Porta la sporta

Ne abbiamo parlato tempo fa mi sembra, (delle borse di plastica usa e getta e del loro devastante impatto sull'ambiente), segnalo questa campagna di sensibilizzazione del WWF.

Da Repubblica:

Meglio la borsa del sacchetto. Al via la campagna “Porta la Sporta”
di Mauro Munafò
I sacchetti di plastica che usiamo per la spesa sono una vera minaccia per l'ambiente: basti pensare che impiegano 200 anni per decomporsi. Oltre al fatto che nei supermercati ce li fanno pagare. I Comuni Virtuosi assieme a FAI, Italia Nostra, Wwf e Adiconsum lanciano una serie di iniziative per promuovere l'uso di borse di tessuto
Si usano per portare la spesa a casa, al limite per buttarci la spazzatura e nulla più. I semplici sacchetti di plastica, innocui all’apparenza, sono invece una vera minaccia per l’ambiente. Proprio per sensibilizzare il consumatore sul peso per l’ecosistema delle buste di plastica, fino al 24 aprile si celebra la campagna “Porta la sporta” pensata, come dice il nome, per incentivare l’uso di borse di tela e di tessuto.

La settimana nazionale di Porta la sporta viene promossa dall’associazione dei Comuni Virtuosi, dal WWF, da Italia Nostra, dal FAI e da Adiconsum ed è l’evento più importante legato all’omonima campagna lanciata nel marzo 2009 dall’associazione Comuni Virtuosi. Per l’occasione sono previste numerose iniziative in più di cento comuni e in oltre duemilacinquecento punti vendita di varie catene della grande e media distribuzione presenti in Italia (maggiori dettagli sul sito).

Perché modificare le proprie abitudini e abbandonare i sacchetti? I vantaggi nell’abbandono della plastica sono di vario genere. Innanzitutto c’è l’aspetto ambientale: si calcola che per produrre la plastica si usa circa l’8% del petrolio estratto annualmente. Dell’intera produzione della plastica (200 milioni di tonnellate l’anno), circa la metà è usata per imballaggi e articoli monouso. I soli sacchetti, usati nella quantità di 100 miliardi l’anno nella sola Europa (15 miliardi in Italia), ci mettono 200 anni per decomporsi e sono tra le principali cause dell’inquinamento dei mari e della morte di diverse specie di volatili e fauna marina.

Se l’aspetto ambientale non basta, ci si può concentrare su quello economico: in molti supermarket i sacchetti si pagano circa 5 centesimi l’uno, un costo che moltiplicato per tutte le volte in cui si fanno compere può far superare i 20 euro annui a testa. Anche quando i sacchetti sono gratuiti c’è in realtà una spesa del distributore che viene indirettamente riversata sul consumatore attraverso i prezzi dei prodotti. Aggiungendo i costi dello smaltimento dei rifiuti, che gravano su ogni cittadino, si capisce bene come il passaggio alla sporta non porti che fattori positivi.

Sacchetti biodegradabili? Non convincono tutti
Il problema del costo sociale dei sacchetti è stato affrontato anche a livello normativo. Una disposizione decisa dall’Unione europea ha messo fuori legge i sacchetti di plastica di plastica (polietilene), ma in Italia la decisione sulla sua applicazione è slittata al 2011. Al posto del polietilene dovrebbero entrare in circolazione i sacchetti in materiale biodegradabile. Questi prodotti non convincono e tuttavia l’associazione dei Comuni Virtuosi promotrice di Porta la sporta, poiché si tratta sempre di confezioni usa e getta che non modificano la cultura dello spreco e la cui produzione implica comunque un consumo energetico non indifferente.

La spesa verde. Per fare compere ecologicamente attente basta seguire pochi consigli: acquistare prodotti alla spina o sfusi, evitare gli imballaggi inutili, prediligere le confezioni famiglia (che costano anche meno), programmare in anticipo la spesa settimanale per evitare di dover buttare il cibo e preferire l’acqua di rubinetto a quella imbottigliata (le case dell’acqua possono essere d’aiuto. Naturalmente è poi necessario portarsi dietro tante buste di tela quante ne servono. Per esercitarsi è sempre possibile usare il “carrello virtuale” realizzato dal WWF.

La “Sporta fai da te”. Per chi è in grado di usare una macchina da cucire senza causare danni, il sito dell’iniziativa ospita una serie di guide, anche video, per aiutare nella realizzazione manuale di una borsa di tela. I modelli presenti sono sei (sacco, fashion, a soffietto ecc): una gamma di scelta che permette ancora una volta di distinguersi da chi usa gli anonimi e omologati sacchetti.

