quanto siamo fortunati

Non lamentarti per cio' che non HAI..
ma ringrazia sempre ...
per CIO' CHE HAI..
cè chi non ha nemmeno l'ESSENZIALE PER VIVERE ♥

vero Nam...Il fatto è che ce ne dimentichiamo troppo spesso per ricordarcene quando ci viene tolto ciò cui siamo abituati...ed allora ci rendiamo conto di ciò che avevamo e che ci pareva scontato avere... Ogni tanto ci vorrebbe che qualcuno ce lo ricordasse...oggi lo hai fatto tu...Grazie!!

E' vero, bisogna ringraziare per ciò che abbiamo. Siamo poi sicuri che avere maggiori opportunità ci renderebbe felici? adesso ad esempio è tempo di vacanze: pensate sia il caso di lamentarsi se non andiamo lontano? penso sia essenziale un pò di calore umano, se possibile privo di attriti in eccesso, e se possibile in un ambiente diverso da quello al quale siamo abituati, più in armonia con la natura. Forse liberi e sereni non è sempre possibile nello stesso periodo, però in una atmosfera un pò familiare ci si può avvicinare. In tal modo ci avviciniamo all'armonia, alla pace. Come non è un caso che ci scopriamo più vicini a dio

una persona mi ha contestato la mancanza di ambizione solo per il fatto che, anni fa, mi sono accontentata di un lavoro da dipendente (quando avrei potuto svolgere lo stesso da libera professionista).
Mi piace il mio lavoro:
non mi permette vacanze caraibiche: mi accontento della spiagga a 10 km da casa.
non mi permette la villa con piscina: con grandi sacrifici riesco a mantenere la casa lasciata dai miei genitori.
ritaglio momenti di incontro con gli amici per una pizza o un cinema o semplicemente per una passeggiata in campagna a raccogliere erbe mangerecce e frutti selvatici.
Questo e sufficiente per farmi vivere bene: non soffro per la mancanza di stress da arrivismo.
Laura

l'ambizione spesso porta a scelte onerose sotto il profilo delle rinuncie. Non si può pensare di poter svolgere una professione autonoma e di poter al tempo stesso gestire la propria vita come un dipendente. Il lavoro autonomo proprio in quanto tale, non conosce orari, pare di non avere "padroni" ma in realtà non hai un solo Padrone...ma ce ne sono tanti...rappresentati dai Clienti che guarda caso, di questi tempi, pretendono sempre di piu...e con margini risicati per chi offre beni e servizi...Alla fine della fiera...chi sceglie come te, Laura, il lavoro dipendente, pur se meno soddisfacente sotto il profilo economico, credo possa esser piu appagato personalmente...Ha piu tempo per sè stesso e per le persone cui vuol bene... Alla sera quando torna a casa, chiudendo la porta dell'ufficio può davvero staccare la spina...Il datore di lavoro, la spina non la stacca mai...scadenze...concorrenza...mercato in crisi...sono i fantasmi che si porta a casa ...anche ad ufficio chiuso...

namogle ha scritto:

Non lamentarti per cio' che non HAI..
ma ringrazia sempre ...
per CIO' CHE HAI..
cè chi non ha nemmeno l'ESSENZIALE PER VIVERE ♥

E' prorpio quello che mi ripeto sempre, ogni volte che penso che la vita mi ha negato determinate cose.
Poi penso a tutto cio' che ho, a quanto sono fortunata, e mi basta guardarmi intorno ad 1 palmo di naso penasare a tanta gente che conosco e alla loro situazione, ed allora si che ringrazio sempre per quel che ho.
Ho sempre messo al 1^ posto della mia piramide gli affetti e la famiglia, nel mio piccolo ed a mio modo ho lottato x essere felice al calduccio nel mio nido. E poco mi importa se non lavoro ( questa poi la considero una porta sempre aperta x me) o se non ho viaggiato tantissimo, anche se secondo me non è così.
Ho l'amore di una persona meravigliosa, una famiglia mia, tante persone che mi vogliono bene ed un autonomia che va al di là di quella economica.
Penso di dover ringraziare lautamente chi mi ha concesso tutto questo........

beh sono d'accordo .. fino ad un certo punto...
bisognas accontentarsi di quello che si ha
anche perchè abbiamo quello che ci meritiamo
ma è giusto anche catturare e cercare di rendere reali
i nostri sogni...

damdam ha scritto:

beh sono d'accordo .. fino ad un certo punto...
bisognas accontentarsi di quello che si ha
anche perchè abbiamo quello che ci meritiamo
ma è giusto anche catturare e cercare di rendere reali
i nostri sogni...

