Amore malato?

Oggi ho prenotato il viaggio che sognavo da tanto tempo.
Tornata a casa mi sono sorpresa a pensare che l'unica compagnia che avrei voluto in questo viaggio era quella del mio ex marito.
Quando mi vengono in mente questi pensieri mi faccio paura. Riuscirò mai a dimenticarlo e a ricominciare sul serio una nuova vita? Penso proprio di no!
L'ho amato più di ogni altra cosa al mondo, ho continuato a volergli bene anche dopo che l'ho lasciato nonostante tutto il male che mi ha fatto. E ancora adesso, anche se è morto, credo che rimarrà sempre nel mio cuore e che nessuno sarà mai in grado di riuscire a farsi amare da me come ci è riuscito lui.
A volte penso di essere malata.
Ho scritto in questo post perchè l'argomento di cui sto parlando lo considero il mio lato oscuro e solitamente ho paura di parlarne.... ho paura che la gente non riesca a comprendere come si possa amare così tanto una persona che ha cercato di ucciderti....

Penso semplicemente che tu sia una persona sensibile
provata dalla vita e dal tuo passato.
a volte diventa difficile e può sembrare impossibile
riuscire a scrollarsi di tutto questo.
a volte bastano le parole di qualcuno vicino a te per ricominciare...
ma molte volte la tendenza è di non credere comunque...
e di avere la sensazione di non farcela..
certo il senso di solitudine e l'ansia che queste situazioni
amplificano sono tremende da scrollare via.
parlarne serve sempre e credo che hai fatto bene a sviscerarlo
anche qui... nessuno può risolvere i tuoi problemi
se non tu stessa ma ogni piccolo aiuto può servire...
anche se in molti casi mi sento inerme e impotente
verso queste problematiche e le mie parole suonano inutili...
un abbraccio sheena

Le parole non sono mai inutili. Capisco che la mia storia è difficile da digerire ma purtroppo queste cose succedono e per troppo tempo si è finto di non vederle. Tutti i miei conoscenti ed i miei familiari sapevano ciò che stava succedendo ma a nessuno è mai venuto in mente di chiedermi se avevo bisogno di aiuto.
La mia fuga è stata una scelta dolorosa tra la vita e la morte.
Nessuno è inerme di fronte a delle situazioni di questo tipo...
si può intervenire in tanti modi.... anche una semplice parola di conforto può servire a sentire meno il peso di certe situazioni che sembrano senza via d'uscita
La persona cui devo la vita è 'operatrice del centro alcolisti in trattamento che ha capito cosa stava succedendo e ha fatto in modo che io potessi fuggire contattando lei stessa i servizi sociali
Un abbraccio anche a te

Ciao Sheena, sono sensibilmente colpita.
Storie di questo genere accadono quotidianamente, e ne sentiamo così spesso parlare in Tv, che a volte passano quasi sottotono, anche se non dovrebbero. Ma spesso tendiamo a privilegiare i nostri problemi, senza farci carico di problematiche che non viviamo direttamente, è l'egoismo della vita, anzi della sopravvivenza.
Senza toccare direttamente la tua storia, che immagino devastante, provo solo a rispondere alla tua domanda estrapolandola dal contesto personale.
Credo, fermamente, che l'amore per una persona possa essere sconfinato. Credo si possa amare una persona oltre ogni limite di tolleranza,anche se questo può farci morire, ma credo anche che proprio in questo punto preciso s'innesca l'istinto innato di sopravvivenza, presente in ogni mente sana. E che allora, nonostante l'amore, si sceglie la propria vita. E si decide di conseguenza, ammesso che la situazione ce ne dia la possibilità, altrimenti è davvero una tragedia, nel vero senso del termine.
Ma nonostante tutto,
nonostante tutto il male sopportato,
L'amore resta, se si è amato davvero.

Essere obbligati a lasciare il compagno scelto per la vita è terribile ma in questo caso ha ragione lonely.... prevale l'istinto di sopravvivenza che però porta a delle sofferenze enormi che spesso la gente che io definisco "comune" non riesce o non vuole comprendere.
Ora mi rivolgo a te, Sirio. Proverò a leggere il libro che mi hai segnalato. Il termine "amore malato" viene nominato spesso in questo periodo purtroppo. Io non mi considero malata ma non riesco a comprendere la motivazione di questo attaccamento ad una persona che ni ha fatto molto male. L'amore può essere veramente così profondo? A volte ho il sospetto che sia solamente una scusa per non ricominciare a vivere e soprattutto per non intessere un rapporto con un altro uomo.
vi ringrazio tantissimo perchè le vostre parole mi fanno riflettere molto sul fatto che a volte tendo a nascondermi e a fuggire da cose che invece potrebbero cambiare radicalmente la mia vita solamente per paura di mettermi di nuovo in gioco.

