi nelle mani dell'Arciere con gioia:
Poiché come egli ama la freccia che vola, così Egli ama l'equilibrio dell'arco

[da: " Il Profeta" di Gibran Kalil Gibran] "

Cara Grazia,
io sono già tra la seconda e la terza fase, e ti assicuro che lasciarli andare è ancora più difficile del resto!!!
Ma non possiamo far altro.
Bellissima la poesia di Gibran, i figli li mettiamo al mondo,ma non sono nostri, nel senso che hanno la loro vita, le loro opinioni, i loro pensieri, il loro carattere, dobbiamo accettarli per quello che sono e non per quello che vorremmo che fossero, e dobbiamo star loro vicino, quando ne hanno bisogno!

Difficile...molto difficile il "mestiere" di genitore!!!

I genitori si preoccupano, spesso hanno poca fiducia nelle idee dei figli, perchè pensano che la loro poca esperienza sia una cosa che è d'ostacolo invece che di stimolo... E' vero che i figli non sono di chi li ha fatti, è vero che forse la cosa che i genitori temono di più è vedere i propri fallimenti riflessi nello specchio che sono i figli. E tentano di preservarli da cose che credono potrebbero far loro del male. Il fine ultimo di ogni persona è di evitare la sofferenza probabilmente e il sottile egocentrismo tipico di ogni essere umano fa sì che si creda che le cose vengan vissuti da tutti allo stesso modo (figli inclusi)...

meravigliose queste parole...
mi fanno pensare.. e allo stesso tempo sento un velo di malinconia. si perchè è inevitabile! quando penso che mio figlio un giorno lascerà il nido per volare lontano.. forse non dovrei ma il futuro mi fa paura, specialmente quando mi guardo intorno, questo mondo che è diversissimo da quello che ho conosciuto io quando ero piccolo...
è vero, i figli non sono i nostri... ma quanto è maledettamente difficile riuscire a metterlo in pratica!

in effetti riconosciamo la verità di queste parole,,,eppure troppe ancora le aspettative che possiamo avere,,,e il confine è sottile

sono anch'io tra la seconda e l'ultima fase ,,e lentamente sento che diventa realmente altro da me eppure ,,,quando parliamo mi rendo conto che qualcosa di me è passato,,sarà un bene? quache volta scherzando gli ho detto ,,,ti è capitato questa madre,,,,i danni che ho fatto le vedrai da adulto,,,,

non so bene a quale categoria appartengo
I miei figli hanno 32-28-25-21 anni, ma un genitore pensa d'essere sempre indispensabile, lo sto provando ora dopo che dissi a mia madre " sono adulta e vaccinata" sapeste quante volte riecheggia in me quella frase.
Dall'alto della mia esperienza (ahahahahah non si è mai esperti abbastanza) posso dirvi solo che "figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi" non è una perla di saggezza ma la cruda verità.
Quando sono piccoli giustamente devi seguirli ed iniziare ad indicargli la strada, come dicevo ad Elettra giorni fa, quando sono un pò più grandi devi fargli sentire il tuo fiato sul collo, senza esagerare, ma loro devono sapere che ci siamo noi a controllarli per proteggerli.
Poi arriva l'età adulta, i problemi ed i pensieri diventano ancora più grossi, perchè è giusto che loro vogliano camminare con le proprie gambe, come abbiamo fatto noi del resto, ma noi genitori abbiamo una paura folle che possano cadere e le cadute a quell'età, 18/20 anni, a volte sono determinanti e significative per l'impostazione della loro vita, per i rapporti con il prossimo.
Però, se ci ragioniamo un pò su c'accorgiamo che anche per noi è stato così, perchè vietare che affacciano esperienza? Perciò in quel momento deve entrare in campo la nostra d'esperienza, non quella di genitori perchè anche noi stiamo imparando con loro, ma quella di figli e pensare cosa avremmo desiderto per il nostro bene e non c'è stato dato, come avremmo desiderato fossero i nostri genitori, insomma "la mediazione" quella che è determinante in tanti fatti della vita e, soprattutto, è vitale la fiducia, quella nostra verso di loro e viceversa, perchè se viene a mancare questo dato fondamentale crollano tutti i nostri ed i loro progetti.
Io ancora sto imparando, non è facile lasciarli andare, ma se gli vogliamo bene dobbiamo permettergli d'andare

credo che farò tesoro delle parole di artemisia.
spero di poter essere come te un giorno.. troppi dubbi e preoccupazioni mi assalgono da ora. ed ha solo 3 anni!!!
figuriamoci quando ne avrà 30!

Quando mi sono sposata mia madre disse a mio marito che lei non perdeva una figlia
ma ne aqqiusiva un'altro.....ecco io credo di avere spiccato il volo dalla mia famiglia
di essermi staccata e formata una cosa tutta mia ......
il mio augurio è che anche le mie stelle un giorno possano
vivere la mia stessa gioia nonostante le difficoltà
io spero e prego perchè tutte e due diventino grandi
persone capaci di amare di vivere la loro vita
io me starò lì a gurdare e a tendere una mano in caso di bisogno

e poi quello che conta è che riescano a vivere la vita....