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 Una parola... una porta che si apre..

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cioccolataconpanna
damdam
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damdam
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MessaggioTitolo: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeDom Ott 18, 2009 3:10 pm

Ho sempre inteso il forum come
partecipazione e condivisione quindi
diamo spazio alla nostra fantasia,
alla nostra interiorità
al nostro punto di vista.....
si prende una parola
ed ognuno con quella parola partecipa...

Una parola... una porta che si apre.. 374179 Una parola... una porta che si apre.. 723788 Una parola... una porta che si apre.. 735476
con una composizione propria, con un aforisma,
una composizione altrui, un pensiero personale
o altro.
L'importante è liberare la nostra fantasia
e partecipare...


Una parola... una porta che si apre.. 114912 Una parola... una porta che si apre.. 224174 Una parola... una porta che si apre.. 425263
se per esempio io dico la parola futuro
ognuno nè dà un significato o posta qualcosa
inerente alla parola...
sembra complicato ma non lo è....

futuro per esempio mi ricorda una delle mie
prime poesie giovanili...
e la lego a quel ricordo...

il futuro.

Il futuro è qui.
E' qui e non lo sfrutto.
Lo vedo, lo sento, fa parte di me
e non lo sfrutto!
L'apatia, la nausea, il non far niente
mi hanno seppellito
e come sabbie mobili
mi tirano sempre più giù.
Devo trovare la forza per reagire,
devo trovare qualcosa in cui credere!
Il futuro è qui... lo sento!
La ragione per lottare è vicina
ma non riesco a percepirla.
Devo continuare pazientemente
nella mia ricerca.
Sò che un giorno non lontano
anche io troverò la mia giusta dimensione,
il motivo di questa mia esistenza.
Lo so. Il futuro è qui!
Mi passa vicino e mi sussurra:
fà presto!

..................................................
dopo questa botta di vita....
vediamo come ve la cavate voi
con la parola futuro...


Una parola... una porta che si apre.. 14451 Una parola... una porta che si apre.. 14451 Una parola... una porta che si apre.. 14451
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeDom Ott 18, 2009 3:19 pm

Il futuro è un tempo astratto per me...penso che non esista se non inteso in larga scala.Se dico domani è futuro...ma tra 5 secondi il futuro è presente.E' difficile da spiegare con parole proprie... eh?? Cmq sia preferisco vivere di attimi presenti perchè sono concreti...Chissà perchè ma il futuro in questi ultimi anni lo intendo come una forma illusoria.... eh??
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dharma
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeDom Ott 18, 2009 3:40 pm

eh?? niente mi ha ingannato di più cone pensare futuro,,,

e niente mi da speranza come guardare al futuro,,

anche se tendo a vivere il momento ,e l'ho imparato a mie spese,non posso prescindere completamente dal progetto di me che si sviluppa nel tempo

certo mi sono accadute più cose che non avrei immaginato che quelle su cui speravo...

di solito ho un atteggiamento di grande fiducia,,,anche se oggi questa vena si è un pò offuscata,,, nuoooo daiii

ma solo oggi ,,,domani so già che tutto sarà lontano,,,

sarebbe facile dire filosoficamente il fururo non esiste ,,,, ...

ma noi siamo immersi nel tempo e
nello spazio e con queste due dimensioni dobbiamo fare sempre i conti
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeDom Ott 18, 2009 4:57 pm

Se penso al futuro...ho paura, paura di morire, o ancor peggio di soffrire.
Non ho una visione ottimistica del futuro, dunque non ci penso mai: non pianifico, non programmo, non fisso scadenze, non ho grandi progetti da compiere, nè mete da raggiungere.
Le mie mete le raggiungo semplicemente mentre vivo.
Vivo il presente, il più intensamente possibile, cercando di non perdermi nulla, assaporando tutto.Forse anche per questo, niente per me è superficiale, e una minima variazione può farmi godere come destabilizzarmi, perchè tutto è vissuto fin nel profondo. imbarazzo..
Futuro mi fa pensare alla poesia di COrtazar che ho già postato però...e così nella speranza di non averla già citata, riporto un brano di Marcela Serrano da "Antigua, vita mia", che condivido.

