Prima impressione: conta davvero

L'aspetto di una persona racconta molto del suo carattere: lo dice la comune esperienza e ora lo conferma anche la scienza: non serve essere particolarmente intuitivo per riconoscere i tratti fondamentali ella personalità di un nostro simile, tanto che l'autostima, la capacità di estroversione e anche il livello di onestà di un volto possono essere dedotti correttamente fino dal primo sguardo, perfino da una semplice fotografia.

Lo ha confermato uno studio realizzato da gruppo di ricercatori, coordinato dall'Università di Cambridge, e pubblicato sulla rivista Personality and Social Psychology. In pratica, gli studiosi hanno chiesto, nel corso di un esperimento, a un gruppo di volontari di valutare la personalità di individui estranei sulla base di due foto: una in cui il soggetto era ritratto in una posa prestabilita dai ricercatori e l'altra in cui era il soggetto stesso a proporsi nella posizione che voleva. Ebbene, i giudizi sulla personalità espressi dai volontari sulle persone viste in fotografia sono risultati molto simili a quelli indicati dalle persone stesse circa la propria personalità.

"Come avevamo previsto - hanno concluso i ricercatori - l'aspetto fisico è un canale attraverso il quale la personalità si manifesta". I volontari sono stati infatti in grado di valutare correttamente la personalità di un individuo da entrambe le pose, ma i giudizi sono risultati più accurati nel momento in cui è stata presa in esame la foto spontanea, dalla quale era più facile valutare il carattere del soggetto fotografato. I volontari sono stati in grado, analizzando le due foto, di valutare con precisione la gradevolezza, la stabilità emotiva, l'apertura, la simpatia e la solitudine di una persona.
TGcom.


Ritieni che possa essere vera questa teoria???.....

Riesci a percepire la personalità del tuo interlocutore valutandone l’aspetto fisico?

è un 'arma a doppio taglio,,,

se può essere vero

Come avevamo previsto - hanno concluso i ricercatori - l'aspetto fisico è un canale attraverso il quale la personalità si manifesta".

credo che noi valutiamo con parametri che ci appartengono,,,niente di oggettivo ,,,,

e se è deducibile dal comportamento qualcosa del carattere ,,,spesso è la legge dello specchio che ce la fa riconoscere,,,,


la prima impressione è dovuta alla risonanza che ha con noi qualcuno,,,se ha la stessa vibrazione ce lo fa sembrare simpatico e piacevole ,,,,altrimenti è altro da noi...

quello studio mi sembra lo stadio avanzato della fisiognomica ,,,,di antica memoria ,,,che ci sia anche una parte di vero ...non mi voglio lasciar condizionare ,,,,,neanche dalle mie stesse impressioni,,,figurarsi da quelle degli altri

sirio_night ha scritto:

Senza arrivare alla fisiognomica, più volte sconfessata, una verità di fondo c'è a mio avviso,

ma solo ad una prima impressione..... perché mi è più volte capitato di "farmi un'idea"

approssimativa ( diciamo proprio all'apparenza) e poi trovarmi a demolirla completamente

una volta raggiunta una conoscenza maggiore....

Credo comunque anche io a una vibrazione analoga.... e questo avviene nel reale, ma anche attraverso

le parole scritte.... quindi anche nel forum....

concordo con te ,,,,la comunicazione anche non verbale è importantissima ,,,e tutto di noi manifesta almeno in parte ciò che siamo ,,,

è l'interpretazione che ne diamo che può essere di un tipo per poi doverci ricredere,,,

Non guardo molto la paarte esteriore della persona che ho di fronte....certo se è bella sia uomo che donna mi piace ammirarne i tratti e il modo di comportarsi...

Il fatto è che da questo punto di vista mi lascio ancora guidare,almeno all'inizio,dal mio istinto e cosa sento quando sono a contatto con chi ancora non conosco...fino ad ira devo dire che non ha mai sbagliato molto...

Effettivamente la prima impressione non è quella che conta, ma influenza sicuramente il rapporto successivo.
Spesso, sarebbe ipocrita non ammetterlo, si tende a non approfondire una conoscenza anche solo per un dettaglio fisico, che può risultare sgradevole, esempi banali...l'alito non pofumato, denti o unghie sporche, ascelle maleodoranti, capelli "unti", trasandatezza...che poi non sono altro che particolari che non ci piacciono in noi e di conseguenza negli altri...
La cosiddetta "sensazione a pelle", cioè avere la percezione che quella persona non è tra le tue corde, esiste, ma provo a non fermarmi a questo, generalmente, a meno che non sia solo una sensazione riferita a un passante occasionale o che si limita ad una conoscenza superficiale.

