adolescenza (deli)

Oltre l'apparenza....

ci sono giorni dove il silenzio ti penetra nelle viscere e ti stordisce lasciandoti indifeso e solo....
sono quei momenti che lotti per sopravvivere alla tua desolazione ed alla tua impotenza per non riuscire a riuscire a trovare la pace dentro di te, perchè ti senti in una scatola chiusa e senza via d'uscita....
ci sono quei giorni che quel silenzio ti svuota di tutte quelle belle cose che hai costruito ed anche quella lucidità che credevi di aver raggiunto barcolla e ti senti improvvisamente fragile e svuotato, perché l'oscurità ha oltrepassato il tuo equilibrio faticosamente conquistato o forse quello che pensavi aver raggiunto, invece barcolli nel buio a combattere contro fantasmi e paure....
ci sono quei giorni che la solitudine é massacrante per cui devi fare i conti con tutte le cose che hai lasciato in sospeso. le parole amare dette ed ascoltate, i tuoi errori e ripensi al tempo lontano, troppo remoto che non puoi raggiungere....
ci sono quei giorni che ti spengono dentro perché aspetti un cenno e l'attesa é dimorante perché ti divora lo stomaco e tu di ritorci su te stesso in acrobrazie pur di non ascoltare le urla che provengono dal tuo stomaco in ribellione....
intanto l'attesa diventa lacerante e tutti quei minuti che ti dividono dal reale ti rispecchiano da incubi atroci:
cosa mi aspetterà dopo che mi confronterò con la mia realtà quotidiana????
temi il confronto della tua normalità perché temi che qualcuno abbia manipolato la tua intimità oltrepassando il tuo territorio, quello che pensavi di riuscire a gestire:
i tuoi cari, il tuo gioiello prezioso che si sta facendo grande....
ad ogni abbandono mi sento rispecchiare con una nuova rinascita: riconoscerò i suoi odori????
riconoscerò il mio cucciolo????
sarà ancora il mio piccolo????
temo il momento che dovrò lasciarlo andare, temo il momento che riconoscerò anche il lui un nemico e temo di perdere terreno perchè malgrado cerchi di tutelarlo qualcuno fa sempre in tempo a muoversi ed insinuarsi come un serpente contro di me ma lui.... ascolterà il cuore oppure diverrà un nemico????
l'adolescenza è difficile da gestire per noi genitori ed io temo di rileggere un libro che ho già letto e che continuo a leggere col mio primogenito....
e quando il silenzio di penetra le viscere lo vuoi spezzare ed urlare.... deli

Oltre l'apparenza....

molte mie amiche hanno vissuto momenti cruciali con le loro figlie...

ma ora che sono più grandi le cose si sono appianate lentamente ,in un riconoscersi e in un ritrovarsi ,in una nuova dimensione ,la dimensione degli adulti,,,quasi,,,è il nemico che si spoglia delle armi e che lo vedi per la prima volta....

io sono stata una figlia non troppo irrequieta,ma sicuramente molto diversa da quello che si aspettavano....non ci siamo mai riconosciuti,,,ma tuttora rispettati ,,,,manca molto ,,,che è il senso della famiglia ,,,

Oltre l'apparenza....

Deli io non ho figli...dunque non sò cosa possa significare ciò che vivi....posso solo dirti che tuo figlio ti amerà sempre...perchè riconosce in te non solo la persona che l'ha messo al mondo,ma anche una donna che con sacrificio gli ha dato tutto ciò di cui aveva bisogno...in primo l'amore...perciò Deli anche se un giorno seguirà la sua strada com'è giusto che sia,ora resta il tuo "piccolino"...e lo sarà per sempre...e nessuno potrà separarti da lui...ne ora ne mai... adolescenza (deli) 105270