Citazione :
Le spiegai che ero uscita dalla giovinezza il giorno in cui avevo smesso di bermi con avidità gli istanti, di viverli forsennatamente, forzando il tempo per sapere cosa sarebbe accaduto dopo. Ignoravo il presente per balzare nel futuro immediato, ansiosa di vivere quello che ritenevo la vita avesse in serbo per me. La mia bussola indicava così decisamente il futuro che io divoravo il tempo senza farne tesoro. Senza viverlo. Quando scoprii il piacere di trattenere ogni singolo istante, di dilatarlo intensamente, concentrandomi su di esso per non lasciarmelo sfuggire, aspirandolo, come fosse oppio o fragranza di zagara, allora mi lasciai alle spalle la giovinezza.

Mi piace questa idea dam!!! ooook
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeLun Ott 19, 2009 3:37 am


Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente

Seneca.

A volte è così, chi vive male il presente tende a pensare al futuro, ma non sempre.
Io vivo il presente con un occhio al futuro, anche due, se si hanno dei sogni, desideri, dei progetti da realizzare bisogna preparare il terreno e seminare nel presente e lo si può fare se si pensa al futuro e non vivendo la giornata, ed io di progetti ne ho sempre tanti, qualcuno va a buon fine qualche altro no, pur vivendo il presente penso a cosa fare a come agire per poter avere nel futuro ciò che desidero
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeLun Ott 19, 2009 10:12 pm

molto arieggianti queste risposte....
proviamo a cambiare parola....

una parola.... una porta che si apre.....


Infinito....

il vostro rapporto con questa parola....

vittoriaaaa!!
il mio rapporto è legato ad una mia composizione
a cui sono molto affezionato e la ripropongo...

Una parola... una porta che si apre.. 2339 Una parola... una porta che si apre.. 238339 Una parola... una porta che si apre.. 84356

Infinito

Un granello nell'universo.
Un piccolo, insignificante granello nell'universo.
Ecco cosa siamo,
cosa siamo mai stati.
Un piccolo, insignificante,
immenso granello nell'universo.

Si, immenso.
Perchè immensa è la nostra interiorità
un mondo infinito e sconosciuto.
E scoprirsi ogni giorno
è un modo stimolante di crescere.
Avere la consapevolezza di se stessi
è determinante e ... pericoloso.
Perchè la consapevolezza è tale
fino a quando non invade
un altro campo: la presunzione.
E il confine non sempre è delineato
anzi è facile sconfinare
è facile perdere l'umiltà ed esaltarsi.
L'importante però è ammettere
essere "consapevoli" di quanto si è presuntuosi.
Anche perchè la presunzione
è un terreno arido
dove non cresce altro
che la boria di se stessi...

Un granello nell'universo.
Ecco cosa siamo.
Un piccolo insignificante
immenso granello nell'universo.
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeLun Ott 19, 2009 10:26 pm



L'infinito di Giacomo Leopardi
(Manoscritto originale)
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato
Spazio di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare.
Prendo diciamo in prestito questa poesia di Leopardi per spiegare il mio infinito....
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeLun Ott 19, 2009 11:35 pm

« ma già volgeva il mio disìo e il velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa,

l'Amor che move il sole e l'altre stelle. »


(Dante, Paradiso, Canto XXXIII, vv.143-145)

concetto delle potenzialità infinite dell'Amore e del Cosmo
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeMar Ott 20, 2009 10:48 am

Una porta che si apre è una nuova possibilità...la piacevole sensazione di affacciarsi al nuovo,magari anche se con un pò di titubanza o timore.Una porta aperta è lasciare che la curiosità della vita ci spinga verso ciò che la porta celava..Giusi
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeMar Ott 20, 2009 11:30 am

...scusate...ho sagliato... Una parola... una porta che si apre.. 42246
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeMar Ott 20, 2009 2:22 pm


Evviva ho visto una risposta di Giusi!!!!

Cara Giusi il tuo commento alla frase del post è molto interessante


Citazione :
Una porta che si apre è una nuova possibilità...la piacevole sensazione di affacciarsi al nuovo,magari anche se con un pò di titubanza o timore.Una porta aperta è lasciare che la curiosità della vita ci spinga verso ciò che la porta celava..Giusi

e non devi affatto scusarti, perché ogni contributo positivo e fecondo

che ognuno di noi lascia scritto per gli altri è un arricchimento....

per cui Una parola... una porta che si apre.. 241610 di aver iniziato a partecipare....

Una parola... una porta che si apre.. 442767 altri interventi firmati.......Giusi!!!!!!!!!!!!!!!!!