Vero anche questo,
io ringrazio per quel che ho, ma per carattere non mi accontento mai, inseguo i miei piccoli sogni fino a realizzarli,
e quando raggiungo un obiettivo me ne prefiggo un altro .
A volte risulto ingrata e incontentabile, ma non è questo , quando raggiungo un qualcosa penso dia verlo meritato e di essermelo guadagnato, poi mi piace anche mettermi in gioco e cercare di fare sempre di più e per questo anche di guardarmi sempre ina vanti e di non fermarmi mai.
in modo sano ovviamente e nelle picole e grandi cose.

hai toccato uno delle mie "fissazioni" in senso buono...
mettermi in gioco...
per me è fondamentale mettersi in gioco e cimentarsi anche
in campi sconosciuti se questo ci stimola,,,
lo faccio sempre con grande umiltà rischiando in prima persona
ma mi serve per misurare sempre le mie capacità che a volte
possono essere al di sopra delle aspettative... e chi lo sà?..
l'importante è fare tutto con passione... viene meglio...

concordo, la pasione è alla base per qualsiasi cosa.........

nora80 ha scritto:

E' prorpio quello che mi ripeto sempre, ogni volte che penso che la vita mi ha negato determinate cose.
Poi penso a tutto cio' che ho, a quanto sono fortunata, e mi basta guardarmi intorno ad 1 palmo di naso penasare a tanta gente che conosco e alla loro situazione, ed allora si che ringrazio sempre per quel che ho.
Ho sempre messo al 1^ posto della mia piramide gli affetti e la famiglia, nel mio piccolo ed a mio modo ho lottato x essere felice al calduccio nel mio nido. E poco mi importa se non lavoro ( questa poi la considero una porta sempre aperta x me) o se non ho viaggiato tantissimo, anche se secondo me non è così.
Ho l'amore di una persona meravigliosa, una famiglia mia, tante persone che mi vogliono bene ed un autonomia che va al di là di quella economica.
Penso di dover ringraziare lautamente chi mi ha concesso tutto questo........

Leggendoti Nora, pian piano si definisce il tuo ritratto interiore oltre a quello esteriore che abbiamo conosciuto grazie alla bella immagine che hai inviato...Sei matura, e consapevole di possedere già tutto ciò che fa della nostra vita, la nostra opera d'arte... Gli affetti e la famiglia sono la cosa in assoluto che può renderci la vita bella e degna di esser vissuta, poi arriva tutto il resto che quando c'è rende le cose facili, semplifica la nostra esistenza, ma non è certamente di fondamento per la nostra felicità... Quand'anche si avesse una professione ben remunerata e soddisfacente, ma rientrando a casa la si trovasse vuota e senza nessuno ad accoglierci con un sorriso, ad ascoltarci condividendo il nostro percorso...che vita sarebbe?? Riprendo il tuo pensiero (poco mi importa se non lavoro...)

[quote="grazia"]

nora80 ha scritto:

Leggendoti Nora, pian piano si definisce il tuo ritratto interiore oltre a quello esteriore che abbiamo conosciuto grazie alla bella immagine che hai inviato...Sei matura, e consapevole di possedere già tutto ciò che fa della nostra vita, la nostra opera d'arte... Gli affetti e la famiglia sono la cosa in assoluto che può renderci la vita bella e degna di esser vissuta, poi arriva tutto il resto che quando c'è rende le cose facili, semplifica la nostra esistenza, ma non è certamente di fondamento per la nostra felicità... Quand'anche si avesse una professione ben remunerata e soddisfacente, ma rientrando a casa la si trovasse vuota e senza nessuno ad accoglierci con un sorriso, ad ascoltarci condividendo il nostro percorso...che vita sarebbe?? Riprendo il tuo pensiero (poco mi importa se non lavoro...)

Diciamo che anche se in modo più limitato tutto questo lo sapevo già quando avevo 20 anni o anche meno.
non so, dalle mei varie risposte non vorrei sembrasse che mi sento troppo matura o che voglio ostentare questa mia parte, è solo che spesso si dice che avere una relazione stabile da ragazzini limita l'avvenire, non si vive in pieno o abbastanza etc, etc ( inutile dire quante me ne hanno dette). A volte pero' questo puo' aituare la propria crescita e formazione personale.
A riguardo del lavoro, io son pugliese, ora vivo nel tanto ambito Veneto, chiunque mi chiede se lavoro e perchè non lo faccio, e poi dato che sono a casa posso eprmettermi un altro figlio dato che ozio tutto il giorno.
Bene io non chiedo mai a tutte queste mie coetanee che si sentono gran donne in carriera comè rientra la sera a casa e sentire la casa fredda e vuota, o quanto è buono il pranzetto che le loro mamme preparano giornalmente, o come si sentono nell'avere tra le braccia un figlio che quasi non conoscono. ognuno fa le proprie scente in base alla proprie priorità, e terze persone non possono giudicare nesuno. tutto qui.
( quest'ultima parte non vuol essere una crritica nei confronti di nessuno, parlo esclusivamente delle mie esperienze)