Giovane penna

armonia_completa ha scritto:: ci sono giorni dove il silenzio ti penetra nelle viscere e ti stordisce lasciandoti indifeso e solo....
sono quei momenti che lotti per sopravvivere alla tua desolazione ed alla tua impotenza per non riuscire a riuscire a trovare la pace dentro di te, perchè ti senti in una scatola chiusa e senza via d'uscita....
ci sono quei giorni che quel silenzio ti svuota di tutte quelle belle cose che hai costruito ed anche quella lucidità che credevi di aver raggiunto barcolla e ti senti improvvisamente fragile e svuotato, perché l'oscurità ha oltrepassato il tuo equilibrio faticosamente conquistato o forse quello che pensavi aver raggiunto, invece barcolli nel buio a combattere contro fantasmi e paure....
ci sono quei giorni che la solitudine é massacrante per cui devi fare i conti con tutte le cose che hai lasciato in sospeso. le parole amare dette ed ascoltate, i tuoi errori e ripensi al tempo lontano, troppo remoto che non puoi raggiungere....
ci sono quei giorni che ti spengono dentro perché aspetti un cenno e l'attesa é dimorante perché ti divora lo stomaco e tu di ritorci su te stesso in acrobrazie pur di non ascoltare le urla che provengono dal tuo stomaco in ribellione....
intanto l'attesa diventa lacerante e tutti quei minuti che ti dividono dal reale ti rispecchiano da incubi atroci:
cosa mi aspetterà dopo che mi confronterò con la mia realtà quotidiana????
temi il confronto della tua normalità perché temi che qualcuno abbia manipolato la tua intimità oltrepassando il tuo territorio, quello che pensavi di riuscire a gestire:
i tuoi cari, il tuo gioiello prezioso che si sta facendo grande....
ad ogni abbandono mi sento rispecchiare con una nuova rinascita: riconoscerò i suoi odori????
riconoscerò il mio cucciolo????
sarà ancora il mio piccolo????
temo il momento che dovrò lasciarlo andare, temo il momento che riconoscerò anche il lui un nemico e temo di perdere terreno perchè malgrado cerchi di tutelarlo qualcuno fa sempre in tempo a muoversi ed insinuarsi come un serpente contro di me ma lui.... ascolterà il cuore oppure diverrà un nemico????
l'adolescenza è difficile da gestire per noi genitori ed io temo di rileggere un libro che ho già letto e che continuo a leggere col mio primogenito....
e quando il silenzio di penetra le viscere lo vuoi spezzare ed urlare.... deli

AVERE TUTTO CIO CHE TI E' PIU CARO ED IN UN ISTANTE NON AVERE PIU' NIENTE.MAGARI NON PER COLPA TUA MA PER UNA SEMPLICE LEGGE DELLO STATO.TUTTO CIO' CHE HAI CREATO, AMATO E CONDIVISO PER ANNI SVANISCE SOTTO IL PESO DELLA CRUDELTA',MA QUESTA E' LA VITA DI OGNIUNO DI NOI,BELLA O BRUTTA CHE SIA DOBBIAMO ALMENO SIMBOLICAMENTE ACCETTARLA.QUELLO CHE NESSUNO POTRA' MAI TOGLIERTI E' LA CERTEZZA DELL'AMORE CHE QUEL CUCCIOLO PORTERA' SEMPRE NEL SUO CUORE, NON NEL RICORDO MA NELLA QUOTIDIANITA'DI OGNI GIORNO.SI ALMENO QUESTO STA' SICURA NON LO PERDERAI MAI....

Ospite

L'adolescenza dei nostri figli è certamente un periodo difficile e delicato sia per i genitori che per i figli, ma credo che se ci sia stato un buon rapporto e amorevolezza durante l'infanzia, qualunque cosa succeda nel periodo di transazione dell'adolescenza questo rapporto tornerà.
Penso che l'autorità nella figura del genitore ci debba sempre essere senza che questa diventi una presa di potere altrimenti si scatena una vera guerra sia interiormente che esternamente tra genitori e figli lasciando cicatrici che segnano e che il tempo non cancelleranno mai completamente.
Sono sicura che sei stata e sei una madre amorevole e anche se nel passaggio dell'adolescenza tuo figlio si allontanerà un pò poi tornerà.

