Racconto senza titolo

Ospite

E' buffo a volte il modo in cui le strade che il destino traccia per noi s'incrocino e aggroviglino una con le altre.
Ed è oltremodo buffo vedere come vecchie emozioni, vecchi ricordi, attimi di cui si pensava aver perso memoria, tornino come un fulmine a ciel sereno ad illuminare un momento buio. Sono appendici del nostro essere i ricordi, espansioni di pensieri diventati troppo impegnativi da conservare.
E così il tempo ci da una mano a fare la "pulizie", di tanto in tanto, liberandoci, o almeno così ci sembra, dei nostri fardelli. Ma se vi intendete almeno un pochino di computer, sapete benissimo che non basta il tasto ELIMINA a far quadrare di nuovo tutto. Avete presente quei piccoli file nascosti, quelli che rimangono invisibili ai vostri occhi ma che occupano insistentemente la vostra memoria? Ecco, i ricordi sono così. Infami, sfuggenti, incapaci di staccarsi dalla nostra persona poichè superbamente si ritengono importanti e indispensabili, e non ci danno tregua. Rimangono isolati nel loro angolino buio finchè PUFF! riappaiono quando meno ce lo aspettiamo (e solitamente quando meno ne abbiamo bisogno).

Tu mi sei tornata in mente come un fiume in piena, un pomeriggio come un altro, mentre ero immerso nelle mie faccende pomeridiane. Ho sempre tantissimo da fare in questo periodo, o per lo meno cerco di darla a bere a mia madre e agli altri, così da non dover dare spiegazioni a nessuno. Ma gli occhi vigili e attenti di mia madre mi scrutano ogni volta, li sento su di me e non posso fare a meno di girarmi dall'altra parte e cacciarla malamente dalla stanza, dicendo che mi scoccia. Ogni volta. Ogni volta mi chiede come vanno le cose a scuola, con gli amici, poi a tradimento c'infila in mezzo anche una domanda su di te. Come sta lei?
Come vuoi che stia..bene. Ora che non ci sono più io a renderla infelice.. Quando stavamo insieme era sempre come camminare su un filo e guardare di sotto, chiedendosi quando sarebbe arrivato il momento di cadere. Perchè entrambi lo sapevamo. Entrambi eravamo coscienti del fatto che la nostra storia, o quella cosa breve ma intensa che c'è stata tra noi, sarebbe finita, in un modo o nell'altro. Non che non fossimo perfetti per stare insieme, anzi..sembrava che il mondo ci appartenesse. E ripensandoci ora non riesco neanche a capire per quale motivo io abbia voluto chiudere. Ero..confuso, disorientato, spaventato. Da quello che stavo diventando con lei, da come stavo crescendo in fretta, da come la nostra relazione crescesse così velocemente. E quella sera, quella in cui vidi i suoi occhi (pieni di lacrime) puntati addosso a me, pregni di delusione e rabbia cieca nei miei confronti..quella sera è l'unico ricordo vivido che conservo di noi. Per ricordarmi che si sbaglia una volta sola, dopodichè non si hanno più speranze di recuperare ciò che si è perso.

L'ho rivista esattamente un anno dopo, ad un mercatino di paese. Me la ricordavo diversa, meno allegra e spumeggiante. Magari ero semplicemente io a renderla perennemente ansiosa, coi miei repentini cambiamenti di umore e il mio essere sempre insicuro su quello che provavo..non so perchè ma solo ora mi rendo conto di tutte le cose che ho sbagliato. E rivedendola i ricordi mi si sono gettati addosso, non più invisibili ma luminosi e vividi nella mia mente. Ogni singolo istante di felicità, ogni singolo gesto carino che ha fatto per me, ogni singola parola..ho rivisto tutto distintamente. E mi sono dato dello sciocco, perchè mentre io rimuginavo sul passato lei aveva voltato pagina, ed era felice con un altro. Non mi salutò nemmeno, quella volta. Un pò me la presi, ma mi dissi che in fondo era meglio così.

