Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

molto bello questo racconto
cercherò di applicarlo a me ed essere meno severa con me stessa
grazie carla

io la applico già...
almeno cerco di farlo costantemente...

...ho letto il libro..e mi ha fatto riflettere un bel pò...

Questa non l'avevo mai letta

faccio però una riflessione al contrario...quest'aquila ha perso l'opportunità di essere quella che era veramente, le sue potenzialità sono state sprecate per vivere da pollo...qual'è il lato positivo???

e se uno fosse nato al contrario??

So di essere un pollo e invece a volte credo di essere acquila,spicco voli immensi e poi quando sono troppo in alto casco a terra....

forse l'importante è che sia stato un pollo felice ,,,
, :05:anche se sarebbe meglio usare i nostri telenti

ho letto il libro ed è veramente interessante

A Controvento
Beh perlomeno è un pollo che ha provato a cambiare la sua condizione, ha cercato di volare...se sapeva che non poteva farlo però oltre ad essere pollo era anche...


A Dharma
L'unico modo per essere un pollo felice è che non sospetti che poteva essere un aquila, altrimenti sarà infelice per sempre!!!

La metafora in se mi piace ma .....

penso che sia necessario essere consapevoli delle proprie capacità e della proprie potenzialità.

il pensiero positivo è un'arma a doppio taglio. Si rischia di pensare di poter fare di tutto e invece non è così. Non tutti hanno le capacità per poterlo fare e\o hanno la plasticità mentale per acquisire la forma mentsi necessaria per cambiare.

Non tutti possono fare tutto. E purtroppo anche se ci si mette di impegno non è detto che si ottenga quello che si vuole.

Purtroppo non siamo tutti aquile, se lo fossimo saremmo tutti ricchi famosi e premi nobel. C'è chi è pollo e chi è aquila.

Secondo me ciò che è giusto è non vivere una vita passivamente ma cercare di ottenere il massimo possibile con quello che si ha...senza pensare di essere per forza migliori di quello che si è.

So che può sembrare frustrante ma purtroppo la realtà si scontra con il nostro monto delle idee.

Io personalmente preferisco dire:
"Considera i tuoi punti di forza per darti forza e sicurezza e metti in discussione i tuoi punti deboli per crescere".

In realtà poi c'è il discorso che i punti di forza sono solo relativi e non assoluti cmq...è una semplificazione.

Secondo me ciò che è giusto è non vivere una vita passivamente
ma cercare di ottenere il massimo possibile con quello che si ha
( e soprattutto con quello che si è)...
senza pensare di essere per forza migliori di quello che si è.

con quella piccola ma determinante aggiunta
in parentesi sono d'accordo con te jko.

Questo racconto lo interpreto come metafora
sul fatto che riceviamo un'educazione e quindi una sorta di condizionamento
portandoci spesso a credere di essere qualcosa di diverso da ciò che siamo.
Che sian polli o aquile poco importa, l'importante è riuscire a vedere chi siamo veramente
indipendentemente dall'ambiente che ci circonda e influenza.

Qualsiasi cosa... se non proviamo a farla non sapremo mai se saremo in grado di farla..
perciò. prima di pensare e dire "non sono capace" proviamoci

Infatti è proprio quella la sottile differenza, la coscienza di sè.
Sapere chi siamo, i nostri limiti, e quello che possiamo raggiungere.
Poi entra in ballo la volontà e la determinazione nel perseguire certi obiettivi.
Migliorarsi si può, ed è lodevole ricercarlo, soprattutto quando si sa di avere una chance.

damdam ha scritto:

Secondo me ciò che è giusto è non vivere una vita passivamente
ma cercare di ottenere il massimo possibile con quello che si ha
( e soprattutto con quello che si è)...
senza pensare di essere per forza migliori di quello che si è.

con quella piccola ma determinante aggiunta
in parentesi sono d'accordo con te jko.

Si si, per si ha intendo non quello che si possiede come denaro ecc ma quello che si possiede come capacità e\o potenzialità.
Quindi sostanzialmente intendo quello che si è....

qualsiasi cosa siamo o saremo concordo con chi dice proviamoci e vedremo poi che succede...