Lo sai che gli alberi parlano?

E' il titolo di un libro sugli indiani d'america che ho cominciato a leggere. Non è un libro tipo saggio o romanzo, ma una raccolta di foto e poesie piccola prosa della tradizione degli indiani d'America.

Io ho un rapporto molto profondo con gli alberi e credo davvero che "parlino" (a costo di risultare buffa ) ma diciamo che non me ne vergogno affatto, anche se sembra strano. Quelle creature sono esseri sensibili pur non avendo alcun organo cognitivo ma ho sempre pensato che un comunicare diverso sia difficile da capire ma non meno completo del nostro che è molto più articolato e fatto di più supporti.

Ad ogni modo volevo allegare una di queste piccole preghiere, che mi è piaciuta molto. una preghiera agli alberi, ai miei amici, le creature della natura a me più care...

mi commuove molto il rispetto che c'è in queste parole pur dovendolo abbattere, si chiama

"preghiera ad un giovane albero di cedro"

e dato che il mio papà e la mia mamma hanno dovuto-deciso di far abbattere dopo una tromba d'aria in cui ne erano caduti otto in mezzo alla strada, tutti e 47 i cedri del libano che avevamo davanti a casa in cui giocavo da bambina per i quali ho sofferto da morire condivido con voi questa cosa perchè voglio pensare che i miei alberi non ce l'abbiano con me perchè ho permesso, perchè non sono riuscita a impedire di farli abbattere


Guardami, amico!
Sono venuto epr chiederti il tuo vestito.
Sono venuto epr chiederti il tuo vestito.
Tu ci dai tutto quello di cui abbiamo bisogno
il tuo legno, la tua corteccia, i tuoi rami
e le fibre delle tue radici,
perchè tu hai pietà di noi.
Tu sei volentieri pronto a darci il tuo vestito.
Io sono venuto a pregarti per questo,
donatore di lunga vita,
poichè io voglio fare di te un cestino per le radici di giglio.
Io ti prego, amico, non essere adirato con me
e non essere adirato con me,
per quello che ora sto per fare con te.
E ti prego, amico,
racconta anche ai tuoi amici,
per che cosa sono venuto da te.
Proteggimi, amico!
Tieni la malattia lontana da me,
che io non perisca per malattia o in guerra, o amico!

preghiera degli indiani Kwakiutl

non è cos' inusuale trovare delle persone sensibili che pensino che gli alberi parlano ,,,

anzi c' è uno studio molto bello sul canto degli alberi ai quali sono stati collegati dei computer in grado si rendere udibili le loro ''voci'',,,vale a dire lo scorrimento della linfa varia a seconda di ciò che accade attorno a loro,,,

come tutti gli esseri viventi ,,hanno una loro sensibilità,,sarebbe presuntuoso attribuirla solo a noi ,,unicamente perchè non comprendiamo

Commovente doxy , mi sono sempre chiesta come mai gli indiani, uomini come gli altri , siano stati dotati di tanta sensibilità e rispetto nei confronti di tutto il mondo, oppure son loro che hanno saputo coltivare quei sentimenti più d'ogni altro.
Comunque, tornando agli alberi, condivido i tuoi sentimenti verso un albero abbattuto.
Nel mio giardino c'era un pino che ormai aveva più di 40 anni, me lo ricordo piccolo piccolo sostenuto da un'impalcatura di legni per non farlo spezzare dal vento, mio padre, quando comprò questa casa nel 66, aveva il sogno d'addormentarsi sotto la sua chioma e sentire il profumo della resina.
D'allora sono passati tanti anni, papà non ha mai potuto realizzare il suo sogno purtroppo, ma il pino è diventato alto, forte e maestoso, quanti dolci ho fatto con i suoi pinoli, per non parlare del pesto alla genovese, quanti bambini hanno giocato sotto di lui raccogliendo i pinoli
Purtroppo le radici dei pini sono tremende, hanno cominciato a mettere in serio pericolo le tubature del pozzo artesiano, così dopo aver richiesto i permessi alla Forestale ed alla Provincia, abbiamo dovuto abbatterlo
Non sai che dolore, alla Ditta c'è voluta un'intera giornata per tagliarlo, io non mi sono mai affacciata, sentivo solo il ronzio della sega ed il mio cuore sanguinava, come l'albero con la resina.
Ha lasciato un enorme vuoto, nel giardino ma anche dentro di me, un altro sogno spezzato, non ti nascondo che mentre sentivo la sega parlavo con papà e gli chiedevo perdono per quello che stavamo facendo, so di sembrare esageratamente sentimentale, ma penso che tu puoi capirmi

Avevo scritto anch'io ieri, ed e' sparito tutto, uffa!