Torniamo ad oggi..mia madre per l'ennesima volta mi chiede come va con lei. Sa che abbiamo ricominciato a vederci, sporadicamente, e crede che io sia ancora innamorato. Un giorno me lo chiese anche lei, diretta, e io ho dovuto negare tutto ovviamente. Che figura ci avrei fatto? Ora io sono..tranquillo. Felice no, ma so fingere bene. So fingere che non mi manca il contatto fisico che avevamo, i dolci abbracci, i baci sfuggenti, le occhiate languide. So fingere che la sua persona non mi sia indispensabile come l'aria, che lei sia solo una tra le tante amicizie che ho. So fingere di non provare quel dannatissimo batticuore e quel vuoto profondo quando la guardo negli occhi e vedo il mio riflesso, come un tempo. Ma un battito di ciglia riesce a risvegliarmi dall'utopia di un attimo, dal sogno ad occhi aperti che rischia di farmi sprofondare di nuovo nell'abisso senza ritorno nel quale mi trovo da quando l'ho allontanata. Solo adesso ricordo quando mi diceva, per convincermi a non lasciarla, che solo lei mi conosceva veramente, nell'anima. E lei soltanto poteva alimentare quella fiamma che avevo negli occhi, la fiamma dei miei sogni..ripensandoci ora posso dire con certezza che probabilmente mi sopravvalutava. Non credo di aver mai avuto una fiamma o qualcosa di simile. Non sono mai stato nessuno, se non uno qualsiasi. Eppure lei mi vedeva in un modo diverso, nuovo, mi spingeva a dare il meglio di me, sempre, e a lottare per ciò in cui credevo. Ora che sto pian piano ricostruendo la mia vita, mi accorgo che non lo faccio con la stessa voglia e determinazione di quando lei era al mio fianco. Le ragazze con cui esco sono tutte uguali, le persona che incontro sul mio cammino sono tutte pecore dello stesso gregge. Quelle sporadiche volte che riesco a vederla, mi sembra quasi di potermi aggrappare al suo ricordo ed essere una persona migliore, di diventare davvero quello che ho sempre cercato di essere.. è incredibile la forza che mi trasmette, pur essendo così delicata e fragile. Un paio di settimane fa abbiamo parlato tanto, del suo nuovo ragazzo, della sua nuova vita..lei si sente davvero realizzata e felice. Ha avuto un piccolo sfogo e si è messa a piangere, teme che i suoi sentimenti così forti possano diventare un peso per il suo lui. Una delle paranoie che IO ho contribuito a far crescere in lei, temo. Le ho detto che non c'è niente di sbagliato in questo, che lei ora deve solo pensare ad essere felice e soprattutto essere sempre sè stessa perchè è una persona meravigliosa. Ogni mia parola era un'ammissione di colpa. Ogni sua parola era una pugnalata.
E' stata una conversazione alquanto strana, sembrava più un :"Ora sto bene senza di te, aspetta che ti racconto tutto nei minimi particolari così puoi pentirti della cazzata che hai fatto". Però so che lei non l'ha fatto per farmela pagare. L'affetto che prova ancora per me, nonostante tutto, nonostante io l'abbia fatta soffrire come nessun altro, lo vedo vivido nei suoi occhi. Lei per me ci sarà sempre, lo so.
Non so se ci sarò io, per come sono fatto, per i miei mille impegni, per il mio carattere complicato..ma so che quello che provo non si spegnerà mai, continuerà a brillare in me e a tenere viva la fiamma che lei stessa mi ha impiantato nell'anima.

Ospite

Molte cose che dici le ho vissute pure io.

L'unico errore che per me stai facendo è quello di tornare indietro perché questo ti fa soffrire. Non ha senso piangere sul latte versato. Te lo dico per esperienza perché così soffrirai di più e così perderai altro tempo della tua preziosa vita.

Si sicuramente lei hai dato tanta angoscia. Sicuramente lei hai trasmesso timore, insicurezza...
avevi paura di perderla, avevi paura di non riuscire a stare senza di lei, quindi hai interrotto il rapporto prima che diventasse serio.

Hai avuto paura. E' normale. Quando qualcosa ti colpisce cos'ì velocemente e profondamente da lasciarti spiazzato e sai che nel momento in cui tutti finisse la tua vita perderebbe di significato.

E' normale. Lo fai per conservazione.

Non eri abbastanza maturo e indipendente per innamorarti. Quello che puoi fare è renderti conto di quelle insicurezze che ti hanno portato ad agire in quel modo, è cercare di cambiare.

Altrimenti quelle esperienze non ti sarebbero servite a niente e faresti del male anche ad altre persone.

Cmq le ragazze sono un pò cattivelle, sicuramente ti vuole bene ma è contenta nel sapere che ti senti in colpa. Ha sofferto molto e le fa piacere che tu ti senta in colpa, anche se ti vuole bene lo stesso.

Purtroppo le emozioni sono molto ambigue.

Ospite

Grazie per i preziosissimi consigli jko, ma questo è solo un RACCONTO :)
Però prendo la tua reazione come un complimento, perchè se ti sei confuso devo averlo scritto proprio bene!!

hahahah

Ospite

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Più che altro per sapere se ho scritto una roba indecente oppure leggibile! ;)

Ospite

Ah che scemo.

Mi ricordavo che eri femminuccia solo che non riuscivo a capire.....pensavo che fosse un racconto di se stessi e quindi di ricordarmi male.

Che scemo.

Ospite

Tranquillo
Cmq cosa ne pensi, artisticamente parlando? ;)

Ospite

Come contenuto beh mi hai convinto quindi ti posso dire che sei una buona analizzatrice di emozioni.

Si legge spedito e non è pesante nella scrittura e questa è già una buonissima cosa.

Per il resto io non sono mai stato un buon scrittore quindi non saprei che altro dirti.