adolescenza (deli) 176184

silva

Admin

deli devo dire che leggo solo ora le tue parole...
in ritardo e mi scuso...
e ti capisco deli...
capisco le tue ansie e le tue parole...
perchè molte volte sono state le mie ansie
le mie paure...
il rapporto con i figli è sempre sottilmente delicato
è sempre una scommessa...
ci sono momenti di gioia e di dolore...
e siamo portati ad ingigantire questi ultimi momenti
perchè abbiamo sempre paura di perdere una parte di noi
quella parte per cui noi genitori ci sentiamo responsabili...
ma noi facciamo tutto il possibile ed oltre deli
e questi ci deve bastare e deve calmare le nostre paure...
non sottovalutiamo i figli ... loro sanno quello che diamo
sanno come lo diamo... e lo capiranno prima o poi...
e anche se non lo capiranno noi saremo li sempre... vicini...
un abbraccio deli...

vittoriaaaa!!

Ospite

E' giusto avere dubbi, Deli. Ma non dobbiamo mai mettere in discussione il nostro amore per i nostri figli. Loro lo sentono, lo percepiscono, anche se non lo dimostrano.
L'importante è essere sempre presenti quando ne hanno bisogno. Non mancare mai, dare consigli e creare per loro un nido, dove, quando vogliono, possono rifugiarsi, stanchi dei soprusi del mondo. Se trovano questo, ossia tanto amore, tornano...vanno ma tornano sempre Deli, tranquilla! adolescenza (deli) 88751

Oltre l'apparenza....

ci sono quei momenti che pensi di perdere terreno, perché quando devi confrontarti non solo con l'adolescenza ma anche con un divorzio difficile, quest'ultimo si specchia inevitabilmente sull'emotività anche sui figli e la cosa peggiore da gestire è l'equilibrio e la stabilità per non far loro mai mancare la nostra presenza ma sopratutto cercare di tenerli lontani dalle nostre battaglie.... ma purtroppo spesso loro vivono queste violenze, come nel mio caso, malgrado io cerchi di mantenere pulito il terreno, ci sono sempre molte forme di plagio e violenze dirette ed indirette ma quando un figlio deve partire per un lungo viaggio (filippine) col padre, e come ultima cosa, assiste impotente ad una scena drammatica di violenza psicologica e verbale, presumo che sia lecito vivere il nostro distacco con molta ansia....
malgrado un genitore cerchi di mostrare almeno un lato equilibrato, il figlio si sente comunque coinvoilto e non può prendersi questo peso nè dovrebbe assistere a certe violenze....
sinceramente non potevo pretendere che saltasse fuori dalla macchina nè che rinunciasse alle sue vacanze con suo padre( è pur sempre suo padre ed una vacanza da sogno, no????)....
ma ho vissuto gli ultimi giorni con l'ansia di quando sarebbero rientrati, anche perché anche questo non mi era stato detto né ho potuto mantenere un contatto con mio figlio se non il primo giorno quand'è arrivato....
il plagio è disarmante ed una lama sottile ma quando è rientrato da me, ho solo voluto rimandare il nostro incontro di un giorno perché ero troppo scossa ed adirata da tutte le tensioni degli ultimi giorni....
avevo saputo del loro rientro dalla mia futura ex suocera, nemmeno da loro....
justin è rientrato in svizzera al sabato ma io ho preferito rivederlo solamente ieri sera: per me l'importante era che fosse rientrato a casa e che il viaggio fosse andato tutto liscio....
avreei potuto e saputo riconquistare il mio posto l'indomani, dopo che la tensione mi fosse passata e così è stato....
oggi, per me ricomincia una giornata di sole: justin è il mio ragazzo di sempre e so che ha capito che avevo bisogno di digerire molte cose ma che se lo avessi visto il sabato lo avrei aggredito e non sarebbe stato giusto prendermela con lui, no????
anche se, gli ho ricordato che, non ha più 8 anni e che il rispetto per una mamma è il minimo....
e che la prossima volta, sicuramente, capirà che non si deve far vivere di tensioni così senza avvisare una mamma che ha il diritto di sapere dove sia un figlio e sopratutto quando rientra a casa....
specialmente quando inizialmente avevano detto che, sarebbero rientrati al venerdi....
l'adolescenza è molto difficile ed io ho ancora problemi con julian che ha 21 anni, che mi rinfaccia cose incredibili e sono 4 giorni che non ci sentiamo, dall'ultima violenta litigata....
i figli, purtroppo, spesso ci rinfacciano di cose che a loro dire abbiamo fatto ma nel momento stesso, gli ricordo, diverranno genitori anche loro, capiranno molte cose e capiranno che noi non siamo infallibili e perfetti e che il mestiere di genitore è il mestiere più difficile ma che loro spesso, ci rendono la vita difficile per non dire (impossibile od infernale in alcuni momenti!!!!), deli

