Il senso dell'orientamento

E' difficile ammettere i propri errori
e di conseguenza i propri limiti.
Ogni persona,credo, ha difficoltà
a specchiarsi e a giudicarsi
e il più delle volte dà fastidio
anche sentirsi giudicati.
Sarebbe sostanziale invece
non lasciarsi condizionare
ma dar sempre peso ai segnali esterni.
Ogni tanto si può anche perdere
il senso dell'orientamento
l'importante è accorgersene
per ritornare sulla strada
che ognuno di noi si costruisce.
E il cammino lastricato
da errori ammessi
e da continue ripartenze
è un cammino solido e ritemprante.

Credo che sia giusto tener conto dell'opinione altrui, cogliere i segnali per capire gli errori e correggerli, ma sono anche convinta che non sempre le valutazioni degli altri siano sincere. Le persone trovano molta difficoltà a riconoscere i meriti altrui, affidare la propria immagine di sé solo ai riscontri e ai feedback che riceviamo può essere un grave errore. Ma anche questa è una cosa che si impara col tempo e con gli errori...

filsa ha scritto:

Credo che sia giusto tener conto dell'opinione altrui, cogliere i segnali per capire gli errori e correggerli, ma sono anche convinta che non sempre le valutazioni degli altri siano sincere. Le persone trovano molta difficoltà a riconoscere i meriti altrui, affidare la propria immagine di sé solo ai riscontri e ai feedback che riceviamo può essere un grave errore. Ma anche questa è una cosa che si impara col tempo e con gli errori...

Sarebbe sostanziale invece
non lasciarsi condizionare
ma dar sempre peso ai segnali esterni...

voglio precisare che quando dico le parole di cui sopra
intendo dire che il riscontro esterno andrebbe considerato...
questo non vuol dire che la decisione dopo viene presa
di conseguenza.. è ovvio che ognuno poi deve prendere
decisioni in base alle sue capacità intuitive ed emotive..
la vita e le situazioni ci condizionano comunque
ma si spera sempre di avere un'autonomia di pensiero...
almeno io mi illudo di averla ancora

ps grazie sirio per il complimento...

cioccolataconpanna ha scritto:

...di solito mi giudico in modo piuttosto spietato...riconosco i miei errori anche se talvolta li riconosco con difficoltà...non mi piace essere giudicata...ma le opinioni altrui mi aiutano a capire dove sbaglio..cerco di migliorare me stessa anche se mi perdo spesso il senso dell'orientamento...è difficile mantenere la giusta strada...

ammettere di perdere il senso dell'orientamento è comunque
ammettere di averlo e di ricercarlo.
mia cara ciocky la vita ci insegna molto se riusciamo a leggerla
ed io mi sento un bambino ancora inesperto sotto questo aspetto
e tutti , dico tutti possono darci qualcosa..
ed ognuno di noi è una entita unica ed insostituibile....
:fioriii:
ops manca qualcosa....

Di errori ne ho fatti tanti. Sensi di colpa? altrettanti. Come mi giudico? Umana. Ma ho imparato ad accertarmi per come sono, un'istintiva, che agisce seguendo il cuore. Di conseguenza perdo spesso l'orientamento. Per fortuna però qualche volta la ragione prevale sull'istinto e torno sulla strada, quella giusta? Quien sabe?