Una parola... una porta che si apre.. 490513
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeMar Ott 20, 2009 9:02 pm

Infinito è l'universo: I pianeti, le stelle, le galassie, altri mondi che non sappiamo neanche esistere.
Infinito è il cielo.
Infinito è il mare, almeno al mio orizzonte.
Infinito è il tempo.
Finito è il tempo che ci è concesso.


Da Novecento di Alessandro Baricco

Tutta quella città... non se ne vedeva la fine... La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
E il rumore.
Su quella maledettissima scaletta... era molto bello, tutto... e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c'era problema
Col mio cappello blu
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino
Primo gradino, secondo
Non è quel che vidi che mi fermò
È quel che non vidi
Puoi capirlo, fratello?, è quel che non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne...
C'era tutto
Ma non c'era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo

Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me
Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita, allora
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio
Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una
A scegliere una donna
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire
Tutto quel mondo
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce
E quanto ce n'è
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla...

Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Perfavore


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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeMar Ott 20, 2009 11:02 pm

lonely62 ha scritto:
Infinito è l'universo: I pianeti, le stelle, le galassie, altri mondi che non sappiamo neanche esistere.
Infinito è il cielo.
Infinito è il mare, almeno al mio orizzonte.
Infinito è il tempo.
Finito è il tempo che ci è concesso.


Da Novecento di Alessandro Baricco

Tutta quella città... non se ne vedeva la fine... La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
E il rumore.
Su quella maledettissima scaletta... era molto bello, tutto... e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c'era problema
Col mio cappello blu
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino
Primo gradino, secondo
Non è quel che vidi che mi fermò
È quel che non vidi
Puoi capirlo, fratello?, è quel che non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne...
C'era tutto
Ma non c'era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo

Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me
Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita, allora
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio
Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una
A scegliere una donna
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire
Tutto quel mondo
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce
E quanto ce n'è
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla...

Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Perfavore



Citazione meravigliosa Claudia ....

anche se ti comunica impotenza e amarezza schifoooo

non aggiungo altre parole,

ma le rileggerò perché hanno una forza espressiva eccezionale....

e grazie di questa particolare visione introspettiva di infinito....
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lisa
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeMar Ott 20, 2009 11:36 pm

L'infinito per me è tutta questa vita,tutto questo amore,tutta questa luce che non mi basta mai.


L'infinito è lo spazio azzurro fra cielo e mare che si fonde e che si confonde.

L'infinito è capire che siamo solo all'inizio e che il nostro passaggio qui non sarà mai finito.

L'infinito è il tuo sguardo che si amplia attraverso un altro sguardo.

L'infinito è la magia,il mistero del tempo che non sarà mai finito.
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dharma
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeMer Ott 21, 2009 12:25 pm

grazie lonely,,
,spesso penso all'infinito ....

come potenzialità,come respiro,,,noi calati dentro un corpo con dei confini precisi,,,e che ci possiamo pensare come esseri eterni...

e se solo potessimo fermarci all'interno dell attimo ne coglieremmo l'infinita grandezza,,,

mi aveva colpito una frase,una volta
,,,nell'infinitamente piccolo ,c'è l'infinitamente grande
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeMer Ott 21, 2009 10:06 pm

sirio_night ha scritto:
lonely62 ha scritto:
Infinito è l'universo: I pianeti, le stelle, le galassie, altri mondi che non sappiamo neanche esistere.
Infinito è il cielo.
Infinito è il mare, almeno al mio orizzonte.
Infinito è il tempo.
Finito è il tempo che ci è concesso.


Da Novecento di Alessandro Baricco

Tutta quella città... non se ne vedeva la fine... La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
E il rumore.
Su quella maledettissima scaletta... era molto bello, tutto... e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c'era problema
Col mio cappello blu
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino
Primo gradino, secondo
Non è quel che vidi che mi fermò
È quel che non vidi
Puoi capirlo, fratello?, è quel che non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne...
C'era tutto
Ma non c'era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo

Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me
Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita, allora
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio
Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una
A scegliere una donna
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire
Tutto quel mondo
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce
E quanto ce n'è
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla...

Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Perfavore



Citazione meravigliosa Claudia ....

anche se ti comunica impotenza e amarezza schifoooo

non aggiungo altre parole,

ma le rileggerò perché hanno una forza espressiva eccezionale....

e grazie di questa particolare visione introspettiva di infinito....

