Come prevenire il mal di testa

Ho notato che molti di noi ne soffrono, e così curiosando ho trovato questo articolo e pensando che possa tornare utile lo condivido con voi, ovviamente!


Colpisce tutti noi, più o meno frequentemente e con intensità diversa in base ai periodi e agli stress che subiamo o alla gravità del disturbo di cui soffriamo. Ma ci sono modi che aiutano a prevenire il mal di testa quando non dipende da problemi specifici che vanno curati con il consiglio del medico. Ecco come fare per evitare di procurarsi un brutto mal di testa. Sono consigli semplici, ma tutti insieme possono fare la differenza.

Mai saltare i pasti né ridurre le ore di sonno, perché alimentazione equilibrata e riposo notturno sono fondamentali per il benessere generale. Cercate di camminare almeno per venti minuti al giorno, se proprio non riuscite a fare altra attività fisica: il movimento aiuta sempre. Limitate il consumo di caffeina e idratatevi per bene. Limitate anche le bevande alcoliche.

In estate, ma non solo, cercate di non esporvi troppo a lungo al sole (ovviamente sempre protetti, ma è un altro discorso). Sappiate che il cioccolato può peggiorare il mal di testa, quindi anche se ne siete golosi limitatene il consumo se ne soffrite. Non abusate però di analgesici per combattere le vostre emicranie: l’effetto sarebbe quello di assuefarsi e perderne tutta l’efficacia.

Combattete lo stress con discipline rilassanti come yoga e meditazione, ma meglio ancora sarebbe riuscire a gestire le situazioni di forte stress emotivo in maniera positiva, per non lasciarsene sopraffare: quasi sempre ne deriva un brutto mal di testa. Le terapie ormonali spesso possono influire sulla situazione, quindi se ne fate uso, o assumete contraccettivi, consultate il medico per sapere se non sarebbe meglio modificare o riadattare la terapia.

Citazione :

per lo yoga personalmente ammetto che dovrei essere

più attenta alla sezione di Dharma, che ci offre questo percorso

Ho postato questo articolo anche per questo motivo!

Devo ammettere che lo yoga e la meditazione la ritrovo, ovunque legga consigli per lo stress in genere, addirittura per l'ipertensione, che mi interessa personalmente.
Devo dire che oggi ho iniziato questo percorso con i "semplici" esercizi di respirazione, proposti da dharma, e vorrei continuare, cercando di ritagliare un altro angolino di tempo dalla mia giornata...
a dharma veramente per i suoi preziosi consigli!

Un ringraziamento anche da parte mia, che ho spesso questo compagno poco gradito nelle mie giornate.

Claudia, lo yoga e' davvero eccezionale anche secondo me, che pero' sono solo una semi principiante.

l'ideale ,serebbe seguire delle lezioni regolari ,,,con un insegnante preparato ,in più a casa eseguire qualche esercizio di mantenimento ,,,,

la mente ,tende a separarsi dal corpo ,,,come se fosse un contenitore ,da utilizzare ,,,,lo yoga che propone proprio questa unione permette di entrare in benessere con più frequenza ,,,,ecco perchè aiuta nelle tensioni ,,,,

spesso mi dicono alla lezione ,,sono venuta con il mal di testa ora sto meglio ,,,è già tanto,,,,

ho provato in passato a fare degli esercizi di yoga, ma è una cosa che proprio non mi riesce perchè immancabilmente mi addormentavo o ci mancava poco...
è normale che ci si addormenti???? [Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questa immagine]

Sicuramente Dharma sapra' darti una risposta piu' puntuale,
Io so pero' che puo' accadere, vuol dire che il rilassamente era proprio ...ottimale.

A me non e' mai successo pero' mannaggia, e non mi dispiacerebbe...

in realtà,,,addormentarsi non è l'obiettivo dello yoga ,,,ma al contrario è il risveglio,,,

può accadere le prime volte durante un rilassamento guidato,,,ma solo perchè la nostra coscienza non ha ancora associato la veglia al rillassamento profondo ,,,cioè raggiungere uno stato di onde cerebrali simili al sonno in stato di lucidità....

nelle posizioni vere e proprie è difficile addormentarsi a meno che non siano tenute molto a lungo e alla stessa maniera il corpo recepisce ,,,sto fermo ,,sono rilassato,,,posso dormire,,,,ma tenere un posizione 10 m o più ,,,non è fattibile ameno di molto lavoro e per lungo tempo

occorre con l'esercizio,,,percepire ogni parte del corpo e soprattutto il respiro senza allentare l'attenzione ,,,la profonda percezione di sè ,senza distrazioni esterne o interne ,,questo è yug,,,,unione ,,,e dona lucidità e centratura ,,,ma occorre allenamento come per tutte le cose ,naturalmente,,,

se ci si addormenta ,,,bhe pazienza ,,significa che eravamo davvero troppo stanchi,,,

Forse mi sbaglio, ma io mi riferivo alla pratica dello Yoga Nidra.
Non ero presente alle lezioni che hanno trattato questo tipo di yoga, ma mi e' stato detto che e' molto utile per rilassarsi e conciliare il sonno.