Dam, torno un po' indietro rispetto allo sviluppo della discussione per replicare alla tua risposta. Tu hai ragione quando dici che bisogna tener conto del giudizio altrui, senza lasciarsene condizionare, ma questo richiede grossa maturità e consapevolezza di sé, oltre che una solida autostima. Quando questi elementi mancano, è difficile non farsi condizionare. Io ho detto più volte che ci sono dei contesti in cui mi sento fortemente inadeguata. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità personali, sicuramente la colpa di ciò che sono è soprattutto mia. Però non credo che su ciò non abbia avuto un grosso peso anche il rapporto di 18 anni con un uomo per il quale tutto era sempre sbagliato o indifferente: potevo fare le cose più belle di questo mondo, anche i capitomboli, non avrebbero sortito nessun effetto, vicevera il minimo errore assumeva le proporzioni di una tragedia. Quando sei affettivamente molto legata a qualcuno e ricevi solo riscontri negativi, è difficile non lasciarsi condizionare anche in modo devastante nella propria crescita personale. Ora ne sono fuori, mi sento più autonoma e più matura, ma non per questo ho superato tutte le mie insicurezze. Era a questo che mi riferivo prima. Ci sono altri contesti, per esempio quello professionale, in cui ho acquisito maggiore sicurezza e riesco a dare il giusto peso alle critiche altrui, prendendo spunto per riflettere e migliorare il mio comportamento, senza lasciarmi abbattere. Ma ci sono altri campi in cui le critiche mi demoliscono. Per fortuna, lo ribadisco, ho una grossa capacità di risalita, per cui facilmente ritorno a galla dopo un momento di depressione, ma purtroppo sono ancora facilmente condizionabile

filsa ha scritto:

Dam, torno un po' indietro rispetto allo sviluppo della discussione per replicare alla tua risposta. Tu hai ragione quando dici che bisogna tener conto del giudizio altrui, senza lasciarsene condizionare, ma questo richiede grossa maturità e consapevolezza di sé, oltre che una solida autostima. Quando questi elementi mancano, è difficile non farsi condizionare. Io ho detto più volte che ci sono dei contesti in cui mi sento fortemente inadeguata. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità personali, sicuramente la colpa di ciò che sono è soprattutto mia. Però non credo che su ciò non abbia avuto un grosso peso anche il rapporto di 18 anni con un uomo per il quale tutto era sempre sbagliato o indifferente: potevo fare le cose più belle di questo mondo, anche i capitomboli, non avrebbero sortito nessun effetto, vicevera il minimo errore assumeva le proporzioni di una tragedia. Quando sei affettivamente molto legata a qualcuno e ricevi solo riscontri negativi, è difficile non lasciarsi condizionare anche in modo devastante nella propria crescita personale. Ora ne sono fuori, mi sento più autonoma e più matura, ma non per questo ho superato tutte le mie insicurezze. Era a questo che mi riferivo prima. Ci sono altri contesti, per esempio quello professionale, in cui ho acquisito maggiore sicurezza e riesco a dare il giusto peso alle critiche altrui, prendendo spunto per riflettere e migliorare il mio comportamento, senza lasciarmi abbattere. Ma ci sono altri campi in cui le critiche mi demoliscono. Per fortuna, lo ribadisco, ho una grossa capacità di risalita, per cui facilmente ritorno a galla dopo un momento di depressione, ma purtroppo sono ancora facilmente condizionabile

cara filsa
adesso non voglio passare per una persona perfetta ed equilibrata.
anche io ho le mie pecche e non sono neanche poche..
quando parlo di equilibrio e di sicurezza ho comunque la chiarezza
dentro di me . sò che la strada giusta è quella che predico
stando ripeto sempre attento ai segnali esterni...
la mia strada come presumo quella di tutti è lastricata da errori,
da fatiche e da rimpianti ma vado avanti non perchè devo
andare avanti ma perchè comunque riesco a farlo con positività e
questo rende il mio cammino stimolante e affascinante...
e la vita è fatta di piccole e grandi cose che si cercano
comunque di afferrare per viverla nella sua pienezza.

cioccolataconpanna ha scritto:

...di solito mi giudico in modo piuttosto spietato...riconosco i miei errori anche se talvolta li riconosco con difficoltà...non mi piace essere giudicata...ma le opinioni altrui mi aiutano a capire dove sbaglio..cerco di migliorare me stessa anche se mi perdo spesso il senso dell'orientamento...è difficile mantenere la giusta strada...

le tue parole sono anche mie condivido esattamente ciò che hai detto è proprio così che sono



MONICA.... viaggiamo sulla stessa frequenza d'onda

...silva!!!!in qualcosa ci assomigliamo...

si monica, è vero ma credo che qui tutti ci si assomigli un pò in qualcosa