Carattere forte

CASSAZIONE
La moglie ha un carattere forte?
Allora maltrattarla non è reato
Annullata la condanna a 8 mesi per un uomo accusato di aver maltrattato la coniuge per tre anni. A determinare la decisione della Corte il fatto che la donna non risultasse 'intimorita' dalla violenza del marito

ROMA - Avere un carattere forte e non lasciarsi intimorire dall'atteggiamento violento del marito potrebbe costare, alle mogli vittime di maltrattamenti, l'assoluzione del consorte. La Cassazione, infatti, ha annullato la condanna a 8 mesi di reclusione nei confronti di un marito accusato di aver maltrattato la moglie per tre anni. Dinanzi alla Suprema Corte l'uomo ha sostenuto con successo che non si trattava di maltrattamenti in quanto la moglie "non era per nulla intimorita" dal comportamento del coniuge, ma solo "scossa, esasperata, molto carica emotivamente".

L'uomo, residente a Livigno, era stato condannato, con la concessione delle attenuanti, sia dal Tribunale di Sondrio che dalla Corte d'Appello di Milano, che avevano accolto le lamentele della moglie. Una condanna percepita come eccessiva dal marito che si è rivolto alla Cassazione, sostenendo che gli stessi giudici di Appello avevano rilevato come la moglie avesse un "carattere forte" e che dunque non era affatto intimorita dal suo atteggiamento. In sostanza, la tesi difensiva si è basata sul fatto che i giudici "hanno scambiato per sopraffazione un semplice clima di tensione" tra coniugi.

La Cassazione - con la sentenza 25138 - ha dato dunque ragione al marito, rilevando che non si può considerare come "condotta vessatoria" l'atteggiamento aggressivo non caratterizzato da "abitualità". I fatti "incriminati" in questa vicenda - prosegue la Cassazione - "appaiono risolversi in
alcuni limitati episodi di ingiurie, minacce e percosse nell'arco di tre anni (per i quali la moglie ha rimesso la querela), che non rendono di per sé integrato il connotato di abitualità della condotta di sopraffazione". Così la condanna a 8 mesi è stata annullata "perché il fatto non sussiste".
Dunque se io ho un carattere forte posso essere minacciata o percossa dal mio compagno e questo non è giudicato colpevole di niente???Ho capito bene???

siamo ancora a gli albori di una crescita paritaria ,,,finch'è ci sarà un supporto culturale e civile di quasto tipo ,sarà consentito soppraffare l'altro ,dicendo che è saltuario o che l'altro sopportava con forza,,,,

ci sono state moltissime denunce per stalking quest'anno ,,,e io trovo in generale un aumento della soglia dell'agressività,,,

La sentenza lascia l'amaro in bocca.
Come dice dharma sono aumentate le denunce per stalking, il perchè è chiaro, ora c'è la legge che prevede una condanna a chi ne fa uso e molte donne, finalmente possono denunciarlo. Nonostante ciò.................la donna continua ad essere "l'oggetto" sul quale l'uomo può scaricare ogni sua debolezza e, addirittura, riesce ancora a farla franca

E' proprio cosi' Artemisia.

Oggi ho letto che hanno ritrovato quella ragazza scomparsa a Novara all'inizio di giugno.
Senza vita purtroppo, l'ex fidanzato, (poliziotto) lasciato dalla ragazza si e' vendicato uccidendola con la pistola d'ordinanza.


E' pazzesco, veramente pazzesco.

mi sorprende che dopo l'offesa non ci sia stata anche la beffa del tipo " La moglie è masochista, voleva lei stessa essere maltrattata, poichè essendo lei persona di carattere forte avrebbe potuto lasciare il marito ai primi maltrattamenti...."

giustizia?? [Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine]

Citazione :

Invece di riempirsi la bocca con parole come:comprensione,lealtà,crescita forse sarebbe meglio imparare ad ascoltare ed a parlare tranquillamente da ambedue le parti questo.
(Lisa)

Sono completamente d’accordo!
Certo che finire addirittura in tribunale.. mi sembra solo un gioco assurdo e masochista per entrambe le parti..
Mi riferisco alle persone sposate, naturalmente.
Ma al di là di questi episodi che finiscono in tribunale mi viene da riflettere e da chiedermi circa ciò che afferma nella citazione Lisa.. “imparare ad ascoltare e parlare tranquillamente”.. : dove c’è forte dolore ed insicurezza alla base,
la tranquillità di certo non è di casa! Io credo di avere un carattere abbastanza “deciso” e “forte” ma di fronte a delle incomprensioni gravi con persone che rivestivano un posto importante nel mio cuore la sofferenza, il dolore, di fronte all’incomprensione è stata talmente forte da incidere profondamente in me e la tranquillità, rimanere “tranquilla” in me, è stato un lavoro da titano.. nei fatti mi è stato impossibile mantenere “la calma”..

