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Titolo: Là, dove il mare… (19/10/2001) Ven Ott 09, 2009 6:33 pm
Il mare del nostro dolore, il mare dei nostri pensieri, il mare della nostra anima, il mare dei nostri sogni... Se fate attenzione, come le onde procede la lettura di questa poesia, come le onde del mare!
Là, dove il mare… (19/10/2001)
Là, dove il mare è profondo, fondo, fondo; là, dove le onde si rincorrono, corrono, corrono: e le luci si disperdono e lo sguardo si dirada, si fa chiaro; e l’amor mi raggiunge col suo dolce sovvenir. Là, dove il mondo ti dimentica; là, dove il sole ti colpisce col suo chiaror; là, dove un lampo ti pervade col suo baglior, e in un abbraccio ti rapisce. Là, dove l’oblio ti sommerge con la sua luna; là, dove il mondo ti abbandona con la sua fine: là voglio riposare, e perdermi rapito nel Sole: nell’amore infinito.
(Dalla mia raccolta: Per una strada , pag. 96, SBC Edizioni, Ravenna, 2009)
Ultima modifica di emanuele74 il Mar Nov 24, 2009 1:55 am - modificato 4 volte.
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Ven Ott 09, 2009 10:29 pm
Accolgo con piacere questa tua poesia e mi permetto di postarne una a mia volta
(non mia - non ho questo dono della scrittura)
ma dal momento che cerchiamo di creare dei post diciamo "collettivi"
cito questa che amo sul "mare":
Il più bello dei mari "Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto."
Nazim Hikmet (1902-1963)
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Sab Ott 10, 2009 12:52 am
Meravigliosa poesia, che grande poeta Hikmet! Rispondo con una poesia di un altro grande poeta, Umberto Saba (1883-1957).
Ulisse
Nella mia giovinezza ho navigato lungo le coste dalmate. Isolotti a fior d'onda emergevano, ove raro un uccello sostava intento a prede, coperti d'alghe, scivolosi, al sole belli come smeraldi. Quando l'alta marea e la notte li annullava, vele sottovento sbandavano più al largo, per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno è quella terra di nessuno. Il porto accende ad altri i suoi lumi; me al largo sospinge ancora il non domato spirito, e della vita il doloroso amore.
(Dal sito PoesieRacconti)
Ultima modifica di emanuele74 il Mar Ott 13, 2009 2:38 pm - modificato 3 volte.
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Sab Ott 10, 2009 10:07 am
[quote="emanuele74"][center]Il mare del nostro dolore, il mare dei nostri pensieri, il mare della nostra anima, il mare dei nostri sogni...
il mare che ognuno ha dentro, a volte calmo a volte in tempesta, caldo quando è in amore, freddo quando è solo e triste, come onde del mare contro le rocce o baciando la sabbia così la vita scolpisce e carezza l'anima nostra
lisa Oltre l'apparenza....
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Sab Ott 10, 2009 11:57 am
Il mare , io lo adoro questo grande abbraccio sempre in movimento
lo adoro perchè è forte e dolce nello stesso momento,perchè ricorda noi e il mutare dei nostri stati d'animo,lo adoro per i suoi colori che racchiudono sfumature non riproducibili,per ciò che ci da e per ciò che ci potrà ancora dare se solo ne avremo cura.
è in grado di smuovere lasciando quasi immutato lo spazio che lo circonda
è in grado di cambiare tutto con una sola onda
possiede ricordi di ognuno di noi
che riesce a far diventare suoi,insomma il mare credo che sia una sorta di ritorno alle origini per me,per come lo vivo e per ciò che mi trasmette.
Lo preferisco nelle stagioni invernali quando riesce a dare cose che d'estate in genre non si colgono.
Non commento la poesia pubblicata da Emanuele che rispecchia il suo sentire ma lo ringrazio per averla postata e condivisa con noi.
Commento invece la poesia di Hikmet postata da Carla perchè è una delle mie poesia preferite in grado di darmi belle sensazioni e di smuovermi l'anima proprio come fa il mare con me.
