Il corpo delle donne

Mi piacerebbe che guardaste questo documentario. La versione integrale la trovate sul sito omonimo. E’ un po’ lungo, però è un buono spunto per un confronto su un tema che ci riguarda tutti. Non si tratta solo di come viene rappresentata la donna in buona parte della tv italiana, ma della direzione in cui sta andando la coscienza collettiva, dato che la tv è di gran lunga il mezzo di comunicazione che più di ogni altro forma la mente, la sensibilità di questo paese.


Che la televisione italiana faccia un uso volgare del corpo femminile è risaputo, ma non mi sembrava una cosa tanto importante, dal momento che il corpo in questione non era il mio.
Poi sono incappata in questo documentario. Ho impiegato del tempo a metabolizzarlo e adesso, inevitabilmente, quando guardo la tv, risento nel mio cervello la voce dell’autrice e cerco di riflettere su alcuni punti:
perché la donna viene rappresentata quasi sempre giovane, bella e seminuda, non è credibile sotto nessun altra veste? O non è vendibile? Ma quei corpi gonfi di silicone, quelle labbra tutte uguali, quegli zigomi finti, sono davvero belli? Ma chi l’ha deciso che quella è bellezza? Quali sono le donne esclusivamente intelligenti e non giovani presenti in tv? Da quando questo imperativo estetico ha soverchiato il talento, e quanto ne siamo responsabili noi spettatori? Si può fare qualcosa per cambiare? Qual è il limite fra la naturale (e biologica aggiungerei io) vanità femminile e l’imposizione che ci viene dall’esterno di stereotipi che ci costringono in abiti, scarpe, o ancor peggio protesi dannosi per la nostra salute e per la nostra dignità? Sono una femminista nostalgica?


N.B. Ho ritenuto che non fosse opportuno inserire questo post in quello
aperto da Cioccolataconpanna sulla “giornata mondiale contro la violenza sulle
donne”, anche se gli argomenti mi sembrano affini. Mi è sembrato semplicemente scorretto
mettere sullo stesso piano la sofferenza di alcune testimonianze rispetto a
quelle che potrebbe raccogliere questo topic.

 
NEgli ultimi 15 anni in Italia siamo regrediti culturalmente, le nostre tv somigliano moltissimo a quelle di popolazioni turche ed esteuropee. Cosa si puo' fare se l'esempio arriva dall'alto?
Cosa si puo' fare se questo modo di trasmettere televisione corrisponde ad un preciso gusto imposto da chi possiede le televisioni? Cosa facciamo quando una sola frase come "sei piu' intelligente che bella" viene ripetuta a macchia d'olio in tutto il Paese?

n.b. Per chi non avesse seguito lo scempio, la frase "lei è piu' bella che intelligente" è stata detta in tv alla onorevole Bindi.
 
 

Dody ho guardato (e ascoltato con attenzione) questo video che hai proposto.....
sicuramente guarderò la versione integrale perché anche se sono pensieri che ho dentro, sentirli espressi sicuramente mi pone maggiori interrogativi......

Inutile dire che trovo utilissimo guardare e interpretare queste parole, e anche possibilimente farle vedere alle nuove generazioni, alle quali manca forse la capacità critica che le nostre generazioni (per fortuna) ancora hanno in memoria....

Peraltro esisterebbe un metodo semplice. Non accendere le tv. Ma neanche questo ti salva da questa sceneggiata, anzi "circo" come viene citato nel video....
Perché la piazza italiana è invasa da questi "circhi" di donne ammaestrate alla seduzione (no so se definirei seduzione queste pagliacciate....)

Il discorso è molto complesso e sto accorgendomi che più vado avanti e più mi infreno, mossa anche dal disappunto che provo nel vedere una carrellata di immagini "pagliaccio" .....
ma, magari dopo aver visto la versione integrale, rientrerò in questo post con delle risposte personali che possano definire la mia immagine di donna ......
e cercare di dare una valutazione a queste domande che tu hai posto.....

