Celebrazioni per l'Unità d'Italia

Celebrazioni per l'Unità d'Italia: Bolzano non parteciperà

1861-2011: l’Italia compie 150 anni. Un compleanno decisamente da ricordare. Tra gli invitati, però, non ci sarà la provincia autonoma di Bolzano. Dalle parole del Presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder, infatti, emerge chiaramente la volontà di non partecipare alle celebrazioni per l’Unità d’Italia. Durnwalder ha dichiarato:

Noi ci sentiamo una minoranza austriaca e non siamo stati noi a scegliere di far parte dell’Italia. Anche per questo motivo non abbiamo grande interesse di parteciparvi. Non mi sembra il caso di festeggiare e posso dire che non è una questione etnica e non vogliamo offendere nessuno. Per noi i 150 anni non rappresentano soltanto Garibaldi, ma ricordano anche la separazione dalla madrepatria austriaca.

Il Presidente altoatesino, tuttavia, ha detto di non aver ha nulla in contrario se associazioni o cittadini volessero partecipare a eventi di questo di tipo o organizzarne qualcuno; la decisione di non partecipare ai festeggiamenti, infatti, non vuole ostacolare l’offerta culturale del territorio.
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Perdonatemi se affronto un tema che qualcosa di politico ce l'ha, però se leggiamo questa notizia dal punto di vista civile allora non possiamo fare a meno d'indignarci, io l'ho fatto.
A parte il fatto che, stando così le cose, la provincia di Bolzano dovrebbe fare a meno anche dei soldi che gli arrivano dallo Stato Italiano, secondo voi questo modo di fare non rischia d'allontanare ancora di più il nord dal sud e viceversa?
Sempre qui abbiamo affrontato l'argomento della shoa come avvenimento storico che non deve essere dimenticato, ma questo modo di comportarsi non è alla stessa maniera un prendere le distanze dagli altri che non riconosciamo uguali a noi? Rimarcare ancora di più un'appartenenza di razza o nazionalità, dopo che tanti italiani son morti per l'Unità d'Italia?
Sono tanto amareggiata e delusa da questo comportamento che viene da una regione d'Italia che ho sempre ammirato per come gestisce il territorio ed il patrimonio............................italiani, ma a questo punto devo pensare che conosce poco il significato di "civiltà e rispetto per l'altro"

Sono anch'io molto rattristata Flilla, ma questo non e' che l'ultimo segnale, in ordine di tempo, di una disaffezione crescente oltre che all'Italia, alla "res publica".

Come abbiamo gia' avuto modo di dire piu' e piu' volte, ognuno cura solo ed esclusivamente il proprio orticello, non rendendosi conto che e' un comportamento molto miope e ci si ritorcera' contro......


Sigh!

Senza aprire un altro 3d scrivo qui di seguito.

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Sarebbe importante che la festa del 17 marzo fosse l'occasione per ritrovare, in ogni famiglia, quel tassello di storia patria. Custodito spesso dalle donne, che alla terra dei padri tengono anche più degli uomini. Tutti insieme, quei tasselli sono il grande racconto del nostro passato, spesso ribadito da lettere, carte, oggetti, simboli: un patrimonio prezioso, che però i nostri figli e nipoti non hanno mai visto o compreso sino in fondo. Un giorno di riposo, che divenisse l'occasione per narrare e recuperare quel che ogni famiglia ha dato al nostro Paese, gioverebbe al sentimento dell'unità nazionale più di tante celebrazioni.


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Quest'articolo di Aldo Cazzullo sul Corriere della sera mi trova pienamente d'accordo.
Non ricordare l'Unità d'Italia, non sentirci uniti almeno nella ricorrenza, è un'offesa a chi per lei s'è battuto ed è morto, nonchè ai loro familiari.
Anche questa è una bella notizia e spero che venga imitata da tante altre scuole:

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Liceo di Treviso: la Costituzione in classe

Per me ricordarci dell'Unità d'Italia ogni 50 anni è del tutto inutile ed a così tanti anni distanza rischia di creare divisioni come sta già accadendo, perchè i governi cambiano così come le persone, quindi, visto che anche molti politici non la conoscono, leggere gli articoli della nostra Costituzione potrebbere essere un rinfrescare la memoria anche a chi ci Governa, magari servirà a ricordargli che i padri fondatori del nostro Paese avevano a cuore le sorti dell'Italia e quindi anche delle generazioni future d'italiani, mentre ora si pensa solo a rabberciare i danni del momento tanto per tirare avanti a campare!
Scusate lo sfogo, ma m'indigna profondamente quello sta uscendo dalla bocca e dalla testa di certe persone!

spesso si da per scontato quello che si ha senza aver fatto nessuno sforzo per averlo...

così è per certe conquiste sociali ,come l'uguaglianze delle donne ,,,o la libertà di parola ,,,

così al di sopra di ogni considerazione politica ,,solo un atto di solidarietà e un ricordo per chi ha creduto in un ideale di libertà del quale siamo figli,,,

spesso si da per scontato quello che si ha senza aver fatto nessuno sforzo per averlo...

così è per certe conquiste sociali ,come l'uguaglianze delle donne ,,,o la libertà di parola ,,,

così al di sopra di ogni considerazione politica ,,solo un atto di solidarietà e un ricordo per chi ha creduto in un ideale di libertà del quale siamo figli,,,

Detesto essere Bastian Contrario ma in certi casi non posso farne a meno... Sinceramente condivido la schiettezza della provincia di Bolzano. Condivido il fatto che come paese in teoria liberale (in realtà non è proprio così) la libertà di opinione esiste e non mi sembra giusto dire che una persona non ne ha diritto. Secondo me bisognerebbe considerare invece che con occhio negativo la realtà dei fatti. C'è una parte dell'Italia a cui probabilmente nessuno ha chiesto se voleva essere integrata in questo paese che ammette e afferma che è proprio così.
A me fa più indignare il politico di turno che è dov'è per la poltrona e che si finge commosso perchè farebbe brutto dire che non gliene frega niente. Parlamentari che la costiutuzione non al conoscono, neanche i primi tre articoli. Sinceramente sono queste le cose che mi indignano, non chi dice quello che pensa...

Poi certo questa è la mia opinione...
Non si tratta di dare per scontate certe conquiste, ad esempio ci sono donne in Afghanistan che manifestavano per il regime talebano mooooooolto più che oppressivo nei confronti delle donne. E' libertà di scelta, condivisibile o meno ma in una democrazia c'è spazio per tutti...