Vi sono persone che...

uando parlava anche gli animali si fermavano ad ascoltarlo.
Nessuno lo vide arrivare, nessuno sapeva da dove venisse o come fosse giunto li.
Tutto comincio dopo un furioso temporale, quando tutti si rifugiarono nel castello e alle porte di esso alcune guardie intravidero una sagoma simile ad un uomo seduto sotto la pioggia ma nessuno uscì.
Al mattino, un sole stupendo diede il buon giorno a tutti gli abitanti del feudo.
Lui era li, seduto con un sorriso sul volto, la sua voce era dolce e calma.
Parlò ai contadini dell'importanza di esser vivi, parlò loro della bontà e della
semplicità della vita, parlò loro dell'amore e di un posto dove non si soffriva mai,
dove un Dio giusto e misericordioso perdonava tutti...decantava l'amore tra i popoli e di quanto importante fosse l'amicizia.
I contadini, lo guardavano come fosse un angelo e prima di rientrare al castello dopo il lavoro si fermavano ad ascoltare per poi rientrare sereni e meno stanchi e da qualche giorno, da quando comparse il vecchio cantando una canzone e tenendosi per mano.
Ora non si chiedevano più chi fosse, a nessuno importava, gli chiesero se volesse entrare, gli offrirono un letto all'asciutto e del danaro, ma egli rifiutò, accettando soltanto un pò di frutta...
Con la barba lunga e i segni di tante primavere sul volto, stava li al freddo e sotto la pioggia avvolto nei suoi poveri stracci , eppure ai contadini sembrava persino bello.

Egli diceva, che il regalo più bello e quello di saper donare...ed i contadini piano piano impararono ad amarlo.

La notizia del vecchio che regalava serenità ai contadini giunse alle orecchie del castellano...uomo arcigno e pieno di odio contro il mondo intero che mandò i suoi sgherri a invitare il vecchio barbone alla sua mensa per divertire i suoi commensali.

Il vecchio rifiutò...e il castellano preso dalla rabbia per il rifiuto mandò i soldati a prenderlo.
Ma in quel secolo per la prima volta accadde un fatto strano, i contadini si opposero e i soldati tornarono indietro a mani vuote.

Per timore che i soldati tornassero e facessero del male al vecchio I contadini lo condussero in una grotta lontano dalle sgrinfie dei soldati e dall'odio del loro signore.
Il castellano su tutte le furie meditò una rappresaglia e ideò un piano degno di un tiranno..
con persone compiacenti e corrotte, fece girare la voce che il vecchio fosse assatanato e che dopo le parole d'amore si nutriva di bambini e cominciarono le sparizioni di giovani fanciulli...
L'ignoranza dei contadini e la loro superstizione li fecero cadere nel trabocchetto del feudatario corrompendo con danaro alcuni di loro, si fece dire dove lo nascondevano...( Il danaro compera quasi tutto )
E fu così che i soldati arrivarono lo catturarono, lo picchiarono, lo umiliarono radendolo a zero deridendolo lo chiamavano " Mostro" lo cosparsero di pece e di piume e lo trascinarono al castello mentre molti di quei contadini urlavano..." A morte a Morte".

Come e strana la gente un giorno ama e un giorno per un pezzo di ferro
o di oro odia ferocemente.

Incatenato come il peggiore dei criminali, con catene di acciao e lucchetti, nudo, lo condussero nelle segrete del castello, incatenato ad un ceppo e rinchiuso in sacco.
le porte ermeticamente chiuse con due soldati davanti all'ingresso.
Nel buio più assoluto, nel silenzio totale, trà i mattoni di tufo e le sbarre della cella un raggio di luna entrò e si udì per qualche istante un pianto, un lungo singhiozzo...

L'indomani mattina, il signore del castello e leccapiedi dopo aver consumato tranquillamente la colazione, con molta calma e ridacchiando trà di loro per il risultato del loro operato si avviarono allegramente verso le segrete. le guardie tolsero i lucchetti dalla serratura della porta, entrarono nella cella un raggio di sole penetrava e illuminava quasi tutta la stanza, nessun lamento dal sacco solo uno strano rumore...lo aprirono...e nel momento in cui sciolsero la corda che lo chiudeva ne uscì veloce una colomba bianca che dopo aver fatto il giro della cella se ne volò fuori
dalle sbarre.

Dopo un attimo di sbigottimento i presenti urlarono: "STREGONERIA !"
il più copraggioso dei soldati con un colpo di daga tagliò il sacco e tutti videro attaccato al ceppo una catena che avvolgeva una pergamena...e nella pergamena cera una rosa blu e la scritta diceva... " La fantasia e l'amore non si possono imprigionare"...

E così capirono che avevano sbagliato tutto....ma ormai e tardi.....il barbone non sarebbe mai più tornato.

Spesso carovanieri passano di quì e raccontano di un vagabondo, un vecchio che con la sua dolcezza regala dolci sensazioni, e infonde amore nei cuori e sono in serate come queste che nell'aria ci sembra che ci manchi qualcosa e che pensiamo ad un angelo con nostalgia.


R.M. V.S