Una parola... una porta che si apre.. 241610 Una parola... una porta che si apre.. 910379 ma la tua, di citazione è infinitamente più bella!
devo dire però che il primo pensiero è andato a Leopardi, ma chocky mi ha preceduto imbarazzo..
Però questo libro l'ho letto volentieri, ne ho un bel ricordo. ho ragione io!
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeGio Ott 22, 2009 10:58 pm

bene... post sempre più arioso....
ma vorrei vedere più partecipazione....
tiiiiiii ^^ vittoriaaaa!!

vediamo ....
una parola ... una porta si apre....

VERITA'.....
io insisto con le mie composizioni.....
il mio rapporto con la verità....

....................................................................

Ho sempre pensato che una mezza verità
sia meglio di una verità intera.
Mi sono sempre nascosto dietro un dito
creandomi alibi a piacimento.
Ho sempre vissuto nel non vissuto.
Oggi è diverso.
Finalmente capisco che la verità
anche se fa male
anche se è scomoda
deve sempre uscire fuori.
Capisco solo ora che sono sempre andato
contro la mia vera indole.
Certo è poco diplomatico
anzi fa a cazzotti con l’ipocrisia
e il vuoto di ideali che esiste oggi.
Attenzione gli ideali ci sono in ognuno di noi
ma abbiamo paura di tirarli fuori
ce ne vergogniamo addirittura!
Assurdo!!!
Ho imparato a volermi bene
a mettermi in discussione
e a propormi senza paura
proprio in virtù di questa forza interiore
che mi permette di guardarmi allo specchio
con serenità ogni giorno.
La verità ad ogni costo, sempre.
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeGio Ott 22, 2009 11:59 pm

Posto un piccolo elenco di etimologie della parola verità in alcune lingue...

Quid est veritas? eh??


In ebraico "verità" si dice "emet". La parola "emet" é composta da tre lettere: alef, mem e taf. La lettera centrale dell’alfabeto é mem, mentre la prima e l’ultima sono proprio l’alef e la taf. Cosicché la verità é ciò che permane dall’inizio alla fine nel fluire del tempo. Infatti il popolo d’Israele (questa la sua grande originalità) considera che sia la storia (non il pensiero o un iperuranio di idee) il luogo dove Dio, la verità, si manifesta e permane. Negli avvenimenti storici. Non a caso in area semitica il termine "verità" etimologicamente significa "essere solido, sicuro, degno di fiducia". Ciò che permane nel tempo.

Significativa anche l’etimologia del greco "aletheia", costituito dalla a-privativa davanti a lath (che vuol dire passar oltre, sfuggire, restare ignoto). Secondo Pavel Florenskij il senso etimologico di aletheia è qualcosa che non é dimenticato e resta saldo nel fluire del tempo (la verità é quindi la sola cosa che resiste a Chronos, il tempo che divora tutto ciò che genera). Heidegger in celebri pagine di "Essere e tempo" pensa l’etimologia di aletheia come "cio che non si nasconde". Versioni complementari.

Il termine latino "veritas" nascerebbe dal verbo latino vereor "aver paura, temere" e si riferirebbe al culto, al mistero. Si è pensato che derivasse dal sanscrito vra-ta-m, azione sacra, voto. La radice sanscrita Vr significa coprire, avvolgere. Varuna, somma divinità dei Veda, é Dio avvolgente. Ma di recente la scoperta della vera lingua originaria, l’accadico, fa risalire tutto al termine barum (essere certo), barum (vedere), che in qualche modo si ricollega ad aletheia e a emet.

Ma l’etimologia più bella é quella della "verità" in russo "istina", che risale al verbo essere, est’, in sanscrito as, che nella sua forma più arcaica significa "respirare", vivere.
Ciò che vive.


(Antonio Socci)
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeVen Ott 23, 2009 6:35 pm

La verità ci rende liberi.
Liberi dal senso di colpa, credo.
La verità è utile a noi stessi, per essere in pace con la nostra coscienza, per poter dire "sono stata onesta fino in fondo", per avvicinarsi a quell'ideale d'integrità morale che ci fa passare per persone sincere, amici leali, cittadini onesti, coniugi fedeli...
E' giusto dire la verità.
Col dire certe verità si finisce solo per far soffrire chi ci vuole bene, e se non serve a cambiare le situazioni, tanto vale risparmiare certe sofferenze.
Molti pensano che siano una forma di egoismo, che sia giusto far decidere agli altri cosa farne di quella verità, ma credo che certe verità siano solo nostre anche nella loro colpevolezza.
Tutti vogliono la verità?
Non fino in fondo. Molte persone non so perché, ma non vedono, o non vogliono vedere ciò che è evidente di per sé. La verità non è solo nelle parole sincere. Uno sguardo può essere sincero, uno schiaffo, un rifiuto, un gesto…Chi non capisce certi espliciti riferimenti non vuole la verità, forse la conosce già, ma non l’accetta, e si nasconde dietro a una fila di parole…non dette.