Citazione :

perché la donna viene rappresentata quasi sempre giovane, bella e seminuda, non è credibile sotto nessun altra veste? O non è vendibile? Ma quei corpi gonfi di silicone, quelle labbra tutte uguali, quegli zigomi finti, sono davvero belli? Ma chi l’ha deciso che quella è bellezza? Quali sono le donne esclusivamente intelligenti e non giovani presenti in tv? Da quando questo imperativo estetico ha soverchiato il talento, e quanto ne siamo responsabili noi spettatori? Si può fare qualcosa per cambiare? Qual è il limite fra la naturale (e biologica aggiungerei io) vanità femminile e l’imposizione che ci viene dall’esterno di stereotipi che ci costringono in abiti, scarpe, o ancor peggio protesi dannosi per la nostra salute e per la nostra dignità? Sono una femminista nostalgica?

forse un po' alla volta ciascuno/a di noi può scavare in questo baratro

e tirar fuori non solo una "femminista nostalgica", ma proprio semplicemente, una donna....

Grazie dody dell'imput di riflessione, peraltro di vastità tale, da non poter essere esaurita da una piccola risposta.... per cui come ho scritto prima, questo è solo un primo approccio a questo tema....

Citazione :

Il confine tra evoluzione e involuzione è pericolosamente sottile.

E secondo me viene spesso superato!
Questa cosiddetta voluta emancipazione ci ha indotto ad andare oltre al punto di dimenticare noi stesse, la nostra dignità e... orgoglio e pregiudizio...com'erano belli i libri di Jane Austen, tutto era così semplice e così romantico.
Forse sono ancora un'idealista, ma la figura della donna ci ha perso nel cambio...e anche quella maschile che si è inevitabilmente indebolita...il vero problema è che certi valori etici e principi morali non esistono più...il diktat è fare soldi, in qualsiasi modo, purtroppo!
Quelli che non si adeguano riusciranno a cambiare questo "stile" di vita o emigreranno all'estero? come suggerisce Pier Luigi Celli, direttore dell'università privata Luiss di Roma...
è per la tua stessa indignata motivazione che ho postato quella lettera dody!
per la tua acuta riflessione dody...mi ci è voluto un po' per rispondere...

Avevo gia' visto questo video e ne ero rimasta sconcertata, pur riconoscendo che la realta' purtroppo e' questa.
Bisogna dire che la "colpa" non e' solo degli uomini che "utilizzano" il corpo femminile, ma anche delle donne che si fanno usare, che non hanno consapevolezza di essere persone e non oggetti alla merce' del marketing.

Dharma:
"dopo millenni in cui la donna era invisibile ,anche dal punto di vista storico e politico ,,,ora c'è un 'ubriacatura al contrario,,,,,"
Trovo che sia peggio di un'ubriacatura, e' proprio una concezione aberrante della donna, la donna, non percepita come persona, ma solo come strumento di promozione di un prodotto attraverso la "promozione" di un corpo da utilizzare per soddisfare i propri desideri.

P.S. Claudia, anche me piace tantissimo Jane Austen!

Ripesco questo topic, davvero interessante, perche' ho trovato questa iniziativa, che invece definirei rivoltante, ma che probabilmente avra' successo, e merita un'occhiata.

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/24/foto/riccione_polemiche_per_il_manifesto-5128042/1/?ref=HRESS-7

Riccione, polemiche per il manifesto Mobile


Una ragazza svestita e un doppio senso davvero grossolano. Da qualche giorno per le strade di Riccione e Cattolica è apparso questo manifesto che pubblicizza un evento del 3 luglio. Protagonista sarà Cristina Del Basso, concorrente del Grande fratello 9. Ed è proprio lei che campeggia al centro della locandina con una sottoveste provocante. Sotto, lo slogan: un gioco di parole di cattivo gusto con il nome della bibita sponsor. In aggiunta all'offerta della serata anche i krapfen, che nella logica dell'ammiccamento diventano un riferimento esplicito all'abbondanza della "sorellina". Un fatto che fa molto riflettere sull'uso del corpo delle donne e del linguaggio con cui viene trattato sui media e nella comunicazione pubblicitaria. Nel manifesto ci sono anche il logo della Provincia di Rimini, quello della Notte rosa (organizzata dalla stessa Provincia) che è considerato un po' il "capodanno dell'estate", forse l'evento più importante della Riviera romagnola, e quello del comune di Riccione. In un comunicato la Provincia di Rimini ha fatto sapere di aver inviato una lettera di diffida per uso improprio del logo perché non ha mai dato il patrocinio all'evento. Nessuna presa di posizione però sul merito dell'iniziativa pubblicitaria osé (di MATTEO MARINI)