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 12:22 am
Il mare che a volte ci intrappola in un vortice di problemi e di pensieri, il mare che in un maremoto ci sbalza via dalle nostre sicurezze e come un ladro ci depreda. Come scrivo in un mio aforisma, "Il dolore è come il mare, nel suo indistinto ondeggiare e rifluire incessante". Forse il mio sentire è diverso dal tuo Lisa, perché non so nuotare, o perché da piccolo ci stavo annegando, o perché sono nato con parto cesareo. Infatti io preferisco la montagna.
lisa Oltre l'apparenza....
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 12:43 am
Ma ci mancherebbe Emanuele,ogni sentire è meritevole di considerazione e rispetto.
Può essere che sia come dici tu,ma ci sono anche persone che senza avere subito nessun trauma preferisce la montagna.
Io l'ho sempre rispettato questo grande spazio blu e per alcuni versi anche temuto perchè spesso si pensa di avere più forza dell'elemento stesso e questo a mio avviso è sbagliato.
è un pò come se fosse interprete senza parlare di alcune sensazioni e di alcune cose che proviamo il mare per me.
è un piacere leggere i tuoi scritti comunque,complimenti!
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 2:27 am
Ti ringrazio e per farmi un po' perdonare, ecco un'altra mia poesia che ho dedicato al mare!
Il mare (27/1/1991)
Come i nostri pensieri è il mare, scroscianti acque, ondeggianti flutti, onde che vanno senza ritorno e i nostri pensieri così, vanno, vanno: in questo ondeggiar, in questo scolorar d’acqua salata è il nostro errar. Così, in un mar d’immenso sopor il cor s’inabissa ancor e dolce mi vien all’anima il suo ondeggiar, in una suprema quiete.
(Da: Per una strada, pag. 21, SBC Edizioni, Ravenna, 2009)
damdam Admin
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 2:35 pm
una buona poesia aiuta a respirare a volte... e se la ascoltiamo in un posto lontano dai ritmi frenetici della vita quotidiana aiuta anche meglio....
lisa Oltre l'apparenza....
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 2:41 pm
Emanuele per questo regalo!!!
Questa tua poesia la sento più vicina a me ed al mio modo di essere..
L'importante però non è questo ma il fatto che ancora oggi qualcuno abbia la sensibilità per cogliere e condividere con gli altri le sue sensazione fino a renderlo partecipe del proprio sentite e tu questo riesci a farlo a mio avviso!.
da
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 4:09 pm
Così, in un mar d’immenso sopor il cor s’inabissa ancor e dolce mi vien all’anima il suo ondeggiar, in una suprema quiete.
Davvero bella, complimenti, ho ripreso questi versi perchè mi hanno colpito maggiormente
silva
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 5:08 pm
Vi ringrazio! È proprio questo che voglio che facciano i lettori di una poesia, ed in particolare delle mie, interiorizzarla e farla propria; lo dico infatti nella mia prefazione alla mia raccolta a pag. 9. Riporto il passo: "Quanti pretendono di leggere poesie in maniera letterale; niente di più errato! La poesia non bisogna semplicemente leggerla, ma sentirla, ascoltarla; non nel senso di ascoltare una recita, ma leggerla con il cuore, interiorizzarla, farla propria, renderla partecipe delle proprie emozioni. Le sue interpretazioni non si esauriscono in una sola, non sarebbe più poesia, ma della prosa travestita di versi con degli "a capo" dati a caso".
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 5:42 pm
La poesia deve suscitare emozioni che possono, devono essere diverse da individuo ad individuo per poter dire, da parte di chi la scrive, " ho trasmesso qualcosa, le mie parole sono arrivate al cuore", se questo non succede allora la poesia è stata solo letta con gli occhi, ma questo è e deve restare un problema del lettore che ha scarsa sensibilità.