Una parola... una porta che si apre.. 42246 se sono stata un po’ contorta,
me lo dicevano sempre le mie insegnanti d’italiano, quando correggevano i miei temi…schifoooo

Per questo riporto di seguito un brano che mi ha colpito quando l’ho letto per quanto era vicino al mio pensiero.
Da Un cuore così bianco di Javier Marias

Il segreto che non si trasmette non fa male a nessuno(...)il segreto non ha un carattere proprio, lo determinano l'occultamento e il silenzio, o la cautela, oppure la dimenticanza, non commentare né raccontare perché ascoltare è più pericoloso e non è evitabile, è solo allora che le cose succedono, quando non si riportano, raccontarle significa spaventarle e far scappare i fatti, le coppie si raccontano tutto ciò che succede agli altri, non a loro, a meno che credano che appartengono a entrambi(...) la vita o gli anni futuri non dipendono da quel che si fa, ma da quel che si sa degli altri, da quel che si sa che hanno fatto e da quel che non si sa perché non ci sono stati testimoni ed è stato taciuto. Forse bisogna accettare l'inganno, che è parte della verità come la verità dell'inganno, il nostro pensiero è oscillante e ambiguo e non tollera che non ci siano sospetti, per lui ci saranno sempre zone d'ombra e sempre pensa come un cervello ragionevole.
(...) Chi non ha sospettato? E con i sospetti si possono adottare due misure, entrambe inutili, chiedere e tacere. Se si chiede e si costringe forse si arriverà a sentire "Non sono stato io", e ci si dovrà concentrare su ciò che non si dice, sul tono, sugli occhi schivi, sulla vibrazione della voce, sulla sorpresa e l'indignazione forse simulate; e non si potrà chiedere un'altra volta. Se si tace, la domanda sarà sempre vergine e sempre disponibile, sebbene a volte il tempo la renda incongruente e quasi ineffabile,letteralmente estemporanea, come se tutto finisse per cadere in prescrizione e per far sorridere quando appartiene al tempo trascorso, l'intero passato appare veniale e ingenuo. Se si tace bisogna dissipare il sospetto e abolire la domanda, o piuttosto alimentare il primo e preparare la seconda con estrema attenzione, ciò che diventa impossibile è confermare il sospetto, nessuno sa niente di ciò a cui non ha assistito, non si può dar credito alle confessioni, a scuola si dice "Sono stato io" quando non si è stati, la gente mente proprio come muore, sembra incredibile ma niente si può mai sapere.(...) E tutti sono votati a raccontare senza sosta e a occultare senza sosta mentre raccontano, non si racconta né si occulta ciò che non si dice. Ma quello, quello che si tace, si trasforma in segreto e a volte arriva il giorno in cui si finisce per raccontarlo.


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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeVen Ott 23, 2009 7:58 pm

Claudia..... nuoooo daiii per poter spiegare come mi ha colpito quello che hai scritto e pure la citazione non dovrei essere contorta, ma "contortissima" e non ci riuscirei lo stesso ... schifoooo schifoooo schifoooo

dico solo questo riferendomi a due piccolissime parti scritte e citate:

Citazione :
Tutti vogliono la verità?
Non fino in fondo. Molte persone non so perché, ma non vedono, o non vogliono vedere ciò che è evidente di per sé.

