Compassione

Oltre l'apparenza....

Compassione

Fa che la sgradevole scortesia degli altri mi sproni a rendermi amabile per la mia gentilezza. Possano le parole aspre dei miei compagni ricordarmi di usare sempre parole dolci. Se le pietre scagliate contro di me dalle menti malevole mi colpiscono, fa che io lanci di rimando solo proiettili di benevolenza. Come il gelsomino lascia cadere i fiori sulle mani che vibrano colpi di scure alle sue radici, così su tutti coloro che si comportano in maniera ostile verso di me possa io spargere i fiori del perdono.

Paramahansa Yogananda

Scrittore eccelso!!!

Io ho sempre associato la compassione (che come termine mi fa venire la pelle d'oca) alla comprensione.
La parola comprensione etimologicamente è composta da "cum-prendo" = prendere insieme e significa: atto e facoltà di includere e del capire, mentre compassione viene da "cum-passio" = passione insieme (pathos = sentimento) e significa: patire insieme.

Per questo preferisco comprendere, cioè capire, ascoltare, piuttosto che patire con.
Oltretutto saper comprendere gli altri lo trovo un atto d'amore più intenso della compassione, non è facile da farsi perchè ognuno ha il suo bel sacchettino di problemi da portarsi inevitabilmente sulle spalle ed ascoltare quelli degli altri e, soprattutto, essere d'incoraggiamento a volte risulta assai gravoso, quindi chi riesce a farlo è quasi un santo
hahahah

Oltre l'apparenza....

anche per me è migliore la comprensione ,ma yogananda viene una tradizione in cui la compassione è profondamente radicata ,e sinceramente non so nemmeno se esiste nella lingua indiana la differenza che noi vi attribuiamo,

credo che intenda ,,,quando vedi soffrire ,per capire ,occorre soffrire insieme,,,solo così possiamo comprendre ,,,forse,,è una mia interpretazione

imbarazzo..

il monito mi sembra quello di non lasciarsi coinvogere dalle male azioni,,,e perseverare nel bene,,,

Oltre l'apparenza....

Si anch'io ho dato questa interpretazione ed è per questo che ho deciso di postare questo pensiero.
Il messaggio secondo me è quello della positività del propagarsi nel bene cercando di non diventare come chi per sentirsi vivo ha bisogno di fare del male o di compiere gesti "cattivi"
Sono in sintonia con il tuo pensiero Dharma!
Compassione 176184

Ospite

flilla ha scritto:: Io ho sempre associato la compassione (che come termine mi fa venire la pelle d'oca) alla comprensione.
La parola comprensione etimologicamente è composta da "cum-prendo" = prendere insieme e significa: atto e facoltà di includere e del capire, mentre compassione viene da "cum-passio" = passione insieme (pathos = sentimento) e significa: patire insieme.

Per questo preferisco comprendere, cioè capire, ascoltare, piuttosto che patire con.
Oltretutto saper comprendere gli altri lo trovo un atto d'amore più intenso della compassione, non è facile da farsi perchè ognuno ha il suo bel sacchettino di problemi da portarsi inevitabilmente sulle spalle ed ascoltare quelli degli altri e, soprattutto, essere d'incoraggiamento a volte risulta assai gravoso, quindi chi riesce a farlo è quasi un santo

Non posso che quotarti flilla, siamo in gran sintonia su questo punto...
preferisco comprendere e so ascoltare e dispensare consigli se richiesti, per quanto possano valere in quanto umana e in grado di sbagliare come tutti...
ognuno in sè conosce il suo dolore e lo patisce e lo supera a modo suo..."patire con" è senza dubbio più difficile, ma ritengo anche meno utile...

» Un istituto di ricerca sulla compassione