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 6:40 pm
acquadifiume ha scritto:
La poesia deve suscitare emozioni che possono, devono essere diverse da individuo ad individuo per poter dire, da parte di chi la scrive, " ho trasmesso qualcosa, le mie parole sono arrivate al cuore", se questo non succede allora la poesia è stata solo letta con gli occhi, ma questo è e deve restare un problema del lettore che ha scarsa sensibilità.
Dici bene, e meno male che ne ho incontrati pochi di questi lettori con scarsa sensibilità!
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 10:08 pm
emanuele74 ha scritto:
acquadifiume ha scritto:
La poesia deve suscitare emozioni che possono, devono essere diverse da individuo ad individuo per poter dire, da parte di chi la scrive, " ho trasmesso qualcosa, le mie parole sono arrivate al cuore", se questo non succede allora la poesia è stata solo letta con gli occhi, ma questo è e deve restare un problema del lettore che ha scarsa sensibilità.
Dici bene, e meno male che ne ho incontrati pochi di questi lettori con scarsa sensibilità!
ripropongo un pensiero già citato una volta ( non ricordo dove, quando e perché )
ma è una frase di Pavese, da Il mestiere di vivere "Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra - che già viviamo - e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi."
Concetto che "elevato all'ennesima potenza" può essere applicato anche alla poesia...
ciò che fa vibrare le corde del nostro vissuto, o dei nostri pensieri, o dei nostri sentimenti,
viene percepita come poesia.... (perchè ritengo che la poesia sia un suono o un canto, in parole)...
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 10:41 pm
sirio_night ha scritto:
emanuele74 ha scritto:
acquadifiume ha scritto:
La poesia deve suscitare emozioni che possono, devono essere diverse da individuo ad individuo per poter dire, da parte di chi la scrive, " ho trasmesso qualcosa, le mie parole sono arrivate al cuore", se questo non succede allora la poesia è stata solo letta con gli occhi, ma questo è e deve restare un problema del lettore che ha scarsa sensibilità.
Dici bene, e meno male che ne ho incontrati pochi di questi lettori con scarsa sensibilità!
ripropongo un pensiero già citato una volta ( non ricordo dove, quando e perché )
ma è una frase di Pavese, da Il mestiere di vivere "Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra - che già viviamo - e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi."
Concetto che "elevato all'ennesima potenza" può essere applicato anche alla poesia...
ciò che fa vibrare le corde del nostro vissuto, o dei nostri pensieri, o dei nostri sentimenti,
viene percepita come poesia.... (perchè ritengo che la poesia sia un suono o un canto, in parole)...
Sì, infatti, sono semplici parole che si fanno suono e canto, per la musicalità che proprio la poesia ci dischiude. E citando dalla mia prefazione: "La poesia è la forma verbale più profonda che possa esistere, per esprimere i più reconditi sentimenti umani. Non è necessaria la metrica e la rima per fare poesia, ma basta un certo accostamento di parole, di frasi e di suoni, aperti alle molteplici interpretazioni; bisogna anche che il poeta metta del suo, anche se in maniera trasfigurata. Il difficile è saper disporre il tutto in una maniera tale per far sì che, chi legga o ne ascolti una recita, senta la poesia". E in un mio aforisma scrivo: "Poesia è l'essenza dell'introspezione. Poesia è trasfigurazione del proprio mondo e del mondo".
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 10:50 pm
emanuele74 ha scritto:
Sì, infatti, sono le parole che si fanno suono e canto, proprio per la loro musicalità. E citando dalla mia prefazione: "La poesia è la forma verbale più profonda che possa esistere, per esprimere i più reconditi sentimenti umani. Non è necessaria la metrica e la rima per fare poesia, ma basta un certo accostamento di parole, di frasi e di suoni, aperti alle molteplici interpretazioni; bisogna anche che il poeta metta del suo, anche se in maniera trasfigurata. Il difficile è saper disporre il tutto in una maniera tale per far sì che, chi legga o ne ascolti una recita, senta la poesia". E in un mio aforisma scrivo: "Poesia è l'essenza dell'introspezione. Poesia è trasfigurazione del proprio mondo e del mondo".
