VENDETTA

Oltre l'apparenza....

SOLLIEVO....
DOLORE....
IMPOTENZA....
che sensazioni viviamo quando viviamo una situazione estrema????
quando ci sentiamo soffocare e vogliamo ribellarci????
quando abbiamo l'occasione di utilizzare lo strumento necessario per distruggere moralmente la persona, o le persone che ci stanno infliggendo dolore od altro????
od ancora, cosa viviamo dentro, quando sentiamo l'andrenalina accendersi e la rabbia esplodere????
eccolo li, nudo e crudo: l'occasione per porre fine a tutto, per alimentare la nostra frustrazone....
o forse, nulla: indifferenza, superiorita'....
ma le parole di francesco bancone mi fanno riflettere:

"QUANDO SI VENDICA, UN UOMO SCENDE AL LIVELLO DEL SUO NEMICO;
MA SE IGNORA IL TORTO SUBITO, é SUPERIORE A LUI"

Oltre l'apparenza....

Personalmente non ho mai creduto nella vendetta come arma per un torto subito o quant'altro.

Credo che sia giusto notare le cose e farle notare con i dovuti modi ma senza mai scendere a livelli bassi che ci farebbero solo perdere la stima e la considerazione in noi stessi.

So che non è facile e so che subire silenziosamente non è nemmeno corretto ,ma dove c'è reale amicizia,coinvolgimento,chiarezza,e dialogo le cose si possono tranquillamente chiarire e poi stare silenziosamente a guradare se dopo averne parlato accadono dei cambiamenti comportamentali e se si è fatto tesoro delle nostre parole oppure se sono state cestinate senza possibilità di replica alcuna.

Dove queste cose non si possono fare,non c'è chiarezza e nemmeno rispetto a mio avviso ma solo bieco opportunismo e mancanza di volontà a costruire,cosa che aiuta sia noi che gli altri.

Ci sono troppi rapporti superficiali che non danno valore aggiunto alla nostra persona e alla fine diventano solo un tormento per l'animo quindi solo in questi casi dopo avere espresso il mio pensiero se non ho seguito decido di tagliare i rami secchi e ne esco consapevole che certi mezzucci non fanno per me.

In genere non sono mai assolutista in situazioni così ma propendo sempre per una seconda possibilità anche perchè magari anche chi c'è dall'altra parte non sta vivendo un momento semplice e capirsi quando le situazioni personali non girano a puntino diventa maggiormente difficile.

Alla fine rimane con noi chi ci vuole davvero bene,chi per affermare se stesso non ha bisogno di calpestraci,chi tratta i nostri sentimenti come sfere di vetro soffiato (capendo o sforzandosi di farlo ) che per tutti noi la vita non è sempre semplice o va come avremmo desiderato che andasse.

Gli amici quelli veri non tradiscono mai e se un'amicizia cessa forse è solo perchè infondo non è stata mai vera.

Per come sono fatta io comunque la vendetta non mi si addice.credo che ci pensi la vita a sistemare le cose e che la maturità aiuti anche ad infervorarsi meno ed ad avere una visione giustamente distaccata dalle cose che richiederebbero un dispnedio di energie che potremmo dedicare a chi sta male ed ha bisogno di noi.

Ovviamente è solo il mio punto di vista ed anche il mio stile di vita,la maggiore soddisfazione l'ho ricevuta regalando un sorriso a chi mi ha fatto male.

Ospite

Mi sembra una cosa quasi impossibile, ignorare il torto subito, ma nel stesso tempo la considero molto saggia per chi ci riesce.
Il dolore e impotenza sono due sentimenti molto vissuti da me, cosa si sente?
Difficile spiegare, il dolore ti sta lacerando dentro, partendo da fuori ti arriva al cuore e te lo sfinisce, l'impotenza
e peggio ancora, non sai a cosa agganciarti, dove sbattere la testa,
cosa fare, che strada prendere, insieme sono un cocktail micidiale, se
non ti fai forza e non trovi la strada sei finito.

Ma, mai la strada e la vendetta! Ignorare? Siamo umani, impossibile! Piano , piano passera' restera' la rabbia per un certo periodo e le ferite che con il tempo si rimarginano.
Per me e impossibile ignorare, per la mia storia di vita e stato impossibile.

Oltre l'apparenza....