Oltre l'apparenza....

cara Deli ,in effetti ho pensato a te ieri,
si intuiva che qualcosa ti turbava ,
se può consolarti ,il mio ragazzo ,ha imparato da poco a ricordarsi di chiamare quando arriva se va lontano o se ritarda(quasi sempre,i musicisti vivono un pò fuori dal tempo)

nell'età dei 13/18 anni ,che a volte andava fuori italia per dei concerti,si dimenticava di chiamarmi,,,,,e quando io mi arrabbiavo,mi diceva disarmante,,,ma se qualcosa non va ti chiamo,,,

come dici tu occorre passare dall'altra parte,diventare genitori,per comprendere adolescenza (deli) 289137

Ospite

"ci sono quei giorni che ti spengono dentro perché aspetti un cenno e l'attesa é dimorante perché ti divora lo stomaco e tu di ritorci su te stesso in acrobrazie pur di non ascoltare le urla che provengono dal tuo stomaco in ribellione..."

sai deli? questo accade anche a noi adolescenti... credo che in parte si dimentichi l'adolescenza, crescendo... la si conosce da altri punti di vista, magari, più saggi, più lungimiranti...

e so che si soffre tanto, da entrambi le parti.
Mia madre quest'inverno ha dovuto prendersi dei calmanti omeopatici per colpa mia e della mia strega Anoressia.

se ti consola, nella sofferenza si scrive con sincerità, attingendo alla sorgente più profonda dell'anima, la stessa da cui nasce la voglia di sopravvivere...

tieni, ti dedico questa lettera, che regalai a mia madre lo scorso natale. Lei non la comprese, perché fa la cuoca, e non ne vuole sentire di poesia. Io e lei non dialoghiamo. A volte le scrivo, ma poi un po'me ne pento...

8 Dicembre 2008

Cara mamma,
non ti ho mai dedicato parole d’inchiostro,
le rose del mio giardino deserto.

E forse hai avuto ragione quando dicevi che vivevo per gli altri
e mai per noi: io e te.

E forse hai sofferto molto anche per causa mia,
nei silenzi che nascondono sempre le tue parole più importanti.
Vedi, siamo pari: neppure tu me le hai dette!

E forse ora, ancora ti dovrei delle spiegazioni,
ma non le ho date neppure a me stessa.

La vita è complessa.
Presuppone che ognuno scelga una meta e che segua la propria strada verso di essa
fino a ricongiungersi con l’infinità più pura,
che è meta percorso individualità allo stesso tempo, ed è il tempo
saturazione di memoria ragione immaginazione.

Ti prego,
soppesa ciascuna di queste parole
perché non le pronuncio a caso
e hanno tutte bisogno di una spiegazione profonda

Io non ti darò quella spiegazione
perché non la conosco ancora:
ciascuno la scorge da un punto di vista diverso
nel Nostro Profondo.