Sottolineo questa frase di Emanuele:
"Il difficile è saper disporre il tutto in una maniera tale per far sì che, chi legga o ne ascolti una recita, senta la poesia"
e ti pongo una domanda....
ma da dove nasce la percezione che ciò che leggiamo è una poesia?
è dunque altamente soggettiva questa percezione?
eppure ci sono frasi poetiche che risuonano in noi....
(per rimanere in tema.... " e il naufragar m'è dolce in questo mare")
che sono collettivamente percepite come poesia....
scusa la contraddittorietà delle parole espresse....
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Dom Ott 11, 2009 11:55 pm
sirio_night ha scritto:
emanuele74 ha scritto:
Sì, infatti, sono le parole che si fanno suono e canto, proprio per la loro musicalità. E citando dalla mia prefazione: "La poesia è la forma verbale più profonda che possa esistere, per esprimere i più reconditi sentimenti umani. Non è necessaria la metrica e la rima per fare poesia, ma basta un certo accostamento di parole, di frasi e di suoni, aperti alle molteplici interpretazioni; bisogna anche che il poeta metta del suo, anche se in maniera trasfigurata. Il difficile è saper disporre il tutto in una maniera tale per far sì che, chi legga o ne ascolti una recita, senta la poesia". E in un mio aforisma scrivo: "Poesia è l'essenza dell'introspezione. Poesia è trasfigurazione del proprio mondo e del mondo".
Sottolineo questa frase di Emanuele:
"Il difficile è saper disporre il tutto in una maniera tale per far sì che, chi legga o ne ascolti una recita, senta la poesia"
e ti pongo una domanda....
ma da dove nasce la percezione che ciò che leggiamo è una poesia?
è dunque altamente soggettiva questa percezione?
eppure ci sono frasi poetiche che risuonano in noi....
(per rimanere in tema.... " e il naufragar m'è dolce in questo mare")
che sono collettivamente percepite come poesia....
scusa la contraddittorietà delle parole espresse....
Infatti, ho detto che è difficile e Leopardi c'è riuscito in maniera eccelsa; questo che hai citato, è il mio verso preferito in assoluto, come dico in un'intervista sul sito libri e scrittori. Ma sta tranquillo, puoi trovare persone a cui non piace Leopardi, o a cui non piace la poesia, o non la capiscono, purtroppo! Come scrivo all'inizio della mia prefazione: "Non tutti amano la poesia, e sono ancora di meno quelli che l'hanno in sé e riescono ad esprimerla con dei versi sulla carta". E statisticamente ci sono più scrittori ché poeti.
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Lun Ott 12, 2009 3:48 pm
Emanuele, a te e a tutti quelli che amano il mare dedico il brano musicale che ho inserito nel forum creato da me pochi minuti fa chiamato "la musica che dipinge" e in questo caso che è anche poesia. Ciao
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Lun Ott 12, 2009 9:23 pm
emanuele74 ha scritto:
Infatti, ho detto che è difficile e Leopardi c'è riuscito in maniera eccelsa; questo che hai citato, è il mio verso preferito in assoluto, come dico in un'intervista sul sito libri e scrittori. Ma sta tranquillo, puoi trovare persone a cui non piace Leopardi, o a cui non piace la poesia, o non la capiscono, purtroppo! Come scrivo all'inizio della mia prefazione: "Non tutti amano la poesia, e sono ancora di meno quelli che l'hanno in sé e riescono ad esprimerla con dei versi sulla carta". E statisticamente ci sono più scrittori ché poeti.
Emanuele provo a scrivere il sito dell'intervista dal momento che quotandolo l'ho intravisto:
Concordo su quello che ci dici..... non tutti amano la poesia,
e forse ci sono anche più scrittori che poeti....
ma ben vengano presentate le forme d'arte e fatte conoscere ... (alludo Rossana anche all'opera lirica eh, non è che non ho letto quanto hai scritto.....)
perché la non-conoscenza è già di per se una non-consapevolezza
di cosa può rappresentare l'arte, la poesia, la musica.....