Elettra ha scritto:

Forse mi sbaglio, ma io mi riferivo alla pratica dello Yoga Nidra.
Non ero presente alle lezioni che hanno trattato questo tipo di yoga, ma mi e' stato detto che e' molto utile per rilassarsi e conciliare il sonno.

o ma certo ,,,quello è lo yoga del sonno,,,nidra è proprio ''nanna''

me ne son pescata un pezzo anch'io una mattina alle 10,,

La mattina alle 10? Eeheheh, forse non era l'orario piu' propizio....



Non sapevo che nidra fosse nanna!

In questo articolo si parla di curare in realta', non di prevenire.

Carla, ieri quando l'ho letto ho pensato a te, ma anche a me, e a tutti quelli che soffrono a causa di questo antipaticissimo "nemico".
Nell'articolo si parla della forma "con aura", pero' chissa' mai....

Dal Corriere:

Neurologia
Basta farmaci, arriva il «portatile» anti emicrania
Un nuovo tipo di stimolatore magnetico sperimentato nella forma con aura
Basta farmaci, arriva il «portatile» anti emicrania

Un nuovo tipo di stimolatore magnetico sperimentato nella forma con aura

MILANO - Quasi un terzo dei casi emicrania è associato a depressione e le due malattie sono così legate che a volte rispondono agli stessi trattamenti. Una tecnica che invia impulsi magnetici finora usata nella depressione, la TMS (transcranial magnetic stimulation, cioè stimolazione magnetica transcranica), sarebbe efficace anche nell'emicrania con aura. Lo ha dimostrato uno studio appena pubblicato su Lancet Neurology da Richard Lipton dell'Albert Einstein College di New York, uno dei principali esperti di cefalee d'oltreoceano che da alcuni anni studia nel mal di testa l'uso di questo strumento, ora prodotto in versione «tascabile». Il nuovo modello, un cubetto con due manici laterali da afferrare per appoggiarselo dietro la nuca, consentirebbe ai pazienti di autosomministrarsi il trattamento quando sopraggiunge un attacco.

LO STUDIO - Nello studio pubblicato, fra i 164 emicranici che hanno sperimentato la stimolazione gli attacchi sono calati del 39% entro 2 ore, mentre in chi ha avuto una finta stimolazione di confronto solo del 22. Gli impulsi magnetici bloccherebbero l'onda di depolarizzazione elettrica (spreading depression) che durante l'attacco emicranico parte dalla regione occipitale del cervello e scorre verso la fronte, avviando i processi elettrochimici che scatenano l'emicrania. Non è la prima volta che trattamenti di questo tipo s'incrociano nella depressione e nell'emicrania: nel 2006, curando un'emicranica affetta da depressione farmacoresistente, i neurologi dell'Istituto neurologico Besta di Milano, diretti da Gennaro Bussone, risolsero, primi in Europa, anche il mal di testa usando la VNS (vagal nerve stimulation, cioè stimolazione vagale), tecnica che sfrutta microimpulsi elettrici inviati al cervello lungo il nervo vago del collo. Quando due anni fa gli psichiatri della Pennsylvania University di Boston diretti da John O'Reardon ottennero lo stesso risultato mentre curavano con la stimolazione magnetica transcranica alcuni depressi affetti da emicrania, la loro scoperta, pubblicata su Biological Psychiatry, non sfuggì a Lipton, che l'anno dopo ha presentato al congresso della Società Americana delle Cefalee di Boston uno studio che ha verificato l'efficacia della TMS direttamente sull'emicrania: gli attacchi si riducevano sia due ore dopo la stimolazione, sia per l'intera giornata e quella successiva.