Sono d'accordo che ci sono persone che non vogliono vedere e sapere....

e chi invece Claudia la vorrebbe la verità, non ha diritto di saperla? ...

e ancora:

Citazione :
Il segreto che non si trasmette non fa male a nessuno

non ritengo vero fino in fondo, perché i segreti si percepiscono non solo con il linguaggio verbale,

e allora proprio la non-trasmissione verbale, fa male sto pensando.., molto male nuoooo daiii
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dharma
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeVen Ott 23, 2009 9:30 pm

una sola parola ,grande come una montagna,,,,

spesso mi sono posta la domanda ,,,sapere o no la verità,,,,ma quale verità ,,se ognuno vede le cose dal suo punto di vista ,,,esiste una verità oggettiva,,,,

il piano della verità ,,citano i saggi,,,quello in cui tutte le parti della verità parziali si riuniscono ,in un certo modo per formare un unità integrata,,,,,

Una parola... una porta che si apre.. 910379 sono d'accordo con te ,,,,non c'è niente di più doloroso di qualcosa nascosto che traspare dagli sguardi o dalle parole non dette,,, nuoooo daiii

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lisa
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeSab Ott 24, 2009 12:30 pm

La verità come concetto universale credo sia una cosa ma la verità soggettiva è del tutto differnte perchè riguarda noi,le nostre sicurezze,il nostro modo di vivere,di interpretarla,insomma diciamo che attorno ad un solo concetto ruotano centinai di chiavi interpretative differenti.

personalmente nella vita sono una persona che tende sempre a diffidare da chi dice di avere la verità in tasca oppure non lo dice ma lo lascia trasparire da alcuni atteggiamenti pesanti o addirittura prevaricatori nei confronti degli altri.



Ammiro le persone con cui ci si riesce a scambiare gradevolmente punti di vista ed opinioni differenti perchè non penso mai che sia una cosa vana ma che invece sia molto arricchente ed un'ottima occasione di crescita.

Non riesco ad avere rapporti di qualsiasi natura quando la vocina interiore mi fa notare che c'è qualcosa di poco chiaro,quando ho la sensazione che alcune cose mi sfuggano oppure quando vedo dall'altra parte pochezza e leggerezza magari in occasioni in cui queste cose sono le meno adatte da regalare all'altro.

Per natura devo chiedere e cercare di avere smentite o conferme,non amo litigare ma amo la chiarezza e amo non essere presa ingiro,se mi rendo conto che ciò accade cerco la dove sia possibile di chiarire e di tornare ad essere come ero prima,dove non è possibile invece preferisco tagliare questi rami perchè vivere fra dubbi e menzogne non ha mai fatto per me.

Preferisco fermarmi,guardarmi dentro piuttosto che recitare un ruolo che non mi appartiene e che alla fine reciterei anche male.

Alcune cose magari si intuiscono e capisco anche che non per tutti possa essere semplice tagliare o cercare di chiarire,capisco che ci sono anche persone che non hanno intorno un'ampia rosa di persone fra le quali districarsi e che a volte le domande dei sospetti non vengano pronunciate e si continua a vivere determinate situazioni mentendo prima di tutto a se stessi,credo sia un discorso molto ampio e profondo e credo che non spetti a me giudicare io so solo cosa va bene a me che sicuramente è differente da ciò che va bene per un'altra persona.

Mi fa stare più male illudermi e continuare ad investire in un rapporto piuttosto che capire come stanno davvero le cose e decidere di ricostruire oppure di smettere di farlo,questo per qualsiasi rapporto interpersonale,forse perchè so quanto io do di mio nelle relazioni interpersonali non so.
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeSab Ott 24, 2009 9:20 pm

cambiamo direzione....
parliamo di qualcosa di più intimistico...
qualcosa anche di scomodo....
che non vorremmo palpare.....
la parola è

PAURA
il vostro rapporto con la paura...
cosa vi fà paura e cosa vi ricorda questa parola...

il mio rapporto....
anni fa...

troppa pace intorno a me
troppo poca dentro me.
Qualche noce tranquillo
la pioggia che penetra a mò di spillo
il vuoto spaventoso
e la paura che mi assale:
paura di invecchiare,
paura di continuare.
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeSab Ott 24, 2009 11:29 pm

Come già ho scritto ho due paure.La prima riguarda l'acqua...ho la fobia in assoluto del mare...Il mio incubo più ricorrente riguarda il fatto che muoio annegata...è cosi reale che mi sveglio sempre con una paura terrificante e con la mancanza di respiro... La seconda grande paura è quella di morire sapendo che lascio qui persone che soffriranno per la mia morte...è un dolore insopportabile... nuoooo daiii
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitimeDom Ott 25, 2009 12:09 am

la mia paura più grande in assoluto è perdere le persone che amo;

non mi fa paura la mia morte, ne il mio dolore,

ma quello delle persone che amo è angosciante... schifoooo
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MessaggioTitolo: Re: Una parola... una porta che si apre..   Una parola... una porta che si apre.. Icon_minitime

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