SEcondo me siamo solo confuse. Il che significa in poche parole che ci siamo dimenticate quella ceh secondo me è la principale caratteristica della femminilità: La discrezione.
Essa permette di non essere volgari, anche con la minigonna e il minitop, discrezione, compostezza e gioia nel godere noi stesse del nostro corpo. Che non significa solo mostrarlo, significa utilizzare questo strumento come un modo per crescere noi stesse. Personalmente non condanno la sensualità o il voler sedurre, anzi. Soltanto veramente sembra un film hard, un'idea maschile (ma di quel tipo di maschio sguaiato e perverso che è insicuro e imbarazzato), un'idea di donna che non sa chi è e dov'è. E' vero che gli uomini e le donne vedono la donna in modo diverso, con Claudio discuto a volte perchè secondo me una ragazzaè bella e per lui è orribile, l'immaturità dei nostri tempi ci dice che la sessualità l'emotività e la coscienza sono le stesse che potrebbe avere di sè un adolescente anche a quarant'anni. La parità non è per le donne essere uomini la parità è non dover stare rinchiusi in degli stereotipi. Dall'"emancipazione" dalla rpesa di coscienza che da quando il mondo è mondo e senza averci mai crpeuto la donna sa badare a sè stessa, alla sua famiglia e ai suoi figli passiamo a dei ragazzini (anche a 40 anni) che si mettono in mostra in un gioco divertente in cui tutti partecipano. Ma il prolbema è che nessuno sa perchè...

Mi viene in mente seguitando a guardare questo documentario:

Ma questo nascondere, non avrà a che fare con l'uso dilagante dei farmaci psichiatrici che sempre più sta prendendo piede e che fa guadagnare nei soli Stati Uniti d'America 8 milioni di dollari al MINUTO? Non sarà un tentativo malriuscito e disperato di cancellare l'emotività (e aggiungo quindi al femminilità e la parte femminile in ognuno sia esso maschio o femmina, la parte ini noi evidentemente emotiva) di arginare i danni di uan cosa così poco controllabile come l'istinto e le emozioni? Non sarà questo il basso intento di ciò che tanti chiamano il nulla? qualcosa di piatto e schematico fatto di un ordine innaturale?

Visto che molti di noi fra poco andranno in vacanza, e avranno magari piu' tempo da dedicare alla lettura, segnalo il libro di Lorella Zanardo: Il corpo delle donne.

(Non l'ho messo nel topic dedicato ai libri perche' l'argomento trattato e' esattamente lo stesso di cui si discute qui)


Scheda del libro: Il corpo delle donne, di Lorella ZanardoGuardare la tv con gli occhi di un'aliena, che arriva da un'altra realtà e ha tutta intera la capacità di indignarsi e di dirlo ad alta voce. Era probabilmente l'unica strada possibile quella scelta da Lorella Zanardo, che con un documentario di una trentina di minuti e l'aiuto di due amici maschi è riuscita dove generazioni di femministe avevano fallito.

Contro ogni ragionevole previsione, a questa ex manager madre di due ragazzini era bastato mettere in rete "Il corpo delle donne", un agghiacciante collage di esseri umani di sesso femminile che più spogliate e ridicolizzate dai vari programmi della nostra televisione non potrebbero essere, per risvegliare finalmente l'attenzione nazionale. Visto via Internet da un numero enorme di persone e commentato nei talk show, il documentario è diventato un caso mediatico e anche politico. Su tutta questa vicenda la Zanardo ha scritto un libro dallo stesso titolo, "Il corpo delle donne" (Feltrinelli, pp. 204, E 13), che ha il merito di approfondire sulla pagina scritta l'analisi della progressiva umiliazione delle italiane.

Non si tratta solo della ferrea regola per cui sul piccolo schermo le donne devono essere il più scoperte possibile anche se fuori nevica. C'è il voyeurismo ormai allo stadio grottesco, che costringe alle più strane acrobazie le soubrettes, si chiamino Belen Rodriguez o Valeria Marini, per frugarle con la telecamera nelle parti intime. C'è una misoginia inarrestabile, dalle veline mute di "Striscia la notizia" fino alla ragazza che si lascia appendere fra i prosciutti con il sedere marchiato. Ed è su questa tv di donne che solo nell'atto di mostrarsi riescono ad esistere che si forma l'immaginario delle generazioni più giovani. Ecco allora che il nuovo guru diventa il chirurgo plastico, capace di donare la perfezione fasulla dei manichini. Ecco il concorso di "Miss chirurgia estetica", uno dei tanti orrori della tv di oggi. Guardarla per credere, suggerisce Lorella Zanardo. Oltre che per cercare di cambiarla.
Scheda del libro: Il corpo delle donne, di Lorella Zanardo