Una parola... una porta che si apre..

Beh Controvento quello che hai detto non è nè strano nè negativo è quanto, chi in un modo chi un altro, abbiamo detto tutti!!
E cioè che il sesso slegato da tutti quegli elementi, come l'intesa, la complicità, la passione, l'armonia, l'amore...è solo sesso.
Ora per alcuni va bene anche così, e non gli riesce neanche malaccio!
Per altri invece è inconcepibile, perchè fa parte dell'amore.
Secondo me non c'è nemmeno una distinzione di sessi, cioè uomo/donna, non cado nelle solite banalità per cui prerogativa della donna è fare l'amore e quella dell'uomo fare sesso. E' una questione personale, ognuno c'investe quello che vuole, chi niente, chi troppo.
Una volta in una discussione simile mi hanno risposto dicendo "Si è vero, il sesso lega, ma dipende anche molto da quello che ognuno ci mette dietro!" Ossia per me può essere benissimo solo questo e nient'altro.
Dipende sempre quello che vuoi da un rapporto, tutto parte da lì.
Quando non ami condividere e ami solo la tua libertà, amare diventa una grossa responsabilità, e dunque è più facile fare sesso.
Quando invece in una coppia datata, tutto comincia ad affievolirsi, bisognerebbe avere il coraggio e la volontà di rimettersi in gioco, rinnovare se stessi e il rapporto, senza inventarsi giochetti, ma solo credendoci di più. Certo ne deve valere la pena!
Non è facile e a parole siamo bravi tutti, ma a fatti fidatevi, sono la prima a sbagliare!!!!!

se ci fosse stato questo forum dieci anni fa ,,,sarebbe stata tutt'unaltra risposta,,,
ora direi che

si può vivere sesso per amicizia ,,,come naufraghi sulla stessa zattera,,,parlo per me naturalmente

oppure come estasi di due cuori che trovano quella strada per incontrarsi ,,,ma è una magia speciale e non sempre scatta,,,e soprattuto non sempre dura

può poi essere un donarsi oppure un prendere,,,

purtroppo non credo sia facile conciliare così bene sesso e amore da far sì che ci si intergri totalmente ,,,,

e tutti noi in questo campo credo abbiamo ferite aperte,,

hai fatto benissimo ciocky...
ed hai scelto anche una parola impegnativa....
e tutto si può riassumere così per me...
se il mio stomaco non reclama...
se riesco a guardarmi allo specchio...
se riesco a guardare negli occhi le persone...
mi sento a posto con la mia coscienza...

Sono d'accordo con dam, parola impegnativa...
Ma ci provo...
Si, hai ragione Monica, la coscienza è il nostro "grillo parlante", quella che non ti dovrebbe permettere di deviare dai tuoi valori morali.
Ma uso il condizionale, perchè qualche volta (poche in realtà), mi sono comportata come Pinocchio, non ho ascoltato quella vocina e sulla coscienza hanno preso il sopravvento l'impulsività, l'egoismo e in qualche forma...l'amore, o anche tutte e tre insieme, e i miei principi sono svaniti!
Per poi ritornare e farmi piangere lacrime amare di coccodrillo... per i sensi di colpa!
E così la domanda sorge spontanea...si può vivere con un peso sulla coscienza? Dipende dal peso? No, non credo sia importante quanto veniale sia il peccato commesso, tutto è relativo e quell'errore è grave per noi, relativamente appunto ai nostri principi, che naturalmente non sono gli stessi per tutti!
Rimane il fatto che dobbiamo perdonarci noi per primi, e io non l'ho ancora fatto...il mio stomaco non reclama, ma evito di guardarmi allo specchio, e, purtroppo, di guardare negli occhi le persone...a meno che non sappiano tutto di me!

Non mi è facile dover spiegare cosa rappresenta per me la coscienza.
Non la vedo solo qualcosa che ci aiuta a comprendere gli errori e ci insegna a non farli o altro..
La sento più come qualcosa che ci fa pensare di continuo che ci permette di rimanere collegati con il cuore...non solo con la mente.

...se posso ancora aggiungere una cosa,sulla mia coscienza c'è un peso che non potrò cancellare mai.
Ciclicamente torna a farmi vergognare di ciò che ho fatto,della vigliaccheria che ho avuto in quel momento...avrei dovuto lottare di più e non lasciarmi condizionare da chi mi stava intorno...torna sempre in novembre e rimane con me fin dopo le festività del Natale,portandomi nel regno della tristezza e della solitudine,poi lentamente come la natura che si risveglia,anch'io torno alla realtà e alla vita che continua...
Un po' come il mito di Cerere e persefone..
So per certo che per la vita intera non mi lascerà .....kiss

dolore devo dire che è una parola forte per me...
che temo... temo il dolore fisico la sofferenza...
temo di affrontarla... e la mia reazione è
chiudermi in me stesso per non farla pesare agli altri...
anche se fondamentalmente capisco
che a volte possa essere una reazione sbagliata...

Concordo. L'altruismo lo assumiamo col lattte materno, le nostre radici determinano come siamo.

Dentro di me racchiudo un profondo egoismo, per riprendere le tue parole dam, inespresso però.
Fondamentalmente vorrei fare ciò che mi piace, ma poi scatta qualcosa per cui, prima faccio il bene, se posso, di chi amo.
E' innato, senza dubbio.
Mi rendo conto che quando penso solo a me stessa, subito arrivano i sensi di colpa...il giusto equilibrio sta nel fare in giuste dosi l'uno e l'altro, cioè pensare agli altri e a se stessi, perchè anche non stare bene noi, non ci da la giusta carica per aiutare gli altri.

Citazione :

Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande
nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla,
non è nulla e non diviene nulla.

Ho riportato questo brano, perchè lo condivido. Sinceramete non si può vivere senza mettersi in gioco, solo per preservarsi dal dolore o da un fallimento.
Anche un fallimento, anzi a volte sono determinanti, ci aiuta a crescere, a capire in che direzione andare. E il dolore fa parte della vita, va solo accettato, se anche non riusciamo a comprenderlo.
D'altronde non sempre possiamo vincere, ma anche non tentare sarebbe una partita persa in partenza!

ERO GIOVANE E LEGGEVO LEO BUSCAGLIA
VIVERE AMARE E CAPIRSI
QUEL LIBRO E' SOPRA IL MIO COMODINO SEMPRE
NON MI PIACE L'IDEA DI MORIRE E SCOPRIRE DI NON AVERE VISSUTO
RISCHIO OGNI GIORNO SORRIDO E AMO CON SEMPLICITA'
VIVO E MI PIACE CHE LE PERSONE A ME VICINE PERCEPISCANO QUESTO MIO MODO DI
VIVERE

rischio ,,,mi fa pensare alla parola osare ,,,,la parola chiave del segno del leone,,

mi fa pensare al gettare il cuore al di là dell'ostacolo ,,,,(frase non mia )

una parola...
una porta che si apre...

il vostro rapporto con la parola...
CURIOSITA'....

siete persone curiose?
riuscite a reprimere la curiosità
o una volta che si accende la voglia di sapere
dovete per forza sapere?