C’è chi alza la voce senza avere la minima conoscenza di sé, senza la minima capacità autocritica, senza alcun percorso introspettivo in atto.. lo accettano come un modo di fare normale del loro esprimersi e del loro essere. Ma non volevo prendere in considerazione questo caso ma riflettere sull’altro ampliandolo di un poco, su chi come me in situazioni che nell’intimo si vivono come estreme non riesce a trovare quella serenità in grado di accogliere il (proprio) dolore senza vacillare. Ho passato molto tempo a lavorare su me stessa proprio per giungere a sentirmi più solida di fronte a quei momenti di profondo sconforto ma sento come se in quei momenti si potesse aprire da un momento all’altro un vaso di pandora in me capace di far esplodere da quelle incomprensioni una sofferenza molto lontana nel tempo capace di minare tutto il mio intero essere.
Per ovviare a questo è come se dovessi mettere una distanza fra me il mio cuore, la mia intimità e la persona con la quale mi sto rapportando; una distanza che mi rivesta ai miei occhi come estranea a quella persona, quasi come fosse l’unico modo per rammentarmi di me, per sentirmi, per ragionare senza perdermi, senza che lo sconforto sciolga la mia volontà propositiva e non ultima la mia volontà vitale. Avete mai vissuto situazioni profonde di questo genere, e come le avete ovviate (se l’avete ovviate! ).. ?

Sembra quasi il medesimo tema della discussione sulle “avversità“
tanto che non sapevo bene dove postare..
di certo è la medesima realtà vista in generale e proposta nell’ottica dei rapporti.

Anch'io Gyta sono una che prende fuoco facilmente, ma negli ultimi anni mi sono calmata "abbastanza" perchè un pò ho lavorato su me stessa per essere un tantinello più pacata, il resto l'ha fatto l'età e l'esperienza.
Diciamo che adesso prima di reagire conto fino a...........30/40 non è male dopotutto, posso dirmi soddisfatta e fiduciosa per il futuro, ora ho 58 anni fra un'altra decina, forse, arriverò a contare fino a 70/80

Io sto.. ancora contando..


(..come va a finire?!?)

Gyta ha scritto:

Io sto.. ancora contando..


(..come va a finire?!?)

coraggio, ancora sei troppo giovane, abbi fede.........................e cammina

Thank..!

(Non mi riferisco però a moti di rabbia quanto al dolore
che offusca la capacità di continuare ad inter-agire per davvero)

Citazione :

Credo debba essere tremendo perchè è molto difficile dover mettere in conto di difendersi da chi si ama poichè la cosa già di per se sembra strana ed anche avere poco a che vedere con l'amore.
(Lisa)

Sì, lo è molto difficile.
Non ha a che vedere esattamente con l’amore ma con il desiderio di essere compresi..
Infatti ho potuto considerare che nel momento in cui intendiamo “difesa”
è il momento in cui perdiamo la connessione interiore con noi stessi, il dialogo interiore,
la capacità di mantenere la consapevolezza profonda in noi..
Penso che il punto sia proprio quello di intendere ciò che accade
come un passaggio seppur doloroso indispensabile per la conoscenza
dove dobbiamo mettere da parte la nostra pretesa che l’altra persona -con la quale vorremmo l’incontro- debba possedere già fiducia in noi.. Allora diventa possibile, sopportabile, il dolore provocato dalla presa di coscienza di una lontananza interiore ancora in atto dall‘altra parte e di una reale mancanza di conoscenza profonda..

Grazie per le riflessioni..

Fantascentifico che una donna che non piega la testa davanti ad un compagno arrogante e violento non sia tutelata dalla cassaznioe. Se non si è intimoriti non si fa testo, si rovinerebbe la media, no???
Se una donna sa resistere allora muoia pure, no?
E' come a dire che dare un cazzotto ad un omone enorme non sia violenza.
Mi farà impazzire di collera questa retrograda mentalità...