Il fascino della mail...

una volta si guardava con la stessa aspettativa la casseta delle lettere,

ci siamo scritti per anni con amiche e amici lontani,,

ora son solo bollette e pubblicità

ho tenuto lettere dolcissime di quando avevo 16 anni,,,le ho rilette in momenti difficili,,,per poter rivivere quelle sensazioni e essere grata alla vita he me le aveva date

In effetti ci sono mail che si aspettano con trepidazione...poi magari quando si aprono non rispecchiano ciò che avremmo voluto ricevere...

guardando con occhi ed animo
sempre attento intorno a noi...

Peccato che talvolta siamo ciechi e non vediamo ciò che abbiamo vicino...

Diciamo che non sempre sono così piacevoli da ricevere le mail!!!!

Comunque hai ragione,è sempre un'attesa emozionante,aspettarsi che qualcuno si ricordi di noi e faccia capolino tra la nostra posta.

conservo ancora molte lettere delle mie amiche,altre purtroppo sono andate perdute con il tempo e mi spiace tantissimo,ora le rileggerei volentieri...

molte altre lettere, invece, sono lì ,chiuse nel cassetto,incompiute o solo da imbustare ma ancora lì in attesa degli eventi,di sentire le emozioni che fortemente le avevano create..in attesa di coonferme,in attesa di un ultimo gesto di coraggio....

Uno di questi giorni mia figlia ha curiosato nel cassetto del papà,ha contato le lettere che gli ho inviato io,sono 48....di lui ne ho solo due.....non vi dico che sgridata si è preso dalla sua bimba...

Purtroppo però la posta elettronica consente anche di poter esprimere in modo più libero non solo le belle cose o emozioni positive,ma anche offese e ingiurie o altro,in modo più semplice e diretto senza cercare di capire cosa effettivamente sia successo veramente.
intanto con un clic inviamo,con un altro cancelliamo....

Poi se ci mettiammo pure la posta spam......

Che meraviglia la posta via internet, ti permette tutto o quasi tutto, l'importante è rispettare quel codice di comportamento che si chiama cortesia, cioè la buona creanza, in questa dimensione c'è tutto da guadagnare, usando la cortesia, via internet puoi scambiare impressioni su molte problematiche, chiedere informazioni, supporto morale e all'occorrenza anche tecnico, su ciò che è più interessante per te in quel momento, sono nata nel 1950 e per me allora non esisteva quasi nessuna innovazione tecnologica, un po' alla volta ho cercato non senza fatica di stare al ritmo del tempo innovativo, ma esso velocemente supera anche se medesimo, direi che da tempo non è più al passo con l'uomo e da qui partono tutte le difficoltà che qualcuno di noi incontra usando le nuove tecnologie.
Rosanna

Monica, Carla,

sono d'accordo con voi, il rischio c'e'.....

La posta elettronica è qualcosa di moderno in aggiunta "all'antico" aiuta nella comunicazione veloce, fa recepire messaggi se si vuole anche senza equivoci, perché se mi trovassi di fronte il mio interlocutore, sarebbe sempre forte anche l'innato pregiudizio sociale, di valutare l'altro in base a come si presenta ai miei occhi fisicamente, rischio che solo in seguito si può rettificare, con un ulteriore passaggio di comunicazione. Mentre con internet cogliere l'essenza del pensiero, perché scritto è più immediato. Ma nulla può sostituire il contatto diretto con l'altro con cui parlo, contatto che mi riporta alle radici ontologiche dello stare, e condividere con l'altro, questa forma di relazione umana che si chiama comunicazione, attraverso la quale vengo confermato e confermo l'altro scambiando parole.

il rischio di perdere il contatto con la realtà
c'è sempre
ed è sempre esistito...
perchè dialogare al cellulare ore intere è uguale,
porsi con occhi sognanti a leggere un libro...
tuffarsi nelle soap opere o nei reality ecc. ecc...
tutto può diventare pericoloso se vissuto in
una certa ottica...

Premetto che la comunicazione mi piace in tutte le sue forme, attraverso le quali ricevo, dono sostanza e do valore alla composizione della mia e altrui vita, ma niente supera la relazione di contatto, dove talvolta la realtà supera di gran lunga la fantasia di una comunicazione scritta, perché solo attraverso il contatto sono immediate l'accoglienza e il calore umano come il suo contrario.

E se penso che ai primordi dell'umanità non esisteva nessuna forma convenzionale di comunicazione scritta o verbale, così come si fa oggi per comunicare con i propri simili, e che lo strumento privilegiato era solo il nostro corpo con i suoi sensi: vista, odorato, gusto, tatto, istinto /intuito, a metterci in relazione con il mondo e alla scoperta di esso, credo proprio che un tuffo nel passato di tanto in tanto, possa farci anche molto bene.

Può essere dannoso un pensiero che specula su se medesimo, che si riempie di retorica, ma quando questo è mosso dall'emozione, e dall'interesse per il vissuto che lo anima, allora riesce anche comunicare la sua essenza a l' interlocutore.