Ospite

Grazie mille, mi fa piacere che ti sia piaciuto.
Non so da cosa sia nato precisamente questo racconto, ieri non avevo nulla da fare e le parole mi sono uscite di getto, quando ripensavo ad una mia esperienza personale. Spesso quando una relazione finisce ci si sofferma solo sui propri sentimenti, si tende ad essere egoisti e a fare le vittime della situazione, senza cercare di capire cosa ha portato alla rottura e soprattutto cosa prova l'altra persona. Quello che ho cercato di fare io è stato solo di IPOTIZZARE cosa pensa anche l'altra parte, come reagisce alla separazione.
Non è stato facile, e sono sicura che leggendo il racconto il diretto interessato negherebbe tutto e direbbe che i maschi in realtà ragionano in modo molto più spiccio. Ma la mia storia non vuol provare un bel niente, non l'ho scritta con uno scopo preciso..e lui non la leggerà mai. Temo potrebbe offendersi! ;)

Ospite

Io personalmente mi considero un uomo eppure certe cose che tu hai detto le ho pensate io a suo tempo quando mollai la ragazza.

Secondo dipende molto dalla forma mentis della persona.

Uomi e donne sono molto diversi tra loro, ma anche gli uomini sono molto diversi tra loro ...c'è una ampia gamma di diversità.

Quindi probabilmente il tuo lui ti avrebbe detto che non ragionava così e un altro probabilmente si.

Spesso mi sono ritrovato a azzeccare pensieri di ragazze che non conoscevo molto e non capire invece il pensiero della mia ragazza.

A me piace studiare le emozioni, sono interessanti!
Ti posso dire che purtroppo sono molto ambigue e ci sono tante sfumature. Ci vuole una maturià emotiva profonda per sapersi analizzare. Molte persone non sanno cosa vogliono perché non si conoscono abbastanza.

Ho imparato a mie spese che con persone cos' è meglio stare alla larga sia che sio amici o amiche sia che siano il tuo uomo o la tua donna....

Ospite

Ciao Lilith, ho letto ora il tuo racconto e che dire.....
MI E' PIACIUTO TANTISSIMO!!!!

E ti dirò che ha fatto riaffiore in me alcuni vecchi ricordi che credevo aver sotterrato per bene.......
Ma sai che non mi hanno fatto così male come prima?
Anzi mi sono sentita bene, sono tornata un po' indietro nel tempo e ho persino sorriso.... (Mah.... sarà normale? )
Comunque ti faccio i miei complimenti e da questo capisco che non sei brava solo a disegnare ma anche a scrivere.....
Complimenti ancora....
, tatj

Ospite

Ankio purtroppo tendo ad analizzare le emozioni. Dico PURTROPPO perchè questo mi ha portata moltissime volte a farmi paranoie inutili, a distruggermi con mille pensieri mentre magari l'altra persona se ne fregava. Però in cuor mio sento quando ho ragione a pensare certe cose...

Admin

le tue qualità riguardo lo scorrere lieve e accattivante delle parole
con il relativo intreccio emotivo non devo essere io a dirlo ...
sarei di parte...
anche se obiettivamente ti trovo un vulcano emotivo....( è un complimento!!)
un bacio...
Racconto senza titolo 176184

Ospite

Beh che dire Silvia, il racconto si legge d'un fiato.
E per quanto riguarda le sensazioni che trasmette credo di non sbagliarmi nel dire che ogni donna vorrebbe essere la tua protagonista.
Dopo essere stata lasciata quale donna non vorrebbe che lui non pensasse questo di lei?
che è l'unica che l'abbia capito, che è l'unica con cui si è sentito se stesso, l'unica che abbia mai amato e che ha lasciato per la paura di amare...
Chi non vorrebbe essere quella donna?
Dunque grazie Silvia per averci dato ancora l'ultima illusione, l'illusione di essere state amate davvero, l'illusione di essere stata l'unica e non una delle tante... Racconto senza titolo 720338

Ospite

Beh ma io credo Lonely che certe verità non le si conosceranno mai veramente. Per cui non è detto che proprio la persona da cui meno te lo aspetti abbia davvero sofferto per te, non facendotelo vedere per orgoglio..dopotutto siamo tutti umani, uomini e donne, e come dice jko siamo una grande varietà :)
Cmq grazie a tutti per i complimenti ^___^

Oltre l'apparenza....

BELLO QUESTO RACCONTO SILVIA...BEN SCRITTO...SCORREVOLE...E VERITIERO...ALMENO PER ME... IN VITA MIA HO CONOSCIUTO SOLO UNA PERSONA CHE MI E' ENTRATA DENTRO L'ANIMA...E LI CI RESTERA' PER SEMPRE...PASSA IL TEMPO MA DA LI NON SI MUOVE..PERCHE' SE COSI FOSSE SPEGNEREBBE ANCHE PARTE DELLA MIA VITA....

Ospite

Grazie ciocky, grazie mille a tutti! ^___^
Aspetto altri commenti e critiche, fanno sempre bene!

Racconto senza titolo 50468

Ospite

Nessun altro? ;)

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