Cladis, pecorino anticolesterolo

Oltre l'apparenza....

ALIMENTAZIONE
Cladis, pecorino anticolesterolo
al via la verifica dei "superpoteri"
Ideato dalla facoltà di Agraria di Pisa, il formaggio passa a un trial di 30 mesi su sessanta donne sofferenti di sindrome metabolica. Il segreto è nel latte di pecore alimentate con un mangime arricchito di semi di acido linoleico coniugato (cla) che previene le malattie cardiovascolari

ROMA - Arriva l'ora della verifica per Cladis, il formaggio pecorino "anticolesterolo" nato dai ricercatori della facoltà di Agraria dell'università di Pisa. Cladis conserva il sapore del pecorino tradizionale, mentre il "potere" anticolesterolo gli deriverebbe dal fatto di essere prodotto con latte di pecore nutrite con un mangime sperimentale, ricco di semi di acido linoleico coniugato (cla), un acido grasso polinsaturo che contribuisce a proteggere l'organismo dalle malattie cardiovascolari.

Dopo il battesimo e la teoria, il nuovo formaggio passerà ora nelle mani dei ricercatori del Policlinico di Abano Terme-Fondazione Leonardo che ne testeranno gli effetti con un trial che durerà 30 mesi e coinvolgerà una popolazione di 100 donne over 60 con sindrome metabolica. Secondo gli studiosi, questo tipo di pazienti potrebbe ottenere un doppio beneficio dal Cla con il consumo del pecorino "modificato" dentro in una dieta equilibrata: da un lato, la capacità di abbassare i livelli di colesterolo, ove confermata dai test, aiuterebbe a prevenire patologie cardiovascolari; dall'altro, il contributo di calcio comunque fornito dal formaggio farebbe da ostacolo all'insorgenza dell'osteoporosi.

"Il ruolo dei grassi nella dieta - spiega Gaetano Crepaldi, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Leonardo - rappresenta un punto molto controverso: alcuni di essi sono considerati fattori di rischio cardiovascolare, mentre altri sono indispensabili per l'organismo. Il confine tra utile e nocivo dipende dalla quantità e dal tipo di grasso assunto con la dieta".

Durante la sperimentazione il pecorino sarà somministrato a un campione di ospiti della Oic di Padova. Se i risultati saranno positivi, si prevede di allargare la produzione di latte arricchito con l'acido linoleico coniugato anche alle pecore di Onna, la frazione dell'Aquila tra le più colpite dal terremoto dell'anno scorso.

Ospite

L'iniziativa e' molto interessante, peccato che non riesca ad apprezzare il gusto del pecorino, e' troppo forte per me.

Sarebbe auspicabile che allargassero l'utilizzo dell'acino linoleico anche all'alimentazione delle mucche.....

Scrittore eccelso!!!

Ottimo!!!!!
Questa è la ricerca scientifica che amo di più.....................anche se da un altro lato c'inquinano grrrrr

Non vorrei sbagliare ma in passato ho sentito parlare di un burro senza colesterolo, proverò a fare una ricerca in rete.

Oltre l'apparenza....

per il pecorino ,,,,è il formaggio che preferisco ,anche di formaggio ne mangio pochissimo ,se devo fare uno strappo lo faccio per quello,,,,

acido linoleico ,,, eh??

speriamo bene,,,non so perchè ma ho pochissima fiducia nella ricerca,,,alimentare,,, mi arrendo

il cioccolato al peperoncino l'ho assaggiato ,,, imbarazzo..