Non credo assolutamente nella fisiognomica che si è spesso rivalata una bufala.

Solo che allora come hanno fatto ad identicare con così esattezza il carattere della persona da una foto?

Anche a me verrebbe da dire dal linguaggio extraverbale.

Paul Watzlawick in Pragmatica della comunicazione (1971) sottolinea per la prima volta il fatto che qualsiasi cosa si faccia si comunica. E' inevitabile. Anche non fare niente è una comunicazione.
Poi con Milton Erickson abbiamo la nascita di una prassi che sarebbe poi stata studiata da Richard Bandler e John Grinder da cui sarebbe nata la famosa ma ormai famigerata PNL. Inoltre c'è da considerare il Facial Coding Sequence di Paul Ekman con la quale abbiamo codificato in maniera universale le espressioni di felicità, tristessa, rabbia, disprezzo, disgusto e vergogna (principalmente)


Ora come ora sono convinto che sia possibile poter capire una persona dal suo modo di fare quando stiamo parlando a 4 occhi. Certo non capirlo al 100 %, lo stesso ekman ci dice che c'è la probabilità di errore del 10%. Io direi che è possibile capire più o meno quello che pensa una persona dal linguaggio non verbale 55% della comunicazione (gestualità, prossemica ecc( e da quello paraverbale) e 38% dalla comunicazione paraverbale (ritmo, tono, continuità delle frasi ecc).

Quello che non mi convince è quello che una foto possa dire. La foto è statica e filma solo un determinato momento. Inoltre in questo caso non abbiamo neanche una posizione spontanea ma è forzata....la posizione è scelta dalla persona.
Una persona con una minica conoscenza di PNL può rendersi simpatica....anche se è str.

Preferisco un dialogo a 4 occhi, o cmq almeno un filmato. Cos' si ha un visione più o meno di insieme e si può capire meglio.

Cmq se consideramo un singolo instante t di una comunicazione, anche quel singolo istante ci dice qualcosa di quello che la persona è, di quello che la persona sente in quel momento.

E credo sia proprio questo quello che le persone hanno visto.

Non mi ricordo chi lo abbia detto, cmq credo Malanga, le persone inconsciamente son in grado di leggere il linguaggio del corpo che è universale.

E' per questo che si intuisce quello che la gente trasmette nel linguaggio comunicativo extraverbale che è in fin dei conti quello principale. E' quello che youg direbbe essere un linguaggio dell'anima, un linguaggio ad archetipi.

Il mio dubbio nasce dal fatto che se noi analiziamo un singolo istante abbiamo solo una visione frammentata di quella complessità che è la comunicazione stessa.

Il che nn mi convince molto.

Prima di studiare PNL, FACS e quant'altro ho sempre pensato di azzeccare al primo colpo. Spesso ho azzeccato, molto spesso no. Quante amicizie o rapporti ho rovinato a priori perché presuntuosamente ero convinto di aver visto cose che non mi piacessero...e poi quando ho dato la possibilità ad un mio amico avevo ragione a non dargliela.

Io credo che con una buona capacità di osservazione e con un pò di esperienza unita a conoscenza adeguata si possa dare un giudizio su una persona. Giudizio però che non può e non deve essere insindacabile ma che ti può dare una mano per sapere come porti,
per vedere se la persona che si ha davanti sia falsa, meschina, manipolatrice ecc e poi dargli un dubbio e osservarla ancora, senza condividere più di tanto la propria vita. In questo modo non si perde niente e non si rischia di non conoscere una persona, potenzialmente splendida, solo per una mera impressione.

Sono d'accordo con quello che dice damdam. Quello che ho imparato leggendo libri di comunicazione è la capacità di capire il prossimo. Ciò può essere utilizzato da un manipolatore (un politico o un venditore di aspirapolveri o un mago ....) per influnzare il nostro giudizio oppure può essere utilizzato in maniere intelligente per capire i prossimo e rapportarti meglio con lui.

In fin dei conti Erickson e Ekaman hanno fatto quello che hanno fatto con l'idea di voler migliorare il mondo partendo dai rapporti interpersonali.