La donna e la famiglia

La questione dell'importanza della famiglia e dei valori tradizionali per le donne italiane, è da sempre al centro delle analisi sociologiche e statistiche.
Da quando nuovi modelli comportamentali si sono affermati nella nostra cultura, gli analisti sociali hanno un bel da fare per capire e spiegare le nuove tendenze.
Sono soprattutto il calo dei matrimoni e il calo dei tassi di natalità, a far emergere una realtà sociale perfettamente allineata a quella dell'intera Europa.
Ma nonostante questi dati, ancora un gran numero di italiane sceglie la famiglia, e questa scelta viene fatta in modo più consapevole.
Passati gli anni del femminismo e del totale rigetto dei valori tradizionali, le donne riscoprono la famiglia, che non rappresenta più la gabbia in cui rinchiudere tutte le aspirazioni di successo e di affermazione personale, ma lo spazio in cui la donna riesce a trovare una nuova dimensione complementare alla realizzazione professionale, un nuovo ruolo nella società, dunque, variegato e molteplice, ma soprattutto al passo con i tempi.

ioeblu ha scritto:

La questione dell'importanza della famiglia e dei valori tradizionali per le donne italiane, è da sempre al centro delle analisi sociologiche e statistiche.
Da quando nuovi modelli comportamentali si sono affermati nella nostra cultura, gli analisti sociali hanno un bel da fare per capire e spiegare le nuove tendenze.
Sono soprattutto il calo dei matrimoni e il calo dei tassi di natalità, a far emergere una realtà sociale perfettamente allineata a quella dell'intera Europa.
Ma nonostante questi dati, ancora un gran numero di italiane sceglie la famiglia, e questa scelta viene fatta in modo più consapevole.
Passati gli anni del femminismo e del totale rigetto dei valori tradizionali, le donne riscoprono la famiglia, che non rappresenta più la gabbia in cui rinchiudere tutte le aspirazioni di successo e di affermazione personale, ma lo spazio in cui la donna riesce a trovare una nuova dimensione complementare alla realizzazione professionale, un nuovo ruolo nella società, dunque, variegato e molteplice, ma soprattutto al passo con i tempi.

Io personalmente amerei molto vivere per la famiglia....
perché non sono una persona molto ambiziosa e sinceramente non ho mai avuto grosse aspirazioni a una realizzazione professionale.... (e questa poca aspirazione non è molto capita, perché mi viene detto che butto via anni di studio etc etc.....)

Ma come scrive bene deli.... non possiamo più neanche permetterci questo "lusso", perchè la famiglia media italiana oggi è molto più povera di un tempo.
Sono figlia di due insegnanti statali, (con 3 figlie), per cui non ho vissuto nell'agiatezza, ma che dire, non mi è mai mancato niente!
Da questa non-mancanza deriva la non-invidia verso chi ha molto più di me, il poco senso del possesso, la non-necessità di superfluo....
Nonostante questo tartassati da bollette, inconvenienti tecnici (auto, casa, aggiungo spese mediche!) non possiamo più permetterci di aspirare a cotanta serenità...

Per cui oggi una donna con famiglia si trova a stare 12 ore fuori casa e al ritorno "lavoro domestico supplettivo"....
Questo è il progresso a cui abbiamo tanto ambito?
Mi spiace, io no..... ma mi adeguo.

Sono d'accordo con quanto già scritto da Deli e Carla...al giorno d'oggi non si ha molta scelta...purtroppo diventa sempre più difficile arrivare alla fine del mese e perciò entrambi i genitori devono per forza lavorare se vogliono offrire un esistenza dignitosa a se stessi ed ai propri figli...

cioccolataconpanna ha scritto:

Sono d'accordo con quanto già scritto da Deli e Carla...al giorno d'oggi non si ha molta scelta...purtroppo diventa sempre più difficile arrivare alla fine del mese e perciò entrambi i genitori devono per forza lavorare se vogliono offrire un esistenza dignitosa a se stessi ed ai propri figli...

c'è il rovescio della medaglia...
due genitori fuori casa per lavorare..
i figli crescono quando va bene grazie ai nonni...
ma se non ci sono bisogna parcheggiarli...
brutta parola ma che è la cruda verità...
e ci ritroviamo ad avere una famiglia molte volte
di nome ma non di fatto...

mi reputo fortunata perchè ho potuto crescere mio figlio lavorando in casa,ora che è cresciuto lavoro fuori 6 ore ,il che mi consente di dedicarmi alle altre attività che fanno parte della mia vita
l'insegnamento dell hatha yoga e i campi da coltivare
...non si può dire che devo rinunciare a qualcosa ,perch'è per me è una questione di priorità,,,quello che mi piace e vorrei se posso me lo creo ,,, se non posso
sono convinta che occorra moderazione ed essenzialità

Come ho già accennato nel post "riflessioni sui giovani..." sebbene oggi sia diventato difficilissimo rimanere accanto ai nostri figli,bisogna comunque tentare di essere per quanto possibile presenti. I nonni possono essere un valido aiuto certo,ma non possono sotituirci in tutto e quindi credo che anche se a volte sembra impossibile, dobbiamo comunque cercare un compromesso per essere vicini a loro almeno nelle piccole ma importanti cose di ogni giorno ed in questo le mamme sono davvero eccezionali.

Io non ho figli, per mia fortuna, vista la mia situazione estremamente precaria
devo dire che questo mi provoca un dolore enorme
ormai ho 40 anni e un figlio mio sarebbe solamente un'utopia
guardo i bambini degli altri e non posso fare altro che sorridere cinicamente pensando che non potrò mai provare una gioia simile
credo che mia sia stata negata la gioia più grande che una donna possa provare in tutta la sua vita
POSSO SOLO RASSEGNARMI
forse riuscirei a fare la zia ma è solamente un palliativo. purtroppo

sheena ha scritto:

Io non ho figli, per mia fortuna, vista la mia situazione estremamente precaria
devo dire che questo mi provoca un dolore enorme
ormai ho 40 anni e un figlio mio sarebbe solamente un'utopia
guardo i bambini degli altri e non posso fare altro che sorridere cinicamente pensando che non potrò mai provare una gioia simile
credo che mia sia stata negata la gioia più grande che una donna possa provare in tutta la sua vita
POSSO SOLO RASSEGNARMI
forse riuscirei a fare la zia ma è solamente un palliativo. purtroppo

Non conosco bene la tua situazione,ma per quanto mi riguarda 40 anni non sono un limite invalicabile,inoltre da quanto ho visto sei anche una bella donna insomma non credo che il tuo desiderio rimanga solo una utopia. Forse hai solo bisogno della persona giusta e sono sicuro che arriverà presto anche quella.Nel frattempo su con la vita Sheena..a tutto c'è rimedio. Ciao

Grazie gengis
è vero che nella vita a tutto c'è rimedio ma la mia paura è dovuta al fatto che ho dovuto indurire molto il mio carattere per far fronte ai miei problemi
Ho dovuto fingere di essere una persona fatta di ferro, in realtà sono di una fragilità estrema
Spesso bastano una parola od uno sguardo a ferirmi
Infatti spesso alzo quello che io chiamo il "muro" oltre il quale nessuno riesce a passare a meno che io non apra il cancello
In questo periodo il muro è stato rinforzato e chiuso con 1000 catene
Forse il tempo riuscirà a farne arrugginire qualcuna, sta a me poi non sostituirle con altre nuove di zecca.


su con la vita anche a te.


da