Comunicare

Oltre l'apparenza....

Malanni in vista se non sai comunicare

Il corpo paga il prezzo più alto di uno stile di comunicazione sbagliato. Come evitarlo

Il nostro modo di parlare, lo stile comunicativo che adottiamo, dice molto di noi, più ancora dei contenuti che vorremmo esprimere. Non solo: il nostro "stile" può influenzare anche lo stato di salute; alcuni disagi o tensioni sono conseguenza proprio di un tipo di comunicazione sbagliata e poco consapevole, che non corrisponde davvero a ciò che siamo ma che abbiamo adottato per imitazione del mondo che ci circonda. Vediamo assieme, partendo dagli esempi che qui proponiamo, quali sono le parole che causano malessere e quali quelle da preferire.

Parli in modo minuzioso e pedante? Sei a rischio di cefalea

C'è chi non può fare a meno di spiegare per filo e per segno quello che gli è accaduto, descrivendo la situazione nei minimi particolari. Lo stile è senza dubbio pesante e oppressivo, la razionalità prende il sopravvento e a soffrire è soprattutto la testa che rimane schiacciata da una serie di parole inutili.

Usi un linguaggio conformistico e scontato? Sei a rischio di panico

Il tuo linguaggio è costellato da frasi fatte e luoghi comuni che appartengono ai tuoi familiari e a quella tradizione cui ti aggrappi per sentirti sicuro. Questo stile ti impedisce di confrontarti con le novità e il cambiamento; il corpo può reagire e scuoterti rabbiosamente attraverso gli attacchi di panico.

Sei un fiume di parole eccessivo e debordante? Rischi la tachicardia

Parli tanto, troppo velocemente, a volte senza neanche concludere il discorso. Non solo non ascolti quello che dici tu ma non dai agli altri il tempo di rispondere, preso come sei dai tuoi ritmi frenetici. Che fanno male al cuore

Sei formale e trattenuto? Attento alla colite

Non c'è mai una caduta di stile! Quello che conta è il modo in cui ti esprimi: sempre pulito, formale e non eccessivo. Tieni a freno la spontaneità e le emozioni che troveranno un altro modo per esprimersi. In basso...

Hai un eloquio brillante e accentratore? Occhio ai chili di troppo

Sei il padrone assoluto della conversazione: brillante e coinvolgente, trascinatore e accentratore, ma quando prendi la parola non permetti a nessuno di interromperti a costo di alzare la voce e di essere prepotente. Privilegi la quantità alla qualità del dialogo. Forse non solo nel parlare...

Parli in modo camaleontico e sfuggente? Sei a rischio dermatite

Tutti ti parlano ma, in realtà, tu non comunichi con nessuno. Il tuo stile si adatta alle circostanze prendendo i toni e i termini del tuo interlocutore. Eviti qualsiasi coinvolgimento o confronto pur di mantenere le distanze e non stabilire un contatto con l'altro e hai paura di entrare in attrito. Questa continua rinuncia però andrà a colpire proprio la pelle, il tuo "confine" naturale.

Naturalmente tutto ciò che ho riportato è uno schema generale...però devo ammettere che dei tratti sono reali...se volete potete dire se vi riconoscete in una categoria o più di una.... ooook

Ospite

Adesso capisco Monica, perché il mondo è pieno di sofferenti! Comunicare 616292

Oltre l'apparenza....

Sophiael ha scritto:

Infatti Sophiael non sappiamo comunicare!!!! Comunicare 935535

Ospite

Cara, la vera comunicazione è il linguaggio del cuore, mica quello della lingua, ma quanti ormai parlano con l'Anima? Comunicare 88751

Oltre l'apparenza....

Sophiael ci sono persone che hanno perso la capacità di parlare con il cuore...e se usano le parole non sono mai chiari..girano intorno ad un concetto semplice e lo confondono ancora di più con parole complicate.. Comunicare 735476

Ospite

Perfetto, le valanghe verbali non sono altro che un disperato tentativo di affermare la propria falsa identità sugli altri, l'edonismo spicciolo vive di logorrea confusionale, nella quale l'interlocutore inondato ha due scelte: andarsene o subire tacendo.