Ed io non la conosco, ti dico:
non è importante quel che apprendo a scuola, non è quel sapere a dividerci,
ma le nostre strade, così diverse, ed il prendere lentamente coscienza della loro diversità:
questo ci fa dimenticare che ci amiamo.

E, ne sono certa, il litigio non nasce dall’amore
ma dal non accettare, non accettarsi a vicenda, non amare.
Ma poiché tra noi, madre e figlia, non è possibile non amare,
allora il litigio è un dimenticarsi di amare

E’ terribile rifiutare l’invito a questo:
fa piangere il cuore e chiudere la mente…
ma accade, è naturale.

Dunque non ho una meta
ma possiedo molti mezzi: la scrittura, il disegno, il canto, il nuoto
E sono salpata, mamma, per il viaggio dell’apprendimento:
imparare a vivere l’eternità e ad amare tutti come amo gli angeli.

E’ lo stesso messaggio del Nostro Signore, se ci pensi.
Ma in lui tutto era già compiuto, in noi invece tutto rinasce
e va curato e portato a compimento, di nuovo.

Così io ho bisogno di tempo per capire l’ordine
in cui vanno riassemblati i tasselli della Vita.
In me è il caos. Ho bisogno di tempo per tornare da Lui.

Ho bisogno di conoscere la moltitudine dei libri e della gente, delle specie e dell’esperienza
Ho bisogno di alimentare il fuoco del caos con altro e altro ancora
Ho bisogno di soffiare sulle braci, affinché il barlume rosso dell’entusiasmo sfolgori sempre
di nuovo.

Ti prego, lasciami andare!
Ti prometto che quando avrò colmato la mia povertà
avrò amato abbastanza
per avere un amore eccelso da immolare a Dio.

Lo sto cercando, non temere!
Ma Lui mi sfugge perché non si lascia toccare se non da mille mani per volta:
mille voci, mille menti, mille logiche.

Sicché io non capisco bene cosa debba fare e mi affido agli angeli
perché questi sono creature terrestri e divine
e cerco di essere come loro.

Li ho riconosciuti, non temere!
Nasciamo santi in fin dei conti,
e forse quello di sentire gli angeli è il nostro santo sesto senso.

Ed ora mi guidano per strade insicure, pericolanti,
ora oscure, ora luminose e profumate.

La vita è vasta e varia, ma i miei angeli e i miei compagni di viaggio sono tanti.
Ti prego, mamma,
non preoccuparti per me!

Questo Natale non posso raggiungerlo
perché ora siamo tanto lontani dalla terra ferma…
Stiamo attraversando le onde dorate dei deserti, i neri flutti del frusciare di foreste…

Se mi vorrai, eccomi!
Sarò sempre presente in quello che scrivo.
Vicina col corpo, lontana con la mente, presente nelle parole.

E perdonami se poi non farò ritorno
prima che cali la sera.
Forse è questo il triste destino
di chi ancora cammina la notte.

Prega per me la Madonna, che ci vuole bene
e i Magi, che io mi unisca a loro in uno dei miei viaggi
e prega Gesù bambino di crescere in me.

E amami sempre, Madre,
anche quando io sarò tanto lontana dal tuo amore…
Solamente perdonami
e non guardare l’orizzonte dal porto in cui ti ho lasciata.

Una notte
di Natale,
tornerò

auguri, e un bacio sulla guancia, martina

Ospite

Non ho parole martina, per commentare questo scritto, lo stato d'animo, i sentimenti, l'inquitudine, le paure, incertezze, i silenzi,la ricerca della conoscienza, tutto è racchiuso in questo scritto e parlan da sè, non han bisogno di altre parole.
Spero per te che a distanza di un anno tu abbia fatto molta strada, trovate risposte eche si sia istaurato un dialogo con chi ti stà vicina

adolescenza (deli) 105270

Oltre l'apparenza....