P.S.: una cosuccia banale, ma volevo precisarlo....
tu dici "Ma sta tranquillo"....
ma io sono una "femminuccia"
= sirio = carla
di nuovo ma non volevo essere come la regina Hatshepsut postata da dharma!!!
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Lun Ott 12, 2009 9:32 pm
Concordo con quanto scritto da Carla ... qualsiasi forma d'arte è poesia secondo me
Barb
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Mar Ott 13, 2009 1:52 am
[quote="sirio_night"]
emanuele74 ha scritto:
Concordo su quello che ci dici..... non tutti amano la poesia,
e forse ci sono anche più scrittori che poeti....
ma ben vengano presentate le forme d'arte e fatte conoscere ... (alludo Rossana anche all'opera lirica eh, non è che non ho letto quanto hai scritto.....)
perché la non-conoscenza è già di per se una non-consapevolezza
di cosa può rappresentare l'arte, la poesia, la musica.....
P.S.: una cosuccia banale, ma volevo precisarlo....
tu dici "Ma sta tranquillo"....
ma io sono una "femminuccia"
= sirio = carla
di nuovo ma non volevo essere come la regina Hatshepsut postata da dharma!!!
Scusami, ma con questi nickname uno si confonde . D'accordissimo, lo dico anche nella mia prefazione: "La poesia è la forma verbale più profonda che possa esistere, per esprimere i più reconditi sentimenti umani. Se,invece, vogliamo parlare di espressione umana in senso generale, la musica per me supera tutte le arti, a patto che sia musica con la "M" maiuscola. Ecco perché musicare una poesia è qualcosa che supera ogni immaginazione". Quando una qualsiasi creazione artistica (pittura, scultura, architettura, musica, teatro, cinema, scrittura) è capace di emozionarci e di commuoverci nel profondo, anch'essa è poesia, nell'accezione più ampia del termine.
Ed ora a voi una meravigliosa poesia di Costantino Kavafis (1863-1933): l'avventuroso e periglioso viaggio di Ulisse per mare, come metafora della vita! Tutti dobbiamo avere un sogno, uno scopo, una meta nella vita, se non abbiamo sogni, siamo come morti! Importante è che ci sia pace nel cuore dopo il viaggio esuberante e avventuroso della giovinezza. Bisogna rimanere giovani dentro, se no questa pace non la troveremo e non troveremo nessuna "Itaca" e nessuna "Penelope" ad aspettarci.
Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere d'incontri se il pensiero resta alto e il sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo né nell'irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga che i mattini d'estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia - toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche aromi penetranti d'ogni sorta, più aromi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio metta piede sull'isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
(Dal sito PoesieRacconti)
Ultima modifica di emanuele74 il Mar Ott 13, 2009 2:39 pm - modificato 3 volte.
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Mar Ott 13, 2009 11:06 am
emanuele74 ha scritto:
D'accordissimo, lo dico anche nella mia prefazione: "La poesia è la forma verbale più profonda che possa esistere, per esprimere i più reconditi sentimenti umani. Se,invece, vogliamo parlare di espressione umana in senso generale, la musica per me supera tutte le arti, a patto che sia musica con la "M" maiuscola. Ecco perché musicare una poesia è qualcosa che supera ogni immaginazione". Quando una qualsiasi creazione artistica (pittura, scultura, architettura, musica, teatro, cinema, scrittura) è capace di emozionarci e di commuoverci nel profondo, anch'essa è poesia, nell'accezione più ampia del termine.
Ed ora a voi una meravigliosa poesia di Costantino Kavafis: l'avventuroso e periglioso viaggio di Ulisse per mare, come metafora della vita! Tutti dobbiamo avere un sogno, uno scopo, una meta nella vita, se non abbiamo sogni, siamo come morti! Importante è che ci sia pace nel cuore dopo il viaggio esuberante e avventuroso della giovinezza. Bisogna rimanere giovani dentro, se no questa pace non la troveremo e non troveremo nessuna "Itaca" e nessuna "Penelope" ad aspettarci.
Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere d'incontri se il pensiero resta alto e il sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo né nell'irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga che i mattini d'estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia - toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche aromi penetranti d'ogni sorta, più aromi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio metta piede sull'isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
Bellissime parole di Costantino Kavafis.... ho stampate nel cuore quelle della poesia "Per quanto sta in te" e mi sono letta una piccola raccolta pubblicata da Einaudi... ma non so perché non le avevo apprezzate...
adesso questa "Itaca" mi ha colpito particolarmente....
"Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere d'incontri se il pensiero resta alto e il sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. (...)"
pensiero alto e sentimento fermo..... guida il tuo spirito e il tuo corpo....
veramente "un' immagine in parole" del viaggio della nostra vita
.....da augurarsi che la nostra vita sia sempre messa in gioco da pensieri alti e sentimenti fermi.....
Emanuele..... (mi hai aperto gli occhi su Kavafis, chissà che non rilegga quella raccolta....)
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Mar Ott 13, 2009 1:06 pm
sirio_night ha scritto:
emanuele74 ha scritto:
Bellissime parole di Costantino Kavafis.... ho stampate nel cuore quelle della poesia "Per quanto sta in te" e mi sono letta una piccola raccolta pubblicata da Einaudi... ma non so perché non le avevo apprezzate...
adesso questa "Itaca" mi ha colpito particolarmente....
"Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere d'incontri se il pensiero resta alto e il sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. (...)"
pensiero alto e sentimento fermo..... guida il tuo spirito e il tuo corpo....
veramente "un' immagine in parole" del viaggio della nostra vita
.....da augurarsi che la nostra vita sia sempre messa in gioco da pensieri alti e sentimenti fermi.....
Emanuele..... (mi hai aperto gli occhi su Kavafis, chissà che non rilegga quella raccolta....)
Su youtube c'è anche un bellissimo video di questa poesia!
Che ne dite se, in questa discussione che ho creato, postiamo tutte le poesie dedicate a questo maestoso elemento che è il mare, in tutte le sue espressioni? Le poesie possono essere proprie o di autori famosi, sia direttamente dedicate al mare, o in maniera introspettiva.
Ospite Ospite
Titolo: Re: Là, dove il mare… (19/10/2001) Mar Ott 13, 2009 2:16 pm
Emanuele propone:
Citazione :
Che ne dite se, in questa discussione che ho creato, postiamo tutte le poesie dedicate a questo maestoso elemento che è il mare, in tutte le sue espressioni? Le poesie possono essere proprie o di autori famosi, sia direttamente dedicate al mare, o in maniera introspettiva.
siiiiiiiiii!!!! l'idea è bellissima!!!!
però se scrivo una mia poesia ve ne scappate (non preoccupatevi non ci ho mai provato né poesia né prosa eh )
per cui posto questa, mi piace non mi piace al 100%100
ma è un bel parallelismo..... tra uomo e mare.....
"Sempre il mare, uomo libero, amerai! perché il mare è il tuo specchio; tu contempli nell'infinito svolgersi dell'onda l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito non meno amaro. Godi nel tuffarti in seno alla tua immagine; l'abbracci con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore si distrae dal tuo suono al suon di questo selvaggio ed indomabile lamento. Discreti e tenebrosi ambedue siete: uomo, nessuno ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto, mare, le tue più intime ricchezze, tanto gelosi siete d'ogni vostro segreto. Ma da secoli infiniti senza rimorso né pietà lottate fra voi, talmente grande è il vostro amore per la strage e la morte, o lottatori eterni, o implacabili fratelli!"
Charles Baudelaire, L'uomo e il mare (Trad. it. a cura di luigi De Nardis in Charles Baudelaire, I fiori del male, Feltrinelli, Milano, 1996)
Benvenuti in questo forum.Vi chiedo cortesemente di presentarvi alla sezione PRESENTAZIONE aprendo un new topic...Vi potete inoltre collegare in chat o partecipare alle discussioni secondo le sezioni suddivise.