Questa è la maggioranza delle persone di oggi.

Ospite

Soffro di colite schifoooo

e devo dire che mi riconosco molto nei tratti delineati in quel profilo!

Comunicare, nonostante la tecnologia che sembra aver confuso ancora di più il linguaggio anche se parliamo la stessa lingua e anche se molti sono poliglotti, è sempre più difficile.
Credo che non ci si comprenda soprattutto perchè non si ascolta e, peggio, non si vuole ascoltare.
Si parla molto di sè, ma solo di quello che traspare...l'apparenza.
I sentimenti, le emozioni, gli ideali, sono un po' fuori moda sto pensando..

e parlarne è come ammettere di avere un punto debole, e in una società così competitiva, è come ammettere di essere un perdente.
E dunque la chiusura. O si subisce la logorrea come dice giustamente sophiael o ci si chiude perchè ignorati o incompresi...
Il problema che sorge di conseguenza è la solitudine...

Ospite

lonely62 ha scritto:: Soffro di colite e devo dire che mi riconosco molto nei tratti delineati in quel profilo!

Comunicare, nonostante la tecnologia che sembra aver confuso ancora di più il linguaggio anche se parliamo la stessa lingua e anche se molti sono poliglotti, è sempre più difficile.
Credo che non ci si comprenda soprattutto perchè non si ascolta e, peggio, non si vuole ascoltare.
Si parla molto di sè, ma solo di quello che traspare...l'apparenza.
I sentimenti, le emozioni, gli ideali, sono un po' fuori moda e parlarne è come ammettere di avere un punto debole, e in una società così competitiva, è come ammettere di essere un perdente.
E dunque la chiusura. O si subisce la logorrea come dice giustamente sophiael o ci si chiude perchè ignorati o incompresi...
Il problema che sorge di conseguenza è la solitudine...

Bellisima descrizione!

Vorrei solo dirti che tu per me non sei "formale e trattenuta", ma semplicemente molto sobria e introspettiva, ti conosci molto bene e puoi permetterti un linguaggio altruista, perché non hai bisogno di apparire.

Ospite

uno psicologo tra noi? hahahah

Beato te che mi conosci così bene... ho ragione io!

La tua eloquenza ci lusinga, ma, come tutti gli uomini, non ti metti in gioco hahahah

, e probabilmente mi risponderai che non ti riconosci in una categoria definita...

e in effetti le categorie stanno un po' strette a tutti noi, essere umani dalle molteplici sfaccettature...difficile definirli...ma ogni qualvolta si gioca, ci si conosce un po' di più, non trovi? ho ragione io!

Ospite

No, nessuno psicologo, quelli li lascio ai loro schemi, è soltanto una mia impressione, senza pretendere che sia vera, ho detto di te solo ciò che sento, non credo di essere "eloquente", ma piuttosto conciso, non amo allungare il brodo e sottoporre chi legge a chilometri di reply.
Comunicare 2339

Le categorie umane esistono, ma sono determinabili su altri parametri ben più larghi; io in effetti non soffro di nessuno dei disturbi o vizi fisici sopra descritti , ma non certamente per questo posso auto-certificarmi esente dai difetti elencati. Il nesso pertanto è piuttosto labile.

Non so cosa intendi per "mettersi in gioco", vorrei me lo spiegassi, però so che non posso autodefinirmi, questo compito spetta a chi mi osserva, anche se ognuno vede in me una persona diversa a seconda del colore dei suoi occhiali. Comunicare 451974

Ospite

Mettersi in gioco, significa esporsi, prendere parte alla discussione,mettendoci un po' di noi...
A volte si rimane fuori dalla discussione, pur partecipandovi, ma a volte è inevitabile portarci anche se stessi, e quello che siamo, questo aiuta gli altri a conoscerci meglio, e spesso aiuta anche a conoscere meglio se stessi.

