cosa puo causare un atto...

Ecco cosa è successo ad un quattordicenne...

Sempre grave il ragazzo che ha tentato il suicidio per Facebook

Sono molto gravi le condizioni del quattordicenne che l’altra sera a Genova, dopo essere stato sgridato dai familiari e convocato dal preside della sua scuola per aver messo su Facebook alcune immagini irriguardose di una insegnante, ha tentato di togliersi la vita lanciandosi dal quarto piano della sua abitazione, e si trova ricoverato al reparto rianimazione dell’ospedale San Martino.
Il ragazzino, che ha lasciato una lettera per spiegare le sue ragioni del gesto, si è salvato grazie a un albero che ha rallentato la caduta. La vicenda è avvenuta l’altra sera, intorno alle 23,30. Il giovane nel pomeriggio era stato ripreso dai genitori perché aveva inserito nella bacheca di Facebook alcune fotografie scattate in classe durante una interrogazione nella quale lo stesso studente aveva tenuto atteggiamenti irriguardosi nei confronti di una sua insegnante.
Per quello stesso motivo il ragazzo era stato convocato per ieri mattina dal preside della scuola. Studente modello, impegnato e preparato, il quattordicenne non ha sopportato il rimprovero e dopo aver scritto una lettera con la quale chiedeva scusa, si è lasciato cadere dal balcone.
A scoprire il corpo è stata la mamma. Immediati i soccorsi e il ricovero al reparto rianimazione dell’ospedale San Martino. Nella notte il ragazzino è stato sottoposto ad intervento chirurgico per l’asportazione della milza. Molto serie anche le lesioni al fegato. I medici non hanno sciolto la prognosi.


Ke articolo O.o

E' vero, Fb qui, pur costituendo parte integrante del "fatto", non e' stato altro che un mezzo.

La fragilita' di questi ragazzi, e' enorme.

Ancora una volta sono qui a interrogarmi, abbiamo sbagliato tutti, genitori per primi che,

credendo di dare "tutto", "sempre di piu'", credendo di renderli felici, li abbiamo resi fragili e

indifesi nei confronti delle frustrazioni che prima o poi la vita riserva a tutti.

fermo restando che è difficile avere un quadro reale della situazione,specialmente di un ragazzo di quell'età in cui spesso si ragiona per assoluti,,,o buono ,o cattivo,,,

forse il fatto che molti degli scontri e delle frustrazionei che si avavano da piccoli ,,e soprattutto le ingiustizie che entravano nell'anima ,,ci creavano una difesa agli attacchi della vita ,anche nei confronti della responsabiltà da assumere,,,questo per quanto riguarda la fragilità,,,

la cosa però che mi fa riflettere ,,è che se una persona si sente amata ,,,per quel che è sa,che anche se ha sbagliato dopo la punizione ,,,tutto sarà come prima,,,ma se sente di dover 'meritare l'amore ''si sentirà perduto ,,,nessuna punizione gli farà recuperare l'amore ,,,anzi ,,,,

ricordate quel video messo su ytube da quei ragazzi che 'palpeggiavano' la supplente? Ebbene il responsabile di quella infelice idea è in terapia psichiatrica e non ne uscirà a breve. Ecco il complesso di colpa che fa strada in personcine ancora in cerca di identità. Giuseppe