La
privacy termine inglese traducibile all'incirca con riservatezza,
è il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e della propria vita privata:
the right to be let alone (lett. "il diritto di essere lasciati in pace").
Per
privacy si intende comunemente il diritto della persona di impedire
che le informazioni che la riguardano vengano trattate da altri,
a meno che il soggetto non abbia volontariamente prestato il proprio consenso.
Il termine
privacy, concetto inizialmente riferito alla sfera della vita privata,
negli ultimi decenni ha subito un'evoluzione estensiva,
arrivando a indicare il diritto al controllo sui propri dati personali.
La legge che stabilisce i criteri di tutela della sfera privata è attualmente il
Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196
"Codice in materia di protezione dei dati personali"
abrogativa della precedente legge 675/96,
Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali.
Oggi la privacy viene anche intesa come "sovranità su di sé",
in un'accezione del tutto nuova, non più limitata, come in passato,
ad un diritto alla "non intromissione nella propria sfera privata",
ma ponendosi come indiscutibile strumento per la salvaguardia
della libera e piena autodeterminazione della persona.
Mi pongo questa domanda...
è veramente una garanzia di libera e piena autodeterminazione
o il confine tra non intromissione e occultamento è sottile?