E lungi da me "definirti", è chiaro che non è un semplice test a ingabbiarci in una categoria, siamo talmente complessi... ma un test può definire un lato della nostra personalità, e minimo che sia, mostra comunque una parte di noi.

Eloquente voleva essere un complimento e non è un sinonimo di logorroico... ho ragione io!

Ospite

Grazie Lonely, sei davvero semplice e chiara, questo è molto bello in una donna. Questo è "comunicare".

Nelle discussioni non scendo mai sul personale, lo faccio solo con chi mi corrisponde, evitando comunque l'intrusione reciproca in argomenti più privati, perché il web è un giornale aperto e chiunque può monitorare se diciamo realmente i fatti nostri, se invece fingiamo sarebbe comunque inutile, non credi? Di burloni e manipolatori mentali ne ho visti troppi nel web, è gente psicologicamente dannosa.

Alcune volte ho provato a fare delle affermazioni secondo il mio modo di essere, ma è pericoloso, chi legge può non avere la nostra stessa ottica panoramica ed intelligenza, si potrebbero creare contrasti immotivati, e dunque preferisco esprimermi col cuore, quasi mai con la mente ... con cui molta gente mente, motivo per cui anche i giochini intellettivi li evito.

Ospite

rispetto naturalmente il tuo modo di essere...

Comunicare 83839

Ospite

Mmmm ... Sei proprio sicura? Comunicare 55216616

Ospite

Credo che il rispetto sia alla base di ogni relazione, dunque si, ne sono sicura, ognuno è quel che è, pretendere di cambiarlo o forzarlo su un'altra direzione, è inutile e soprattutto ingiusto.
Potrei al limite non accettare il tuo comportamento, ma questo è un altro discorso.

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Ospite

Posso fartela io una domanda? Pensi che io vada "cambiato" e mi "rispetti" per etica morale o ti va bene come sono? Questo vorrei capire.

Ospite

Non ti conosco abbastanza per rispondere a una simile domanda.
Ma in sostanza ti ho già risposto, non trovo giusto, ed è una questione etica e di rispetto per il prossimo, che sia in amore che in amicizia, sia utile e giusto il tentativo di cambiare una persona, o la si accetta per quello che è, o la si ignora, in fin dei conti possiamo sempre scegliere...
In una relazione più superficiale il problema neanche si pone. Comunicare 862275

Ospite

Meno male ...

Oltre l'apparenza....

Nella comunicazione la cosa più importante è sentire ciò che non viene detto.
(Peter F. Drucker)

Faccio mia questa frase poichè a mio avviso spesso ci si dimentica di questo piccolo ,grande particolare.
Lisa

Oltre l'apparenza....

Dipende ,non so ma a volte anche il silenzio è una risposta e forse prendere le distanze da alcune cose se si legge fra le righe potrebbe sostituirsi alle parole ed esprimere molto.
Chiaro è che per farlo occorre una certa conoscenza magari che ci si è procurati leggendosi attentamente e leggendo fra le righe che poi sono le pieghe della nostra anima,della nostra essenza.
Forse è per questo che continuo a sostenere l'approccio dell'avvicinarsi alle altre persone in punta di piedi e che continuo a non amare le domande .
Questa è la mia visione ovviamente e non deve essere letta come una interpretazione riferita ad altri ma è solo un mio punto di vista che può e deve anche essere non condiviso.
Comunicare 542580

Ospite

lonely62 ha scritto:: Sono d'accordo con Lisa, ma ciò che non viene detto spesso si comprende dagli sguardi e dai comportamenti...e vale nella vita reale!
E addirittura sono convinta che valga più uno sguardo, o un gesto, di mille parole...
Nel virtuale però è difficile farlo trapelare...

Volevo esprimere lo stesso concetto, ma visto che ci hai gia' pensato tu, non posso che

quotare!!!! vittoriaaaa!!

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