Insalata di ceci al pesto di salvia

La mia ricerca di nuove ricette estive a base di verdue e legumi continua e sta portando buoni risultati (non ancora sperimentati pero').
Sul web ho trovato quella che copioincollo sotto, e mi ha fatto sorridere una precisazione dell'autrice, questa:

"1 scatola di ceci (se preferite potete usare quelli secchi e lessarli, si allungano solo i tempi di preparazione)"
, in realta' non e' proprio cosi', per es, qualcuno potrebbe essere allergico al nickel e quindi non poter utilizzare alimenti inscatolati, per non parlare dei conservanti...

Vabbe' in ogni caso preferiro' quelli freschi....

Ecco la ricetta:

Ingredienti

1 scatola di ceci (se preferite potete usare quelli secchi e lessarli, si allungano solo i tempi di preparazione)
40 g di pinoli
40 g di parmigiano
1 spicchio d'aglio
2 mazzetti di salvia
100 g di olio extra vergine d'oliva
Lavare ed ascuigare la salvia. Tragliare a tocchetti piccoli il parmigiano. Scolare i ceci e sciacquarli in acqua fredda.
Tritare e centrifugare bene insieme salvia, pinoli, aglio, olio e parmigiano. Condire i ceci con la salsina.

Per presentarli bene bene io li servo nei cestini di grana, così faccio un figurone con poco lavoro!

Grazie Elettra, un ricetta così per i ceci non la conoscevo
Sicuramente la farò quest'estate, da me piacciono molto, noi siamo pochissimo, quasi niente, carnivori
Però io li metto a bagno da secchi, sono di gran lunga più buoni e saporiti e, tra l'altro, posso usare quelli italiani.

Io li userei per la prima volta lo ammetto, sono molto curiosa di "scoprirli".

A proposito di prodotti italiani, ieri sera su Raiextra ritrasmettevano un'inchiesta della sera prima a proposito delle quote latte e delle truffe perpetrate ai danni di chi produce onestamente latte.
Qualcosa sapevo, ma, mamma mia, da rabbrividire.

Praticamente ci propinano latte liofilizzato e a cui poi viene riaggiunta l'acqua come latte fresco, peccato che proviene da paesi dell'est o comunque da paesi in cui non vige nessun tipo di controllo di qualita' e di igiene.

In questo modo si prendono pure gli aiuti della Comunita' Europea, e creano danni incalcolabili a chi produce onestamente, a prezzi non competitivi ovviamente.

In piu' (se non e' cambiata ora) la legislazione italiana e' molto carente da questo punto di vista perche' permette di chiamare "italiano" un prodotto anche se la materia prima non e' italiana, purche' la fase conclusiva della lavorazione sia fatta in Italia.
Vedi anche l'olio d'oliva EV italiano prodotto con olive provenienti dalla Tunisia.

Mamma mia come siamo messi male!

Vado di fretta e non posso fermarmi oltre, la trasmissione di cui parli è Annozero, l'ho vista mercoledì, non ti nascondo che quando è finita avevo un magone enorme, pensavo a quelle persone che vedono distrutti i sogni ed i guadagni di una vita di lavoro per delle decisioni prese da altri per il loro tornaconto, senza rispettare chi lavora veramente e quel che è peggio è vedere questa classe politica che non se ne cura, mandando all'inferno quello che di buono, poco a dir la verità, c'è in Italia.
Quello che m'ha quasi fatto piangere è stato vedere pompato il latte nei campi, pensando a quante cose si potevano fare con quel latte e quanta gente avrebbe potuto mangiarlo!
Ma ne riparliamo un'altra volta, ora vado.