Grazie Deli sei molto dolce e si sente dalla tue parole che hai sofferto moltissimo. Mi dispiace farti ricordare un periodo oscuro della tua vita. Spesso ho l'impressione di considerarmi superiore agli altri e francamente non mi fa piacere ma questo atteggiamento mi aiuta ad andare avanti. Mi piacerebbe anche riuscire a trovare un uomo degno di tale nome ma ho anche molta paura di sembrare vulnerabile. Forse il tempo riuscirà a rendermi più fiduciosa.... devo dire che da quando sono arrivata a Parma nell'ottobre del 1996 ho fatto grossi passi avanti, mi sento molto più a mio agio in compagnia anche maschile.... all'inizio non parlavo con nessuno... sicuramente il mio psichiatra mi ha aiutato moltissimo.... un uomo che forse è stato uno dei pochi a darmi realmente un aiuto a 360°.
Grazie ancora....ti auguro una felice serata....

...io ti capisco perfettamente sheena..non credo che il tuo sia un amore malato..è amore e basta..ci sono tante persone che amano in questo modo cosi esclusivo..cosi vincolato all'altra persona da sembrare morbosità...ma non lo è...non esistono etichette da dare all'amore...un abbraccio

Grazie ciocky, non sai quanto è bello sentirsi comprese. Quando sono entrata in contatto con il Centro antiviolenza di Parma mi sono sentita giudicata: mi chiesero come mai ero rimasta tanto tempo con quell'uomo e quando gli ho risposto che il motivo era l'amore che nutrivo per lui ho visto i loro sguardi perplessi. Non riuscivano a comprendere. All'inizio sono rimasta molto delusa ma poi ho capito che loro in realtà non si erano mai trovate di fronte ad una situazione come la mia. Strano ma vero. Da quel momento le ho lasciate parlare senza dare peso a quello che dicevano... non avrebbero capito. Ed ora finalmente non ho più nessun contatto con loro.
Una volta una ragazza che era stata ospitata con me in quella casa mi disse che loro mi avrebbero difeso dal mio ex marito ed io le risposi: "E chi mi difenderà da loro?" Finì tutto in una risata ma per me era una risata amara.

E' molto giusto ciò che dici. Forse mi aspettavo troppo dal centro antiviolenza che proprio in quanto tale avrebbe dovuto capire senza troppe difficoltà anche la mia ostilità iniziale nei confronti di tutte le persone che cercavano di avvicinarmi. D'altronde fino a quel momento avevo intrattenuto rapporti basati sulla falsità nel senso che dovevo mentire tutti i giorni sulla situazione che stavo vivendo in quanto il mio ex marito era sempre presente. Ora però non voglio pensarci.

Quando si viene maltrattati feriti dalla persona che si ama la si disprezza e si vorrebbe scappare lontano, ma poi passano le botte passa il dolore e il sentimento torna a galla. Amore malato? quando finisce una situazione di sofferenza, quando sai che non potrà più farti del male allora l'amore bussa più forte dentro e ti manca e rimpiangi forse anche le botte che hai preso e non per masochismo ma solo perchè l'amore non muore.
Le vittime spesso vengono giudicate stupide perchè sopportano e non scappano subito, ma stupide non sono cercono solo di riuscire a trovare una soluzione senza dover perdere l'amore fino al limite dell'immagginabile.
Quelli che vogliono aiutare che parlano tanto son quelle persone che non si son mai trovate ad essere vittime, chi ci è passato parla poco e quel poco che dice ti entra dentro e ti aiuta davvero.

Non è amore malato, non esiste amore giusto o sbagliato, amore sano o malato, l'amore è amore e basta

silva.

Hai perfettamente ragione silva, io ho discusso spesso con le operatrici del centro antiviolenza e ho detto loro che non potevano permettersi di formulare giudizi fino a quando non avessero vissto quello che avevo vissuto io. Si arrabbiarono moltissimo... significa che avevo colpito nel segno..... si sentivano impreparate a gestire situazioni più grandi di loro. Bisogna essere dotati di grande sensibilità per capire le donne che hanno subito violenza e in loro ce ne era ben poca.
Ti auguro una giornata serena
Ora vado a preparare il