ho dialogato con gli angeli, ho messo a nudo lo spirito cercanto di oltrepassare i labirinti che sconfinavano le mie incertezze quando barcollante cercavo di riordinare i miei pensieri, cercando di ridimensionare il mio io e specchiandomi con uno sdoppiamento impenetrabile da coloro che cercavano di farmi accettare la mia identità....
ho varcato i confini delle paludi e delle sabbie mobili fino a trovarmi persa in una giungla di emozioni che si ribellavano al mio stato di semiincoscienza, poi mi sono arresa e nella mia poca consapevolezza di essere speciale ho nutrito la mia anima cercando di sopravvivere....
ho alimentato visitatori occulti che mi hanno invitato ai loro innumerevoli viaggi ma che ho sempre rifiutato, consapevole di essere diversa, forse avevo la pretesa di non farmi coinvolgere ma di seguire certi istinti puri ed innocenti, forse fatalisti....
sono caduta in un baratro quando mi sono confrontata con un demone più grande di me: la morte di mio figlio simon ed involontariamente mi sono sentita colpevole di essere stata violata di qualcosa che io stessa avevo distrutto, calpestando il mio corpo, rinnegandolo, malgrado amassi quella piccola gemma con tutta me stessa....
non ho giustificazioni per certi miei comportamenti se non la vergogna che mi porto appresso, ma che ho imparato a convivere ed alla fine anche a perdonarmi....
si cade, ci si rialza e poi si prende in mano la propria vita e si comincia a non rinnegarla più e nemmeno a fuggire....
si cresce dai propri errori e specchiandosi s'impara e matura....
il prezzo pagato è stato salato e molto amaro....
ma non ho smesso di restare ferma, per certi versi e continuo la mia evoluzione per chi mi sta vicino e per chi merita il meglio di me....
martina, le tue parole sono uno specchio di quello che ho vissuto anch'io e che mi porto dentro da anni come cicatrice indelebile nel mio cuore....
si resta sospesi per sempre, lo so, ma forse è anche una maniera per cercare di tutelarsi e non soffrire....
ma dentro tutto ruota lo stesso, e quel momento che ti fermerai e lo percepirai non farà poi tanto male perché è il dolce sapore della vita che riprende a sorridere....
un forte abbraccio a te e grazie di cuore per avermi risvegliato un'emozione.... che custodivo dentro.... grazie, deli

Ospite

esatto deli: si rimane sospesi per sempre in una dimensione insieme torbida e luminosa di una grazia arcana... anch'io credo negli angeli. dio è per me il contenitore di tutte le anime, di cui ciascun uomo ne possiede una sola, e ciascun angelo ne possiede alcune, un gruppo: "quando tre o più di voi si uniranno nel mio nome, io sarò con loro"...

forse noi apparteniamo allo stesso angelo, o forse siamo solo falene invidiose, in cerca di ali più forti... Lo so, questo dubbio provoca un senso di colpa, di vergogna, un malessere che resta. Non si guarisce mai!

però ti prego, fidati del tuo senso angelico: se ci si sente "sospesi" è perchè non si è appesantiti dal male, e come bambini in cielo, si può osservare il mondo dall'alto...

Il prezzo da pagare è la diversità, e ci vuole coraggio per prendere corpo e scendere ad accarezzare quel piccolo mondo. Ci vuole coraggio per trasformare la nostra arcana diversitò, la nostra luce torbida, in bene per gli uomini. Ma questo ci è chiesto da Dio.

O custodiamo il mondo come angeli in carne ed ossa,
o rimaniamo sospesi in quel limbo anonimo e insulso,
dove non si è utili a nessuno, e si è pasto degli spiriti oscuri.

Ma tu hai il coraggio di scrivere. E anch'io ho coraggio. E l'angelo che ci contiene si sta librando su una corrente calda e sicura, non credi?

se non ci risentiamo prima di settembre, e quando sono via ricadi in quell'abisso, ti prego, rileggi queste parole: qui si è posato il nostro angelo. Egli esiste, e deve vivere, per il bene degli uomini.

martina

» saluti
» NORD...SUD...
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