galleria d'arte

Mi piacerebbe iniziare un nuovo racconto a... 400 mani!!! Lo spunto iniziale non è mio, l'ho trovato su una guida didattica, ma mi sembra simpatico. Ve lo propongo

Al sopraggiungere della sera due sconosciuti si incontrarono negli oscuri corridoi di una galleria di quadri. Con un leggero brivido uno di essi disse:
“Questo posto è sinistro. Lei crede ai fantasmi?”
“No” - rispose l’altro - “E lei?”
“Io sì” - disse il primo e scomparve.

incominciamo bene... pensò il secondo sconosciuto
tra il serio e il faceto...
per fortuna era un tipo freddo pronto a tutto..
e poi quando aveva accettato l'incarico era consapevole
di cosa poteva aspettarsi...
fece finta di niente e si diresse verse l'uscita..

L'uscita? Ma dov'era l'uscita? Eppure era sicuro di aver percorso la strada a ritroso in maniera corretta... aveva davanti a sé tante porte diverse, che prima non aveva notato, ma quella per uscire non c'era... e poi avvertiva una strana sensazione, come di essere seguito, spiato... Si voltò all'improvviso: nessuno. Percepì solo un soffio d'aria, come un alitare leggero intorno al viso: un brivido percorse il suo corpo...

in un punto particolare un'ombra ben nascosta
osservava tutto... sembrava irritata da quella presenza
e forse meditava di cambiare i suoi piani...
doveva parlarne anche con gli altri..
non poteva prendere decisioni da sola...

E così tutti i quadri cominciarono ad animarsi... un insieme variopinto di figure, con abiti e pettinature di epoche diverse, negli atteggiamenti più strani, prese vita in quel corridoio alitante di spiriti...

quel rituale ormai si ripeteva da troppi anni...
forse secoli... si era perso il conto...
aspettavano tutti il momento che l'incantesimo maledetto
di qualche secolo prima si spezzasse...
erano vicini ormai... ne erano consapevoli
ed erano eccitati all'idea di essere finalmente liberi...

L'incantesimo si sarebbe spezzato, e tutti sarebbero ritornati alla vita reale, solo se un essere umano, un essere vivente, discendente dell'artefice di quel maleficio, avesse preso il loro posto nei quadri e loro, le anime inquiete dei fantasmi, fossero riuscite ad impadronirsi del suo spirito vitale... ed ecco che si presentava l'occasione: quello straniero, perso nei meandri della galleria, era proprio un membro della famiglia maledetta...

(filsa tu volevi un racconto a 400 mani ma in effetti le mani sono 4... le tue e le mie...
io però ho belle mani le tue come sono??? :drog: )
ok... continuiamo...

il problema più grosso è che l'arteficio doveva compiersi in un giorno
particolare e quel giorno poteva essere solo l'indomani...
solo in quel giorno la luna si trovava in quella posizione con orione...
ed i presupposti sarebbero stati gli stessi solo dopo altri 100 anni...
quindi bisognava fare il possibile perchè si realizzasse l'incantesimo
che a sua volta spezzasse questa maledizione...

bisognava creare un diversivo...
ed ecco l'idea!!!
un bambino in difficoltà...
avevano pensato anche ad una donna ma
il bambino era parso a tutti più efficace.
avrebbe fatto finta di cadere dalle scale
e lo avrebbe trattenuto fino al momento in cui
l'incantesimo avrebbe fatto effetto...

Così Peter, l'unico uomo nella galleria a parte i fantasmi, continuava a vagare, temendo, comprensibilmente, di essersi perso. Si stava facendo notte e le luci nella galleria si erano spente. D'un tratto voltando l'angolo dell'ennesimo corridoio, aveva il tremendo dubbio di esserci già passato un'ora prima, si trova proprio di fronte a sè una lunga scala, non riesce a vedere bene, ma percepisce chiaramente dei lamenti, più singhiozzi a dire il vero, come quelli del pianto di un bambino.
Così comincia a salire i gradini, uno alla volta, con cautela, perchè il buio era pesto e non gli permetteva di vedere oltre il proprio naso.

Ed ecco che si trova davanti un bambino in lacrime...in un primo momento Peter appare come stupito nel trovarsi di fronte un bambino piangente e tutto solo..ma poi messi da parte tutti i dubbi si inginocchia vicino al bimbo e inizia a parlargli:-Ciao come ti chiami? Ti sei forse perso?--Ma a quanto sembra il bambino era troppo spaventato per parlare...Cosi un pò per lo sconforto e un pò per la stanchezza Peter si siede nei gradini a pensare sul da farsi....

L'uscita? Ma dov'era l'uscita? Eppure era sicuro di aver percorso la strada a ritroso in maniera corretta... aveva davanti a sé tante porte diverse, che prima non aveva notato, ma quella per uscire non c'era... e poi avvertiva una strana sensazione, come di essere seguito, spiato... Si voltò all'improvviso: nessuno. Percepì solo un soffio d'aria, come un alitare leggero intorno al viso: un brivido percorse il suo corpo...


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Galleria d'arte!..
..........Forse il soffio d'aria sta,... ad indicare l'uscita di sicurezza, probabilmente non aveva notato la solita grafica "dell'omino che scappa".
La causa è determinata dalla paura, seguita da forte sudorazione per mancanza di ossigeno al cervello.

Ma....era lì, a due passi la strada, la salvezza; il sesto senso (guida) ha prevalso sulla nebulosa...attonita paura umana per l'ignoto, guidandolo verso l'uscita di sicurezza,...verso la libertà!!...