..un silenzio urlato

Nei silenzi spesso sono nascoste così tante parole da renderli urlanti.

Forse bisognerebbe imparare ad ascoltare maggiormente anche le cose non dette,quelle che si teme nel dividere con gli altri perchè mostrerebbero le nostre debolezze e ciò che realmente siamo.

I silenzi in un mondo che troppo spesso urla sono talmente densi da non passare in secondo piano,sono scrigni di sensazioni troppo personali e troppo particolari,sono da condividere con chi solo osservandoci è in grado di capire che stiamo urlando talemnte forte con i nostri occhi e con le nostre espressioni da non avere bisogno di parole per giungere al cuore di un attento ascoltatore.

I silenzi che vengono riempiti da altri silenzi di comprensione sono quelli che più parlano di noi e sono quelli che ci rendono unici nella nostra riflessione.

Con i silenzi si può dire molto e chiudere fuori il mondo oppure chi pensiamo non sia in grado di capirci,ma i silenzi possono anche diventare una forma di rispetto per chi ci circonda,un modo per non dare sofferenza quando sappiamo che chi ci vuole bene sentendoci sofferenti diventerebbe triste e si sentirebbe impotente.

I silenzi che amo di più sono quelli che non generano imbarazzo e questo in genere avviene con chi è amico realmente.

Hai fatto bene CArla a postare le parole del post di Claudia che ho trovato bellissimo e che anche io mi ero sinceramente persa!

Anche le parole che lo seguono snon altrettanto vere e fonte di riflessione ulteriore per ognuno di noi.

Nessuno è indenne dalle lacerazioni del cuore,ed un cuore segnato (anche se so essere poco consolante!)è sicuramente un cuore che ha vissuto.

Quando ci si mette insieme a qualcuno è necessari essere daccordo in due ma quando ci si lascia basta che sia solo uno dei due a vederla così e spesso questo coincide con un profondo senso di smarrimento perchè come dice giustamente Caludia se questo abbandono accade quando l'altro ama ancora il dolore è davvero forte ed urla dentro di noi.

Spesso non si mette in conto di doversi difendere proprio da chi si ama e quando accade è come perdere i rifermenti sentendosi un piccolo puntino che tenta di riemergere dopo un crollo pesante e dilaniante.

Si può comprendere bene questo dolore perchè credo sia accaduto alla maggior parte di noi di investire parecchio per qualcuno e di ritrovarsi a stringere un pugno di granelli di sabbia finissima fra le mani che scappano veloci.

La nota consolante è che da quei granelli si delineano sempre nuove direzioni da seguire e anche se costa fatica rialzarsi dopo una caduta l'importante è ricordarsi sempre che cadere non è importante ma lo è maggiormante come ci si rialza.

Qui di donne (ma credo anche di uomini)che si sono rialzati brillantemente ne vedo tantissime,e credo che ognuna di noi debba comunque ringraziare anche gli avvenimenti negativi che ci hanno permesso di diventare ciò che oggi siamo.

Non so se chi ci ha abbandonate possa dire la stessa cosa come non so che dire difronte ad una vita piatta vissuta a scapito delle sofferenze elargite gratuitamente agli altri.

Saremo sempre come le onde del mare che con il loro moto perenne si trasformeranno e troveranno la forza di costruire la dove sono rimasti solo ricordi.

Forse sono andata fuori tema e me ne scuso ma questo è ciò che mi si è mosso dentro leggendo i vostri post.

Qui non c'è bisogno di urlare....basta leggere!!

Un abbraccio Lisa

Grazie a voi ragazze per questo momento di confronto e di solidarietà che non è vero che serve a poco anzi...oltre che a farci conoscere meglio è in grado di darci conforto confrontandoci con estrema serenità e naturalezza anche su accaduti non propriamente piacevoli!!

Ora sappaimo che se dovessimo cadere non ci saranno solo mani pronte ad afferrarci ma anche cuori aperti ad ascoltarci ed a portare un sorriso laddove una storia finita ha lasciato una lacrima.