personalmente NON DIMENTICO MAI ANZI TENDO A VIVERE DEL PASSATO ED A RICORDARE MA.... HO LA FORTUNA DI PERDONARE FACILMENTE ANCHE SE APPUNTO NON DIMENTICO ED È ANCHE FACILE CHE POSSA ACCADERE CHE POSSA RINFACCIARE UNA FERITA CHE NON SI È CICATRIZZATA, GIUSTO PER RAMMENTARE CHE NON DIMENTICO.... un piccolo appunto in certe assurde discussioni ma che purtroppo rifioriscono facilmente e tornano a galla, come se aspettassimo l'occasione per sputare veleno.....
ma non è così, anche se alle volte penso che sia anche giusto rammentare a chi si ostina a volerci far notare i nostri sbagli che a loro volta anche loro, anticamente, lo hanno fatto e forse anche di peggio....
parlo, per esempio del rapporto con mia mamma, che si ostina a volersi intromettere ed a giudicarmi come mamma quando le ricordo che lei, in passato, non è che non avesse mai fatto errori, anzi....
per cui, vivi e lascia vivere e non intrometterti nella MIA EDUCAZIONE....
PUOI SEMMAI CONSIGLIARMI MA NON INVADERE IL MIO SPAZIO, E MANTIENI LE DISTANZE, questo ho imparato a fare dopo anni di dure lotte con lei ma non solo con lei.....
eh il cordone ombelicale!!!!
e non s'impara mai nemmeno a 40 anni a tagliarlo!!!!
ma vendicarmi, anche con i veri problemi della vita mai, perché ho sempre avuto la convinzione che per ogni cosa che mi accadrà contro, prima o poi qualcuno pagherà il male seminato e questo ovviamente vale anche per me....
il detto: causa effetto!!!! deli

Oltre l'apparenza....

Non mi vendico...ma non dimentico il male che mi viene fatto...a lungo andare posso anche perdonare...ma dimenticare la sofferenza che mi viene inflitta non riesco...è un limite lo sò.... schifoooo

Ospite

La vendetta è una semplice ripicca per un'onta subita ma le opinioni sul suo utilizzo sono diverse da persona a persona.... .. C'è chi dice che non serve a niente; chi invece dice che va servita fredda; altri dicono che arriva a chi sa aspettare; altri ancora che fa stare ancora più male.

Se per alcuni resta comunque il fatto che dopo averla “servita” non si ha più nessuna soddisfazione ma solo il ricordo che può farti ritornare alla mente quanto si è subito prima di vendicarsi...!!! ... Per altri va consumata, lentamente affinché possa dare più dolore di quello ricevuto.

Alla fine mi domando: sono io che aspetto di vedere passare il cadavere dell'altro....oppure è l'altro che aspetta di vedere il mio???...

Il dubbio rimane perchè l'odio e la necessità di vendetta è sempre reciproca....... L'altra faccia della medaglia, quella che di solito ci si dimentica di analizzare ma che esiste!!!!

La vendetta è uno stress, devi stare attento a troppe cose e quando la scateni devi essere ben conscio di chi hai “solleticato i talloni”..... come puoi pesare la rabbia di un nemico invisibile!!!!????? ....

No meglio vivere senza vendette........ !!!

Ospite

l'odio e la vendetta generano solo a odio e vendetta....
un ciclo continuo e massacrante......

Estrapolo una breve riflessione da uno degli ultimi articoli di Anna Politkovskaja,
sul giornale per cui era inviata, la Novaja Gazeta:

(per inciso: Anna Stepanovna Politkovskaja (in russo А́нна Степа́новна Политко́вская; New York, 30 agosto 1958 – Mosca, 7 ottobre 2006) è stata una giornalista russa, molto conosciuta per il suo impegno sul fronte dei diritti umani. Nei suoi articoli per Novaja Gazeta, quotidiano russo di ispirazione liberale, la Politkovskaja condannava apertamente l'Esercito e il Governo russo per lo scarso rispetto dimostrato dei diritti civili e dello stato di diritto, sia in Russia che in Cecenia. Il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. La sua morte, da molti considerata un omicidio operato da un killer a contratto, ha prodotto una notevole mobilitazione in Russia e nel mondo, affinché le circostanze dell'omicidio venissero al più presto chiarite.)

"Il mondo teme una proliferazione nucleare incontrollata - io invece temo l'odio.
Si sta accumulando sempre di più e in maniera incontrollabile;
e nessuno riuscirà mai a individuare le vie percorse dalla vendetta personale.
Il mondo è completamente indifeso di fronte a quest'ultima."

Trovo queste poche frasi, sicuramente riduttive rispetto

a tutto il problema affrontato dalla Politkovskaja

ma delineano un problema quello della vendetta personale, problema subdolo,

di difficile risoluzione, ma assolutamente da combattere .....

Ospite

Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco. (Gandhi)

In passato ho ferito con le parole, ma credo di non aver mai fatto ricorso alla vendetta, con il tempo ho imparato a non ferire con le parole... ho modificato (spero in meglio) il mio carattere e ad oggi cerco di evitare finché possibile ogni tipo di contrasto verbale.

Quando qualcuno mi ferisce, sto male per giorni, poi accade che da un momento all'altro è come se non fosse successo nulla e mi comporto togliendo dalla mia vista tutto ciò che mi ricorda la persona che mi ha ferita.

I pensieri... cerco di ricordare solo i pensieri belli e accantono in qualche angolo quelli brutti, che non dimentico, però li tengo "rintanati" da qualche parte e per me tutto finisce così, solo così posso star bene e ritrovare il sorriso.

No, credo proprio che la vendetta non faccia per me.

Ospite

Il NON_REAGIRE , quando ostentato, non è simbolo di pace, ma, anzi, comunicazione di indifferenza che stimola l'effetto contrario alla pace ed al perdono.

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