Noi quando andiamo a fare la spesa utilizziamo le borse di tela o un cestino in vimini... abitudine appresa molti anni fà durante una vacanza all'estero.

quello che porta a utilizzare sacchetti di plastica è semplicemente ,,quello che si chiamo''briga''

cioè fastidio misto a dimenticanza ,condito con'' tanto me la danno ,'',,

devo dire che quando ho cominciato ad usare le borse di tela ,mi dimenticavo proprio di portarla ,allora ne ho una in macchina ,una a casa,,

nei negozi non alimentari hanno ancora quelle grosse e dure ,,,con il loro logo sopra ,,,,siamo lontani,,,

Ripesco questo vecchio topic per raccontarvi cosa mi e' successo oggi.

Sono tornata in un caseificio che sta qui al mio paese, e che non "frequentavo" da tempo, anche perche' ha la bruttissima abitudine di mettere OGNI singolo pezzo di formaggio in un sacchetto di plastica trasparente, e poi il tutto in un altro sacchetto.

Io mi sono sempre "portata la sporta", e ho visto che un po' mi prendevano in giro ai tempi.

Oggi chiedo due pezzi di ricotta, chiedo gentilmente di metterli in un unico sacchetto di plastica e mi dicono che non si puo', perche' si schiaccia.

Ma sono tutte e due mie, ribatto.

Niente da fare.

Al termine della spesa allungo la mia sporta, rifiutando il loro sacchetto e mi dice:

"Ah, gia' mi ricordavo di lei"

E avra' pensato: "E' quella fissata coi sacchetti".....

quando ci sono persone così,,,io faccio un pò di sano terrorismo ,,,facendoli sentire un pò fuori dai tempi ,e non più in linea cone le nuove tendenze di salvaguardia dell'ambiente,,,si sa mai,,,,

Mi sto accorgendo piacevolmente che stanno aumentando lepersone che si portano la sporta da casa era ora!!!!!
Io ormai sono anni che lo faccio, da quando si cominciò a parlare dell'inquinamento che causano, al che mi dissi "ho tante borse in soffitta, perchè non le uso?" così inziai a portarmele appresso. All'inzio la gente mi guardava un pò così, avranno pensato che ero una taccagna che non voleva pagare la busta di plastica, ma sai a me quanto fregava dei loro pensieri!
Poi ho ricominciato a foderare il secchio dell'immondizia con la carta, come faceva mamma, lo andavo a svuotare nel cassonetto, lì pure incontravo chi mi guardava con sospetto, ora ce n'è più di qualcuno che lo fa, sicuramente quelli che non devono scappare al lavoro
Quando s'è cominciato a parlare di diffrenziata mi sono subito organizzata, ma dovevo fare chilometri per trovare i cassonetti idonei, però l'ho fatta, caricavo tutto in macchina una volta alla settimana ed andavo.
Però............................ora ho sentito dire che anche se fai la differenziata non è certo che venga differenziata per diversi problemi di smaltimento
Allora.......................a che gioco giochiamo?
Ammiro tantissimo quei Comuni che sono riusciti a mettre in praticala raccolta di porta in porta, è la miglior soluzione al problema.........................purchè alla fine ci sia lo smaltimento.

proprio la settimana scorsa è arrivato il volantino che ci prepare per il porta a porta ,,,

e contemporamenamente ho letto un articolo sul giornale in cui due comuni limitrofi ,l'uno fa il porta a porta ,l'altro no,,,ebbene c'è stato un aumento della spazzatura nel comune con i cassonetti liberi ,,,giela portano dall'altro paese,,,

dharma ha scritto:

proprio la settimana scorsa è arrivato il volantino che ci prepare per il porta a porta ,,,

e contemporamenamente ho letto un articolo sul giornale in cui due comuni limitrofi ,l'uno fa il porta a porta ,l'altro no,,,ebbene c'è stato un aumento della spazzatura nel comune con i cassonetti liberi ,,,giela portano dall'altro paese,,,

assurdo!!!!
I paradossi di un paese che non va nella stessa direzione

sul sito di legambiente c'è la possibilità di inviare la propria adesione affinchè non venga procrastinata la data della messa fuori dal mercato dei sacchetti di plastica che non siano biodegradabili,,,

dharma ha scritto:

sul sito di legambiente c'è la possibilità di inviare la propria adesione affinchè non venga procrastinata la data della messa sul i mercato dei sacchetti di plastica che non siano biodegradabili,,,

grazie dharma, aderirò senz'altro

Grazie, non lo sapevo, vado a vedere e poi girero' il link a tutti i miei contatti mail-