Doxy, sei semplicemente una persona dotata di una straordinaria sensibilita' per tutte le forme di vita che ci circondano.

Comprendo e condivido quello che senti, e ti assicuro che spesso mi e' successo di essere un po' giu', e di sentirmi "sostenuta" dalla bellezza di un fiore in procinto di sbocciare, di una gemma spuntata su un ramo, di provare una grande sensazione di pace solo osservando la natura che mi circondava.

io adoro i faggi,,,nella faggeta ,c'è di solito un colore di perla,,,,

i tronchi sono lisci e diritti e vellutati alla mano ,,,e sono tanti ,,tutti ugluali ,,tutti vicini ,,un unico essere ,,,,

nei miei campi c'è una grande quercia,,,che in questo momento semina ghiande ovungue,,,forte e maestosa ,,non manco mai di salutarla e le chiedo scusa se devo accorciare un pò i rami che chiudono la scala,,,,

un amico ha appena potato gli olivi,,,anche se so che è necessario ,,,mi piange il cuore a vedere i tronchi a terra ,,,

Gli alberi lo sanno che ci dispiace, io credo che lo sentano, che loro percepiscano le vibrazioni del nostro spirito e che la percepiscano davvero ampiamente, più di quello che potrebbero fare gli umani, non dimentichiamoci che non avendo il "filtro" dell'intelletto, la sensibilità aumenta... Un albero, quando lo guardo, mi trasmette la pace, la pace assoluta. Stanno fermi immutabili anche sotto le intemperie, non scappano e sono esseri liberi perchè manifestano sè stessi... Mi danno un'energia incredibile...

Ho avuto il piacere di leggere questo libro ormai 16 o 17 anni fa. Ero in piena adolescenza e mi regaló una dimensione tutta distinta delle cose. Altri valori. Forse piú vicini ai miei. É da anni che non vivo in Italia ed ogni tanto mi chiedo come sia possibile che non abbia messo in valigia quel libro ... ma insomma. Da piccolo mi chiedevo perché le persone si facessero tanti problemi nel non mangiare carne se poi tanto mangiavano vegetali. D'altronde quando vedevo le piante perdere resina pensavo stessero sanguinando. Ero arrivato a minacciare gli amici che "spellavano" le betulle :D
E poi ho avuto la fortuna di leggere questo libro, e di capire che non ero poi tanto fuori di testa.
Ok, non sono piú ai livelli di sensibilitá di quei tempi, ma certe questioni di rispetto nei confronti della Natura e degli altri mi hanno sempre accompagnato, e credo lo faranno sempre.
Per chi non lo abbia ancora letto, lo consiglio vivamente!

Ti consiglio di andare a trovare Dio in paradiso!!!

Naaaaa, non funziona quella dieta! Avevo provato con l'acqua pesante, pensando avesse molte piú proprietá di quella "normale", ma poi non dormivo di notte dovuto a una strana luce fosforescente che perseguitava persino a letto. :S
In effetti il mio ragionamento metteva allo stesso livello il fatto di mangiare carne o vegetali. Ragion per cui non sono vegetariano ma onnivoro, come natura m'ha creato. Solo con un certo rispetto e limite. Qui in Argentina moltissime persone NON mangiano carne 2 o 3 volte alla settimana! É un problema tanto per la salute dell'individuo quanto per la domanda che esiste di carne, anche se in fondo il mercato principale é quello internazionale ...
Ma insomma, appunto leggendo quel libro si puó capire che un equilibrio puó esistere. Non é necessario, a mio avviso, non mangiare carne, ma farlo in maniera equilibrata e coscienziosa é un dovere. Una poesia del libro era il ringraziamento di un uomo all'animale che aveva appena abbattuto. Lo ringraziava motivando il perché del suo atto, senza ipocrisia. É un esempio di come sia necessario un equilibrio. Ricordate la scena di "balla coi lupi" in cui ci sono tutte le carogne dei bisonti scuoiati? Ecco, quello é rompere un equilibrio.

Eh ... sapessi quanti "equi-libri" hanno rotto ...

A rompere i libgri, o meglio a bruciarli erano di solito gli inquisitori, coem Torquemada, conosci? dovreste essere parenti...

Merlino qui di equilibri ce ne sono molti da rispettare, principalmente è una forma di rispetto verso la natura, la propria casa, verso sè stessi per accettare i propri limiti, per conoscersi e per migliorarsi... E' sempre così che deve essere, le persone estremizano sempre perchè la via di mezzo pare sempre un po0 strana, come incompleta... chissà perchè.

Oggi è una meravigliosa giornata... buon primo maggio!