MODELLO A SINGOLI IMPULSI - Fu messo a punto, allora, un modello a singoli impulsi (sTMS) simile a un grosso asciugacapelli, utilizzabile dagli stessi pazienti, e fu chiesto anche a un italiano, Mario Guidotti, Direttore del Dipartimento di neurologia dell'Ospedale Valduce di Como, di provare questo strumento «in aperto», cioè senza criteri rigidi di valutazione, su una dozzina di malati affetti da emicrania con aura, «solo per verificare il livello di gradimento riguardo maneggevolezza e tollerabilità — ricorda lo stesso neurologo —. In seguito, se la metodica fosse risultata accettabile, l'azienda produttrice avrebbe implementato uno studio nazionale coinvolgendo vari centri italiani». Ma lo studio non è mai partito e il centro di Como resta l'unico ad aver provato in Italia quello stimolatore, risultato sgradito ai pazienti: «Era gigantesco e il suo utilizzo impraticabile» spiega Guidotti. La nuova versione più maneggevole è arrivata ora negli USA e vari scudi si sono già levati nel mondo scientifico contro un utilizzo domiciliare, non guidato da mani esperte: anche se per ora non si segnalano effetti collaterali, in teoria impulsi magnetici impropri potrebbero plasmare circuiti nervosi aberranti, favorendo manifestazioni psicopatologiche anche gravi (crisi maniacali o allucinazioni).

Cesare Peccarisi
07 marzo 2010

E poi c'e' anche l'agopuntura. Per qualche anno mi sono curata cosi', e gli attacchi erano meno frequenti e piu' leggeri...

Da La Stampa:

Cefalea ed emicrania: curiamole con l'agopuntura

LUIGI MONDO & STEFANIA DEL PRINCIPE

Cefalea ed emicrania, anche se con modalità diverse, colpiscono una rilevante fetta della popolazione.
Anche se i trattamenti sono perlopiù di tipo farmacologico, ci sono delle alternative che possono avere degli effetti altrettanto positivi e, in linea generale, essere prive effetti indesiderati.
Uno di questi approcci è sicuramente l’agopuntura che può essere un valido aiuto in questi casi.
Per dar modo di comprendere meglio come avvengono i trattamenti con l’agopuntura abbiamo realizzato una serie di video esplicativi che verranno pubblicati a cadenza periodica.
Si comincia proprio con la cefalea e l’emicrania, partendo dalla spiegazione di cosa sono e in cosa si differenziano, per poi mostrare in pratica come e dove vengono infissi gli aghi per andare ad agire sui punti chiave per il trattamento.
Il video lo potete vedere facendo clic QUI.

E oggi ho trovato pure questo, la tossina botulinica che iniettata cura il mal di testa per 4 o 5 mesi.....Se funzionasse davvero non sarebbe male.
L'ho trovato sul mensile "News" che distrubuiscon all'Esselunga!

Copio (e non incollo):

La tossina botuliica e' usata da anni nei centri neurologici specializzati per trattare l'emicrania e la cefalea cronica resistenti ai farmaci e associate a rigidita' e dolori muscolari. Viene iniettata nei muscoli di fronte, mascella, collo e spalle e intorno agli occhi. L'effetto dura 4-5- mesi.

Io ho trovato questo!

Il partenio è una pianta erbacea, perenne, glabra e a fusto eretto; è spontaneo in quei paesi con clima mite e temperato (Europa centrale e Giappone). La droga è costituita dalle parti aeree e la raccolta va effettuata in estate.

Il partenio viene molto utilizzato attualmente grazie alle sue elevate proprietà: febbrifugo, emmenagogo, analgesico. Oggi in erboristeria il partenio ha preso largo uso nel trattamento e nella prevenzione delle emicranie, spesso in associazione con altre piante dalla leggera virtù antinfiammatoria, tra cui l’agnocasto.

Può essere utilizzato come infuso (1-2 cucchiaini per ogni tazza d’acqua) o in capsule. Le sue proprietà sono dovute ad un insieme di principi attivi, tra cui lattoni terpenici, olio essenzial

Carla, per ora ho trovato solo questo articolo, del 2006. Ne avranno fatti di progressi nel frattempo. Immagino che il Besta possa essere uno dei centri che si occupa di questo tipo di cura. Provero' a continuare le indagini....sperando che nel frattempo il mal di testa ti lasci in pace!



Ah la mia testa, mi ero dimenticata il link...

[Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questo link]

Oggi sul Corriere ho trovato questo:

VIDEO
Emicrania: riconoscerla e combatterla
Non è un mal di testa «qualsiasi» i consigli per capire che cosa fare quando arriva l'attacco
VIDEO

Emicrania: riconoscerla e combatterla

Non è un mal di testa «qualsiasi» i consigli per capire che cosa fare quando arriva l'attacco


L'emicrania è una della possibile forme di «cefalea», il nome tecnico del mal di testa. «I suoi sintomi distintivi sono dolore alla testa e una generica ipersensibilità agli stimoli come per esempio la luce oppure i suoni), a volte anche nausea e vomito» spiega il dottor Frediani, primario di neurologia del Policlinico Ponte San Pietro (Bergamo) in un'intervista-video. «Gli attacchi di emicrania durano in genere 24-48 ore e i fattori scatenanti possono essere molti. Ogni emicranico impara a riconoscere i propri». «Quando inizia l’attacco è meglio prendere subito un antidolorifico, senza aspettare» suggerisce l'esperto. L’emicrania colpisce più spesso le donne in età fertile

Metto anche il link all'articolo, perche' c'e' pure un video:

[Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questo link]

e la possibilita' di fare domande ad un esperto:

[Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questo link]

Sul Corriere hanno aperto un forum in cui si possono postare domande sul mal di testa, in particolare copioincollo questa, che mi e' sembrata particolarmente interessante, visto che parla di triptani.

[Solo gli amministratori hanno il permesso di visualizzare questo link]


emicrania e triptani

Ho 44 anni e soffro di emicrania da almeno 15 anni, dovuta a cause legate al ciclo ormonale. Contemporaneamente al mal di testa ho forti nausee con vomito che mi impediscono una normale giornata lavorativa. Da quando però esistono i triptani prendo la pastiglia ai primi accenni di mal di testa e mi passa nel 90% dei casi. Il mio problema è che utilizzo questi farmaci molto frequentemente in quanto per la maggior parte del mese ho l'emicrania ed il medico di famiglia mi dice che non posso continuare così e che dovrei provare una cura per prevenirla. Premetto che già avevo provato gli antidepressivi a basso dosaggio e i farmaci per l'ipertensione sempre a basso dosaggio, ma senza risultati. La mia domanda è: io sono soddisfatta dei triptani che rischi corro usandoli frequentemente e a lunga scadenza??

Domenica, 07 Febbraio 2010
Gentma Sigra Paola,
il suo intervento sottolinea quanto beneficio abbia portato l'introduzione dal 1990 di farmaci specifici per il trattamento della crisi emicranica quali sono i triptani. Il suo dubbio è legittimo e i dati in letteratura ci consentono di tranquillizzarla perchè i triptani sono risultati farmaci non solo efficaci ma anche ben tollerati e sicuri. Tuttavia il trattamento dell'emicrania deve considerare anche il numero di dosi usate ogni mese al fine di potere valutare la opportunità di introdurre anche una terapia preventiva per ridurre l'uso della terapia sintomatica che in in individui predisposti e quando diventa troppo frequente può instaurare un meccanismo paradosso di peggioramento della frequenza delle crisi emicraniche. Quindi niente paura usi tranquillamente i triptani per controllare la crisi ma tenga monitorato frequenza mensile delle crisi e del conseguente uso di terapia sintomatica; ciò permetterà allo specialista di fiducia di valutare correttamente il suo caso. Cordiali Saluti Pietro Cortelli

Ed e' arrivata anche questa scoperta.....di soluzioni definitive pero' ancora non si parla....

Purtroppo....

Scoperto il fattore genetico che predispone all'emicrania
La mutazione di un cromosoma produrrebbe un accumulo, tra le sinapsi, del recettore chimico glutammato che scatena il dolore. Lo studio è stato pubblicato su Nature Genetic e potrebbe portare allo sviluppo di un farmaco

|
Parigi, 29 agosto 2010 - Per la prima volta è stato individuato il fattore di rischio genetico di sviluppare la forma più comune di emicrania. Si tratta di una mutazione (rs183574) del cromosoma 8 collocata tra i geni PGCP e MTDH/AEG-

La mutazione fa si che si accumuli tra le sinapsi (i legami tra i neuroni) il recettore chimico glutammato che scatena l’emicraina. Lo studio è stato pubblicato su Nature Genetic e potrebbe portare allo sviluppo di un farmaco che eviti l’accumulo di glutammato. Lo ricerca è opera dell’International Headache Genetics Consortium presso il Wellcome Trust Sanger Institute coordinato da Aarno Palotie. L’emicrania colpisce una donna su sei e un uomo su 12.

Fonte Agi